I miliziani antigheddafi "rubano bene", racconta l'inviato del Corriere della Sera da Sirte



Qui tra le loro «Qatiba», le unità combattenti, ci sono tanti, troppi predoni, che sparano a casaccio, spesso colpiscono solo i loro commilitoni, ma rubano bene. Detto fatto: i guerriglieri entrano in città con i loro veicoli vuoti ed escono carichi di bottino. Televisioni, antenne paraboliche, vestiti, scarpe, persino auto e trattori. In prima linea non mettono piede, ma approfittano a piene mani. Non tutti. Però molti. Ieri pomeriggio abbiamo visto tra gli altri una decina di ragazzini in mimetica che stavano saccheggiando lo «Ouagadougou», il centro congressi voluto da Gheddafi con il meglio del marmo di Carrara e giganteschi lampadari di cristallo per la sede dell'Unione pan-africana. Gli appartamenti vengono svuotati palmo a palmo. Ciò che non può essere preso, viene distrutto.

Questo scrive da Sirte Lorenzo Cremonesi sul Corriere ella Sera del 14/10/2011 http://www.corriere.it/esteri/11_ottobre_14/cremonesi-sirte-%20_06536f5a-f62c-11e0-abf0-c6818ffd4921.shtml

Il 3 ottobre si leggeva su tutte le pagine web (che strano, TUTTI che scrivono la stessa frase!!): "E' scaduto il cessate-il-fuoco di due giorni a Sirte, che era stato proclamato dalle forze del Consiglio Nazionale Transitorio per consentire l'evacuazione dei civili rimasti intrappolati nella città natale di Muammar Gheddafi".

Avete letto bene? Si scrive "per consentire l'evacuazione dei civili", si legge "per poter svuotare gli appartamenti palmo a palmo subito dopo".


Se questa è la cruda verità, gli abitanti di Sirte resistono e questo spiega l'accanita resistenza di una città che non è occupata dai miliziani di Gheddafi ma che è assediata dai predoni e sorvolata dagli avvoltoi (gli aerei della Nato).

E' proprio così strano se a Sirte continuano a resistere?


Alessandro