La nonviolenza e' in cammino. 1235



LA NONVIOLENZA E' IN CAMMINO

Foglio quotidiano di approfondimento proposto dal Centro di ricerca per la
pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

Numero 1235 del 15 marzo 2006

Sommario di questo numero:
1. Cindy Sheehan: Criminali
2. Enrico Peyretti: Note quotidiane
3. Giobbe Santabarbara: E' schene' tu theu'. Una lettura laica di
Apocalisse, 21, 3
4. Cinque truci pensieri del vecchio Scarpante
5. Letture: Eduardo Arens, Lo humour di Gesu' e la gioia dei discepoli
6. Letture: Giancarla Codrignani, L'amore ordinato
7. Letture: Carla Colombelli (a cura di), La guerra non ci da' pace
8. Indice dei numeri 77-135 (gennaio-febbraio 2001) de "La nonviolenza e' in
cammino"
9. La "Carta" del Movimento Nonviolento
10. Per saperne di piu'

1. TESTIMONIANZE. CINDY SHEEHAN: CRIMINALI
[Ringraziamo Maria G. Di Rienzo (per contatti: sheela59 at libero.it) per
averci messo a disposizione nella sua traduzione il seguente intervento di
Cindy Sheehan. Cindy Sheehan ha perso il figlio Casey nella guerra in Iraq;
per tutto il mese di agosto e' stata accampata a Crawford, fuori dal ranch
in cui George Bush stava trascorrendo le vacanze, con l'intenzione di
parlargli per chiedergli conto della morte di suo figlio; intorno alla sua
figura e alla sua testimonianza si e' risvegliato negli Stati Uniti un ampio
movimento contro la guerra; e' stato recentemente pubblicato il suo libro
Not One More Mother's Child (Non un altro figlio di madre), disponibile nel
sito www.koabooks.com]

Mentre me ne sto a letto, a riprendermi dalle ferite che ho ricevuto da un
agente federale del dipartimento di polizia di New York, di fronte alla
missione Usa dell'Onu l'altro giorno, ho il tempo di riflettere sulla mia
esperienza, sullo stato dell'Unione e sulla sua discesa a stato fascista.
Quando noi quattro, Missy Beattie, la pastora Patricia Ackerman, Medea
Benjamin ed io siamo state arrestate l'altro giorno, io sono stata separata
da loro dalla brutalita' della polizia federale. Le altre tre signore sono
state sollevate, sicuramente non con cautela, ma io sono stata trascinata
sull'asfalto e trattata in maniera molto rozza, avendo entrambe le braccia
piegate dietro di me ed allargate. Il mio medico ha detto che avevo
l'aspetto di chi e' stato picchiato. Mia figlia Janey mi ha chiesto se avevo
resistito all'arresto. Le ho risposto che se stare in posizione fetale
dicendo "Per favore, smettete di farmi del male" e' resistere all'arresto,
allora si'.
Perche' mi hanno scelta per l'abuso? E' una vendetta per quel che faccio,
perche' mostro le bugie di Bush e compagnia, della quale Joh Bolton e' un
complice con funzioni direttive? O si tratta di scoraggiare altri attivisti
dal prendere lo stesso sentiero che ho preso io: il chiedere la fine
dell'illegale ed immorale occupazione dell'Iraq, e il chiedere che le nostre
liberta' ci vengano restituite?
Vorrei che il Senato avesse avuto il coraggio di fronteggiare i fascisti nel
nostro governo: o i 90 senatori che hanno votato "si'" all'estensione del
Patriot Act stanno essi stessi scivolando nel fascismo?
*
Il neocon John Bolton ha una lunga e documentata carriera fatta di menzogne
e lavoro sporco per il regime. Nel 1994 ha molestato e terrorizzato Melody
Townsel, che lavorava per Us Aid. La donna chiese in una lettera al Comitato
esteri del Senato che la nomina di Bolton non venisse approvata: "John
Bolton mi ha precipitata in un inferno, ed ha fatto tutto quel che poteva
per intimidirmi, calunniarmi e minacciarmi, e non ha agito cosi' solo con
me, ma con chiunque non volesse accodarsi alla sua versione dei fatti. Il
suo comportamento nel 1994 non e' stato solo imperdonabile, ma patologico".
Non solo Bolton non e' mai stato punito per questo incidente, e per altre
aggressioni ed abusi: e' stato ricompensato con la nomina all'Onu, dove
George Bush, una volta di piu', inganna sui nostri processi politici.
L. Paul Bremer svani' dall'Iraq, con la copertura delle tenebre, due mesi
dopo che mio figlio Casey era stato ucciso, e lasciando 8,8 miliardi di
dollari di scoperto alla Coalition Provisional Authority. Gli e' stata
chiesta ragione del denaro mancante? No, anzi e' stato ricompensato con
l'onorificenza presidenziale "Medaglia della liberta'", ed e' profumatamente
pagato come oratore nel circuito dei polli/falchi repubblicani.
I profittatori di guerra come la Halliburton stanno rapinando chi paga le
tasse in America di miliardi di dollari, per le spese di rappresentanza
della compagnia. Uno di loro ha spifferato che la compagnia ci fa pagare 45
dollari a persona per la soda, e migliaia di dollari a notte per risiedere
nei migliori hotel del Kuwait. La compagnia gonfia immoralmente i prezzi che
chiede per dar da mangiare ai nostri soldati, che spesso si lamentano del
cibo marcio. I nostri giovani devono persino pagare per il servizio di
lavanderia fatto da questi oltraggiosi profittatori. Sono stati puniti, o
penalizzati finanziariamente per questi crimini? No, anzi la Halliburton
viene ricompensata con contratti non vincolanti in America ed in tutto il
mondo.
Si potrebbe scrivere un libro sulle fellonie della "Famiglia del Crimine"
Bush, e dei loro compagnucci mafiosi, ma sto uscendo dal seminato.
George Bush ha commesso crimini contro l'umanita', e gravi crimini nella sua
veste di presidente, o meglio di residente, della Casa Bianca. Ha dovuto
risponderne? No, passa le sue notti ed i suoi giorni nel comfort e contento
di essere gia' ricco, sapendo che il Congresso non ha spina dorsale e non lo
accusera' mai per i crimini che hanno causato la morte di cosi' tante
migliaia di persone al mondo.
*
Quando ci trovavamo nel sistema carcerario di New York l'altro giorno, un
sistema decorato di scarafaggi e feci, abbiamo incontrato altre donne che si
erano rivolte al crimine sentendolo come l'unica risorsa per sopravvivere
nel mondo di Bush. Abbiamo parlato con giovani donne intelligenti, che
avevano commesso crimini per cui non c'erano state vittime. Queste giovani
devono passare mesi e mesi in istituzioni che le spogliano di ogni umana
dignita' e di ogni comfort. Tutte sapevano di aver violato la legge, tutte
erano rassegnate ad essere punite, ma dov'e' la giustizia nel nostro
sistema, in cui ogni persona viene supposta "uguale"?
Naturalmente, noi quattro donne bianche, della classe media, eravamo le
fortunate. Dovevamo passare una sola notte in prigione, e sapevano che il
mattino dopo avremmo visto i nostri avvocati. Mentre andavamo in tribunale,
camminammo lungo le celle dove restavano le nostre sorelle, e i nostri cuori
sprofondavano, perche' sapevamo cosa significa passarne una sola, di notte
in galera. E le nostre anime andavano a collegarsi con sorelle e fratelli in
tutto il mondo, imprigionati in condizioni ben peggiori dalle politiche
della Bush Company, e torturati in modo inumano da quelle stesse politiche
medievali e crudelissime.
*
Anche se John Bolton, L. Paul Bremer, George Bush, i direttori
dell'Halliburton, eccetera ad nauseam, venissero puniti, noi tutti sappiamo
che le loro condizioni non sarebbero cosi' dure come quelle, subumane, in
cui altre persone devono vivere a causa loro. Questa gente opera in base
allo standard di avere tutto il denaro e tutto il potere, e non gliene
importa niente di chi vittimizzano, o del modo in cui ottengono i loro
osceni e malvagi scopi.
Una delle accuse che ci sono state mosse per l'azione di fronte alla
missione Usa all'Onu era: "Ostruzione dell'amministrazione di governo". E io
dico: "Dannatamente vero".
Chiunque abbia una coscienza o un po' di coraggio morale dovrebbe fare tutto
cio' che e' in suo potere per ostruire l'amministrazione del governo Bush.
Solo una resistenza di massa, pacifica, nonviolenta, alle sue calamitose
scelte potra' invertire la marea.
Questo e' il motivo per cui dobbiamo fronteggiare i neofascisti e
riprenderci la nostra umanita'. Finche' possiamo. Io mi ergero' a
fronteggiarli di nuovo e di nuovo, spero solo che la prossima volta mi
trascinino via per il braccio buono.

