Saddam, il nostro Golem



Vi giriamo questa email per diffondere il pensiero dell'America che non si
rispecchia nella attuale amministrazione Bush.


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Saddam, il nostro Golem
MICHAEL MOORE

Grazie al cielo Saddam è di nuovo in mani americane. Sicuramente gli siamo
mancati. Insomma, aveva proprio un brutto aspetto! Ma almeno ha avuto una
visita dentistica gratuita. Una cosa che molti americani non riescono
proprio a ottenere. All'America è sempre piaciuto Saddam. Abbiamo amato
Saddam. L'abbiamo trovato. L'abbiamo armato. L'abbiamo aiutato a gasare le
truppe iraniane. Ma poi ha fatto un casino. Ha invaso l'emirato
dittatoriale del Kuwait e, nel farlo, ha fatto la peggiore cosa
immaginabile: ha minacciato un nostro amico ancora migliore - il regno
dittatoriale saudita, e le sue vaste risorse petrolifere. I Bush e la
famiglia reale saudita sono stati e sono soci in affari e Saddam ha
commesso un errore regale nell'approssimarsi troppo al loro ricco
territorio. Da quel momento, la stella di Saddam ha cominciato a declinare.

Ma non è sempre stato così. Saddam è stato un nostro buon amico e alleato.
Abbiamo appoggiato il suo regime. Non è la prima volta che aiutavamo un
assassino. Ci piace giocare al dottor Frankenstein. Abbiamo creato molti
mostri - lo scià in Iran, Somoza in Nicaragua, Pinochet in Cile - per poi
esprimere ignoranza o sconcerto ogni qualvolta questi ultimi si facevano
prendere da raptus omicidi e massacravano popolazioni intere. Ci piaceva
Saddam perché voleva combattere gli ayatollah. Per questo gli abbiamo dato
miliardi di dollari per comprare armi. Armi di distruzione di massa. E'
vero, le aveva. E noi lo sapevamo: gliele abbiamo date noi.

Abbiamo autorizzato e incoraggiato le imprese americane a fare affari con
Saddam negli anni `80: è così che ha potuto ottenere agenti chimici per
usarli nelle sue armi di distruzione di massa. Quella che segue è una lista
di alcune delle cose che gli abbiamo mandato (secondo un rapporto del
Senato Usa del 1994): Bacillus Anthracis, causa di antrace; Histoplasma
Capsulatam, causa di infezioni ai polmoni, al cervello, alla spina dorsale
e al cuore; Brucella Melitensis, un batterio che può danneggiare gli organi
principali; Clostridium Perfringens, batterio altamente tossico che può
causare malattie sistemiche; Clostridium tetani, sostanza altamente tossica.

E questa è una lista di alcune delle aziende americane che hanno sostenuto
Saddam facendo affari con lui: At&T, Bechtel, Caterpillar, Dow Chemical,
Dupont, Kodak, Hewlett-Packard e Ibm.

Eravamo in così buoni rapporti con il buon vecchio Saddam che abbiamo
deciso di dargli delle immagini satellitari per individuare le postazioni
delle truppe iraniane. Sapevamo come avrebbe usato quelle immagini e
sicuramente, appena gli abbiamo mandato le foto, ha gasato quei soldati. E
noi siamo restati in silenzio. Perché era il nostro amico, e gli iraniani
erano il "nemico". Un anno dopo, abbiamo ristabilito con lui piene
relazioni diplomatiche.

Subito dopo, ha gasato il suo stesso popolo, i kurdi. Potreste pensare che
un tale atto ci avrebbe spinto ad allontanarci da lui. Il Congresso ha
cercato di imporre sanzioni economiche contro Saddam, ma l'amministrazione
Reagan ha rapidamente respinto quest'ipotesi: niente e nessuno doveva far
deragliare il treno del buon vecchio Saddam. Abbiamo avuto una relazione
quasi amorosa con questo Golem che in parte abbiamo creato.

E, come il mitico Golem, Saddam alla fine si è ribellato al suo creatore. A
quel punto Saddam andava catturato. Ma ora che è stato riportato indietro
dalle sue lande desolate, forse avrà qualcosa da dire sul suo creatore.
Forse verremo a sapere qualcosa di interessante. Forse Donald Rumsfeld
potrebbe sorridere e stringere ancora la mano di Saddam, come fece nel 1983
quando andò a Baghdad a trovarlo.

Ma forse non ci troveremmo nella situazione in cui siamo se Rumsfeld, Bush
padre e compagnia bella non fossero stati così ansiosi di tornare agli anni
`80 e regolare i conti con il loro mostro nel deserto.

Nel frattempo, qualcuno sa dov'è quel tipo che ha ucciso 3000 persone l'11
settembre? L'altro nostro Golem? Forse è anche lui in una buca per topi.
Troppi piccoli mostri, troppo poco tempo prima delle elezioni.

Non demordete, candidati democratici. Questi bastardi ci hanno portato in
guerra raccontandoci menzogne; le stragi continueranno; il mondo arabo ci
odia ferocemente e sicuramente nei prossimi anni pagheremo tutto questo di
tasca nostra. Nulla di quanto accaduto domenica (o nei nove mesi scorsi) ci
ha resi minimamente più sicuri nel mondo del dopo 11 settembre. Saddam non
è mai stato una minaccia per la nostra sicurezza nazionale. Il nostro
desiderio di giocare al dottor Frankenstein ci condanna tutti.


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