[comunicati_lilliput] Lilliput a Fassino & Co.: la nonviolenza è la strada



Comunicato stampa Rete Lilliput
Ufficio Stampa Rete Lilliput: Cristiano Lucchi 339/6675294

Lilliput a Fassino & Co.: la nonviolenza è la strada
Riflessioni lillipuziane dopo la manifestazione per la pace di sabato scorso

Il Gruppo di lavoro tematico sulla nonviolenza e conflitti della Rete di
Lilliput prende una chiara distanza dai comportamenti violenti sia del
servizio d'ordine del partito dei DS che della decina di attivisti
appartenenti ai centri sociali che si sono svolti sabato 20 marzo 2004
durante la manifestazione di Roma. Questi atteggiamenti aggressivi hanno
spostato l'attenzione mediatica su una "polemica partitica e teatrale" che
allontana dalle serie motivazioni di una manifestazione mondiale contro la
guerra che che esprimeva solidarietà con i movimenti pacifisti americani,
che chiedeva con assertività il ritiro delle truppe armate dall'Iraq e il
riconfermare il potere soprannazionale dell'ONU; manifestazione che a Roma
ha visto quasi 2 milioni di persone scendere in strada pacificamente,
gioiosamente e serenamente.

L'ampissima partecipazione alla manifestazione di Roma del 20 marzo, in
contemporanea a manifestazioni in tutti i continenti tra cui gli americani,
dimostra ancora una volta la chiara contrarietà della maggioranza della
popolazione verso le scelte di guerra e di occupazione che si stanno
perpetrando in Iraq, come in Afghanistan o in Cecenia o in Africa. La
radicalità della scelta nonviolenta è il principio cardine del movimento
che vuole mantenere una coerenza tra il fine di un mondo diverso e i mezzi
con cui lo si vuole cambiare. Il GLT nonviolenza della Rete di Lilliput,
premettendo la non condivisione con la linea tenuta da alcuni esponenti dei
DS in parlamento sulla missione in Iraq ritiene l'aggressione alla
delegazione dei DS un atto non condivisibile di metodo violento che fa il
gioco di chi vuole apparire soltanto vittima dei facinorosi e intende
togliere forza a un movimento per il cambiamento che dovrà rimanere sempre
indipendente da tutti i partiti di ogni schieramento e posizione, sia
strutturalmente che culturalmente.

La Rete di Lilliput sostiene con forza chi mettendo in gioco creatività e
innovazione, con striscioni e cartelli, con bande musicali e bandiere
arcobaleno, ha contestato le scelte di sostegno a guerre di occupazione e
di sfruttamento ingiuste che sostengono i bilanci di multinazionali, banche
e borse. Sulla presenza militare italiana in Iraq ribadiamo l'assoluta
contrarietà e crediamo che tra i veri motivi del rifinanziamento ci siano
gli interessi dell'Eni, il colosso petrolifero italiano, che proprio
sull'area di Nassirya -sede dei militari italiani - con il regime
dittatoriale di Saddam Hussein aveva stipulato contratti di sfruttamento
che sarebbero divenuti esecutivi al cessare dell'embargo. A svelare gli
interessi per il rinnovo del contratto dell'Eni non sono solo gli ex
funzionari del colosso petrolifero italiano, ma quasi due milioni di
italiani che rifiutano un politica estera basata sull' occuapazione
miltiare per gli interessi di pochi gruppi industriali che condizionano
tutte le scelte economiche.

Crediamo nella forza della verità e della trasparenza e per questo sul sito
della Rete di Lilliput (www.retelilliput.net) abbiamo pubblicato gli
elenchi di come hanno votato i parlamentari sul rifinanziamento delle varie
missioni militari a cui l'Italia sta partecipandoe su cui non è una
garanzia la sola presenza delle Nazioni Unite. I cruenti scontri che la
scorsa settimana hanno riacceso il conflitto etnico in Kossovo sono la
dimostrazione che proprio le "guerre umanitarie" e l'appoggio ai gruppi
paramilitari di una delle parti, come l'Uck, sono controproducenti a una
risoluzione pacifica del conflitto. Riteniamo come unica via da percorrere
la coraggiosa scelta della nonviolenza sia nella risoluzione dei conflitti
internazionali che nazionali, inoltre la strada del dialogo, dell'ascolto
reciproco e della fiducia come presupposti di una politica seria ed al
servizio dei cittadini. La nonviolenza non è inerzia e astensionismo, ma è
forza positiva e intensa, che crea indipendenza dall'imitazione e
riproduzione della violenza altrui, è testimonianza che un modo giusto di
vivere i rapporti umani, nelle piccole e nelle grandi dimensioni,
èpossibile, anzi è necessario per sopravvivere.

Il GLT nonviolenza di Rete di Lilliput

Per maggiori dettagli è possibile contattare Gualtiero Via al 349/1758940