rassegna del 2\3\2004





    dalla nuova del 2\3\2004  cronaca di Olbia


Incontro tra la Regione, il ministero dell?Ambiente e i tecnici delle Asl:
via ai controlli
Radioattività, oggi giorno decisivo
Alla Maddalena un vertice sui rischi della presenza nucleare


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 LA MADDALENA. Oggi è il giorno della verità. Almeno si spera. Oggi, alla
Maddalena arriveranno, a mezzogiorno, il presidente della Regione Italo
Masala (foto a sinistra), l?assessore all?Ambiente Emilio Pani (foto a destra),
l?assessore alla Sanità Roberto Capelli. Insieme a loro, il direttore generale
del ministero dell?Ambiente Cosentino, i rappresentanti dell?Apat (Agenzia
problemi ambiente servizi tecnici), dell?Icram (Istituto cultura ricerche
scientifiche tecnologiche applicate al mare) e dell?Arpas (Agenzia Regionale
protezione ambiente Sardegna). In più, il presidente del Parco Cualbu e
rappresentanti della Marina italiana. e Politici e funzionari regionali
e statali che incontreranno, per un vertice tecnico, i responsabili delle
Asl. Obbiettivo: fare il punto sullo stato della salute delle acque e dell?aria
della Maddalena; capire come sarà possibile accertare eventuali rischi radioattivi,
dopo gli allarmi seguiti all?incidente al sottomarino americano Hartford,
dopo i prelievi dell?istituto francese che aveva denunciato la presenza
in quantità fuori dalla norma del Torio. (a.n.)



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dall'unione sarda del 2\3\2004
 cronaca  Gallura




La Maddalena.
Posizione controcorrente espressa dal rappresentante di Forza Italia a Palazzo
Sciuti

«Un atto di disprezzo verso la popolazione»
Mozione del consigliere provinciale Giudice per dire no al raddoppio della
base

Alla vigilia del vertice con il presidente Masala, convocato per dare risposte
sulla reale situazione in materia di radioattività, si rafforzano le iniziative
contro il raddoppio della base statunitense nell?isola di Santo Stefano.
La più significativa è quella assunta dal consigliere provinciale Giulio
Giudice, maddalenino, eletto in una lista di Forza Italia, che ha presentato
una mozione contro il raddoppio delle strutture e delle superfici a favore
della Marina militare degli Stati Uniti.
Secondo il progetto è prevista la realizzazione complessiva di opere per
oltre 52mila metri cubi. Giudice, che parla anche a nome della commissione
provinciale all?ambiente e ai lavori pubblici, da lui presieduta, esprime
gravissima preoccupazione per il comportamento tenuto dall?amministrazione
comunale maddalenina e da quella regionale e dal Governo. E denuncia lo
stato di pericolo e di allarme creato dal presunto aumento di malattie di
tipo tumorale e di altre gravi patologie riscontrate nella popolazione di
La Maddalena e delle aree limitrofe. Il consigliere provinciale maddalenino
va giù pesante e non esita a porre in evidenza «l?insipienza, l?omertà e
l?ottusità, anche sul piano formale, dimostrata da rappresentanti politici
che hanno evitato di prendere posizione, nei termini giuridicamente corretti,
in Consiglio regionale contro un vero e proprio abuso in materia di diritto
internazionale». Secondo Giudice «la base Usa non fa parte degli accordi
Nato ed è, comunque, estranea agli accordi di difesa dell?Unione europea,
come pure agli accordi assunti dal Consiglio e dal Parlamento europei in
ordine ai principi di difesa comune». Proseguendo nella proposta di ordine
del giorno, il consigliere provinciale afferma che la realizzazione del
progetto riguardante la base Usa «è un vero e proprio atto di sopruso, di
offesa e di disprezzo nei confronti delle popolazioni residenti, che hanno
espresso una volontà del tutto contraria».
Secondo Giudice, del caso dovrebbe occuparsi la Corte di giustizia della
Comunità europea «su richiesta della Regione Sardegna e, in particolare,
del Comitato europeo delle regioni, che ha dimostrato di essere molto attivo,
come è accaduto in occasione dell?inquinamento delle coste della Galizia».

La mozione si chiude con la richiesta di un ordine del giorno, con il quale
il consiglio provinciale di Sassari decida di attuare iniziative connotate
da reale incisività ed in grado di scuotere l?opinione pubblica.

Piero Bardanzellu





La Maddalena
Pdci e Wwf

«Cualbu ha perso l?occasione per tacere»

La segreteria cittadina del Partito dei Comunisti Italiani ha diffuso un
comunicato molto critico nei confronti del presidente dell?Ente Parco, Gianfranco
Cualbu. Lo spunto è dato dalla risposta che quest?ultimo ha dato al presidente
gallurese del Wwf reo di aver prelevato dei campioni di alga nelle acque
del Parco. La segreteria del Pdci ritiene vergognoso che «oggi il signor
Cualbu, in nome della legge e del regolamento del Parco, come lui tiene
a precisare, bacchetta e vuole addirittura denunciare l?associazione ambientalista
per essersi occupata della salute pubblica dei maddalenini, dei galluresi
e dei sardi tutti».
La nota sottolinea ancora che quando «un sommergibile a propulsione nucleare
si schianta sugli scogli, porta via pezzi di roccia, lascia sul posto vernice
e materiale ferroso, si registra presenza di sostanze radioattive nelle
acque antistanti la base Usa di Santo Stefano» all?Ente Parco tutti tacciono.
Se però il Wwf «effettua un prelievo di pochi grammi di alga rossa, e segnala
l?inquietante innalzamento dei valori radioattivi assistiamo alle vergognose
dichiarazioni di un signore che, messo sulla poltrona di presidente del
Parco nazionale dell?Arcipelago da un ministro molto distratto, vuole far
sentire la sua voce. Sarebbe stato più apprezzato un intervento sul problema
della radioattività, sull?ampliamento delle strutture di Santo Stefano e
sul potenziamento della base Usa».
La conclusione del commento dei Comunisti italiani è che «su tutto questo
noi sappiamo interpretare il suo silenzio: ha taciuto allora, avrebbe fatto
bene a tacere adesso. Una grande occasione perduta per stare zitto. Quei
campionamenti avrebbe dovuto commissionarli lui per rispettare la carica
che, visti i risultati, gli è stata immeritatamente conferita». (f. n.)