2. RIFLESSIONE. ENRICO PEYRETTI: NOTE QUOTIDIANE
[Ringraziamo Enrico Peyretti (per contatti: e.pey at libero.it) per queste
note. Enrico Peyretti (1935) e' uno dei principali collaboratori di questo
foglio, ed uno dei maestri piu' nitidi della cultura e dell'impegno di pace
e di nonviolenza; ha insegnato nei licei storia e filosofia; ha fondato con
altri, nel 1971, e diretto fino al 2001, il mensile torinese "il foglio",
che esce tuttora regolarmente; e' ricercatore per la pace nel Centro Studi
"Domenico Sereno Regis" di Torino, sede dell'Ipri (Italian Peace Research
Institute); e' membro del comitato scientifico del Centro Interatenei Studi
per la Pace delle Universita' piemontesi, e dell'analogo comitato della
rivista "Quaderni Satyagraha", edita a Pisa in collaborazione col Centro
Interdipartimentale Studi per la Pace; e' membro del Movimento Nonviolento e
del Movimento Internazionale della Riconciliazione; collabora a varie
prestigiose riviste. Tra le sue opere: (a cura di), Al di la' del "non
uccidere", Cens, Liscate 1989; Dall'albero dei giorni, Servitium, Sotto il
Monte 1998; La politica e' pace, Cittadella, Assisi 1998; Per perdere la
guerra, Beppe Grande, Torino 1999; Dov'e' la vittoria?, Il segno dei
Gabrielli, Negarine (Verona) 2005; Esperimenti con la verita'. Saggezza e
politica di Gandhi, Pazzini, Villa Verucchio (Rimini) 2005; e' disponibile
nella rete telematica la sua fondamentale ricerca bibliografica Difesa senza
guerra. Bibliografia storica delle lotte nonarmate e nonviolente, ricerca di
cui una recente edizione a stampa e' in appendice al libro di Jean-Marie
Muller, Il principio nonviolenza, Plus, Pisa 2004 (libro di cui Enrico
Peyretti ha curato la traduzione italiana), e che e stata piu' volte
riproposta anche su questo foglio, da ultimo nei fascicoli 1093-1094; vari
suoi interventi sono anche nei siti: www.cssr-pas.org, www.ilfoglio.org e
alla pagina web http://db.peacelink.org/tools/author.php?l=peyretti Una piu'
ampia bibliografia dei principali scritti di Enrico Peyretti e' nel n. 731
del 15 novembre 2003 di questo notiziario]

Gran rumore sullo scontro in tv tra una giornalista intervistatrice e il
presidente del consiglio. Il giornalismo ha la funzione civile e democratica
di criticare e fare obiezioni al potere politico, non di farsene portavoce.
Per questo il giornalismo e' nato, alle origini della democrazia. I politici
non devono stupirsi. Se lo fanno, devono ricominciare a imparare liberta' e
democrazia. Naturalmente, il quarto potere, come gli altri, deve agire nella
legalita', con correttezza, veridicita', e la maggiore obiettivita'
possibile. Il potere politico comunica coi propri comunicati, che i media
devono riferire. Ma il giornalismo deve discutere: o e' critico o e'
servile. Lo scandalo su cio' che non e' scandalo serve a coprire gli
scandali.
*
Ad un amico che mi chiede se posso ancora dirmi cattolico, ho sentito di
potere rispondere cosi': io mi dico cattolico critico, libero, evangelico
(tendente a tutto cio'). Mi dico ancora cattolico, come mi dico figlio di
mio padre e di mia madre, cresciuto in quella casa, famiglia, amici, scuole,
associazioni, esperienze, aperture e chiusure, tutto cio' che mi ha fatto
cosi' e a cui ho reagito per diventare cosi'. Dalla chiesa cattolica ho
ricevuto l'essenziale della fede, gliene sono gratissimo, poi l'ho elaborato
in coscienza, tanto o  poco, comunque personalmente. Ho ricevuto anche da
tante altre fonti e tradizioni, ma non sento un motivo cogente per sbattere
quella porta. Sto in un angolino di quella casa, entrando e uscendo a
piacimento, secondo aria e luce. Nessuno mi caccia via, dico quello che
penso, faccio quello che posso. Tutto qui.
*
Da gennaio a marzo, mi e' toccato partecipare in media ad un funerale alla
settimana, anche uno musulmano. Avanzando nell'eta' si entra piu' dentro al
mondo silenzioso dei morti cari e amici. Ma non solo vecchi muoiono. Ne
ricavo due principali riflessioni. L'amicizia e' il piu' grande conforto.
Anche la fede, certo, ma la fede non e' di tutti. L'amicizia puo' essere a
volte anche tesa, ma nei momenti alti e ardui della vita, come e' la morte,
diventa pura vicinanza, presenza, affetto (ad-facere, farsi vicini) anche
sobrio e calmo, persino tacito. La persona piu' scettica o disperata, se non
ha nulla, ha cosi' un amico vicino, sincero, almeno l'offerta di una tale
presenza. E' molto.
La seconda riflessione e' che, tra le tante, varie, opposte cose della vita,
cio' che resta e vale e dura, e' l'amore, anche i nostri imperfetti amori.
Chi muore lascia il bene che ci ha dato, il bene che ha suscitato. Di tutto
cio' che era, ora egli e' quel bene. Sopravvive l'anima? Il bene, quel bene
personale, sopravvive, immortale. Di nuovo gettato nel rischio, ma vivente.
Chi muore chiama a raccolta le amicizie, chiama i vivi a vivere. La morte
distilla la vita. Anche nelle vite meno eccellenti, c'e' qualcosa di bene.
La sostanza della vita, il suo segreto che non muore, e' il bene. C'e' una
vita che vive per noi, attraverso di noi, nel piu' intimo di noi. Chi muore
ci insegna cosi', anche senza saperlo, a vivere. Siamo tutti responsabili
degli altri e debitori verso di loro.

