Mistero sul rapimento e rilascio di due agenti dei servizi in Iraq



Fonte: Europeo http://www.europaquotidiano.it/
 Il governo ha mentito. Due italiani dei servizi salvati con la trattativa.
E gli altri?
Il "primo" rapimento era vero, anche se Frattini lo ha negato
Lo aveva scritto Il Messaggero e lo ha confermato ieri l'agenzia Apcom:
venerdì scorso, 9 aprile, due uomini dei servizi di intelligence italiani
sarebbero stati effettivamente sequestrati in Iraq, vicino Bagdad, da una
banda di miliziani iracheni e poi liberati, nell'arco di poche ore e nella
stessa giornata, da un'azione della nostra intelligence. La notizia del
rapimento di italiani (si parlava però di quattro uomini, di cui alcuni
indossavano una divisa blu) era stata diffusa venerdì dall'agenzia
internazionale Reuters ma non era stata confermata dalla Farnesina. Secondo
indiscrezioni di fonti informate raccolte sempre da Apcom la liberazione dei
due ostaggi sarebbe avvenuta anche grazie al pagamento di una somma di
denaro ai sequestratori. Massimo D'Alema da una parte, e il gruppo
parlamentare alla camera della Margherita, in una interrogazione, dall'
altra, chiedono ora se tale notizia sia fondata e, soprattutto, perché in
caso affermativo, il ministro degli esteri Frattini ne abbia taciuto nel suo
intervento in commissione alla camera. Fatto sta che nessuno del governo ha
smentito. Al contrario, il ministro della Difesa Antonio Martino,
interpellato dai giornalisti in proposito, ha risposto con parole criptiche:
«Ho sentito anch'io - ha risposto - che è stato detto che due operatori dell
'intelligence sono stati rapiti e poi rilasciati.
Naturalmente i servizi segreti sono segreti...». Parole che possono suonare
come un'implicita conferma. Che apre uno scenario gravissimo, per diversi
aspetti. Il primo già accennato: perché il silenzio di Frattini alla camera
(ma anche le smentite durante la trasmissione Porta a porta)? Secondo:
perché - si chiede la gente comune - per gli agenti dei servizi si è
trattato e per quattro civili "qualsiasi" no? Domande che si aggiungono ad
altri interrogativi. È credibile che Frattini, mentre partecipava allo show
di Vespa, non sapesse nulla dell'accaduto? Eppure Al Jazeera assicura di
aver informato immediatamente l'ambasciatore italiano in Qatar: È
immaginabile che questi non abbia a sua volta avvertito il suo ministro? Ed
è vero, come dice la sorella di Quattrocchi, che la famiglia ha appreso
della morte del congiunto dalla tv, e non, come aveva assicurato il
ministro, dagli uomini delle istituzioni? Molte altre domande si potrebbero
fare su ciò che in queste ore si muove attorno al dramma degli ostaggi.
Segno di una mancanza di trasparenza che non può e non deve essere
contrabbandata per riservatezza. Così come sarebbe profondamente sbagliato
considerare la linea di responsabilità ed unità scelta dall'opposizione come
acquiescenza rispetto ad una inaccettabile passività politica del governo.
Che mai come in queste ore dovrebbe dimostrare di essere all'altezza di chi
rappresenta.