Emergenza Terremoto in Serbia. Mobilitazione dell'Ass. Un Ponte Per...




http://www.unponteper.it/informati/article.php?sid=1890

Il 3 novembre un fortissimo terremoto ha colpito la città serba di Kraljevo, dove Un ponte per… lavora da 10 anni a sostegno delle vittime dalla guerra Nato del 1999 e dei profughi del Kosovo attraverso il programma Svetlost.

Le prime testimonianze parlano di enormi danni a case e strutture pubbliche essenziali. L’ospedale pubblico ha subito numerosi crolli ed è rimasto senza luce né acqua e con una sola sala operatoria agibile.

Per rimanere vicini alle famiglie sostenute, alle loro immediate esigenze, per aiutarli a ricostruire le loro case Un ponte per… lancia una raccolta fondi straordinaria ed, insieme alle organizzazioni locali di Kraljevo, identificherà le situazioni di maggiore vulnerabilità.

L’urgenza per molte di queste famiglie è quella di rientrare subito nelle proprie case, spesso costruite senza alcun criterio di sicurezza a causa della precarietà di un vivere quotidiano che dura da anni.

Un ponte per... si impegna a raccogliere fondi per sostenere le famiglie colpite dal sisma nella ricostruzione delle loro case e nell’acquisto di tutti i beni di prima necessità urgenti: legna per le stufe, acqua potabile in bottiglia, materiale scolastico per i figli, medicinali.

L’inverno incombe e l’idea che possano passarlo in situazioni estreme non è sostenibile. Aiutiamo le famiglie di Kraljevo ad affrontare questa ennesima emergenza.


Fai una donazione:

- ccp 59927004 intestato a: associazione "Un ponte per..."

- conto corrente bancario n°100790 Banca Popolare Etica
IBAN: IT52 R050 1803 2000 0000 0100 790
CIN: R - ABI:05018 - CAB:03200 SWIFT: CCRTIT2T84A


Causale: Emergenza terremoto Kraljevo.


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Rflessione sul silenzio mediatico (Alessandro Di Meo, Un Ponte Per...)
http://unsorrisoperognilacrima.blogspot.com/2010/11/i-serbi-sono-soli.html

I serbi sono soli

E certo, non c'era mica il famigerato "Ivan, il terribile" da mostrare alle televisioni, coi suoi tatuaggi celtici e cetnici da "Grande Serbo", "violento e massacratore", "pulitore etnico a denominazione d'origine controllata!". No, non c'era Ivan, c'era solo un terremoto, con due morti nel villaggio di Grdica, dove vivono famiglie profughe dal Kosovo che dopo tanti anni, con tanta fatica, si sono rifatte una casa dove provare a far crescere i propri figli. Case oggi crepate, di terremoto, ma chissenefregherà mai?
No, nessuna televisione ha mostrato qualcosa di questo terremoto di una intensità pari a quello che ha sconvolto L'Aquila, con povere case fatte di mattoni che hanno resistito molto meglio di case dello studente fatte con l'approvazione delle italiche concessioni edilizie! I serbi non valgono queste notizie, i siti di giornali come La Repubblica (e non solo...) non hanno degnato di un trafiletto quei morti e quei feriti e quelle tante case danneggiate per gente che dovrà affrontare il terribile, quello si, inverno balcanico, aggiustando crepe e tetti, rinunciando alla legna per il riscaldamento, rinunciando a molte di quelle cose normali al nostro mondo.
Non meritano i vostri articoli, mentre li merita Ivan il terribile, corrispettivo ideologico di chi si permette di affermare che i serbi sono la schifezza di questo mondo (vero Sofri?) tralasciando di commentare le loro disgrazie.
I serbi sono soli, a questo mondo. Sono soli e lo sanno. Lo so da tempo, anche io. I serbi sono soli, noi che ci sbattiamo per loro, siamo soli. Siamo già in due.