3. RIFLESSIONE. GIOBBE SANTABARBARA. E' SCHENE' TU THEU'. UNA LETTURA LAICA
DI APOCALISSE, 21, 3
[Accadde al povero Giobbe Santabarbara, ateista di sette cotte e filologo
impenitente, di leggere all'assemblea questo passo dell'Apocalisse di
Giovanni durante il funerale con rito religioso di un amico come lui
ateista - ma ne' lui ne' quell'amico davano grande importanza a certe
piccole differenze come quella tra chi ritiene che tutti gli esseri umani
vadano rispettati e aiutati poiche' tutti sono fratelli e sorelle in quanto
figli e figlie di Dio, il Dio clemente e misericordioso, e chi
materialisticamente pensa la stessa cosa poiche' tutte le persone umane sono
in quanto tali portatrici di dignita' e diritti]

Apocalisse, 21, 3: E sentii una grande voce dal trono che diceva: "Ecco la
tenda di Dio tra gli esseri umani, e piantera' la sua tenda tra loro, e loro
saranno il suo popolo, e proprio lui, Dio, sara' tra loro".
*
Interpreto: il sommo bene non e' fuori del nostro accampamento, ma
nell'accampamento degli esseri umani.
Dio viene come nomade tra nomadi, migrante tra migranti, vive nella tenda
con noi, come noi; non e' fuori del consorzio umano, e' la verita' del
consorzio umano, l'autoriconoscimento dell'umanita'. Dio e' tra e nel suo
popolo, il popolo umano: Dio e' col suo popolo, il suo popolo in cammino.
Nel linguaggio di una tradizione religiosa qui si afferma la solidarieta'
umana, il nostro comune cammino, il riconoscersi in dignita' e amore, la
lotta comune contro il male e la morte. Principio responsabilita',
riconoscimento dell'altra e dell'altro, movimento dall'io al noi, dal tu a
tutti. La verita' che unisce e che libera. Satyagraha.

4. CINQUE TRUCI PENSIERI DEL VECCHIO SCARPANTE
[Il vecchio Scarpante, trinariciuto amico della nonviolenza, ne ha viste
tante, e mai porto' pazienza]

Primo: penso che Berlusconi avesse pianificato il colpo di teatro in
televisione di cui tutti gli imbonitori da domenica belano. Cosi' ancora una
volta l'attenzione pubblica e' adescata e corrotta dalle pagliacciate e
distratta dalle cose che contano: invece di parlare dei rapporti di
produzione e di proprieta', invece di parlare della legalita' costituzionale
infranta dal governo della malavita, invece di ragionare sulla catastrofe
civile e morale, economica e culturale del nostro paese, catastrofe prodotta
anche e soprattutto (non solo: ma anche e soprattutto) da un quinquennio di
governo del blocco che unisce manutengoli della mafia, razzisti, neofascisti
e corrotti e corruttori piu' volte smascherati, ebbene, si perde tempo a
cianciare di spettacolini di bassa lega, analoghi a quelli che nelle fiere
di paese della nostra gioventu' i truffatori ordivano coi loro compari.
Secondo: penso che la televisione sia la fogna delle fogne, e che tutti
quelli che credono di poter delegare alla televisione alcunche' siano degli
sciocchi o dei mascalzoni. L'unica riforma per la televisione che mi
sentirei di sottoscrivere sarebbe quella che propose Pasolini tanti anni fa:
abolirla.
Terzo: penso che Berlusconi sappia quel che faccia, e che certe sue presunte
gaffes altro non siano che fumo negli occhi per gli sprovveduti, cortine
fumogene, tattiche diversive. E che un ceto politico che non sa sottrarsi
dall'accodarsi alla sua agenda e dall'interloquire con le sue piu'
mistificanti improvvisazioni gli sia peggio che subalterno: gli sia
consapevolmente complice in piu' misfatti di quanto non si dica. E che tanta
parte del centrosinistra sia da un bel pezzo cosi' berlusconizzata che
difficilmente riesco a trovare differenze apprezzabili tra l'uno e l'altro
prominente di un ceto politico sempre piu' omologato ed asservito al peggio.
Quarto: so anche che molte delle accuse piu' perfide e infami che Berlusconi
rivolge al centrosinistra sono veritiere. Non ho mai avuto dubbi su questo,
e rivendico alla mia storia personale, ed a quella sinistra cui appartengo
(minoritarissima nella sua visibilita' pubblica, ma maggioranza
dell'umanita' poiche' essa altro non e' che la lotta di tutti gli oppressi
quando giunge all'autocoscienza e si fa scelta di solidarieta', di
liberazione, di rivendicazione della dignita' e del diritto a vivere
dell'umanita' intera), di aver sempre lottato - noi si', e solo noi - contro
la corruzione, contro lo sfruttamento e contro il totalitarismo.
Quinto: penso che l'esito delle elezioni di aprile sia tutt'altro che
scontato, e credo che ogni persona di retto sentire debba fare quanto in suo
potere affinche', con la forza della democrazia, Berlusconi e il blocco di
cui e' catalizzatore ed espressione sia sconfitto dal responso delle urne:
ritengo necessario non solo votare per il centrosinistra, ma anche chiedere
ad altri di votare per il centrosinistra, senza farsi illusioni sulla
qualita' morale e politica dei personaggi sovente squallidi e gia' rotti
alle piu' laide esperienze che lo guidano. Senza farsi illusioni. Ma con la
consapevolezza della necessita' e dell'urgenza di ripristinare lo stato di
diritto, la legalita' costituzionale, la democrazia sostanziale ed
effettuale, che il golpe bianco berlusconiano sta distruggendo giorno dopo
giorno.

5. LETTURE. EDUARDO ARENS: LO HUMOUR DI GESU' E LA GIOIA DEI DISCEPOLI
Eduardo Arens, Lo humour di Gesu' e la gioia dei discepoli, La Piccola
Editrice, Celleno (Viterbo) 2006, pp. 126, euro 10. Due ampie meditazioni
sul senso dell'umorismo e l'allegria di Gesu' di Nazareth, e sulla
gioiosita' come atteggiamento fondamentale di chi si colloca alla sua
sequela. I diritti d'autore verranno utilizzati a sostegno di un progetto di
solidarieta' alla periferia di Santiago del Cile, come avverte padre Mose'
Mora in una cartolina allegata al volume (per sostenere questo progetto
contattare il referente in italia: Luca Mora, tel. e fax: 0365826288; e per
e-mail lo stesso Mose' Mora: mosemora at yahoo.it). Per richiedere il libro
alla casa editrice: La Piccola Editrice, via Roma 5, 01020 Celleno (Vt),
tel. e fax: 0761912591, e-mail: convento.cel at tin.it, sito:
www.conventocelleno.it/lapiccola.index.htm

6. LETTURE. GIANCARLA CODRIGNANI: L'AMORE ORDINATO
Giancarla Codrignani, L'amore ordinato, Edizioni com nuovi tempi, Roma 2005,
pp. 136, euro 13. Un'acuta riflessione su alcuni temi cruciali della vita
religiosa e dell'amore umano, una energica ed insieme sensibilissima
denuncia dell'oppressione patriarcale e sessuofoba nell'istituzione
ecclesiastica, con voce e pensiero di donna, di una studiosa e amica della
nonviolenza tra le piu' generose e autorevoli. Con una prefazione di Alberto
Melloni. Per richieste alla casa editrice: cooperativa com nuovi tempi, via
Firenze 38, 00184 Roma, e-mail: abbonamenti at confronti.net, sito:
www.confronti.net

