Legge Gasparri. Appello di Zanotelli, Ciotti, Strada, Chiesa, Vermigli



Non c'è democrazia con la legge Gasparri!
Appello della società civile per la libertà di informazione: Alex
Zanotelli, Luigi Ciotti, Gino Strada, Giulietto Chiesa invitano alla
mobilitazione per tutelare i principi di libertà di pluralismo espressi
dalla Costituzione Italiana

Un'idea nata durante la decima Marcia per la giustizia che si è svolta da
Agliana-Quarrata lo scorso 13 dicembre sul tema "I diritti degli altri" e
che ha mobilitato oltre 5000 persone per fermare il Wto di Cancun. Oggi,
dopo quel successo, Alex Zanotelli, Luigi Ciotti, Gino Strada, Giulietto
Chiesa, con il sostegno di Antonio Vermigli della Rete Radiè Resch/Rete
Lilliput di Quarrata, lanciano un appello in difesa della Costituzione del
nostro paese messa in grave pericolo dalla Legge Gasparri
sull'informazione, in discussione in queste ore in Parlamento. All'appello
è possibile aderire inviando una mail ad Antonio Vermigli
mailto:a.vermigli at rrrquarrata.it o via fax allo 0573/718591.

Ecco il testo dell'appello
La cosiddetta "legge Gasparri" sul sistema radiotelevisivo, approvata dal
Senato, viola lo spirito e la lettera della Costituzione italiana, esprime
il livello di pericolo che stiamo tutti correndo a proposito della libertà
di informazione. Non solo è in gioco il pluralismo dell'informazione (cosa
già evidente è in atto), ma si precostituisce la sua fine attraverso
ulteriori concentrazioni editoriali e pubbliciatarie.

L'estensione del tetto antitrust dal 30% del solo mercato televisivo al 20%
dell'intero mercato pubblicitario significa dare un colpo mortale
all'informazione indipendente. Si prevede una Rai privatizzata -cosa che
riteniamo assolutamente errata in linea di principio, poichè l'intera
vicenda mondiale delle privatizzazioni dei mezzi di comunicazione di massa
ha ampiamente dimostrato di condurre dovunque non a un maggiore pluralismo
ma a una formidabile serie di concentrazioni in poche mani di enormi poteri
mediatici- posta sotto il controllo diretto del potere esecutivo. Sarebbe
la formalizzazione sostanziale di un regime di monopolio informativo in
mano al governo e a privati che sono alleati del governo.

Anche su questi aspetti chiediamo ai parlamentari dell'opposizione di non
ammettere cedimenti tra le loro file. Essa non tiene assolutamente conto
delle indicazioni in materia che il Presidente della Repubblica affidò alle
Camere con il messaggio del 23 luglio scorso, e con le quali anzi si pone
in esplicito e clamoroso contrasto. Il disegno di legge "Gasparri" ci
appare un attacco diretto al pluralismo informativo-comunicativo e, come
tale, costituisce una violazione dei diritti di tutti, sia di quelli che
hanno votato contro, sia di quelli che hanno votato per Berlusconi (ne
siano essi, o meno, consapevoli). E' un terreno dal quale non si può
retrocedere. Senza democrazia nella e della comunicazione non può esistere
democrazia reale iu un paese moderno. "Con questa televisione - diceva
l'americano Karl Popper vari anni fa - non si può avere democrazia".

Chiediamo a tutte le forze democratiche, ai lavoratori, agli intellettuali,
ai giornalisti, agli operatori di cultura di mobilitare tutte le forze per
la libertà d'informazione. Anche per questa ragione noi confidiamo nel
fatto che il Presidente della Repubblica saprà valutare il contenuto della
legge, quando essa giungerà sul suo tavolo per la promulgazione, valutarne
a fondo la conformità ai principi di libertà di pluralismo espressi dalla
Carta Costituzionale.

Primi firmatari: Alex Zanotelli, Luigi Ciotti, Gino Strada, Giulietto
Chiesa, Antonio Vermigli

Per adesioni e informazioni
Antonio Vermigli - tel. 339/5910178
Rete Radié Resch di Quarrata (PT)
E-mail: mailto:a.vermigli at rrrquarrata.it