La nonviolenza e' in cammino. 1233



LA NONVIOLENZA E' IN CAMMINO

Foglio quotidiano di approfondimento proposto dal Centro di ricerca per la
pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

Numero 1233 del 13 marzo 2006

Sommario di questo numero:
1. Enrico Peyretti: Dopo i fatti di Milano
2. Dallo stupidario di Bietolone
3. Laura J. Winter: Gordana
4. Il 15 marzo a Pisa
5. Convegno e inaugurazione della Casa per la pace a Casalecchio di Reno
6. Un training a Torino
7. Presentazione de "Le passioni di Lea" a cura di Piera Nobili, Maria Paola
Patuelli, Serena Simoni
8. Indice completo di "In cammino verso Assisi"
9. Indice dei numeri 1-30 (settembre-ottobre 2000) de "La nonviolenza e' in
cammino"
10. La "Carta" del Movimento Nonviolento
11. Per saperne di piu'

1. EDITORIALE. ENRICO PEYRETTI: DOPO I FATTI DI MILANO
[Ringraziamo Enrico Peyretti (per contatti: e.pey at libero.it) per questo
intervento. Enrico Peyretti (1935) e' uno dei principali collaboratori di
questo foglio, ed uno dei maestri piu' nitidi della cultura e dell'impegno
di pace e di nonviolenza; ha insegnato nei licei storia e filosofia; ha
fondato con altri, nel 1971, e diretto fino al 2001, il mensile torinese "il
foglio", che esce tuttora regolarmente; e' ricercatore per la pace nel
Centro Studi "Domenico Sereno Regis" di Torino, sede dell'Ipri (Italian
Peace Research Institute); e' membro del comitato scientifico del Centro
Interatenei Studi per la Pace delle Universita' piemontesi, e dell'analogo
comitato della rivista "Quaderni Satyagraha", edita a Pisa in collaborazione
col Centro Interdipartimentale Studi per la Pace; e' membro del Movimento
Nonviolento e del Movimento Internazionale della Riconciliazione; collabora
a varie prestigiose riviste. Tra le sue opere: (a cura di), Al di la' del
"non uccidere", Cens, Liscate 1989; Dall'albero dei giorni, Servitium, Sotto
il Monte 1998; La politica e' pace, Cittadella, Assisi 1998; Per perdere la
guerra, Beppe Grande, Torino 1999; Dov'e' la vittoria?, Il segno dei
Gabrielli, Negarine (Verona) 2005; Esperimenti con la verita'. Saggezza e
politica di Gandhi, Pazzini, Villa Verucchio (Rimini) 2005; e' disponibile
nella rete telematica la sua fondamentale ricerca bibliografica Difesa senza
guerra. Bibliografia storica delle lotte nonarmate e nonviolente, ricerca di
cui una recente edizione a stampa e' in appendice al libro di Jean-Marie
Muller, Il principio nonviolenza, Plus, Pisa 2004 (libro di cui Enrico
Peyretti ha curato la traduzione italiana), e che e stata piu' volte
riproposta anche su questo foglio, da ultimo nei fascicoli 1093-1094; vari
suoi interventi sono anche nei siti: www.cssr-pas.org, www.ilfoglio.org e
alla pagina web http://db.peacelink.org/tools/author.php?l=peyretti Una piu'
ampia bibliografia dei principali scritti di Enrico Peyretti e' nel n. 731
del 15 novembre 2003 di questo notiziario]

Sui brutti fatti di Milano.
Non e' alternativo al fascismo chi si oppone all'esaltazione fascista della
violenza con altra violenza.
E' necessario, contro le provocazioni, che in ogni manifestazione
democratica, come le prossime contro la guerra, si mostrino a tutti con la
massima chiarezza dichiarazioni e cartelli in italiano e in inglese di
questo tenore: "Se uno in mezzo a noi fa violenza non e' uno di noi", "La
nonviolenza costruttiva e' l'azione giusta contro la violenza".

2. DALLO STUPIDARIO DI BIETOLONE

Assoluta e relativa
Quando sento discutere di una presunta (e inesistente) "nonviolenza
assoluta" contrapposta a un'altrettanto presunta (e inesistente del pari)
"nonviolenza relativa" penso che chi questi termini usa non sappia quel che
si dice. Perche' solo degli imbroglioni, o degli ingenui che ingannano prima
se stessi e di conseguenza anche gli altri, possono credere che ci possa
essere una nonviolenza "assoluta" e una "relativa", una nonviolenza
"metafisica" e una "pragmatica", e simili schizofrenie.
La nonviolenza e' altro, e nulla ha a che vedere con certi sofismi, certe
fumisterie. Essa e' complessa e pluridimensionale, insieme di insiemi, ma e'
altresi' caratterizzata da un elemento essenziale, senza del quale non si
da' nonviolenza: la scelta di lottare contro la violenza, contro la
menzogna, contro le uccisioni.
E' nonviolenza la massima parte della Resistenza contro il nazifascismo.
E' nonviolenza tutto cio' che di vero e di alto, di cosciente e di coerente,
vi e' nella storia del movimento operaio.
E' nonviolenza - la sua estrinsecazione piu' integra e aggettante - la
teoria e la prassi del movimento delle donne.
E' nonviolenza la coscienza ecologica, ed e' nonviolenza la proclamazione e
la difesa intransigente di tutti i diritti umani per tutti gli esseri umani.
Nulla vi e' di astratto nella nonviolenza, tutto vi e' concreto.
Nella scelta della nonviolenza tutto e' dialettico e contestuale, storia di
esperimenti con la verita': la nonviolenza non e' un'ideologia, ma una
prassi storica di liberazione.
*
Allo studio e al lavoro
Questo penso: che se la campagna elettorale sara' solo quella della
televisione e dei giornali vincera' ancora il fascismo.
Per rovesciare i rapporti di forza vi e' un solo metodo, e antico, che e'
quello di andare quartiere per quartiere, piazza per piazza, strada per
strada, casa per casa, a parlare con le persone una per una, guardandosi
negli occhi, e chiedendo a ogni persona di ragionare e decidere: ogni
persona, tutte le persone.
Di ragionare e decidere se si deve stare dalla parte dei ricchi rapinatori
sempre piu' ricchi o dei poveri rapinati sempre piu' poveri; se si deve
stare dalla parte dei complici della mafia o dalla parte delle vittime della
mafia; se si deve stare dalla parte dei razzisti o dalla parte
dell'umanita'; se si deve stare dalla parte di quel primo ministro che
insulta le vittime del fascismo e aggredisce i magistrati o dalla parte di
Gramsci e di Falcone, di Gobetti e di Borsellino.
Ragionare insieme, decidere tutti: e' la forza della democrazia.
*
Pensieri semplici
Chi pensa di poter far uso della violenza, della violenza si fa schiavo.
Chi crede di potersi servire della menzogna, dalla menzogna viene asservito.

