La nonviolenza e' in cammino. 660



LA NONVIOLENZA E' IN CAMMINO

Foglio quotidiano di approfondimento proposto dal Centro di ricerca per la
pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. e fax: 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

Numero 660 del primo settembre 2003

Sommario di questo numero:
1. Maria G. Di Rienzo: lavorare insieme (e aver cura l'uno dell'altro)
2. Alcune note per una bibliografia essenziale per un accostamento alla
nonviolenza (parte quinta)
3. Ileana Montini: di maestri e umanita'
4. Mariagrazia Bonollo: Congo, la guerra di cui nessuno parla e' davvero
finita?
5. "Associazione per i popoli minacciati": verita' e giustizia per gli
indios minacciati
6. Un corso per mediatori internazionali di pace
7. La "Carta" del Movimento Nonviolento
8. Per saperne di piu'

1. FORMAZIONE. MARIA G. DI RIENZO: LAVORARE INSIEME (E AVER CURA L'UNO
DELL'ALTRO)
[Ringraziamo Maria G. Di Rienzo (per contatti: sheela59 at libero.it) per
questo testo. Maria G. Di Rienzo e' una delle principali collaboratrici di
questo foglio; prestigiosa intellettuale femminista, saggista, giornalista,
regista teatrale e commediografa, formatrice, ha svolto rilevanti ricerche
storiche sulle donne italiane per conto del Dipartimento di Storia Economica
dell'Universita' di Sidney (Australia); e' impegnata nel movimento delle
donne, nella Rete di Lilliput, in esperienze di solidarieta' e in difesa dei
diritti umani, per la pace e la nonviolenza]
Lavorare ad una campagna per il cambiamento sociale e' un'esperienza
intensa.
L'intensita' emotiva e politica viene esacerbata da scadenze predeterminate
dall'esterno, e per quanto voi pianifichiate i vostri interventi, non c'e'
dubbio che vi si presenteranno situazioni in cui dovrete concentrare lo
sforzo su un punto, in un luogo, in pochi giorni, ecc.
Quando le persone lavorano in queste condizioni di urgenza, finiscono
ovviamente per passare molto tempo insieme: da un lato questo e' "magico",
nel senso che troverete bellissimo costruire con altri/e cio' in cui
credete; dall'altro lato il peso dell'impegno puo' schiacciarvi e puo'
sembrarvi che agire "in tempo" sia l'unica cosa importante.
Alcuni di voi finiranno per fare pressione sugli altri perche' si lavori "di
piu'", "piu' in fretta", senza badare al processo decisionale o ai
sentimenti delle persone del gruppo, e poiche' nessuno vuol essere biasimato
per il fallimento della campagna e' facile che si inneschi un circolo
vizioso di silenzio e obbedienza al "capo".
Scordatevi di diventare piu' efficienti, in questo modo: lo diventerete
meno.
*
Non potete mettere da parte i vostri bisogni personali e umani solo perche'
stato lavorando con altri ad una campagna: essi non scompariranno al vostro
comando, e anche se evitate di esplicitarli, vi roderanno dall'interno fino
a farvi esplodere in qualche modo (l'abbandono o lo spaccarsi del gruppo,
litigi clamorosi, accuse e controaccuse, ecc.).
E' necessario che troviate modi per ridurre le tensioni e per aver cura di
voi stessi e dei vostri amici ed amiche; farlo comportera' una grossa
differenza quando giungerete alla fase di valutazione del vostro lavoro e
porra' basi forti per il futuro, e in effetti, farlo o non farlo potrebbe
comportare la differenza fra il continuare ad esistere come gruppo e
sciogliersi.
Ecco alcune cose che potrebbero aiutarvi se le tenete a mente.
*
1. Le persone hanno stili differenti di lavoro e non e' ragionevole
aspettarsi che essi cambino durante la campagna. Alcune persone sono sempre
puntuali, altre sono cronicamente in ritardo; alcune desiderano pianificare
il loro lavoro nei dettagli, altre lasciano spazio all'improvvisazione...
Fino a che un comportamento non e' offensivo, teso alla competizione e al
dominio del gruppo, imparate a convivere con queste differenze: sono una
delle vostre ricchezze e delle vostre risorse, se ci riflettete. Inutile
mettere Giovanni a comporre il volantino, perche' sappiamo che si
dimentichera' qualcosa, che non lo spedira' quando concordato, eccetera, ma
sappiamo anche che quando si tratta di parlare in pubblico e' veramente in
gamba. Allora, permettete alle persone di lavorare nei modi che trovano
confortevoli: non e' detto che debba essere sempre Giovanni a parlare in
pubblico, e' essenziale che i ruoli possano ruotare fra voi, ma se gli
