Libia, anche l'Italia fuorilegge. Il Sole 24 Ore: "Milizie Cnt aiutate da 40 incursori italiani del 9° Reggimento Col Moschin".



SEGRETI E FUORILEGGE

Nuovamente violata la risoluzione dell'ONU, che vieta l'uso di forze di terra in Libia. La componente più numerosa è costituita da 150 militari francesi della Legione Straniera. E poi anche 40 incursori italiani del 9° Reggimento Col Moschin.


Fonte:
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-10-15/forze-speciali-libia-uomini-081302.shtml?uuid=AaGBg9CE

La presenza di unità di forze speciali al fianco degli insorti libici (inviate dai singoli Stati e non dalla Nato) non è certo un mistero ma sembra avere proporzioni maggiori rispetto alle poche decine di incursori dei quali riferì in settembre un rapporto del Royal United Services Institute di Londra. Secondo quanto riferito al Sole 24 Ore da alcune fonti, in Libia sono operativi almeno una quarantina di incursori del 9° reggimento Col Moschin con missioni di ricerca degli obiettivi, affiancamento dei miliziani e il loro

Gianandrea Gaiani - Il Sole 24 Ore 15/10/2011


Il sito www.contropiano.org già il 26 aprile 2011 aveva anticipato questa indiscrezione:

"26 apr 2011 – I commandos italiani agiscono già sul territorio libico. Consiglieri militari che il Ministro La Russa definisce solo istruttori".


Una successiva serie di informazioni la troviamo qui:

http://notizie.tiscali.it/articoli/politica/11/08/30/militari-italiani-libia-interviste.html

dove si legge...

In Libia si sta combattendo porta a porta una delle più cruente guerre civili della storia recente. Sui campi di battaglia si stanno fronteggiando i lealisti filo Gheddafi (rinforzati da mercenari nigeriani, ciadiani, serbi e, si dice, anche da qualche contractor italiano) e i ribelli di Bengasi, addestrati da personale francese, inglese e italiano e rinvigoriti da reparti delle forze speciali francesi e inglesi. Solo l'Italia avrebbe rinunciato a inviare truppe di terra in quell’area. E' davvero così? Il balletto delle cifre messo in atto dal governo Berlusconi non aiuta capire.
E’ certo però che attorno all’argomento esistono almeno tre versioni, una del ministro della Difesa Ignazio La Russa, un’altra del ministro degli Esteri Franco Frattini, e infine, ma non meno importante, quella del sottosegretario alla difesa Guido Crosetto. Il primo ha detto in Parlamento che in Libia ci sono solo dieci addestratori italiani, il secondo - la notizia è stata divulgata da una nota diffusa dall’agenzia Adnkronos del 25 agosto scorso - ha affermato da due mesi a Bengasi sta operando un team di 15-20 militari, inviato per l`addestramento di combattenti anti rais.
I numeri, come si può notare, sono discordanti. Di certo c’è che la risoluzione sulla Libia approvata dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite il 17 marzo 2011, autorizza gli “Stati Membri” a proteggere i civili e le aree a popolazione civile minacciate di attacco nella Jamahiriya Araba di Libia, compresa Bengasi, “escludendo una forza di occupazione straniera di qualsiasi forma e su qualsiasi parte del territorio libico”.