3. MONDO. LAURA J. WINTER: GORDANA
[Ringraziamo Maria G. Di Rienzo (per contatti: sheela59 at libero.it) per
averci messo a disposizione nella sua traduzione il seguente articolo.
Laura J. Winter, originaria della California, vive a Londra; scrive per il
"Christian Science Monitor" ed il "New York Daily News"; negli ultimi
quattro anni e' stata corrispondente dall'Iraq, dall'Afghanistan e dal
Pakistan.
Gordana Igric e' una giornalista fortemente impegnata nella difesa dei
diritti umani]

Gordana Igric era seduta sul pavimento, con la figlia ed il figlio,
all'interno dell'edificio dell'Osservatorio per i diritti umani di Sarajevo.
I tre parlavano insieme, mentre ascoltavano musica alla radio. Era la
primavera del 1999, durante il conflitto nel Kosovo, e la famiglia era
appena fuggita da Belgrado, la capitale serba che era sotto bombardamento da
parte delle forze Nato.
Il giorno prima, una collega dell'Osservatorio per i diritti umani era stata
arrestata e un editore indipendente con cui Godrana aveva lavorato era stato
ucciso per strada a Belgrado. La donna era riuscita a sfuggire alla cattura
perche' due giornalisti serbi che avevano forti legami con le forze di
sicurezza l'avevano fermamente avvisata: l'ordine del suo arresto era
imminente. E poiche' il suo figlio maggiore aveva 21 anni, ed era quindi
grande abbastanza per essere arruolato nell'esercito serbo, Godrana e la sua
famiglia pagarono per passare illegalmente il confine con la Bosnia.
Al sicuro a Sarajevo, erano sollevati. Ma quel giorno udirono una raggelante
"dedica" letta dal disc-jockey alla radio: "Speriamo che la signora Igric
sentira' questa canzone. Grazie, Jovan. Il brano e' 'Sono molto spiacente'".
"Era ovvio che sapevano di cosa stavamo parlando, che l'edificio era
controllato", racconta Godrana Igric, "Mi stavano dicendo che sapevano
benissimo dov'ero". Igric non e' un cognome comune in Serbia, per non
parlare della Bosnia, ma per essere assolutamente sicura che il messaggio
fosse diretto a lei, Godrana consulto' le liste dei servizi d'assistenza
bosniaci: nessuno che portasse il cognome Igric vi era iscritto.
Sette anni dopo essere fuggita dai Balcani ed essersi trasferita in Gran
Bretagna, Godrana, ora quarantasettenne, torna nella regione almeno una
volta al mese per prendersi cura di quello che chiama il suo 'bambino', il
Balkans Investigative Reporting Network (Rete per il giornalismo d(indagine
nei Balcani, Birn).
All'inizio, il Birn era l'incarnazione di un istituto con sede a Londra,
l'Institute for War and Peace Reporting, che lavora con i giornalisti nelle
zone di guerra per distribuire i loro articoli ai media di tutto il mondo ed
organizza programmi di training.
Il Birn si e' trasformato in cio' che potrebbe essere definito un monitor
giornalistico regionale, ed ha prodotto il documentario "Qualcuno ha un
piano?" sullo stato finale del Kosovo dopo la guerra. Cio' che rende
particolare questa organizzazione e' che e' diretta da un gruppo di donne
guidate da Godrana Igric, anche se questo non era il disegno originale.
"Quando impiegavamo le donne, c'era efficienza. Lavoravano con entusiasmo,
ci mettevano impegno, cominciavano subito a sentirsi parte di un gruppo, ad
essere amiche, a proporre nuove idee", spiega Godrana, "Abbiamo impiegato
anche molti uomini, ma non funzionava. Perche', non saprei dirlo, eccetto il
fatto che in genere gli uomini dei Balcani sono intrisi di cultura machista,
non sono flessibili, e sono vanitosi".
Con l'Institute for War and Peace Reporting, Godrana scrisse e tradusse
articoli sui Balcani. Ora indipendente, il Birn mantiene la stessa missione,
e riunisce in rete quaranta giornalisti di sei paesi. La speranza e' che il
network aiuti i Balcani a fronteggiare e risolvere i problemi della regione,
quali il traffico di esseri umani, la corruzione, e i processi ai criminali
di guerra.
"Godrana crede in questa faccenda dell'attraversare i confini, non sopporta
gli schemi troppo localistici", dice Jeta Xharra, direttrice del Birn in
Kosovo, "Crede che la verita' sia sempre meglio dirla che nasconderla, non
importa quanto sia amara. La verita' ci rende migliori come persone e come
societa'. Godrana e' la forza dell'equilibrio, mentre troppe forze oscure
ancora agitano i Balcani".
Di se', Godrana dice che e' cresciuta come una jugoslava, non come una
serba. Comincio' la sua carriera di giornalista nella Repubblica socialista
federale jugoslava. Quando Slobodan Milosevic ando' al potere nel 1989, si
assicuro' di controllare tutti i media di stato e comincio' a propagandare
su giornali, tv e radio il suo messaggio di odio per tutto quello che non
era serbo. Godrana parla di cio' che segui' come di "una guerra istigata dai
media". "Alla gente non venivano date le informazioni correttamente",
racconta, "Quando in un paese c'e' il fascismo, niente e' reale. E' una
sorta di irruzione dell'irrazionale. Non puoi piu' parlare con le persone in
termini normali. Molta gente e' diventata nazionalista nello spazio di una
notte, compresi i miei genitori".
Godrana scrisse della "pulizia etnica" perpetrata dalle forze serbe per un
gran numero di quotidiani indipendenti, serbi e stranieri. "Non fingevo su
quanto avrei scritto. Sedevo in mezzo agli assassini, li intervistavo, mi
confrontavo con loro. Ma sono serba, e percio' pensavano che non avrei
riportato nei miei articoli le cose che facevano".
All'inizio del 1993 Godrana si uni' all'Alternative Information Network
(Rete per l'informazione alternativa), che aveva base a Forcalquier, in
Francia. Usando internet, le storie su Serbia, Bosnia, e l'assedio di
Sarajevo venivano diffuse. La speranza era che lo scambio di informazioni
avrebbe aiutato nello sforzo di convincere la gente a smettere di
combattersi. "E' stata una lotta giusta. Ed io ci ho messo dentro tutto
quello che ho potuto, tutto il mio cuore", ricorda Godrana, "Per i
giornalisti come me, farlo era un dovere morale e civile".
Nel 1997, Godrana ha vinto un premio internazionale di giornalismo per il
servizio "In piena luce", che documentava come i criminali di guerra serbi,
accusati anche degli stupri sistematici di donne e bambine, vivessero senza
nascondersi e senza timore di essere arrestati. Fu durante la preparazione
di questo servizio che Godrana incontro' quello che sarebbe divenuto suo
marito, il produttore di Cbs News Randall Joyce.
Randall dice di essersi innamorato di Godrana quando le chiese di aiutarlo a
trovare ed intervistare i criminali di guerra. "Le chiesi se si sentiva di
farlo, di considerare attentamente la cosa. E lei mi rispose: Ma io penso di
doverlo fare, non e' cosi' per te?".
Quando il servizio della Cbs fu mostrato a Sarajevo, Godrana comincio' a
ricevere serie minacce di morte a Belgrado. Ma le ignoro', ed accetto' di
andare in Kosovo per conto di Human Rights Watch nel 1998, da dove scrisse
sulle violazioni dei diritti umani. Godrana crede che Milosevic tollerasse i
media indipendenti come "fiore all'occhiello democratico", ma lei era gia'
stata marchiata come traditrice. Quando ebbe messo al sicuro i figli a
Londra nel 1999, Godrana torno' in Serbia, e continuo' a fare il suo lavoro
di reportage sino al collasso del regime di Milosevic, nell'ottobre del
2000. "Quello che e' importante per me e' essere professionale, oggi come
allora. Nel nostro gruppo vogliamo mostrare che non siamo solo serbe,
albanesi o bosniache, siamo anche giornaliste. E produciamo un lavoro di
alto livello editoriale. Io non voglio che qualcuno vedendo i documentari o
leggendo i pezzi dica: oh, ecco, lo dice perche' e' una giornalista serba.
Non voglio essere rinchiusa nel ghetto dei nazionalismi".