affidate il compito di scrivere il volantino e' bene affiancargli una
seconda persona. Quando invece i comportamenti sono fonte di disagio e
disturbo, parlatene direttamente con la persona interessata, in modo chiaro
e leale (e' molto meglio che mugugnare alle sue spalle e formare gruppetti
di scontenti).
*
2. Le persone hanno disponibilita' di tempo differenti. Se vi aspettate che
ciascuno/a metta nel lavoro per la campagna lo stesso numero di ore a
settimana, limiterete considerevolmente il numero dei volontari. Se
ragionate su questo insieme, organizzando i compiti e le responsabilita' in
accordo al tempo disponibile, vi assicurerete la continuazione dell'impegno
di ognuno/a.
*
3. Predisponete un processo decisionale inclusivo, in cui ogni membro del
gruppo partecipi alla pianificazione collettiva, ma non esauritevi in
continue e lunghissime assemblee: in queste situazioni la gente tende a
distrarsi e a perdere interesse, e a volte esse risultano cosi' stancanti da
non lasciar la voglia di fare altro. Trovate un sistema per cui la decisione
collettiva sia di massima, e i dettagli vengano lasciati alle capacita' dei
sottogruppi o dei singoli incaricati. Tenetevi costantemente informati di
cio' che state facendo nei vari sottogruppi, ascoltatevi l'un l'altro,
rispettate il lavoro altrui ed esprimete sempre cio' che sentite vero e
giusto per voi.
*
4. Ci sono persone che vogliono dirvi come dovete fare le cose, ma non
vogliono assumersi la responsabilita' di far accadere quelle stesse cose.
Oppure, si mostrano una volta ogni dieci incontri, per esempio, e vogliono
cambiare tutto quello che e' gia' stato deciso. La tentazione di indicare
loro la porta e' grande, lo so. Anche qui, dite chiaramente a queste persone
che il loro comportamento e' scorretto, ma allo stesso tempo aggiungete che
ascolterete volentieri le loro proposte, e che se esse incontreranno il
gradimento del gruppo, e se loro che le presentano si impegnano a metterle
in opera... bene, perche' no? Magari non questa volta, se abbiamo gia'
deciso e stiamo implementando un progetto, ma la prossima.
*
5. Gli incarichi non vanno distribuiti a caso. Alcune persone sono molto
brave in certi lavori, ma preferiscono non farli. Nessuno vuol essere
incastrato nella medesima mansione per tutto il tempo. Altre persone evitano
certi lavori perche' non sanno bene come farli, o pensano che non li
svolgerebbero adeguatamente, ed hanno paura di sbagliare. Ci sono vari modi
di rispondere a queste situazioni: potete, come suggerito sopra, affiancare
qualcuno che sa gia' come si fa a qualcun altro che non lo sa ancora; potete
suggerire che chi fra di voi e' "esperto" (ad esempio nello scrivere
comunicati stampa o volantini) tenga un seminario per il resto del gruppo:
fate in modo che vi sia una continua condivisione delle abilita'
individuali, di modo che le capacita' di ciascuno/a si espandano. Fate
ruotare i compiti noiosi e ripetitivi.
*
6. Suddividete il vostro percorso in scopi raggiunti e da raggiungere.
Non mancate di notare quando avete portato a termini uno specifico compito:
se al contrario il vostro lavoro dovesse apparirvi amorfo e senza fine
facilmente lo abbandonerete.
*
7. Ricordatevi di dirvi l'un l'altro che state facendo un buon lavoro, un
lavoro grande e necessario. A volte ci concentriamo cosi' tanto sul prossimo
scopo da raggiungere da non prenderci il tempo di apprezzare quanto abbiamo
gia' ottenuto. C'e' assoluta necessita' che ciascuno/a di voi sia "presente"
in questo modo per gli altri membri del gruppo.

2. MATERIALI. ALCUNE NOTE PER UNA BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE PER UN
ACCOSTAMENTO ALLA NONVIOLENZA (PARTE QUINTA)
[Le seguenti schede abbiamo estratto da un nostro piu' ampio e in gran parte
inedito work in progress dal titolo "Donne e uomini di pace. Schede
biobibliografiche su donne e uomini del Novecento che hanno contribuito alla
cultura della pace". E' nella natura di questi lavori essere sempre
inevitabilmente assai carenti, ogni segnalazione sara' naturalmente assai
gradita]

JAMES BOWEN
Profilo: storico dell'educazione. Opere di James Bowen: Anton Makarenko e lo
sperimentalismo sovietico, Firenze 1972; Storia dell'educazione occidentale,
3 voll., Mondadori, Milano 1979 sgg.

