Iniziative di Emmaus per le vittime del maremoto



INIZIATIVE DI EMMAUS PER LE VITTIME DEL MAREMOTO

Ad alcuni mezzi d'informazione
ad alcune persone e associazioni impegnate per la pace e i diritti umani

Gentili signori,
sperando che la cosa non vi dispiaccia, vi inviamo come anticipazione il
testo di apertura del fascicolo di domani del notiziario telematico
quotidiano "La nonviolenza e' in cammino".
Si tratta di un ulteriore qualificato appello per inviare soccorsi urgenti
alle vittime del maremoto.

Il Centro di ricerca per la pace di Viterbo

Viterbo, 29 dicembre 2004

Mittente: Centro di ricerca per la pace
strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo
tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

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1. APPELLI. INIZIATIVE DI EMMAUS PER LE VITTIME DEL MAREMOTO
[Da Mao Valpiana, direttore di "Azione nonviolenta" (per contatti:
azionenonviolenta at sis.it), riceviamo e diffondiamo questo appello
dell'organizzazione umanitaria "Emmaus". Nella lettera di invio Mao Valpiana
scrive: "gli amici di Emmaus fanno un lavoro straordinario, prezioso,
meritorio, nascosto ma illuminante. Renzo Fior mi chiede di diffondere
questo loro appello. Facciamolo. In questi momenti, in cui l'umanita' si
ritrova unita per dare soccorso a vittime innocenti, la nonviolenza puo'
trovare strade nuove per crescere. Se un maremoto cosi' devastante ha
provocato centomila morti, come dovremmo definire le guerre che uccidono
milioni di persone?"]

A seguito della terribile catastrofe che ha colpito il 26 dicembre scorso
una vasta area del sud-est asiatico, "Emmaus Internazionale" lancia una
sottoscrizione per  realizzare tre campi di soccorso e riabilitazione in
India. Emmaus Internazionale ha gia' fatto pervenire una prima somma di
25.000 euro per poter avviare i soccorsi immediati. Un appello a tutti i
Gruppi Emmaus del mondo e' stato trasmesso dal presidente internazionale
Renzo Fior. Nella lettera con cui sollecita la solidarieta' di tutto il
movimento, il presidente Fior non manca di sottolineare che "ancora una
volta sono i poveri ad essere i piu' colpiti, e tra loro, anche alcuni dei
nostri Gruppi Emmaus" e ricorda anche come "tutto il movimento conosce il
senso di responsabilita' e le capacita' di lavorare seriamente dei nostri
amici Indiani. Anche per questo chiedo a tutti i Gruppi Emmaus di rispondere
al loro appello, secondo le possibilita' di ciascuno".
Anche i Gruppi Emmaus italiani hanno gia' risposto con contributi propri, e
si stanno mobilitando per sollecitare amici e conoscenti a fare altrettanto.
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Emmaus Internazionale ha immediatamente contattato Martine Savarimuthu e
Oswald Quintal, responsabili Emmaus per l'Asia, per avere notizie sulla
situazione, in particolar modo nelle regioni in cui operano i Gruppi Emmaus
dell'India, Bangladesh e Indonesia. I nostri amici indiani ci hanno fatto
pervenire un rapporto dettagliato della situazione, che purtroppo conferma
la vastita' e la gravita' del maremoto. I responsabili Emmaus per l'Asia,
dopo una visita ai diversi gruppi Emmaus hanno concordato un intervento
d'urgenza nel Tamilnadu ove hanno le loro sedi le associazioni locali che
sono gruppi di Emmaus, il  Vcds (Villane Community Development Society),
Florance Home Foundation, Rhada, Kudumbam e Tara Project. In questa zona i
morti sono stati oltre 7.000. "I morti sono soprattutto bambini, anziani e
donne. La maggior parte dei pescatori ha perso tutto, barca e reti". "Ci
siamo recati - scrivono i responsabili Emmaus in India - alla Florance Home
Foundation: il locale per l'accoglienza notturna dei "ragazzi che vivono per
strada" e' stato parzialmente sommerso dall'acqua. I ragazzi sono stati
trasportati in una azienda agricola della Fhf a 30 chilometri da Cuddalore.
Necessita un alloggio provvisorio, d'urgenza".
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Nel primo programma d'intervento d'urgenza predisposto dai responsabili
Emmaus indiani e' prevista l'assistenza a 3.000 famiglie. E' urgente
ricostruire delle strutture di ripari provvisori, e fornire loro indumenti,
utensili per la casa, stuoie e lenzuola per dormire, utensili agricoli per
ripulire e prosciugare la terra, reti e denaro per riparare le barche per le
famiglie dei pescatori.
Una equipe di sei persone appartenenti ai diversi Gruppi Emmaus del posto,
coordineranno il lavoro, suddivisi in tre "campi":
1. Campo di soccorso e riabilitazione I - Vcds
Vcds et Rhada coordineranno le azioni di soccorso da Pondicherry a Chennai.
Saranno coinvolti nella riabilitazione di 1.500 famiglie. Costo 7.670.000
Rs, e cioe' 132.241 euro.
2. Campo di soccorso e riabilitazione II - Florance Home Foundation
Si occupera' di 500 famiglie tra Cuddalore e Pondicherry. Il totale previsto
di spesa e' di 2.640.000 Rs, cioe' 45.517 euro.
3. Campo di soccorso e riabilitazione III - Kudumbam
Kudumbam si occupera' di 1.000 famiglie a Tharangampadi, Nagapattinam,
Vedaraniyam e Adirampatinam. Il costo previsto e' di 5.030.000 Rs, cioe'
86.724 euro.
L'ammontare complessivo, per ora, dell'intervento d'urgenza richiesto e' di
15.340.000 rupie, e cioe' 264.482 euro.
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Emmaus Italia segnala a quanti volessero partecipare a questo impegno di
solidarieta' nei confronti di tante persone colpite da questa immane
catastrofe la possibilita' di farlo mediante bonifico bancario sul Fondo
Solidarieta' Emmaus - Urgenza India, presso la Banca Etica conto n. 511810
(Abi 5018 - Cab 12100) oppure utilizzando il ccp n. 000023479504 Cin Q - cab
07601 Abi 02800 IBAN: IT-19 intestato a Emmaus Italia.
Grazie anticipatamente a quanti risponderanno a questo appello dei nostri
amici indiani.
Per informazioni: Emmaus Italia, Graziano Zoni, tel. 055.6503458, cell.
328.7186537, sito: www.emmaus.it

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