Cnt doveva conquistare Sirte oggi: si combatte ancora, popolazione al collasso, Onu indifferente



ANCORA RESISTONO?!

Il Cnt (il governo di transizione libico) mercoledi' scorso annunciava che Sirte sarebbe stata conquistata "entro due giorni".

Tutte le principali agenzie hanno amplificato l'annuncio due giorni fa.

Oggi quell'annuncio si e' rivelato propaganda spicciola. 

Infatti Sirte non solo non e' caduta ma si sta difendendo accanitamente con tutte le proprie forze, nonostante i pesanti bombardamenti della Nato.

E' in atto una resistenza a oltranza che deve far riflettere i piu' entusiasti sostenitori della guerra lampo.

E dobbiamo riconoscerlo chiaramente: siamo di fronte a crimini di guerra.

Non si sta forzando la mano per un successo imminente. Si sta facendo strage e basta.

Questi giorni di sangue ce li vorrebbero far digerire come "sofferenze di breve periodo", tollerabili se comopensate da un successo; sarebbero come le doglie inevitabili di un parto desiderato.

Ma la realta' e' un'altra, basta seguire con attenzione la cronaca, densa di bugie di guerra.

Il Cnt si sta caratterizzando per una propaganda spregiudicata, senza scrupoli, con falsita' premeditate e annunci privi di conferme, finalizzati probabilmente a favorire il rifinanziamento della missione militare italiana (ancora non avvenuto).

Personalmente - dopo la ricca quanto penosa antologia di bugie diffuse in questi mesi - vedo ormai nel Cnt una banda di bugiardi incalliti, di ex gerarchi di Gheddafi convertiti alla Nato per gestire il petrolio. E'  gente senza scrupoli che - come in passato - non ha problemi ora a massacrare il popolo libico in cambio di potere. Questi ex gerarchi sono al comando di tagliagole e criminali di guerra, ma godono della copertura di una stampa compiacente nonche' di una copertura aerea Nato che terrorizza la popolazione inducendola a fuggire da Sirte per poi bombardarla a tappeto senza pieta'.

Dietro l'ombrello Nato si celano corporation in competizione per il business. Sie scrive 'diritti umani' si legge 'contratti petroliferi'.

Stanno violando le piu' elementari regole del diritto bellico pur di vincere e spartirsi la torta. 

Il diritto internazionale vieta gli assedi per affamare la popolazione. Gli assedi sono "legali" solo se gli assedianti portano essi stessi acqua, cibo e medicine agli assediati, o se lo lasciano fare all'Onu e alla Croce Rossa.

Ma l'Onu e' assente, lascia massacrare, guarda dall'altra parte, guarda la Tv che ha smesso di far vedere i morti e i feriti.

Gli storici diranno quello che i giornalisti di regime oggi dimenticano o omettono di dire e di far vedere.

Non ho piu' nessuna stima di questo Segretario Generale dell'Onu. Fa finta di non vedere la popolazione massacrata.

E anche da Amnesty mi aspettavo molto di piu'.

Questo assedio di Sirte e' di gran lunga piu' feroce di quello di Sarajevo. 

E' sicuramente peggiore di quello di Saraievo. 

Non vi e' alcun dubbio. 

E per giustificarne la crudelta' inusuale ne annunciano la brevita' (mentendo).

Durante l'assedio di Saraievo potevano passare gli aiuti, anche se con difficolta'. I giornalisti potevano fare i reportage. 
A Sirte invece non entra neppure la Croce Rossa. Questo assedio di Sirte gode della complicita' di gran parte della sinistra europea. Quest e' un dato drammatico su cui riflettere, perche' una sinistra che giustifica chi uccide non puo' essere votata. Che si uccida in nome dei diritti umani non cambia il risultato finale. Aberrante rsiultato, capace di squarciare il velo di ogni retorica e di ogni ipocrisia.

Quando i carri armati entrarono a Praga generarono turbamento.
Vi fu un sussulto morale.
Chi era comunista sie chiese se stavano facendo bene o male.

Nonostante tutto, i dubbi, le condanne, le proteste sie levarono.

Oggi che avviene di peggio non vi e' alcun dubbio?

Praga non fu bombardata, in queste ore avviene qualcosa di enormemente piu' crudele, il Cnt e la Nato che cannoneggiano e bombardano Sirte sono capaci di fare ombra persino alla tragedia di Praga.

