Nigeria, guerra a bassa intensità occultata dalle multinazionali



C'è una guerra in corso di cui i governi non vogliono parlare: si combatte in Nigeria.

E' anch'essa per il petrolio e per il gas.

Nel Novembre del 2004 Amnesty International, in un rapporto  intitolato
"Nigeria: i diritti umani nell' oleodotto", scriveva : "Le compagnie
petrolifere e il governo, a livello statale e federale, devono assumere
misure urgenti per porre fine alle violazioni e agli abusi dei diritti
umani che molti nigeriani stanno subendo e devono prendere in considerazione il malcontento delle comunità locali. Le compagnie che operano in Nigeria devono, se non l'hanno ancora fatto, operare nel rispetto delle leggi nigeriane che regolano le loro attività ed evitare politiche che possano contribuire direttamente o indirettamente ad abusi dei diritti umani."

Dalla fine del 2005 l'Agip/ENI è sotto accusa.

E' di poche ore fa l'ammissione da parte dell'ENI che i guerriglieri del MEND (Movimento per l'Emancipazione del Delta del Niger) ha distrutto un'installazione di Royal Dutch Shell e due gestite da Agip (gruppo Eni) nello stato di Bayelsa.

Ed è di poche ore fa la notizia che i quattro italiani rapiti la settimana scorsa in Nigeria dal MEND stanno bene. Sono Raffaele Pascariello, Alfonso Franza, Ignazio Gugliotta, Mario Cementano; con loro l'americano John Stapleton e il croato Juricha Ruic.

Per saperne di più sulla "guerra delle multinazionali" in Nigeria clicca su http://lists.peacelink.org/pipermail/rigassificatori/2007-May/000073.html
http://groups.google.com/group/emergenzanigeria

Ci troverai tutto quello che il governi non vogliono far sapere all'opinione pubblica.

A. M.