4. INCONTRI. IL 15 MARZO A PISA
[Da Rocco Altieri (per contatti: roccoaltieri at interfree.it) riceviamo e
volentieri diffondiamo.
Rocco Altieri e' nato a Monteleone di Puglia, studi di sociologia, lettere
moderne e scienze religiose presso l'Universita' di Napoli, promotore degli
studi sulla pace e la trasformazione nonviolenta dei conflitti  presso
l'Universita' di Pisa, docente di Teoria e prassi della nonviolenza
all'Universita' di Pisa, dirige la rivista "Quaderni satyagraha". Tra le
opere di Rocco Altieri segnaliamo particolarmente La rivoluzione
nonviolenta. Per una biografia intellettuale di Aldo Capitini, Biblioteca
Franco Serantini, Pisa 1998.
Martina Pignatti Morano, militante della Rete di Lilliput e del Centro
Gandhi di Pisa, sta completando ad Oxford i suoi studi di dottorato di
ricerca in economia politica, interessandosi, in una prospettiva
nonviolenta, dell'elaborazione di modelli di pianificazione economica dal
basso. Come condirettrice dei "Quaderni Satyagraha" ha organizzato la
sessione tematica sulla nonviolenza durante il Social Forum Mondiale di
Porto Alegre (gennaio 2005) e il Nonviolence Training di Amman (gennaio
2006); ha curato il volume 7 di "Quaderni Satyagraha", monografico sul tema
"Il peacekeeping non armato"]

Mercoledi 15 marzo 2006, con inizio alle ore 17, presso il Corso di laurea
in Scienze per la pace, aula A3 in piazza Torricelli a Pisa, Martina
Pignatti Morano presenta il numero 7 di "Quaderni Satyagraha" monografico
sul tema: "Il peacekeeping non armato".
*
In un momento in cui gli eserciti vengono riaccreditati nelle "missioni di
pace" e la guerra riproposta come strumento per la promozione della
democrazia e dei diritti umani, questo volume rompe il velo della retorica
dominante, dando voce a studiosi e operatori di pace che in varie parti del
mondo lavorano per trasformare i conflitti con il metodo della nonviolenza.

5. INCONTRI. CONVEGNO E INAUGURAZIONE DELLA CASA PER LA PACE A CASALECCHIO
DI RENO
[Da varie persone amiche riceviamo e volentieri diffondiamo]

Tra il 17 e il 19 marzo a Casalecchio di Reno, in occasione
dell'inaugurazione della "Casa per la pace", si svolgera' un convegno
promosso dall'associazione "Percorsi di pace" di Casalecchio di Reno, con la
collaborazione del Cdmpi (Centro di documentazione del manifesto pacifista
internazionale) di Bologna.
*
Venerdi' 17 marzo 2006
Alle ore 17,30: introduce il professor Peter van den Dungen, coordinatore
della rete internazionale dei musei per la pace dell'Universita' di Bradford
(Inghilterra) con la relazione: "I premi Nobel per la pace". Segue la
relazione su "La pace non solo come assenza di guerra, ma...", del professor
Alberto Cossarini, docente di storia contemporanea dell'Universita' di
Bologna.
Alle ore 21: lettura di poesie sulla pace. Voce recitante: Renzo Morselli.
Ale ore.22: presentazione del libro "Articolo 1" dei vignettisti Zap e Ida,
riguardante l'articolo 1 della Costituzione, sul lavoro e sulla pace.
*
Sabato 18 marzo 2006
Alle ore 8-9: lezioni di pace nelle scuole superiori di Casalecchio.
Alle ore 9,30-11: Convegno "Per la pace: archivi, case, centri di
documentazione, laboratori, musei, scuole, universita'...", presso il Teatro
Comunale "A. Testoni", piazza del Popolo 1, a Casalecchio di Reno. Saluto
del sindaco Simone Gamberini e del presidente della Regione Vasco Errani.
Interventi di: Maurizio Sgarzi, presidente di "Percorsi di pace"; Vittorio
Pallotti, Presidente del Cdmpi; Alex Zanotelli, missionario comboniano;
Peter Van Den Dungen; Sergio Zavoli, senatore. Coordina: Maurizio Patelli,
assessore alla pace, diritti, partecipazione e lavoro.
Alle ore 11,30: inaugurazione della Casa per la pace "La Filanda", nel
cortile della Casa stessa.
Alle ore 15-19: continuazione dei lavori del Convegno presso la Casa della
conoscenza, in via Porrettana, 360 (nella piazza delle culture). Coordina:
Vittorio Pallotti. A cura dell'Assessorato alla pace, diritti,
partecipazione.
Le relazioni del convegno: La casa per la pace "La Filanda" di Casalecchio
di Reno, relatori Maurizio Sgarzi e Vittorio Pallotti; I musei per la pace
nel mondo, relatore Peter van den Dungen; Centri studi e documentazione in
Italia, relatore Nanni Salio, Centro Studi "Sereno Regis" di Torino;
Studiare e lavorare per la pace negli Usa, relatore Joyce Apsel, Universita'
di New York; Studiare e lavorare per la pace in Germania, relatrice Birgitta
Meier, del Museo della pace di Norimberga; La scuola di pace di Montesole,
relatrice Nadia Baiesi; Scuole e universita' per la pace in Italia,
relatrice Angela Dogliotti Marasso, ricercatrice e formatrice; Ipotesi di
una rete territoriale di musei per la pace in Italia, relatrice Lucetta
Sanguinetti Palitto, architetto.
Serata libera.
*
Domenica 19 marzo 2006
Alle ore 10: inaugurazione della Casa per la pace di Casalecchio, in via
Canonici Renani 8/10.
Relazione su "Arte e pace", della professoressa Maria Antonietta Malleo.
Visita alle mostre: 50 manifesti ed opere d'arte, esposte alla Rocca
Maggiore di Assisi in occasione della marcia Perugia-Assisi.
Festa con giocolieri, musica e danze popolari.
Gita alla Chiusa di Casalecchio.
Visita al museo del Patrimonio Industriale di Bologna, in cui si illustrera'
la regolamentazione delle acque nella Bologna medioevale.
*
Prenotazione obbligatoria previa telefonata alla signora Federica Mascagni
del Comune di Casalecchio.
Per informazioni: Vittorio Pallotti, tel. 051584513; Comune di Casalecchio
(programmazione culturale), tel. 051598243. Sito:
www.casadellaconoscenza.it, e-mail:
casadellaconoscenza at comune.casalecchio.bo.it