7. LETTURE. CARLA COLOMBELLI (A CURA DI): LA GUERRA NON CI DA' PACE
Carla Colombelli (a cura di), La guerra non ci da' pace. Donne e guerre
contemporanee, Edizioni Seb 27, Torino 2005, pp. 240, euro 12,50. "E'
possibile elaborare un rifiuto politico della guerra partendo dal pensiero
delle donne e dalle pratiche di relazione e di pace che le donne hanno messo
in atto? Un gruppo di studiose, che da tempo fa ricerca insieme, offre un
contributo alla riflessione sulle 'nuove' guerre e sul nesso tra guerra e
politica mediando categorie di lettura, concetti e strumenti di analisi
dell'oggi elaborati dalle culture del femminsmo". Contributi, oltre che
della curatrice, di Marisa Peisino, Emma Schiavon, Carla Bausone, Grazia
Corrente, Cristina Giudice, Giorgio Belli, Enrica Panero, Laura Poli, Paola
Porceddu, Franca Miglietta, Graziella Gaballo. Con una prefazione di Roberto
Alonge e Claudio Dellavalle. Un libro che raccomandiamo. Per richieste alla
casa editrice: www.seb27.it

8. MATERIALI. INDICE DEI NUMERI 77-135 (GENNAIO-FEBBRAIO 2001) DE "LA
NONVIOLENZA E' IN CAMMINO"

* Numero 77 del primo gennaio 2001: 1. Angela Dogliotti Marasso, il gruppo
di educazione alla pace "Marilena Cardone"; 2. Barbara e Luciano Benini, un
viaggio in Palestina e Israele (parte prima); 3. Alcuni profili di
ricercatori sociali; 4. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 5. Per saperne
di piu'.
* Numero 78 del 2 gennaio 2001: 1. La politica necessaria; 2. Una
riflessione di Vladimir Jankélévitch; 3. Barbara e Luciano Benini, un
viaggio in Palestina e Israele (parte seconda); 4. Alcuni profili di
ricercatori sociali (II); 5. Analisi della globalizzazione su "Agape
immaginaria"; 6. "Nigrizia" di gennaio; 7. Segnalazioni: "Viottoli"; 8. La
"Carta" del Movimento Nonviolento; 9. Per saperne di piu'.
* Numero 79 del 3 gennaio 2001: 1. L'eta' atomica e i compiti dell'ora; 2.
Barbara e Luciano Benini, un viaggio in Palestina e Israele (parte terza);
3. Alcuni profili di ricercatori sociali (III); 4. L'Editrice La Giuntina;
5. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 6. Per saperne di piu'.
* Numero 80 del 4 gennaio 2001: 1. La solita inutile lettera aperta; 2.
Enrico Peyretti, "dove sono i pacifisti?"; 3. Maria Teresa Gavazza, quattro
riflessioni; 4. Barbara e Luciano Benini, un viaggio in Palestina e Israele
(parte conclusiva); 5. Alcuni profili di ricercatori sociali (IV); 6. "Terre
di mezzo" di gennaio; 7. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 8. Per
saperne di piu'.
* Numero 81 del 5 gennaio 2001: 1. Claude Eatherly, da una lettera del
pilota di Hiroshima; 2. La coalizione italiana contro la pena di morte; 3.
L'almanacco del Criticone: pacifisti, come un'invettiva; 4. Un appello a
sostegno della lotta del popolo U'wa; 5. Per una Turchia e un Kurdistan
democratici; 6. La scuola di formazione etico-politica "Giovanni Falcone";
7. Per una scuola critica, i linguaggi della globalizzazione; 8. Cinema per
la pace a Cavriago; 9. Riviste telematiche: "SottoVoce"; 10. Alcuni profili
di ricercatori sociali (V); 11. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 12.
Per saperne di piu'.
* Numero 82 del 6 gennaio 2001: 1. Meditazione su un frammento di Gandhi:
Ora abbiamo visto la nuda verita'; 2. Alcuni pensatori e testimoni dell'eta'
atomica: da Günther Anders ad Adriano Buzzati-Traverso; 3. Rapporto Brandt
(1980): armi e fame, quattro esempi; 4. Una lettera di Peacelink al governo
italiano; 5. Alessandro Zanotelli, una lettera agli amici; 6. Dalle storie
alla storia; 7. Riviste: "AltrEconomia" di gennaio; 8. Riviste: "Il foglio
del paese delle donne"; 9. Riviste in rete: "IPRI newsletter"; 10. La
"Carta" del Movimento Nonviolento; 11. Per saperne di piu'.
* Numero 83 del 7 gennaio 2001: 1. Indice completo di "In cammino verso
Assisi"; 2. Per contribuire a "Il raggio verde" del 12 gennaio sull'uranio
impoverito; 3. Enrico Peyretti: Josef Schiffer, la pace dentro la guerra; 4.
Un campo nonviolento a Ghilarza; 5. Incontri di studio: nuova economia e
nuove poverta'; 6. Seminario di studi sull'Islam a Palermo; 7. Alcuni
pensatori e testimoni dell'eta' atomica: da Carlo Cassola a Ivan Illich; 8.
La "Carta" del Movimento Nonviolento; 9. Per saperne di piu'.
* Numero 84 dell'8 gennaio 2001: 1. Un libro di Giuseppe Barone su Danilo
Dolci; 2. Norberto Bobbio ricorda Danilo Dolci; 3. Günther Anders, tesi
sull'eta' atomica; 4. Alessandro Marescotti: una guida per le famiglie dei
militari nei Balcani; 5. Alcuni pensatori e testimoni dell'eta' atomica: da
Karl Jaspers a Stanley Kubrick; 6. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 7.
Per saperne di piu'.
* Numero 85 del 9 gennaio 2001: 1. Una lettera di Aldo Capitini a Walter
Binni; 2. Corso di educazione alla pace a Orte (VT); 3. Francesco
Jannuzzelli: Peacelink sull'uranio impoverito; 4. La solita lagna del nostro
Criticone: grandi scoperte; 5. Kolja Canestrini, presentazione di "Studi per
la pace"; 6. Maria Teresa Gavazza, il recupero della memoria; 7. Il ritorno
di Scarpantibus: lotta di classe; 8. Il Coordinamento comasco per la pace;
9. Segnalazione di "Rocca" n. 1/2001; 10. Segnalazione di "Rosso notizie" di
dicembre; 11. Alcuni pensatori e testimoni dell'eta' atomica: da Hans Küng a
Marshall McLuhan; 12. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 13. Per saperne
di piu'.
* Numero 86 del 10 gennaio 2001: 1. Stefania Cherchi, il mito di Antigone e
le donne in nero; 2. Piercarlo Racca, La Nato e la sua guerra in Kossovo; 3.
Il Centro studi e documentazione "Domenico Sereno Regis"; 4. Indice dei
numeri 31-76 (novembre-dicembre 2000) de "La nonviolenza e' in cammino"; 5.
Corso sulla gestione dei conflitti; 6. A Collevecchio in memoria di Gandhi;
7. Un convegno a Ostiglia; 8. "Girodivite" di gennaio; 9. La "Carta" del
Movimento Nonviolento; 10. Per saperne di piu'.
* Numero 87 dell'11 gennaio 2001: 1. Giobbe Santabarbara, uscire dalla
subalternita' (un appello con due male parole); 2. Enrico Peyretti, la
nonviolenza e' l'alternativa; 3. Luciano Dottarelli, libri di storia,
ricerca e democrazia; 4. Un riassunto del saggio di Pierre Bourdieu su "Il
