A Nancy Roc, perseguitata a Haiti, premio giornalistico per i diritti umani.



[Firenze, 4 dicembre 2003. 55° Anniversario della Dichiarazione
Universale dei Diritti umani].

E' stato significativo ed emozionante aver visto associare, al nome di
Nancy Roc giornalista radiofonica haitiana e creatrice di un programma
coraggioso e avversato dal regime, la rappresentanza di PeaceLink nella
persona del sottoscritto, nella cerimonia di premiazione del premio
giornalistico internazionale "Unesco-Flip" quest'oggi in Palazzo Vecchio
a Firenze.
"Voce a chi non ha voce" infatti è uno dei nostri principali scopi - e
ugualmente da lei, voce del suo popolo, voce che si sforza di restare
indipendente nonostante minacce ed attentati nel suo Paese.

Ed ecco la motivazione del premio:

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Il Premio giornalistico Internazionale "Unesco-Flip" per il giornalismo
radiofonico viene assegnato a Nancy Roc, come riconoscimento per il
programma Mètropolis, di cui è ideatrice e conduttrice, in onda su Radio
Mètropole, Haiti.
L'Institut International de la Presse individua Haiti come uno dei paesi
dove la situazione della stampa è critica. Dall'omicidio di Jean
Dominique, direttore di Radio Haiti Inter,freddato a colpi d'arma da
fuoco, al linciaggio di Brignol Lindor,giornalista di Radio Echo 2000, i
media indipendenti haitiani continuano a subire una feroce repressione:
minacciati di morte, aggrediti dalla polizia o dai sostenitori di un
governo autoritario e violento, che incita ad applicare la formula
"tolleranza zero" per impedire una corretta e onesta informazione.
Almeno dieci giornalisti hanno dovuto lasciare il paese costretti
all'esilio forzato.
In questo contesto di insicurezza e degrado della libertà
d'informazione, l'emissione radiofonica Mètropolis si distingue per la
coraggiosa e imparziale analisi politica e sociale della realtà
haitiana, e per la tenace difesa della libertà dei media indipendenti.  
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Assieme a lei, al termine di un'intensa giornata dedicata alla
"comunicazione per i diritti umani" promossa dall'UNESCO e
dall'associazione giornalisti freelance italiani, altri personaggi
illustri ma spesso sconosciuti nell'universo nascosto del giornalismo in
prima linea e delle attività in favore della pace nel mondo.

Giorgio Fornoni, da trent'anni alla riceca dell'"uomo", quello che nasce
dalla sofferenza e dalle prove più ardue. Freelance e collaboratore del
programma REPORT di RAITRE.
Roberto Dotti, fotografo e testimone - una tra tante - delle realtà di
grande sofferenza tra i lebbrosi in India; già insignito di importanti
premi e citazioni internazionali.
Lidia Castellani, con incarichi nel passato presso il Ministero degli
Interni, germanista e traduttrice. Freelance dal 1989 per diverse
importanti testate. Scrittrice vitale e profonda, segnalo il suo ultimo
libro "Mamma senza paracadute".
Lucia Vastano inviata in tutte le terre di guerra, pubblicando servizi e
reportages.Autrice del recente libro "Vajont, l'onda lunga" frutto di
un'inchiesta durata oltre due anni.
Daisaku Ikeda, presidente di un'associazione buddista internazionale che
conta più di 12 milioni di membri in tutto il mondo, la "Soka Gakkay
Internazionale" (SGI). Fondatore di numerose istituzioni, premio Nobel
per la pace nel 1983, e un impegno costante nell'educazione e nel
dialogo culturale di pace.

(il programma completo del convegno è già pubblicato nel sito di
PeaceLink, all'indirizzo
http://lists.peacelink.it/pcknews/msg06821.html)

-- 
Roberto Del Bianco <delbia at casamia.org>
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