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La no-news-letter di Carta
Settimana dal 4 al 10 marzo

  1. Altre guerre
  2. La guerra di stato all'intelligenza
  3. Piccole carovane crescono
  4. Camilleri, Montalbano, la guerra, GenovaŠ
  5. Modello Scanzano: la Val di Susa
  6. Carta: avanti!
  7. Il Forum sociale africano: in Cartamondo



*** 1. Altre guerre ***

Luigi Bobba, presidente delle Acli, per polemizzare sul Corriere della Sera
con gli organizzatori della giornata per la pace del 20 marzo, ha adoperato
due argomenti: a) troppo antiamericani; b) troppo attenti all'Iraq e troppo
poco ad altre guerre, come quelle in Africa. Il primo argomento cade da sé:
il 20 marzo nasce su proposta dei pacifisti statunitensi: anche loro
"antiamericani"? Al secondo argomento, dedichiamo la copertina del numero di
Carta settimanale che va in edicola, come sempre giovedì e venerdì. Parliamo
di Uganda, che ha fatto capolino sui giornali grazie, si fa per dire, a un
massacro di civili, e di Burundi, che ha a sua volta conosciuto dieci
secondi di notorietà grazie all'assassinio del Nunzio apostolico. Ma Uganda,
Burundi e in generale la regione dei Grandi Laghi è l'altra faccia della
globalizzazione a mano armata. In Iraq il bottino è il petrolio. Qui l'oro,
i diamanti, l'acqua e un minerale, il coltan, essenziale per fabbricare i
telefoni cellulari che noi tutti allegramente adoperiamo. Un reportage
dall'Uganda, con una intervista al senatore Iovene, che c'è stato di
recente, e una ricostruzione del giallo in Burundi: chi ha ucciso il
cardinale Courtney, e perché il Vaticano tace, tanto da spingere Nigrizia,
il mensile dei missionari comboniani, a scrivere un editoriale per
sollecitare un'inchiesta vera?
http://www.carta.org/rivista/settimanale/2004/09/sommario.htm


*** 2. La guerra di stato all'intelligenza ***

Quando si è trattato di decidere sulla copertina del settimanale, avevamo
due alternative: l'Africa, e la protesta nelle università [i precari, che
dal 4 marzo organizzeranno molte cose in tutta Italia] e nelle scuole [il
tempo pieno, su cui si è tenuta sabato scorso una manifestazione nazionale].
Qualcuno ha detto: "La ministra Moratti e le proteste sono più di
attualità". Qualcun altro ha obiettato: "Ma l'Africa quando mai è di
attualità?". Questo argomento è stato decisivo, però, per far vedere quanto
ci abbiamo lavorato, oltre ai racconti di vita di precari dell'università e
di una scuola media di Primavalle, a Roma, pubblichiamo anche la seconda
copertina, che era già pronta. Domanda: abbiamo scelto bene? Sull'argomento
pubblichiamo poi anche il testo in italiano dell'"Appello contro la guerra
all'intelligenza", che, pubblicato dal settimanale francese "Les
inrockuptibles" [per aderire: appel at lesinrocks.com, carta at carta.org], ha
suscitato una marea di adesioni e una pagina intera di Le Monde. Vi si
sostiene che, come accade in Italia, insegnanti e intermittenti dello
spettacolo, medici e magistrati, ecc. sono sotto l'attacco del governo della
destra, non solo economicamente m anche per la semplificazione idiota di
ogni problema sociale. Come non essere d'accordo, dopo il Berlusconi dei
"politici ladri" e il Bossi del "papa romanesco"?
http://www.carta.org/rivista/settimanale/2004/09/sommario.htm
http://www.carta.org/agenzia/agenzia2004/mar/040302/040302appello.htm


*** 3. Piccole carovane crescono ***

Naturalmente non ci siamo dimenticati delle carovane della pace, di cui anzi
Carta è uno dei promotori. Nel numero in uscita vi raccontiamo i tre punti
di partenza e cosa è accaduto quando i siciliani che tentavano di arrivare
ai cancelli della base Usa di Sigonella hanno parlato con i friulani che
erano ai cancelli della base Usa di Aviano. Il sito di Carta ha una home
page speciale, dedicata al 20 marzo e alle carovane: lì potete trovare,
giorno per giorno, quel che accade, chi dice cosa, la mappa delle basi Usa
in Italia e così via.
http://www.carta.org/rivista/settimanale/2004/09/sommario.htm
http://www.carta.org/