Ma per Praga e per Sarajevo ci fu un moto di indigazione che non vediamo per Sirte.

Cio' dimostra di quanto si puo' assottigliare la coscienza quando in ballo c'e' la spartizione del petrolio. E' in atto una competizione capitalistica per l'accaparramento delle risorse energetiche, e' una cinica guerra neocoloniale coperta di sangue e di retorica dei diritti umani. Di ipocrita retorica.

Le imprese premono sul grilletto della Nato. I governi eseguono, docili comitati di affari, dando ragione a quanto diceva il vecchio Marx.

La Carta dell'Onu e' stracciata, la Costituzione pure. E' una pagina nera per una fetta di socialdemocrazia europea inzuppata di potere. Si salva la Germania e qualche partito e personalita' piu' decente. Per il resto e' una pagina neocoloniale scritta con gli stessi pretesti delle vecchie guerre coloniali. Queste socialdemocrazie col colpo in canna non sono neppure creative, riciclano vecchie ipocrisie. 
Anche per la guerra di Libia del 1911 la scusa era quella dei diritti umani. Giolitti diceva che andavamo a liberare gli schiavi, che era una vergogna vederli venduti a Tripoli. 

Ma allora la sinistra non se la beveva, oggi invece fa i gargarismi con i diritti umani, e intanto la Nato massacra la gente lanciando le bombe su Sirte e Bani Walid. 
Che orrore. 
Che pena.
Che vergogna.

Alessandro


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Libia, ancora battaglia per Sirte, civili in fuga

Fri, Oct 07 09:22 AM EDT
SIRTE (Reuters) - Le forze del governo libico hanno sparato colpi d'artiglieria a Sirte, città natale di Muammar Gheddafi, sferrando il più pesante attacco dall'inizio delle ostilità per conquistare l'ultimo bastione del leader deposto.

La conquista della città costiera avrebbe un importante valore anche simbolico per i nuovi governanti della Libia e gli farebbe prendere il controllo di quasi tutto il territorio a due mesi dall'ingresso a Tripoli.

Le forze fedeli al Consiglio nazionale transitorio (Cnt) cercano di forzare il passo a Sirte, ma finora non hanno avuto la meglio dei fedelissimi di Gheddafi.

Lunghe colonne di fumo si sono levate oggi nel cielo sopra Sirte mentre le forze del Cnt hanno sparato colpi di artiglieria anche dai carri armati contro il centro della città dalle loro posizioni ad est.

Migliaia di civili sono scappati all'intensificarsi degli scontri e raccontano di una situazione umanitaria disperata in città. Molti di loro sono stati sorpresi dall'assalto di oggi e sono fuggiti nel panico mentre attorno scoppiavano le bombe.

"Ci sono pesanti bombardamenti in tutte le direzioni. Finiremo domani, quando, con il volere di Dio conquisteremo Sirte", ha detto il colonnello Ahmed El-Obeidi, comandante del Cnt.

--- Da notare pero'... ---

L'Italia riduce l'impegno militare in Libia (il Cnt non sta firmando i contratti portati da Frattini)

ROMA (Reuters 7/10/2011) - Nell'ultima settimana l'Italia ha ridimensionato la partecipazione alla missione Nato in Libia, che prosegue mentre le forze di Gheddafi resistono nelle loro roccaforti. E' quanto si legge in un comunicato dello Stato maggiore della difesa (smd).

"Gli assetti aerei e navali italiani messi a disposizione della Nato per l'operazione Unified Protector continuano le missioni assegnate per l'imposizione della No-Fly Zone e dell'embargo navale", dice la nota, precisando però che "dal 30 Settembre, il contributo nazionale alla missione è stato ridimensionato".

"Nave Bersagliere - spiega il comunicato - ha lasciato l'area di operazioni e solo 5 velivoli dell'Aeronautica Militare rimangono alle dipendenze operative della Nato".

Smd aggiunge che nell'ultima settimana i mezzi italiani hanno effettuato 33 missioni aeree con funzioni perlustrative.

Ieri la Francia ha affermato che la missione in Libia continuerà fino a che le forze fedeli a Muammar Gheddafi resisteranno nelle loro roccaforti, e finché il governo transitorio non chiederà la sua conclusione.

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