dominio maschile"; 5. Questa sera "La sindrome del Golfo" in tv; 6. La
"Carta" del Movimento Nonviolento; 7. Per saperne di piu'.
* Numero 88 del 12 gennaio 2001: 1. Mao Valpiana, il capitiniano Alex
Langer; 2. Andrea Pagliarani, Alberto Capannini: terzo viaggio
dell'Operazione Colomba in Cecenia; 3. Incontro di approfondimento sulla
Cecenia; 4. Questa sera in tv "Il raggio verde" sull'uranio impoverito; 5.
Dialoghi a Palermo; 6. Esperienze: Giolli, centro di ricerca su teatro
dell'oppresso e coscientizzazione; 7. Peppe Sini: Franco Basaglia, una
teoria-prassi di liberazione integrale; 8. Attenzione: virus; 9. La "Carta"
del Movimento Nonviolento; 10. Per saperne di piu'.
* Numero 89 del 13 gennaio 2001: 1. Aldo Capitini, l'atto del tu; 2. Alcuni
pensatori e testimoni dell'eta' atomica: da Giorgio Nebbia a Sergio Quinzio;
3. Luciano Dottarelli, la positivita' del negativo; 4. Indice dei numeri
1-30 (settembre-ottobre 2000) de "La nonviolenza e' in cammino"; 5. Amore e
liberta', a Pinerolo; 6. A Milano, per Leyla Zana; 7. La "Carta" del
Movimento Nonviolento; 8. Per saperne di piu'.
* Numero 90 del 14 gennaio 2001: 1. Un abbraccio ad Andrea; 2. Una poesia di
César Vallejo; 3. Aldo Capitini, il nostro programma; 4. Alcuni pensatori e
testimoni dell'eta' atomica: da Ignacio Ramonet a Danilo Zolo; 5. Celeste
Grosso, le ragioni e il percorso della marcia delle donne da Pechino a
Bruxelles; 6. Un film sugli effetti genocidi delle sanzioni sul popolo
iracheno; 7. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 8. Per saperne di piu'.
* Numero 91 del 15 gennaio 2001: 1. Mao Valpiana, la pace ha trovato casa;
2. Primo Levi, la conclusione de "I sommersi e i salvati"; 3. Luciano
Benini, quattro anni da assessore; 4. Benito D'Ippolito, una meditazione; 5.
Aldo Stella (a cura di), bibliografia di Aldo Capitini (parte prima,
1926-1948); 6. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 7. Per saperne di piu'.
* Numero 92 del 16 gennaio 2001: 1. Il 17 gennaio a Orte; 2. Jean-Marie
Muller, il programma costruttivo; 3. Germano Bonora ricorda Danilo Dolci; 4.
Luigi De Luca, la marcia Perugia-Assisi del 1961; 5. Aldo Stella (a cura
di), bibliografia di Aldo Capitini (parte seconda, 1949-1952); 6. La "Carta"
del Movimento Nonviolento; 7. Per saperne di piu'.
* Numero 93 del 17 gennaio 2001: 1. Primo Levi, "non ci sono demoni..."; 2.
Jean-Marie Muller, violenza; 3. Mao Valpiana, in Palestina e Israele l'unica
speranza e' nei gruppi pacifisti; 4. Franco Alasia, Jose' Martinetti (a cura
di), cronologia essenziale di Danilo Dolci; 5. Aldo Stella (a cura di),
bibliografia di Aldo Capitini (parte terza, 1953-1955); 6. La "Carta" del
Movimento Nonviolento; 7. Per saperne di piu'.
* Numero 94 del 18 gennaio 2001: 1. Prosegue la preparazione di "Anch'io a
Bukavu"; 2. Rutilio Sanchez, Mariella Tapella: per la solidarieta' col
popolo del Salvador; 3. L'Associazione per lo Sviluppo Creativo; 4. Aldo
Stella (a cura di), bibliografia di Aldo Capitini (parte quarta, 1956-1973);
5. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 6. Per saperne di piu'.
* Numero 95 del 19 gennaio 2001: 1. Un appello della campagna "Nord-Sud" del
18 gennaio 1991; 2. La relazione di Peacelink al Parlamento Europeo
sull'uranio impoverito; 3. Appello: opponiamoci al finanziamento pubblico di
una fabbrica di bombe; 4. Vandana Shiva, dall'introduzione a "Sopravvivere
allo sviluppo"; 5. Edward Said, liberta' e pace; 6. Il Novecento e la guerra
al cinema; 7. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 8. Per saperne di piu'.
* Numero 96 del 20 gennaio 2001: 1. La nonviolenza nella ricerca,
nell'educazione, nell'azione: un convegno a Torino; 2. Francuccio Gesualdi,
le campagne del "Centro nuovo modello di sviluppo"; 3. Beati i costruttori
di pace: che posso fare concretamente?; 4. Il 22 gennaio a Orte; 5. Il 24
gennaio un convegno a Viterbo; 6. Riviste: "Gaia", inverno 2001; 7. Riviste:
"L'Italia democratica", dicembre 2000; 8. Riviste: "Quelli che
solidarieta'", gennaio-febbraio 2001; 9. La "Carta" del Movimento
Nonviolento; 10. Per saperne di piu'.
* Numero 97 del 21 gennaio 2001: 1. Sergio Albesano ricorda Martin Luther
King; 2. Convegni a Genova contro la globalizzazione neoliberista; 3. Maria
Teresa Gavazza, storia al presente; 4. Giulio Vittorangeli, perche'
iscriversi all'Associazione Italia-Nicaragua; 5. Il 22 gennaio a Roma contro
l'uranio impoverito; 6. Il 23 gennaio a Roma un incontro sull'uranio
impoverito; 7. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 8. Per saperne di piu'.
* Numero 98 del 22 gennaio 2001: 1. Campagna "bilanci di giustizia": dieci
consigli per acquisti sostenibili; 2. Banca Etica chiude in utile il 2000;
3. Memoria: voci della lotta contro l'apartheid in Sud Africa; 4. Notiziario
minimo viterbese; 5. Enrico Peyretti presenta "Il foglio" di dicembre 2000;
6. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 7. Per saperne di piu'.
* Numero 99 del 23 gennaio 2001: 1. Opponiamoci all'ampliamento del poligono
militare di Monteromano; 2. Diana Dimonte, il commercio equo e solidale; 3.
Sergio Paronetto, l'ipocrisia (impoverita) delle "guerre umanitarie"; 4.
Peppe Sini ricorda Primo Levi; 5. Mariagrazia Bonollo, venerdi 26 gennaio un
minuto di rumore per il Congo; 6. Memoria: il 26 gennaio a Roma; 7. Il 2
febbraio a Prato incontro sui "corpi civili di pace"; 8. Un convegno a Roma
il 13 febbraio su "la sinistra e la nonviolenza"; 9. "C. O. S. in rete" di
gennaio; 10. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 11. Per saperne di piu'.
* Numero 100 del 24 gennaio 2001: 1. Giovanni Battista Sguario, la Shoah
degli ebrei viterbesi; 2. Walter Peruzzi, uranio impoverito: perche' Amato
non sapeva e noi si'; 3. La campagna di obiezione alle spese militari, per
la Difesa Popolare Nonviolenta; 4. Opera Nomadi: incredibile divieto al
corteo dei Rom sopravvissuti ai campi di sterminio; 5. Sosteniamo Congosol;
6. Rumore per il Congo; 7. La lobby dell'uranio impoverito e il genocidio
del popolo iracheno; 8. Incontri domani a Viterbo; 9. Enrico Peyretti
presenta "Il foglio" di gennaio 2001; 10. La "Carta" del Movimento
