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dichiarazione di Paolo Beni su violenze forze dell'ordine in val di susa




COMUNICATO STAMPA
Il governo in Val di Susa conferma la sua vocazione repressiva e
antidemocratica inaugurata a Genova nel 2001
Il ministro Pisanu risponda in Parlamento e al paese delle gravissime
violenze operate questa notte dalle forze dell’ordine

Dichiarazione di Paolo Beni, presidente nazionale Arci


Quel che è successo stanotte in Val di Susa è gravissimo. Le forze
dell’ordine hanno attaccato a freddo e con inaudita violenza persone
inermi, molte mentre dormivano, utilizzando le ruspe per smantellare un
presidio assolutamente pacifico. Una prova di forza ingiustificata, decisa
per intimidire e debellare qualsiasi opposizione a un progetto che la
popolazione locale non vuole. L’ennesima dimostrazione di quanto questo
governo sia nemico della partecipazione democratica e dell’arroganza con
cui vuole imporre le proprie decisioni anche a costo di calpestare i più
elementari diritti democratici. Il ministro Pisanu deve rispondere in
Parlamento e al paese dei gravissimi abusi operati in Val di Susa.
Chiediamo che immediatamente si proceda alla smilitarizzazione della valle,
ripristinando la legalità democratica e la pienezza dei diritti sanciti
dalla nostra Costituzione.
Chiediamo che si sospendano i lavori e che finalmente si apra il confronto
con i cittadini e le amministrazioni locali, si ascoltino le loro ragioni e
si prendano in esame le proposte alternative alla Tav elaborate da tecnici
ed esperti.
Questo governo, che ha aperto la sua stagione politica con le gravissime
violenze di Genova nel 2001, conferma la sua vocazione repressiva e
antidemocratica.
L’Arci conferma la sua adesione alle iniziative decise dalle comunità
locali. In queste ore il presidente nazionale Paolo Beni è in Val di Susa a
portare la solidarietà sua e di tutta l’associazione al movimento che si
oppone alla Tav.
Roma, 6 dicembre 2005





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