6. INCONTRI. UN TRAINING A TORINO
[Dall'Associazione Pbi-Italia (per contatti: pbi.to at inrete.it) riceviamo e
diffondiamo. Pbi e' l'acronimo di Peace Brigades International, una
organizzazione nonviolenta fondata nel 1981 in Canada con lo scopo di
favorire la pace e la giustizia in zone di conflitto e di grave violazione
dei diritti umani]

L'Associazione P. B. I. Italia organizza un training di formazione che si
svolgera' a Torino nei giorni primo e 2 aprile 2006.
Proposta di formazione
Il momento di formazione proposto e' rivolto a tutti coloro che innanzitutto
vogliano conoscere meglio le Pbi, e naturalmente a chi voglia impegnarsi
nell'organizzazione in Italia e/o come volontario/a  in uno dei progetti di
Peace Brigades International.
Il training di formazione e' di tipo residenziale (sabato e domenica) e
condotto con il metodo "training" per permettere ai partecipanti di
sperimentare un percorso di conoscenza con strumenti che aiutino il gruppo a
lavorare sui temi proposti (il lavoro di Pbi nei progetti e in Italia: il
suo ruolo, i suoi strumenti, la nonviolenza, la dinamica dei conflitti, il
metodo del consenso).
Verra' rivolta particolare attenzione alle dinamiche, per lasciare spazio di
espressione a tutti, cercando di facilitare l'analisi, la creativita' e il
libero scambio di idee.
Dove e quando
Il training di formazione si svolgera' nei giorni 1 e 2 aprile 2006 (inizio
sabato alle ore 9, termine domenica con il pranzo intorno alle 14,30),
presso la Casa Acmos, Via Leoncavallo 27, Torino (maggiori dettagli
logistici al momento dell'iscrizione).
Costi
Costo del training: 60 euro.
Vitto e alloggio: 20 euro (la quota comprende il pernottamento di sabato
notte, pranzo e cena di sabato, colazione e pranzo di domenica).
Pasti: un gruppo di volontarie e volontari dell'Associazione Acmos e
dell'Associazione Pbi-Italia provvederanno alla preparazione di pasti
semplici e vegetariani.
I proventi del training saranno impiegati nel sostegno delle attivita' e dei
progetti dell'Associazione Pbi-Italia.
Iscrizioni
Inviare la propria adesione ed i propri dati (nome, cognome, indirizzo, un
recapito email e un recapito telefonico) a Rossella Concu (indirizzo e-mail:
rossella_concu_pbi at email.it) entro e non oltre venerdi' 24 marzo.
Il training prevede un numero minimo di 12 partecipanti (al di sotto del
quale il training sara' annullato) ed un massimo di 25.
Per maggiori informazioni sul training telefonare a Rossella Concu al numero
3493186494.
Vi attendiamo numerosi/e e vi preghiamo di far girare questo invito.
Saluti di pace,
Associazione Pbi-Italia - Onlus
*
Chi sono le Pbi
Le P. B. I. (Peace Brigades International - Brigate Internazionali di Pace)
sono una organizzazione nonviolenta fondata nel 1981 in Canada con lo scopo
di favorire la pace e la giustizia in zone di conflitto e di grave
violazione dei diritti umani.
Cosa fanno
L'intervento delle Pbi, che avviene solo se richiesto da un gruppo locale
che lotta senza ricorso alla violenza, si attua con metodi di nonviolenza
attiva mediante l'invio di equipe preparate di volontari/e che:
- assumono il ruolo di testimoni internazionali mediante la loro presenza
fisica;
- offrono a persone e gruppi in pericolo per le loro attivita' un servizio
di scorta non armata;
- raccolgono e diffondono informazione sulla situazione generale del paese;
- forniscono apporti concreti al processo di pace con percorsi di formazione
alla risoluzione nonviolenta dei conflitti.
Dove lavorano
Attualmente le Pbi hanno progetti con equipe di volontari/e in Colombia,
Messico, Guatemala, Nepal e Indonesia. Continuamente pervengono nuove
richieste da altre zone di conflitto che vengono valutate in base a criteri
di opportunita', efficacia e risorse disponibili.
Pbi in Italia
Le Pbi sono presenti in 16 paesi del mondo tra cui l'Italia, con
un'associazione nata nel 1988 e che attualmente si propone i seguenti
obiettivi:
- diffusione delle informazioni provenienti dalle equipe;
- formazione alla nonviolenza e addestramento dei nuovi volontari;
- mantenimento e ampliamento della Rete d'Urgenza;
- organizzazione di campagne d'appoggio ai progetti;
- mantenimento e finanziamento dell'organizzazione (le Pbi sono indipendenti
da qualsiasi istituzione politica, economica o religiosa e il loro
finanziamento deriva esclusivamente da donazioni private - in gran parte
dall'autofinanziamento degli stessi soci/e e volontari/e e dai contributi
che derivano dall'organizzazione di momenti pubblici di informazione - oltre
che da fondazioni e gruppi che lavorano sui temi della pace e dello
sviluppo);
- ampliamento delle Pbi.
La gestione dell'organizzazione, affidata all'impegno volontario di chi ne
condivide mezzi e fini, avviene mediante gruppi di lavoro che si occupano
delle varie funzioni.
*
Per saperne di piu': sito Peace Brigades International:
www.peacebrigades.org, sito Acmos: www.acmos.net

7. LIBRI. PRESENTAZIONE DE "LE PASSIONI DI LEA" A CURA DI PIERA NOBILI,
MARIA PAOLA PATUELLI, SERENA SIMONI
[Dal sito della Libera universita' delle donne di Milano
(www.universitadelledonne.it) riprendiamo la seguente scheda di
presentazione del libro di Piera Nobili, Maria Paola Patuelli, Serena Simoni
(a cura di), Le passioni di Lea. Storia di un incontro ravennate, Longo
Editore, Ravenna 2006. Per richiedere il libro: longo-ra at linknet.it
Piera Nobili e' architetta, docente e saggista.
Maria Paola Patuelli e' saggista, docente di filosofia e storia, presidente
del Comitato ravennate per la difesa della Costituzione.
Serena Simoni e' critica d'arte e curatrice di eventi culturali.
Lea Melandri, nata nel 1941, acutissima intellettuale, fine saggista,
redattrice della rivista "L'erba voglio" (1971-1975), direttrice della
rivista "Lapis", e' impegnata nel movimento femminista e nella riflessione
teorica delle donne. Opere di Lea Melandri: segnaliamo particolarmente
L'infamia originaria, L'erba voglio, Milano 1977, poi Manifestolibri, Roma
1997. Cfr. anche Come nasce il sogno d'amore, Rizzoli, Milano 1988; Lo
strabismo della memoria, La Tartaruga, Milano 1991; La mappa del cuore,
Rubbettino, Soveria Mannelli 1992; Migliaia di foglietti, Moby Dick 1996.
Dal sito www.universitadelledonne.it riprendiamo la seguente scheda: "Lea
Melandri ha insegnato in vari ordini di scuole e nei corsi per adulti.
Attualmente tiene corsi presso l'Associazione per una Libera Universita'
delle Donne di Milano, di cui e' stata promotrice insieme ad altre fin dal
1987. E' stata redattrice, insieme allo psicanalista Elvio Fachinelli, della
rivista L'erba voglio (1971-1978), di cui ha curato l'antologia: L'erba
voglio. Il desiderio dissidente, Baldini & Castoldi 1998. Ha preso parte
attiva al movimento delle donne negli anni '70 e di questa ricerca sulla
problematica dei sessi, che continua fino ad oggi, sono testimonianza le
pubblicazioni: L'infamia originaria, edizioni L'erba voglio 1977
(Manifestolibri 1997); Come nasce il sogno d'amore, Rizzoli 1988 (
ristampato da Bollati Boringhieri, 2002); Lo strabismo della memoria, La
Tartaruga edizioni 1991; La mappa del cuore, Rubbettino 1992; Migliaia di
foglietti, Moby Dick 1996; Una visceralita' indicibile. La pratica
dell'inconscio nel movimento delle donne degli anni Settanta, Fondazione
Badaracco, Franco Angeli editore 2000; Le passioni del corpo. La vicenda dei
sessi tra origine e storia, Bollati Boringhieri 2001. Ha tenuto rubriche di
posta su diversi giornali: 'Ragazza In', 'Noi donne', 'Extra Manifesto',
'L'Unita''. Collaboratrice della rivista 'Carnet' e di altre testate, ha
diretto, dal 1987 al 1997, la rivista 'Lapis. Percorsi della riflessione
femminile', di cui ha curato, insieme ad altre, l'antologia Lapis. Sezione
aurea di una rivista, Manifestolibri 1998. Nel sito dell'Universita' delle
donne scrive per le rubriche 'Pensiamoci' e 'Femminismi'"]