Nonviolento; 11. Per saperne di piu'.
* Numero 101 del 25 gennaio 2001: 1. Alessandro Pizzi, a Soriano nella
giornata della memoria un minuto di rumore; 2. Bianca Guidetti Serra ricorda
Primo Levi; 3. Daniele Barbieri, il 28 gennaio contro la lebbra; 4. Incontri
per conoscere Danilo Dolci; 5. Luisa Rizzo, mediazioni e mediatori
culturali; 6. Maria Luigia Casieri, il bambino costruttore di conoscenza
(parte prima); 7. Il controcanto del Criticone; 8. La "Carta" del Movimento
Nonviolento; 9. Per saperne di piu'.
* Numero 102 del 26 gennaio 2001: 1. Una meditazione di Enrico Peyretti; 2.
Cinque poesie di Primo Levi (Buna, Il tramonto di Fossoli, Approdo, Congedo,
I gabbiani di Settimo); 3. Angelo Cavagna ricorda Primo Levi; 4. Giancarla
Codrignani ricorda Primo Levi; 5. Gina Lagorio ricorda Primo Levi; 6. Peppe
Sini: Primo, ricordare; 7. Luis Ignacio Lula Da Silva: il mio paese e' il
mondo, ma un altro; 8. Caritas di Viterbo: se hai, hai per dare; 9. Per
Genova citta' aperta; 10. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 11. Per
saperne di piu'.
* Numero 103 del 27 gennaio 2001: 1. Primo Levi, al visitatore; 2. Mao
Valpiana ricorda Gracco Spaziani; 3. Alcuni testimoni e studiosi della
Shoah; 4. Enrico Peyretti: Aldo Capitini, filosofo della nonviolenza; 5. Il
17 febbraio seminario nazionale della Tavola della Pace; 6. Susan George, da
"Un'economia che uccide"; 7. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 8. Per
saperne di piu'.
* Numero 104 del 28 gennaio 2001: 1. Alcuni testimoni e studiosi della Shoah
(II); 2. Elena Buccoliero intervista Muhammad Yunus; 3. Bertolt Brecht, due
liriche ("Viaggiando in una comoda auto", Antigone); 4. La "Carta" del
Movimento Nonviolento; 5. Per saperne di piu'.
* Numero 105 del 29 gennaio 2001: 1. Mariagrazia Bonollo, ultime notizie per
"Anch'io a Bukavu"; 2. Alcuni testimoni e studiosi della Shoah (III); 3.
Angelo Maria Ripellino, "Vivere e' stare svegli"; 4. La "Carta" del
Movimento Nonviolento; 5. Per saperne di piu'.
* Numero 106 del 30 gennaio 2001: 1. "Anch'io a Bukavu", resoconto di due
giorni di formazione; 2. Uri Avnery: il ritorno, diritto inalienabile dei
profughi; 3. Eyad Al-Sarraj: contro tutte le uccisioni; 4. Mercoledi 31
gennaio a Orte; 5. Alcuni testimoni e studiosi della Shoah (IV); 6.
Alexander Langer: quando l'economia uccide... bisogna cambiare; 7. La
"Carta" del Movimento Nonviolento; 8. Per saperne di piu'.
* Numero 107 del 31 gennaio 2001: 1. Un appello urgente dall'India; 2. Luigi
Pintor, nostalgia; 3. Marco Calabria intervista Tarso Genro, sindaco di
Porto Alegre; 4. Jegannathan, se Gandhi fosse vivo...; 5. Davide Melodia, i
quaccheri e il pacifismo; 6. "Donne in movimento" a Lecco; 7. La "Carta" del
Movimento Nonviolento; 8. Per saperne di piu'.
* Numero 108 del primo febbraio 2001: 1. Peppe Sini: a Genova la
nonviolenza; 2. Stefano Guffanti: alcune valutazioni sull'incontro di
Genova; 3. Lorenzo Mosca, Valentina Duca: la sfida del movimento
antiglobalizzazione; 4. Antonio Bruno: a Genova per la democrazia; 5. Due
versi di Danilo Dolci; 6. Eugenio Montale: xenia II, 5; 7. Uri Avnery:
diritto al ritorno per la riconciliazione; 8. Una proposta per il 3 febbraio
a Roma; 9. Un incontro il 6 febbraio a Roma; 10. Un incontro il 10 febbraio
a Torino; 11. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 12. Per saperne di piu'.
* Numero 109 del 2 febbraio 2001: 1. Sabato 3 febbraio per i diritti degli
immigrati a Roma; 2. Lorenzo Milani, lettera ai cappellani militari; 3.
Davide Melodia, non parlare di nonviolenza; 4. Incontri a Viterbo e Orte; 5.
L'associazione italiana Amici di Raoul Follereau; 6. Riviste: "Terre di
mezzo" di febbraio; 7. Incontri sulla nonviolenza: un convegno a Torino
l'11-12 febbraio; 8. Incontri sulla nonviolenza: un convegno a Roma il 13
febbraio; 9. Incontri: il 17 febbraio seminario nazionale della Tavola della
pace; 10. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 11. Per saperne di piu'.
* Numero 110 del 3 febbraio 2001: 1. Albino Bizzotto, ultime novita' per
"Anch'io a Bukavu"; 2. Appello per la Via Crucis Pordenone-Aviano del primo
aprile; 3. Giuseppe Gozzini, come cristiano penso che...; 4. La nonviolenza
e il popolo di Seattle; 5. Margareth Rago, la liberta' secondo Luce Fabbri;
6. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 7. Per saperne di piu'.
* Numero 111 del 4 febbraio 2001: 1. Donatella Di Cesare, questo
fondamentale principio; 2. Pasquale Pugliese, una valutazione e un
contributo alla discussione lillipuziana; 3. Tavolo Intercampagne, una
riflessione sulle strategie lillipuziane di mobilitazione; 4. Il Criticone e
i lillipuziani; 5. Tre importanti incontri a Torino, Roma, Perugia; 6. Fabio
De Santi, un'intervista a Marcello Bernardi del 1997; 7. Maurizio Pittau
ricorda Gregory Corso; 8. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 9. Per
saperne di piu'.
* Numero 112 del 5 febbraio 2001: 1. Tiziano Tissino, il dibattito in vista
del vertice del G8; 2. Chiara Mazzoleni, un seminario con Danilo Dolci; 3.
Bibliografia di Pier Cesare Bori; 4. La "Carta" del Movimento Nonviolento;
5. Per saperne di piu'.
* Numero 113 del 6 febbraio 2001: 1. Eugenio Melandri: "Anch'io a Bukavu",
alcune riflessioni sullo stato dell'iniziativa; 2. Tiziano Tissino: la
nonviolenza lillipuziana (e una critica al Criticone); 3. Giulio
Vittorangeli: la memoria della Shoah; 4. Eraldo Affinati: nel cuore di
tenebra del Novecento; 5. Scienziati e giuristi contro la guerra; 6. Newroz
2001 in Turchia con il popolo kurdo; 7. La "Carta" del Movimento
Nonviolento; 8. Per saperne di piu'.
* Numero 114 del 7 febbraio 2001: 1. Enrico Peyretti, la nonviolenza nel
Novecento; 2. Tiziano Tissino, una meditazione per la via crucis ad Aviano;
3. Pasquale Pugliese, riflessioni su un incontro a Genova; 4. Barbara
Bellini e Luciano Benini, su alcuni malintesi nell'esame del conflitto
israelo-palestinese; 5. Parola di Rosicone, un pentalogo che finisce in
amnesia; 6. Settimana con "Le Monde diplomatique" a Milano; 7.
"Altreconomia" di febbraio; 8. "Guerre & Pace" di febbraio; 9. La "Carta"
del Movimento Nonviolento; 10. Per saperne di piu'.
