[comunicati_lilliput] COP9 - Tipi da spiaggia a Milano!



Comunicato stampa Rete Lilliput
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COP9 - Tipi da spiaggia a Milano!
L'Azione Diretta Nonviolenta di Rete Lilliput: una risata per cambiare clima

MILANO, 6 DICEMBRE - Zanzare, cammelli, bagnanti, ombrelloni: così Milano
tra dieci anni? Questa mattina i Gruppi di Azione Nonviolenta (GAN) di Rete
Lilliput hanno raccontato a modo loro come potrà cambiare il mondo se
RUSSIA e STATI UNITI non firmeranno il protocollo di Kyoto. Un'opera di
sensibilizzazione che ha strappato qualche sorriso, ma soprattutto ha
costretto i passanti a pensare che il futuro del pianeta è in pericolo e
che gli interessi economici di pochi rischiano di diventare una catastrofe
per l'umanità.

Rete Lilliput, da sempre impegnata sui temi ambientali, chiede di invertire
la tendenza dell'attuale sistema di sviluppo che sta stravolgendo il clima
del pianeta. Un dato per tutti: negli ultimi 15 anni si sono registrate le
temperature più alte del millennio. A pagare le spese dei cambiamenti
climatici saranno le generazioni future e le popolazioni pi deboli del
pianeta con meno risorse per far fronte ai mutamenti ambientali conseguenti
ai cambiamenti climatici (desertificazione, inondazioni, carestie,
diffusione di malattie). L'ultimo rapporto dell'IPCC, il gruppo
intergovernativo istituito dall'ONU per monitorare i cambiamenti climatici
a livello planetario, parla chiaro: la responsabilità imputabile ai gas di
serra (in particolare CO2) prodotti dall'utilizzo di combustibile fossile
(petrolio). 

Il protocollo di Kyoto stipulato nel 1997 proprio con lo scopo di ridurre
le emissioni di gas serra, il primo accordo mondiale sui cambiamenti
climatici che preveda delle sanzioni per chi non ne rispetta i parametri.
E' a rischio nella sua attuazione proprio per il rifiuto di ratificarlo da
parte di Russia e Usa che impediscono di fatto a tutti gli altri paesi, di
utilizzare questo prezioso strumento per controllare i cambiamenti del
clima. L'Italia da parte sua ha ratificato il protocollo nel 2002,
impegnandosi a diminuire le proprie emissioni del 6,5%, ma poi ha fatto
esattmente il contrario: si calcola infatti che oggi le emissioni siano
aumentate del 5,4% dal 1990, il che significa che entro il 2012 dovremo
ridurle del 12%! Nel frattempo, nel nostro paese si prevede un aumento di
circa il 30% delle emissioni dovute a trasporto su gomma, mentre si
continua a investire pochissimo sulle energie rinnovabili. 

In questo contesto Rete Lilliput chiede ai cittadini di prendere coscienza
del fatto che il futuro della vita su questo pianeta seriamente in pericolo
e di conseguenza di rivedere il proprio stile di vita individuale,
riducendo il consumo di energia, e allo stesso tempo di chiedere al governo
italiano di rispettare con serietà e correttezza i parametri del protocollo
di Kyoto oltrechè denunciare l'irresponsabilità di quei paesi, in
particolare Usa e Russia, che per un tornaconto meramente economico si
rifiutano di ratificarlo.


Per contatti e maggiori informazioni
Marco Forlani - 348/ 3723812
forlaski at hotmail.com - Gruppo di Azione Nonviolenta Rete Lilliput