Potremmo dire che questo libro e' l'antologia di una storia. Raccoglie gli
scritti che donne partecipi di un itinerario durato tre anni hanno deciso di
sottrarre al silenzio o all'archivio. E' l'antologia di una storia ravennate
che per alcune di noi ha inizio alla fine degli anni Ottanta con la lettura,
che ebbe effetti dirompenti in alcune vite, di "Come nasce il sogno d'amore"
di Lea Melandri. Una lettura che a un certo punto trovo' spazio anche nel
corso "La storia e il pensiero delle donne", che dall'anno accademico
1994-1995 si tiene presso L'Universita' per la formazione permanente degli
adulti "Giovanna Bosi Maramotti" di Ravenna. Nel 1997 una lezione di Serena
Simoni venne dedicata a Sibilla Aleramo, e l'indagine fatta da Lea Melandri
per decifrare storia e scrittura di Sibilla in "Come nasce il sogno d'amore"
fu una fonte imprescindibile.
Ma questa storia ravennate ha anche altri snodi: nel 1995 Lea Melandri fu
ospite di Ermanna Montanari e di Ravenna Teatro in occasione del seminario
'Il linguaggio della Dea'. Il suo contributo e' stato pubblicato con il
titolo "Il linguaggio della dea. Come liberarsi di un mito" in Le passioni
del corpo (2001), presentato al Teatro Rasi di Ravenna il 12 dicembre 2002.
Ermanna, donna ravennate, ha riavvicinato alla sua citta' Lea, che e'
milanese di adozione ma e' nata a Fusignano in Romagna. Conoscerla
personalmente alla presentazione di Le passioni del corpo e capire
all'improvviso che c'era un ritardo da colmare e' stato un tutt'uno. Da anni
abbiamo il corso "La storia e il pensiero delle donne" e non abbiamo ancora
studiato e dialogato con lei, "riportandola a casa"? Noi che abbiamo
maturato debiti nei confronti del suo pensiero, e lei non lo sa, possiamo
ritardare oltre l'incontro?
Certo, il titolo "Le passioni del corpo" e' stato determinante nel costruire
il nostro incontro con Lea. L'abbiamo incontrata e abbiamo costruito insieme
un itinerario, documentato da questo libro. Dal nostro dialogo iniziale sono
emersi gli snodi "storici" del suo lavoro, le svolte, dagli anni Settanta ad
oggi. E gli snodi, che corrispondono alle tre introduzioni di Maria Paola
Patuelli, Serena Simoni e Piera Nobili, sono diventati "Le passioni di Lea",
il titolo del primo seminario dell'anno accademico 2003-2004 svolto in piu'
fasi, come i programmi pubblicati a conclusione del libro documentano:
ricerche preparatorie, presentate nelle tre comunicazioni introduttive,
riflessioni e dialoghi fra le corsiste, scritture "soggettive" proposte
nella fase di confronto con Lea, e la conferenza pubblica di Lea "Il sogno
d'amore e la scrittura", in collaborazione con l'Assessorato alle pari
opportunita' del Comune di Ravenna.
Un lavoro lento e ricco che e' conservato nella sua pienezza con nastri
registrati e sbobinature nell'archivio dell'Universita'. Ci siamo accorte
subito, confortate anche dalla soddisfazione di Lea che ha condiviso con noi
la gioia di "averla riportata a casa", che l'incontro era stato produttivo e
che in qualche modo si poteva procedere alla vendemmia. Per vendemmiare
abbiamo progettato il seminario 2004-2005 come laboratorio di scrittura, che
Lea ha introdotto con una lezione sulla sua scrittura. Le scritture
dell'anno precedente e le nuove sono diventate oggetto di riflessione, di
riconsiderazione, di scambio ulteriore fra le corsiste, e fra le corsiste e
Lea, fino alla decisione maturata attraverso un intreccio di desideri
convergenti di mettere definitivamente nero su bianco, trasformando in
menabo' condiviso l'itinerario compiuto.
Ai primi due anni di lavoro se ne e' aggiunto un altro, fatto di
aggiustamenti e scelte definitive. Lea ci ha fatto il dono di scrivere con
noi, recuperando la conferenza pubblica del 2004, la sua lezione
introduttiva al laboratorio di scrittura e una sua riflessione di sintesi
dopo l'intero percorso, ricambiando cosi' le nostre scritture a partire dal
suo pensiero. Un "partire da" che ha sollecitato scritture "soggettive"
d'esperienza, o riflessioni teoriche. In ogni caso e' stato un mettersi in
movimento.
Siamo forse in contraddizione volendo fermare in un libro quella che e'
stata un'esperienza "mobile", un percorso e uno scambio? Le parole dette
sono state molte di piu' di quelle qui pubblicate: un icegerg "caldo" con
una piccola punta. Ci e' piaciuto mostrarla per poterla cosi' mettere al
sicuro dall'oblio sempre in agguato: sottrarre al silenzio. E' anche questo
un omaggio a Lea che, in particolare con il lavoro di scrittura politica che
sta conducendo con straordinaria intensita' negli ultimi anni, ha invitato
le donne a uscire dal silenzio pubblico che da troppo tempo le
caratterizzava. Ed e' stato anche per merito suo che negli ultimi mesi la
parola pubblica delle donne, in Italia, ha ricominciato a risuonare.