* Numero 115 dell'8 febbraio 2001: 1. "Anch'io a Bukavu", comunicato del 3
febbraio; 2. Una nuova edizione di "Principesse e sognatori nelle strade in
Guatemala"; 3. Alberto L'Abate, nonviolenza e marxismo nella transizione al
socialismo (1979); 4. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 5. Per saperne
di piu'.
* Numero 116 del 9 febbraio 2001: 1. Alberto L'Abate, l'aggiunta nonviolenta
di Aldo Capitini alla transizione al socialismo (1979); 2. Secondo incontro
di formazione per i partecipanti di "Anch'io a Bukavu"; 3. Giobbe
Santabarbara, una lettera agli amici suoi di Genova; 4. "Mosaico di pace" di
febbraio; 5. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 6. Per saperne di piu'.
* Numero 117 del 10 febbraio 2001: 1. Enrico Peyretti, bibliografia di casi
storici di difesa senza guerra; 2. Alberto L'Abate intervista Lush Gjergji;
3. Luciano Benini, due lettere apocrife ma veritiere; 4. Incontri sulla
nonviolenza a Torino e a Roma; 5. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 6.
Per saperne di piu'.
* Numero 118 dell'11 febbraio 2001: 1. Fulvio Cesare Manara, la nonviolenza
si impara; 2. Maria Chiara Tropea, una meditazione; 3. Carlo Schenone,
sull'incontro di gennaio a Genova; 4. E' uscita "Azione nonviolenta" di
gennaio-febbraio 2001; 5. Disponibile il catalogo 2001 della Editrice La
Giuntina; 6. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 7. Per saperne di piu'.
* Numero 119 del 12 febbraio 2001: 1. Mao Valpiana, trentotto anni portati
bene; 2. Pinuccia Montanari, profilo di Wolfgang Sachs; 3. Luigi Pintor,
Hiroshima a bassa intensita'; 4. Giulio Vittorangeli, Primo Levi testimone
della dignita' umana; 5. Un convegno a Velletri su "L'autorita' e la
critica"; 6. Un mese di solidarieta' con il popolo kurdo; 7. L'almanacco
dello Zuccarone: perche' nonviolenza si scrive nonviolenza; 8. La "Carta"
del Movimento Nonviolento; 9. Per saperne di piu'.
* Numero 120 del 13 febbraio 2001: 1. Oggi a Roma dibattito su "La sinistra
e la nonviolenza"; 2. Gerard Lutte, cosa sta succedendo nel movimento?; 3.
Davide Melodia ricorda Gino Vermicelli; 4. Programma del corso di educazione
alla pace a Gubbio; 5. Il 14 febbraio a Orte; 6. Disponibile una versione
aggiornata della "Bibliografia sui casi storici di difesa senza guerra" di
Enrico Peyretti; 7. Indice dei numeri 77-107 (gennaio 2001) de "La
nonviolenza e' in cammino"; 8. Presentazione di "Nigrizia"; 9. La "Carta"
del Movimento Nonviolento; 10. Per saperne di piu'.
* Numero 121 del 14 febbraio 2001: 1. Enrico Peyretti, nonviolenza contro la
violenza dei G8 a Genova; 2. Daniele Aronne, anche a Viterbo un minuto di
rumore per il Congo; 3. Giulio Vittorangeli, i panda palestinesi; 4. Una
lettera circolare del Mir del 12 gennaio; 5. Sabato 17 febbraio a Soriano;
6. Il 23-24 febbraio a Cagliari; 7. Il carteggio tra Hannah Arendt e Mary
McCarthy; 8. "Nigrizia" di febbraio; 9. "A. rivista anarchica" di febbraio;
10. "Rocca" del 15 febbraio; 11. Fascicolo speciale sulla Shoah di "Diario";
12. In edicola "Vita" n. 7; 13. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 14.
Per saperne di piu'.
* Numero 122 del 15 febbraio 2001: 1. Peppe Sini, una presentazione di
questo notiziario; 2. Maria Chiara Tropea, per un dialogo tra pacifisti; 3.
Marcello Cini, una questione di principio; 4. "Dialogo in valle": le ragioni
dell'opposizione all'alta velocita'; 5. Pasquale Pugliese, in ricerca sulle
strade della nonviolenza; 6. Iniziative a Viterbo, Soriano, Orte; 7. La
"Carta" del Movimento Nonviolento; 8. Per saperne di piu'.
* Numero 123 del 16 febbraio 2001: 1. Peppe Sini, L'azione diretta
nonviolenta delle mongolfiere per la pace (parte prima); 2. Elena Buccoliero
intervista Elisa Springer; 3. Giolli, prossimi stage in allestimento; 4.
Oggi a Gubbio inizia il corso di educazione alla pace; 5. Giuristi contro il
razzismo; 6. Il 18 febbraio a Roma; 7. "Critica liberale"; 8. "Le Monde
diplomatique" di febbraio; 9. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 10. Per
saperne di piu'.
* Numero 124 del 17 febbraio 2001: 1. Dino Frisullo, lettera aperta ai
giudici turchi: "Rifiuto l'amnistia"; 2. Peppe Sini, L'azione diretta
nonviolenta delle mongolfiere per la pace (parte seconda); 3. "Amici dei
lebbrosi" di febbraio; 4. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 5. Per
saperne di piu'.
* Numero 125 del 18 febbraio 2001: 1. Enrico Peyretti, il rito di sangue del
potere; 2. Don Oreste Benzi incontra Romano Prodi; 3. Margherita Ciervo,
solidarieta' col popolo U'wa; 4. Dino Frisullo, per la solidarieta' col
popolo kurdo; 5. Ettore Masina ricorda Oscar Romero; 6. Un concerto a Roma
per le ragazze e i ragazzi di strada del Guatemala; 7. La "Carta" del
Movimento Nonviolento; 8. Per saperne di piu'.
* Numero 126 del 19 febbraio 2001: 1. Luigi Piccioni, avvoltoi; 2. Tiziano
Tissino, sabato partiamo per l'Africa, ecco come restare in contatto con
noi; 3. Edward W. Said, dove Sharon portera' Israele?; 4. Giulio
Vittorangeli, tra elezioni e disincanto; 5. Peppe Sini, il Novecento visto
dalla pace; 6. "Un ponte per...", bombe sui bambini a Baghdad; 7. Assemblea
della rete di amicizia con le ragazze e ragazzi di strada del Guatemala; 8.
"Limes" n. 1 del 2001; 9. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 10. Per
saperne di piu'.
* Numero 127 del 20 febbraio 2001: 1. Kuldip Singh, Sher Khan, Arif Shah,
Dino Frisullo: appello urgente per gli "earthquacked people"; 2. Vittorio
Merlini, digiuno del leader gandhiano Jagannathan; 3. Silvano Tartarini,
anche i "Berretti bianchi" a Bukavu; 4. Gerard Lutte, il 22 febbraio si
costituisce la onlus della rete di solidarieta' con le ragazze e i ragazzi
di strada del Guatemala; 5. Peppe Sini, l'azione diretta nonviolenta delle
mongolfiere per la pace (parte terza e finale); 6. La nonviolenza a Genova,
un documento; 7. Paola Luzzi, nuovo sito e mailing list di "Chiama
l'Africa"; 8. Un sito femminista delle donne afghane; 9. I prossimi
appuntamenti del Cipax a Roma; 10. Il 23 febbraio a Palermo; 11. Dibattito a
Roma il 28 febbraio; 12. Assemblea dell'associazione Namaste a Ostiglia; 13.
