Nuova vittima della Sindrome dei Balcani(da Rosa Siciliano, Mosaico di Pace)




dall'Ansa di oggi
URANIO: OSSERVATORIO; UN ALTRO MORTO, VITTIME SALGONO
A 45

ROMA - Un giovane militare di 24 anni, è morto due
giorni fa a Roma per un tumore dovuto ad una presunta
contaminazione da uranio impoverito. Lo rende noto
Domenico Leggiero, dell'Osservatorio militare, secondo
cui salgono così a 45 le vittime della cosiddetta
Sindrome dei Balcani, mentre i malati sono 513. Il
giovane, riferisce Leggiero, era un volontario
dell'Esercito, più volte in missione nell'area
balcanica, dalla quale era tornato affetto da Linfoma
di Hodgkin. "Gli era stata riconosciuta la causa di
servizio - aggiunge Leggiero - ma non aveva ancora
preso un soldo".

La morte è arrivata dopo una lunga malattia e quattro
trapianti. I funerali di A.D.I., che aveva 30 anni (e
non 24, come riferito in precedenza), si sono già
svolti ad Acerra, dove il militare era nato. La sua
attività professionale si è svolta nel 19/o reggimento
'guide' di Salerno e "la missione nella famigerata
'Tito Barrak' di Sarajevo - riferisce Leggiero - gli è
stata fatale". Secondo il responsabile Comparto Difesa
dell'Osservatorio militare "sono ben 13 le vittime tra
i soldati che hanno prestato servizio nella caserma
maledetta". A.D.I. lascia la fidanzata e i genitori,
"che hanno dato fondo a tutte le già scarse risorse
che avevano per curare e stare vicino al loro caro
fino all'ultimo momento". La stessa famiglia,
sottolinea Leggiero, ha voluto che la morte fosse resa
nota solo in un secondo momento "per evitare
l'inopportuna presenza dell'apparato militare" ai
funerali.

MENAPACE, SIAMO A 45 MORTI, 513 GLI AMMALATI
"Mi ha addolorato moltissimo la notizia della morte di
un altro giovane militare italiano reduce dai Balcani
- afferma in una nota la senatrice del Prc Lidia
Menapace, presidente della Commissione parlamentare
d'inchiesta sull'uranio impoverito -. "Adesso sono 13
(su 45) le vittime che avevano prestato servizio nella
caserma Tito Barrak di Sarajevo, mentre altre 513
persone sono ammalate; - precisa la senatrice Menapace
- questo ennesimo tragico decesso rende ancora più
urgente ed importante la delicata missione della
Commissione da me presieduta, per stabilire con
certezza le cause. Tanti giovani militari e civili si
sono ammalati, ignari degli effetti dell'utilizzo di
proiettili all'uranio impoverito e della dispersione
nell'ambiente di nanoparticelle di minerali pesanti
prodotte dalle esplosioni. Agli ammalati e alle
famiglie voglio assicurare il massimo impegno, mio
personale e di tutta la Commissione, - conclude la
senatrice - per chiarire in modo definitivo il ruolo
svolto dall'uranio impoverito e poter quindi adottare
i provvedimenti più adeguati per garantire la
sicurezza al personale militare e civile". 


	

	
		
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