8. MATERIALI. INDICE COMPLETO DI "IN CAMMINO VERSO ASSISI"
[Ripresentiamo qui l'indice completo del notiziario "In cammino verso
Assisi" di cui abbiamo pubblicato 27 numeri dal 28 agosto al 23 settembre
2000. La pubblicazione recava sotto la testata la specificazione "Notiziario
degli amici della nonviolenza viterbesi in preparazione della marcia
Perugia-Assisi per la nonviolenza che si terra' il 24 settembre 2000". Come
prosecuzione di quella esperienza e' nato "La nonviolenza e' in cammino"]

* n. 1 del 28 agosto 2000: 1. Incontri; 2. Materiali: a) Dimensioni della
nonviolenza; b) Contro la violenza (estratto da Giuliano Pontara); 3.
Segnalazioni.
* n. 2 del 29 agosto 2000: 1. Incontri; 2. Materiali: Alcune proposte di
definizione della nonviolenza; 3. Segnalazioni.
* n. 3 del 30 agosto 2000: 1. Incontri; 2. Materiali: Per la scelta della
nonviolenza; 3. Segnalazioni.
* n. 4 del 31 agosto 2000: 1. Incontri e iniziative; 2. Materiali: Ernesto
Balducci, Le tre verita' di Hiroshima; 3. Segnalazioni.
* n. 5 del I settembre 2000: 1. Incontri e iniziative; 2. Materiali: a) Una
lettera ai sindaci; b) Un approccio alla nonviolenza (sunto da Jean Marie
Muller); 3. Segnalazioni.
* n. 6 del 2 settembre 2000: 1. Incontri e iniziative; 2. Materiali: Impegno
politico e scelta nonviolenta; 3. Segnalazioni.
* n. 7 del 3 settembre 2000: 1. Incontri e iniziative; 2. Materiali: a)
Scegliere di soffrire anziche' far soffrire; b) Letture utili:Enrico
Peyretti; 3. Segnalazioni.
* n. 8 del 4 settembre 2000: 1. Incontri e iniziative; 2. Materiali: a) Una
lettera al Provveditorato agli Studi di Viterbo; b) Una lettera al Ministro
dell'Interno; 3. Segnalazioni.
* n. 9 del 5 settembre 2000: 1. Incontri e iniziative; 2. Materiali: a)
Alcune caratteristiche della lotta nonviolenta gandhiana (estratto da
Giuliano Pontara); b) Francesco Gesualdi ed il Centro nuovo modello di
sviluppo; 3. Segnalazioni.
* n. 10 del 6 settembre 2000: 1. Incontri e iniziative; 2. Materiali: Cosa
e' l'azione diretta nonviolenta; 3. Segnalazioni.
* n. 11 del 7 settembre 2000: 1. Incontri e iniziative; 2. Materiali: Una
replica di Pietro Pinna alle obiezioni alla nonviolenza; 3. Segnalazioni; 4.
Memoria: Ginetta Sagan ci ha lasciato.
* n. 12 dell'8 settembre 2000: 1. Incontri e iniziative; 2. Materiali:
Profili biobibliografici di Hannah Arendt, Vandana Shiva, Simone Weil,
Virginia Woolf; 3. Segnalazioni; 4. Alcuni libri recenti.
* n. 13 del 9 settembre 2000: 1. Incontri e iniziative; 2. Materiali:
Definizioni ed interpretazioni della nonviolenza; 3. Segnalazioni; 4. Alcuni
libri recenti.
* n. 14 del 10 settembre 2000: 1. Incontri e iniziative; 2. Materiali:
Alcune poesie (Ingeborg Bachmann: Tutti i giorni; Roque Dalton: Il riposo
del guerriero; Franco Fortini: Canto degli ultimi partigiani); 3.
Segnalazioni; 4. Altre notizie.
* n. 15 dell'11 settembre 2000: 1. Incontri e iniziative; 2. Materiali: a)
Alcuni profili, con testi e documenti, per una cultura della pace e della
dignita' umana (segnalazione di schede disponibili nella rete telematica su:
Günther Anders, Ernesto Balducci, Norberto Bobbio, Pier Cesare Bori, Paolo
Borsellino, Aldo Capitini, Antonino Caponnetto, Augusto Cavadi, Enrico
Chiavacci, Rocco Chinnici, Nando dalla Chiesa, Danilo Dolci, Giuseppe
D'Urso, Enrique Dussel, Luce Fabbri, Giuseppe Fava, Franco Fortini, Giulio
Girardi, Vittorio Emanuele Giuntella, Tano Grasso, Giuseppe Impastato,
Alexander Langer, Primo Levi, Giulio Maccacaro, Jean Marie Muller, Riccardo
Orioles, Carlo Palermo, Giuliano Pontara, Giuseppe Puglisi, Rossana
Rossanda, Umberto Santino, Vandana Shiva, Renate Siebert, Sergio Turone,
Alessandro Zanotelli, Jean Ziegler); b) Uomini di pace (segnalazione di
raccolta di schede biobibliografiche in rete); c) La nonviolenza contro la
guerra (segnalazione di raccolta di scritti in rete); 3. Segnalazioni; 4.
Altre notizie.
* n. 16 del 12 settembre 2000: 1. Incontri e iniziative; 2. Materiali:
Alcune poesie e canzoni (Bertolt Brecht: Quando la guerra comincia; Ernesto
Cardenal: Salmo 1; Primo Levi: La bambina di Pompei; Adrienne Rich: Cercando
di parlare con un uomo; Boris Vian: Il disertore; 3. Segnalazioni.
* n. 17 del 13 settembre 2000: 1. Incontri e iniziative; 2. Materiali: a) Da
una nota diffusa durante un incontro del 12 settembre; b) Una lettera
inviata a vari amici il 12 settembre; c) In marcia per la nonviolenza: testi
per l'approfondimento; 3. Segnalazioni.
* n. 18 del 14 settembre 2000: 1. Incontri e iniziative; 2. Materiali: a) Il
saluto di Aldo Capitini al termine della marcia Perugia-Assisi del 24
settembre 1961; b) Una riflessione di Enrico Peyretti del 12 settembre 2000;
c) Una lettera di Mao Valpiana a tutti i partecipanti alla marcia; 3.
Segnalazioni; 4. Altre segnalazioni.
* n. 19 del 15 settembre 2000: 1. Incontri e iniziative; 2. Materiali: I
documenti programmatici ed organizzativi della marcia (a) L'invito di Pietro
Pinna a realizzare una "marcia della nonviolenza da Perugia ad Assisi nel
settembre dell'anno 2000; b) Il manifesto di convocazione della marcia; c)
Il volantone della marcia; d) Alcune informazioni organizzative; e) Una nota
tecnica per l'informazione e per l'ospitalita'); 3. Segnalazioni; 4. Altre
segnalazioni.
* n. 20 del 16 settembre 2000: 1. Incontri e iniziative; 2. Materiali:
Memoria come compresenza: a) Luce Fabbri; b) Benny Nato; c) Emma Thomas (con
due scritti a lei dedicati da Luisa Schippa ed Aldo Capitini); 3.
Segnalazioni; 4. Altre segnalazioni.
* n. 21 del 17 settembre 2000: 1. Incontri e iniziative; 2. Materiali: Varie
schede biobibliografiche; 3. Segnalazioni.
* n. 22 del 18 settembre 2000: 1. Incontri e iniziative; 2. Materiali: a)
Sulla necessita' della scelta nonviolenta; b) Alcuni  criteri della lotta
gandhiana secondo Johan Galtung; c) Alcune forme di lotta nonviolenta
secondo Johan Galtung; 3. Segnalazioni.
* n. 23 del 19 settembre 2000: 1. Incontri e iniziative; 2. Materiali:
Aspetti psicologici dell'impegno nonviolento; 3. Segnalazioni.
* n. 24 del 20 settembre 2000: 1. Incontri e iniziative; 2. Materiali: Varie
schede biobibliografiche; 3. Segnalazioni.
* n. 25 del 21 settembre 2000: 1. Incontri e iniziative; 2. Materiali:
Alcune epigrafi e poesie (Piero Calamandrei: Uomini della Resistenza,
Epigrafe per i fratelli Rosselli, Il monumento a Kesselring; Primo Levi:
Canto dei morti invano; Salvatore Quasimodo: Uomo del mio tempo, In questa
citta', Ancora dell'inferno; David Maria Turoldo: Salmodia di Zagorsk); 3.
Segnalazioni; 4. Altre segnalazioni.
* n. 26 del 22 settembre 2000: 1. Incontri e iniziative; 2. Materiali: a)
Norberto Bobbio: Non uccidere; b) Nonviolenza: una bibliografia
introduttiva; c) Una lettera alle scuole di Viterbo del 20 settembre 2000;
3. Segnalazioni; 4. Altre segnalazioni.
* n. 27 del 23 settembre 2000: 1. Primo ed ultimo editoriale: Arrivederci a
Perugia; 2. Notizie organizzative; 3. Materiali: Siti internet utili.