Pax Christi, un servizio civile per la pace; 14. La "Carta" del Movimento
Nonviolento; 15. Per saperne di piu'.
* Numero 128 del 21 febbraio 2001: 1. Elias Canetti, da "Potere e
sopravvivenza"; 2. Giuseppe Martinez ricorda Giuseppe Puglisi; 3. Pierluigi
Ontanetti, mongolfiere a Sarajevo; 4. Da una lettera di Luigi Piccioni; 5.
Tre domande ad Antonella Cobianchi; 6. Carlo A. Bachschmidt, il "patto di
lavoro" a Genova; 7. Fabio Lucchesi, incontro dei "nodi" della Rete Lilliput
a Genova; 8. Roberta Renzetti, un invito ad Arezzo; 9. Manifestazione per i
diritti dei minori stranieri; 10. "Una finestra aperta sul mondo" a Catania;
11. Presentazione di "Rawa"; 12. L'associazione "Resistenza e Pace"; 13.
Enrico Peyretti presenta "Il foglio" n. 278; 14. Maria Teresa Tarallo
recensisce un nuovo libro su Tonino Bello; 15. La "Carta" del Movimento
Nonviolento; 16. Per saperne di piu'.
* Numero 129 del 22 febbraio 2001: 1. Mariagrazia Bonollo, in trecento in
partenza il 24 febbraio per il Congo; 2. Francesco Codello ricorda Lamberto
Borghi; 3. Goffredo Fofi ricorda Lamberto Borghi; 4. Elena Rozzi, per i
minori stranieri e per noi tutti; 5. "Qualevita" n. 95; 6. La "Carta" del
Movimento Nonviolento; 7. Per saperne di piu'.
* Numero 130 del 23 febbraio 2001: 1. Sergio Albesano presenta "Le periferie
della memoria"; 2. Fausto Amodei ricorda Michele Straniero; 3. Giovanni
Scirocco, dodici no; 4. Nicoletta Napoli intervista Matteo Pierro
sull'Olocausto dimenticato dei Testimoni di Geova; 5. Gianni Zampieri, per
un agire nonviolento; 6. Educazione alla pace oggi a Gubbio; 7. I martedi
dell'Africa, a Roma; 8. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 9. Per saperne
di piu'.
* Numero 131 del 24 febbraio 2001: 1. Alessandro Pizzi, verso Butembo; 2.
Ribka Shibathu, Madre Africa; 3. Enrico Peyretti: Islam, violenza,
nonviolenza; 4. Notizie dal coordinamento "Aboliamo l'uranio impoverito"
(parte prima); 5. Educazione alla pace a Orte; 6. A Roma a sostegno della
marcia zapatista; 7. Il 27 febbraio con i Rom a Roma; 8. La "Carta" del
Movimento Nonviolento; 9. Per saperne di piu'.
* Numero 132 del 25 febbraio 2001: 1. Luisa Muraro, il senso della mia
ricerca; 2. Pasquale Pugliese, l'impegno della Rete di Lilliput; 3. Notizie
dal coordinamento "Aboliamo l'uranio impoverito" (parte seconda ed ultima);
4. Pax Christi scrive ai candidati premier; 5. Luisa Morgantini, otto marzo
a Gerusalemme; 6. Terzo corso sulla nonviolenza; 7. A Bologna ricordando don
Milani; 8. Seminario a Pisa su Stato e globalizzazione; 9. Patrizia
Morgante, un seminario a Roma; 10. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 11.
Per saperne di piu'.
* Numero 133 del 26 febbraio 2001: 1. Antonio Vigilante, sinistra e
nonviolenza; 2. Ida Dominijanni intervista Luisa Muraro; 3. La "Carta" del
Movimento Nonviolento; 4. Per saperne di piu'.
* Numero 134 del 27 febbraio 2001: 1. Le lingue tagliate. Un appello; 2.
Pietro Scalisi, la proposta del commercio equo ai consumatori del nord; 3.
Giulio Vittorangeli, la lapide della vergogna; 4. Ornella Faracovi, il
convegno di studio su "Ado Capitini: intelligenza del presente e profezia
dell'impegno"; 5. Luisa Muraro, introduzione alle lezioni sul femminismo; 6.
Giobbe Santabarbara, sorrisi e canzoni; 7. Tre poesie di Giorgio Caproni
(Senza titolo; A Rina; Pensatina dell'antimetafisicante); 8. Il 3 marzo a
Napoli; 9. Alcune riviste; 10. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 11. Per
saperne di piu'.
* Numero 135 del 28 febbraio 2001: 1. Riccardo Orioles ricorda Fuki Kushida;
2. Luisa Muraro, la verita' delle donne; 3. Chiara Brunetti, Manila
D'Angelomaria, Veronica Feraco: rete di amicizia con le ragazze e ragazzi di
strada del Guatemala; 4. Tommaso Di Francesco intervista Massimo Cacciari
sul dopoguerra in Kosovo; 5. Donne contro G8; 6. L'azione di pace a Butembo;
7. Il movimento di Seattle, oggi a Milano; 8. Il 2 marzo a Genova; 9. Il 2
marzo a Mestre; 10. Le Donne in nero a Viterbo; 11. Il 3 marzo la Banca
Etica a Roma; 12. Il 3 marzo a Verona; 13. Il 10 marzo a Reggio Emilia; 14.
"Carta" in edicola; 15. Sosteniamo le Edizioni La Meridiana; 16. La "Carta"
del Movimento Nonviolento; 17. Per saperne di piu'.

9. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale
e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale
e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae
alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo
scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il
libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali,
l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di
nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza
geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e
la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e
responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio
comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono
patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e
contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto
dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna,
dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione,
la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la
noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione
di organi di governo paralleli.

10. PER SAPERNE DI PIU'
* Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per
contatti: azionenonviolenta at sis.it
* Indichiamo il sito del MIR (Movimento Internazionale della
Riconciliazione), l'altra maggior esperienza nonviolenta presente in Italia:
www.peacelink.it/users/mir; per contatti: mir at peacelink.it,
luciano.benini at tin.it, sudest at iol.it, paolocand at libero.it
* Indichiamo inoltre almeno il sito della rete telematica pacifista
Peacelink, un punto di riferimento fondamentale per quanti sono impegnati
per la pace, i diritti umani, la nonviolenza: www.peacelink.it; per
contatti: info at peacelink.it

LA NONVIOLENZA E' IN CAMMINO

Foglio quotidiano di approfondimento proposto dal Centro di ricerca per la
pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

Numero 1235 del 15 marzo 2006

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