Donne in nero, a Varese, nel nome del figlio...



Nel nome del figlio
diario da Crawford - di Cindy Sheehan
24 agosto 2005 - Ritorno a Crawford per mio figlio. Per tutto il tempo che
il presidente, che lo ha mandato a morire in una guerra insensata, rimarra'
a Crawford; perche' e' il mio posto. Sono venuta qui due settimane e mezzo
fa con un preciso fine, cercavo di incontrare il presidente per avere da lui
una risposta a un interrogativo semplicissimo: quale e' la nobil causa per
la quale, a sua detta, mio figlio e' morto? La risposta a
quell'interrogativo non riportera' a casa mio figlio, ma potrebbe impedire
che vi siano altre morti prive di senso.
Perche' ormai ogni morte e' priva di senso. E la stragrande maggioranza
degli americani lo sa. Allora, perche' devono morire ancora altri giovani,
uomini e donne? Perche' altri genitori debbono perdere i loro figli e
trascinare il resto della loro vita sotto il peso di un dolore
insopportabile?
La presidenza non e' piu' importante del volere del popolo. E quando il
popolo si fa sentire, e' dovere del presidente mettersi in ascolto. Egli e'
li' per servire noi, non il contrario.
Qui non si tratta di politica. Si tratta di cio' che e' bene per l'America e
di cio' che e' meglio per la nostra sicurezza; e di quanto questo presidente
ci ha allontanati da ambedue. Ritorno a Crawford perche' d'ora in poi questo
e' quanto debbo fare: per mio figlio, per gli altri miei figli, per gli
altri genitori e per il mio Paese.

Cindy Sheehan, e' la madre di Casey Sheehan ucciso in Iraq, che sta
stazionando fuori dal ranch di George Bush, a Crawford, chiedendo di
parlare con lui per chiedergli esattamente perche' e' morto suo figlio in
Iraq. Nel frattempo e' nato un movimento. Oltre 1000 persone la sostengono
direttamente a Crawford, ma molte persone la sostengono da tutti gli Stati
Uniti. Bush ha accuratamente evitato di incontrarla.

Donne in nero Varese
http://www.donneinnerovarese.org/