*** 4. Camilleri, Montalbano, la guerra, GenovaŠ***

Se vi piacciono le conversazioni intelligenti, pacate e su molti argomenti,
Carta può offrirvi una lunga chiacchierata con Andrea Camilleri. Al quale,
quando pubblicò l'ultimo romanzo del commissario Montalbano, che meditava di
dimettersi dopo quel che i suoi colleghi avevano combinato a Genova, un
lettore arrabbiato obiettò: "Lei non ha il diritto di mettere in bocca a
Montalbano le sue idee politiche!". Camilleri parla della guerra preventiva,
del razzismo, del movimento per un'altra globalizzazione e di molte altre
cose, come la Sicilia: "Io - dice - sono un italiano nato in Sicilia".
http://www.carta.org/rivista/settimanale/2004/09/sommario.htm


*** 5. Modello Scanzano: la Val di Susa ***

È più che un reportage, quello di Chiara Sasso: è un pezzo di vita. Perché
lei, insieme a praticamente tutti gli abitanti della Val di Susa combatte da
quattordici anni contro una linea ferroviaria ad alta velocità che
devasterebbe l'ambiente. Storia della Scanzano più lunga, che non molla:
oggi, mercoledì, tutti i sindaci della valle erano a Roma a presentare il
loro rifiuto della Tav al ministro alle Grandi Opere, ing. Lunardi. E
venerdì scorso la Comunità montana della Bassa Valle di
Susa e della Val Cenischia ha votato all'unanimità [da Rifondazione a Forza
Italia], un documento tecnico con le osservazioni richieste dalla Regione
Piemonte sul progetto preliminare presentato dalle ferrovie. Così, la valle
intera si presenta compatta a Roma. Il documento era stato discusso e
approvato in tutti i consigli comunali. Ancora, giovedì il Tar del Lazio
dovrà pronunciarsi sul doppio esposto presentato dai legali della Comunità
montana, il primo contro il parere positivo della Regione Piemonte sul
"cunicolo esplorativo" di Venaus, che ha le stesse dimensioni e lo stesso
impatto ambientale della galleria in cui dovrebbe correre il treno. Il
secondo esposto riguarda il fatto che il progetto della Torino-Lione è stato
inserito in una delibera del Cipe, datata 21 dicembre 2001, che fa
riferimento alla "legge obiettivo" di Lunardi, pubblicata solo una settimana
dopo, il 27 dicembre, sulla Gazzetta Ufficiale. Piccoli trucchi. Intanto, la
nostra inchiesta sul "modello Scanzano" è alla terza puntata, dopo Termoli e
Civitavecchia. La prossima settimana: Terlizzi difende il suo ospedale.
http://www.carta.org/rivista/settimanale/2004/09/sommario.htm


*** 6. Carta: avanti! ***

Ecco il bilancio [provvisorio] della "ricapitalizzazione" della cooperativa
Carta e, in generale, dell'andamento del nostro "mezzo di comunicazione
sociale". Appassionante come un giallo, abbiamo scritto. Trovate molte cifre
e alcuni ragionamenti nella pagina 3 del nuovo numero del settimanale.
L'essenziale è questo: ci mancano ancora una trentina di quote sociali per
arrivare alle famose 200, e, se fossero una cinquantina, di qui a maggio,
sarebbe molto meglio. E se non avete i 516 euro della quota-socio,
abbonatevi, regalate un abbonamento o trovate, come molti hanno già fatto,
un gruppo che si unisca a voi per arrivare a quella cifra [ad esempio,
Riccardo Bella di Milano cerca compagni di quota: scrivete a
riccardobella at fastwebnet.it]. Siamo sull'orlo delle provvidenze di stato
all'editoria cooperativa, e inciampare ora sarebbe, a proposito di giallo,
un vero crimine.
http://www.carta.org/rivista/capitale/index.htm
http://www.carta.org/rivista/abbonamenti/abbonamenti.htm


*** 7. Il Forum sociale africano: in Cartamondo ***

In Mali si terrà il Forum continentale dedicato al cotone, punto di rottura
dei negoziati Wto a Cancún. Se ne volete saper di più, cliccate venerdì sul
sito di Carta e su Cartamondo, il nostro settimanale di non notizie dal sud
del mondo. In cui si parla anche di: Repubblica dominicana, i migranti
haitiani e un nuovo sciopero generale nel paese condotto allo sfascio dalle
politiche del Fmi; Isole Marshall, dopo cinquant'anni dalla bomba atomica a
Bikini, gli abitanti aspettano ancora di tornarci; Giappone, le ragioni del
20 marzo nel paese di Hiroshima e Okinawa; Israele, l'esercito israeliano
vuol costringere gli obiettori di coscienza a costruire il muro; Mozambico,
l'Onu costretta a tagliare i programmi per i bambini mentre avanza la
siccità; Guinea equatoriale, gli Usa battono il Golfo di Guinea alla ricerca
di nuovi giacimenti; Slovacchia, traffici di armi "legali" e non verso vari
paesi africani; Irlanda, boicottaggio della Coca Cola nelle università;
Bolivia, sono già dieci i municipi da cui gli indigeni hanno cacciato
sindaci e polizia. E altro ancora.
http://www.carta.org/cartamondo/index.htm