9. MATERIALI. INDICE DEI NUMERI 1-30 (SETTEMBRE-OTTOBRE 2000) DE "LA
NONVIOLENZA E' IN CAMMINO"

* Numero 1 del 30 settembre 2000: 1. Il messaggio di Norberto Bobbio; 2.
Alcune prime impressioni; 3. Adesioni alla marcia; 4. Notiziario minimo
viterbese; 5. Per saperne di piu'; 6. Notizia sul Centro di ricerca per la
pace di Viterbo.
* Numero 2 del primo ottobre 2000: 1. Il messaggio di Pietro Pinna; 2. Una
testimonianza di Mao Valpiana; 3. Una testimonianza di Daniele Lugli; 4.
Notiziario minimo viterbese; 5. Per saperne di piu'; 6. Notizia sul Centro
di ricerca per la pace di Viterbo.
* Numero 3 del 2 ottobre 2000: 1. L'intervento di Hevi Dilara; 2. Una
riflessione di Luciano Benini; 3. La carta programmatica del Movimento
Nonviolento; 4. Scheda di autopresentazione del MIR; 5. Per saperne di piu';
6. Notizia sul Centro di ricerca per la pace di Viterbo.
* Numero 4 del 3 ottobre 2000:  1. L'intervento di Alberto L'Abate; 2.
L'intervento di Silvano Tartarini; 3. L'intervento della Rete di Lilliput di
Reggio Emilia; 4. Un commento di Pasquale Pugliese; 5. Per saperne di piu';
6. Notizia sul Centro di ricerca per la pace di Viterbo.
* Numero 5 del 4 ottobre 2000: 1. Mao Valpiana: Presentazione di "Azione
nonviolenta"; 2. Una testimonianza di Piercarlo Racca; 3. Autopresentazione
della LOC; 4. Autopresentazione dei Berretti Bianchi; 5. Per saperne di più;
6. Notiziario minimo viterbese; 7. Notizia.
* Numero 6 del 5 ottobre 2000: 1. Sintesi dell'intervento di Beppe Marasso;
2. Una testimonianza di Marco Cervino; 3. Una riflessione di Angela
Dogliotti Marasso; 4. Il bilancio economico della marcia; 5. Per saperne di
più; 6. Notiziario minimo viterbese; 7. Notizia.
* Numero 7 del 6 ottobre 2000: 1. La "preghiera semplice" francescana; 2.
Una testimonianza di Olivier Turquet; 3. Tre subalternità, da Seattle a
Praga; 4. Progetto per costituire un centro pacifista; 5. Per saperne di
piu'; 6. Notiziario minimo viterbese; 7. Notizia.
* Numero 8 del 7 ottobre 2000: 1. Una testimonianza di Lanfranco Mencaroni ;
2. Una riflessione di Francesco Comina, Enrico Peyretti, Peppe Sini; 3.
Presentazione dell'Associazione Amici di Aldo Capitini; 4. Appello per
l'azione nonviolenta "Anch'io a Bukavu"; 5. Convegno a Torino su islam,
violenza, nonviolenza; 6. Per saperne di piu'; 7. Notiziario minimo
viterbese; 8. Notizia.
* Numero 9 dell'8 ottobre 2000: 1. Una riflessione di Enrico Peyretti ; 2.
Una riflessione di Giobbe Santabarbara; 3. Presentazione dei "Beati i
costruttori di pace"; 4. Presentazione di "Pax Christi Italia"; 5. Per
saperne di piu'; 6. Notiziario minimo viterbese; 7. Notizia.
* Numero 10 del 9 ottobre 2000: 1. Un commento di Luciano Dottarelli; 2. Una
riflessione di Lanfranco Mencaroni sulla tragedia in Palestina; 3.
Dichiarazione conclusiva del primo incontro nazionale della Rete di
Lilliput; 4. Tonio Dell'Olio ricorda Tonino Bello; 5. Cermis: un appello
della Filt-Cgil del Trentino; 6. Per saperne di piu'; 7. Notizia.
* Numero 11 del 10 ottobre 2000: 1. Una testimonianza di padre Angelo
Cavagna; 2. La proposta della "strategia lillipuziana" di Alex Zanotelli; 3.
Appello del collettivo di lotta nonviolenta del Csoa "Valle Faul" di
Viterbo; 4. Per saperne di piu'; 5. Notizia.
* Numero 12 dell'11 ottobre 2000: 1. Le "tre violenze" di Helder Camara ed
Ernesto Balducci; 2. Una riflessione di Enrico Peyretti sulla tragedia in
Palestina; 3. Un'opinione di Benito D'Ippolito sulla marcia del 24
settembre; 4. Presentazione del servizio odc-pace della Comunità Papa
Giovanni XXIII; 5. Per saperne di piu'; 6. Notizia.
* Numero 13 del 12 ottobre 2000: 1. Cinque tesi; 2. L'intervento di Giulio
Vittorangeli all'incontro della Rete di Lilliput; 3. Presentazione
dell'Unip; 4. Una bibliografia essenziale di e su Aldo Capitini; 5. Per
saperne di piu'; 6. Notizia.
* Numero 14 del 13 ottobre 2000: 1. La relazione di Antonio Vigilante su
religione e nonviolenza in Aldo Capitini; 2. Una riflessione di Giulio
Vittorangeli sull'incontro della Rete di Lilliput; 3. Per saperne di piu';
4. Notizia.
* Numero 15 del 14 ottobre 2000: 1. Una riflessione di Tiziano Tissino
sull'incontro della Rete di Lilliput; 2. Una riflessione di Sergio Di Vita e
Peppe Sini: da Assisi a Praga e oltre; 3. La nonviolenza contro nazismo e
terrorismo, ieri a Viterbo; 4. Per saperne di piu'; 5. Notizia.
* Numero 16 del 15 ottobre 2000: 1. Dieci frettolosi appunti di Giobbe
Santabarbara su nonviolenza e religione; 2. Intervista di Unimondo a Johan
Galtung: "Riconoscere subito lo Stato di Palestina"; 3. Una notizia
biografica su Ernesto Balducci; 4. Per saperne di piu'; 5. Notizia.
* Numero 17 del 16 ottobre 2000: 1. Aldo Capitini e Lanfranco Mencaroni: Per
la creazione di una corrente rivoluzionaria nonviolenta (un documento del
1963); 2. Il documento preparatorio su "armi e conflitti, popoli e migranti"
dell'incontro nazionale della Rete di Lilliput; 3. Per saperne di piu'; 4.
Notizia.
* Numero 18 del 17 ottobre 2000: 1. Una riflessione di Alessandro Pizzi; 2.
Una domanda di Danilo Dolci; 3. Presentazione del Centro nuovo modello di
sviluppo; 4. Presentazione del Centro interconfessionale per la pace
(Cipax); 5. Presentazione degli "Amici di Tolstoj" ed una bibliografia
tolstojana essenziale; 6. Notiziario viterbese; 7. Per saperne di piu'; 8.
Notizia.
* Numero 19 del 20 ottobre 2000: 1. Un intervento di Carlo Gubitosa su
informazione e nonviolenza; 2. Abbozzo di un progetto per una campagna
nonviolenta; 3. Notiziario viterbese; 4. Per saperne di piu' sulla
nonviolenza; 5. Notizia.
* Numero 20 del 21 ottobre 2000: 1. Una proposta per una forza di pace
internazionale; 2. Una poesia di David Maria Turoldo: Profezia antica; 3.
Notiziario viterbese; 4. Per saperne di piu'; 5. Notizia.
* Numero 21 del 22 ottobre 2000: 1. L'intervento di Alex Zanotelli al
termine della marcia Perugia-Assisi; 2. Notizia sulla campagna Venti di
Pace; 3. Presentazione della Tavola della Pace; 4. Notiziario viterbese; 5.
Per saperne di piu'; 6. Notizia.
* Numero 22 del 23 ottobre 2000: 1. "Azione nonviolenta" di ottobre; 2. Un
intervento di Pasquale Pugliese su nonviolenza e Rete di Lilliput; 3.
Presentazione di "Emmaus Italia"; 4. Presentazione del Gavci; 5. Notiziario
viterbese; 6. Per saperne di piu'; 7. Notizia.
* Numero 23 del 24 ottobre 2000: 1. Seminario internazionale a Padova il 4
novembre; 2. Un intervento di Giulio Vittorangeli su nonviolenza e
rivoluzione sandinista; 3. Presentazione della Fondazione Ernesto Balducci;
4. Presentazione della Fondazione Alexander Langer Stiftung; 5. "Azione
nonviolenta" di ottobre; 6. Notiziario viterbese; 7. Per saperne di piu'; 8.
Notizia.
* Numero 24 del 25 ottobre 2000: 1. La testimonianza di Federica La Perna
sulla marcia; 2. Un appello per la scarcerazione di Leyla Zana; 3. Walter
Binni ricorda Aldo Capitini in occasione delle esequie; 4. Walter Binni
ricorda Aldo Capitini nel secondo anniversario della morte; 5. "Azione
nonviolenta" di ottobre; 6. Notiziario viterbese; 7. Per saperne di piu'; 8.
Notizia.
* Numero 25 del 26 ottobre 2000: 1. Una proposta di Pax Christi: il giubileo
degli obiettori il 4 novembre a Barbiana; 2. 4 novembre, "Uranium day"; 3.
Presentazione dell'Associazione Obiettori Nonviolenti; 4. Goffredo Fofi
ricorda Aldo Capitini; 5. "Azione nonviolenta" di ottobre; 6. Notiziario
viterbese; 7. Per saperne di piu'; 8. Notizia.
* Numero 26 del 27 ottobre 2000: 1. Giovanni Scotto: Il training e la
formazione per costruire la pace; 2. Danilo Dolci ricorda Aldo Capitini; 3.
"Azione nonviolenta" di ottobre; 4. Notiziario viterbese; 5. Per saperne di
piu'; 6. Notizia.
* Numero 27 del 28 ottobre 2000: 1. La testimonianza di Aldo Ricci sulla
marcia; 2. La testimonianza di Paola Celoni sulla marcia; 3. Alcune figure e
letture per una cultura della pace e della dignita' umana; 4. "Azione
nonviolenta" di ottobre; 5. Notiziario viterbese; 6. Per saperne di piu'; 7.
Notizia.
* Numero 28 del 29 ottobre 2000: 1. Aldo Capitini: dieci princìpi di Danilo
Dolci; 2. Appunti per una bibliografia di Danilo Dolci; 3. Una notizia
biobibliografica su Giulio Girardi; 4. Agenda "Giorni nonviolenti 2001"; 5.
"Azione nonviolenta" di ottobre; 6. Per saperne di piu'; 7. Notizia.
* Numero 29 del 30 ottobre 2000: 1. Heinrich Boell: dal discorso di Bonn del
10 ottobre 1981; 2. George Steiner: da Le Antigoni; 3. Simone Weil: da Non
ricominciamo la guerra di Troia; 4. Alex Zanotelli: Natan, il coraggio della
verita'; 5. Agenda "Giorni nonviolenti 2001"; 6. "Azione nonviolenta" di
ottobre; 7. Per saperne di piu'; 8. Notizia.
* Numero 30 del 31 ottobre 2000: 1. Giovanni Scotto: la formazione alla
nonviolenza in Italia (1995); 2. Una nota bibliografica su Hannah Arendt; 3.
Agenda "Giorni nonviolenti 2001"; 4. "Azione nonviolenta" di ottobre; 5. Per
saperne di piu'; 6. Notizia.

10. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale
e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale
e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae
alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo
scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il
libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali,
l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di
nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza
geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e
la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e
responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio
comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono
patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e
contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto
dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna,
dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione,
la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la
noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione
di organi di governo paralleli.

11. PER SAPERNE DI PIU'
* Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per
contatti: azionenonviolenta at sis.it
* Indichiamo il sito del MIR (Movimento Internazionale della
Riconciliazione), l'altra maggior esperienza nonviolenta presente in Italia:
www.peacelink.it/users/mir; per contatti: mir at peacelink.it,
luciano.benini at tin.it, sudest at iol.it, paolocand at libero.it
* Indichiamo inoltre almeno il sito della rete telematica pacifista
Peacelink, un punto di riferimento fondamentale per quanti sono impegnati
per la pace, i diritti umani, la nonviolenza: www.peacelink.it; per
contatti: info at peacelink.it

LA NONVIOLENZA E' IN CAMMINO

Foglio quotidiano di approfondimento proposto dal Centro di ricerca per la
pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

Numero 1233 del 13 marzo 2006

Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su:
nonviolenza-request at peacelink.it?subject=subscribe

Per non riceverlo piu':
nonviolenza-request at peacelink.it?subject=unsubscribe

In alternativa e' possibile andare sulla pagina web
http://web.peacelink.it/mailing_admin.html
quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su
"subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione).

L'informativa ai sensi del Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196
("Codice in materia di protezione dei dati personali") relativa alla mailing
list che diffonde questo notiziario e' disponibile nella rete telematica
alla pagina web:
http://italy.peacelink.org/peacelink/indices/index_2074.html

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004
possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web:
http://lists.peacelink.it/nonviolenza/maillist.html

L'unico indirizzo di posta elettronica utilizzabile per contattare la
redazione e': nbawac at tin.it