CECIL MAURICE BOWRA
Profilo: illustre filologo britannico, docente universitario, tra i piu'
grandi studiosi novecenteschi della poesia classica. Opere di Cecil Maurice
Bowra: L'esperienza greca, Il Saggiatore, Milano 1966; Mito e modernita'
della letteratura greca, Il Saggiatore, Milano 1968; La lirica greca da
Alcmane a Simonide, La nuova Italia, Firenze 1973; La poesia eroica, La
nuova Italia, Firenze 1979.

KARIN MARIA BOYE
Profilo: poetessa, romanziera e drammaturga svedese (Goteborg 1900-1941),
visse una vita di impegno e travagliata, conclusa dal suicidio. Opere di
Karin Maria Boye: Poesie, Le Lettere, Firenze 1994.

CARL B. BOYER
Profilo: storico della matematica. Opere di Carl B. Boyer: Storia della
matematica, Isedi, 1976; Mondadori, Milano 1990.

CESARE BRANDI
Profilo: teorico e critico delle arti (1906-1988), fondatore e direttore
dell'Istituto centrale del restaro, docente universitario, di cultura vasta
e preziosa, squisito saggista. Opere di Cesare Brandi: tra le molte sue
opere segnaliamo almeno Teoria generale della critica (1974), Editori
Riuniti, Roma 1998; Celso o della poesia (1957), Editori Riuniti, Roma 1991;
Teoria del restauro (1963), Einaudi, Torino 1977.

ROSI BRAIDOTTI
Profilo: dirige il dipartimento di Women's Studies dell'universita' di
Utrecht. Opere di Rosi Braidotti: Dissonanze, La Tartaruga, Milano 1994;
Soggetto nomade, Donzelli, Roma 1995; Madri, mostri e macchine,
Manifestolibri, Roma 1996; Per un femminismo nomade, Stampa Alternativa,
Viterbo 1996.

KARIN BRANDAUER
Profilo: cineasta austriaca (Altaussee 1945 - Vienna 1992), regista e
sceneggiatrice, autrice di oltre quaranta film di grande impegno civile e
morale, l'universita' di Tel Aviv le ha intitolato la cattedra di scienze
del teatro ed ha istituito un fondo Karin Brandauer.

ELSA BRANDSTROM
Profilo: filantropa svedere (San Pietroburgo 1888 - Boston 1948); figlia di
un ambasciatore, infermiera nella prima guerra mondiale, assiste i
prigionieri di guerra e negli anni successivi anche reduci e orfani; fonda
due case di ricovero e riesce a raccogliere finanziamenti per sostenerle;
trasferitasi negli Stati Uniti negli anni trenta, dopo l'avvento del nazismo
aiuta i profughi in fuga dalla barbarie hitleriana; alla fine della seconda
guerra mondiale porta soccorso ai bambini in Germania, promuovendo
l'organizzazione "Care".

WILLY BRANDT
Profilo: combattente antifascista, statista tedesco. Premio Nobel per la
pace nel 1971. Opere di Willy Brandt: una Commissione indipendente da lui
presieduta ha prodotto il noto "Rapporto Brandt", Nord-Sud: un programma per
la sopravvivenza, Mondadori, Milano 1980.

FERNAND BRAUDEL
Profilo: nato nel 1902 e scomparso nel 1985, tra i maggiori storici
contemporanei, e' stato direttore delle "Annales" fondate da Lucien Febvre e
Marc Bloch, e' uno dei punti di riferimento della riflessione non solo
storiografica attuale. Opere di Fernand Braudel: Capitalismo e civilta'
materiale, Einaudi, Torino; Civilta' e imperi del Mediterraneo nell'eta' di
Filippo II, Einaudi, Torino; Il mondo attuale, Einaudi, Torino; Scritti
sulla storia, Mondadori, Milano; La dinamica del capitalismo, Il Mulino,
Bologna. Opere su Fernand Braudel: si veda la discussione sulla sua opera
svoltasi con vari studiosi nel seminario tenuto a Chateauvallon nell'ottobre
1985 (un mese prima della sua scomparsa), pubblicata nel volume: Fernand
Braudel, Una lezione di storia, Einaudi, Torino.

ANNA BRAVO
Profilo: storica e docente universitaria. Si e' occupata tra l'altro di
Resistenza, cultura dei gruppi non omogenei, storia orale. Ha fatto parte
del comitato scientifico che ha diretto la raccolta delle storie di vita
promossa dall'Aned (Associazione nazionale ex-deportati) del Piemonte. Opere
di Anna Bravo: La vita offesa (con Daniele Jalla), Angeli, Milano 1986; Una
misura onesta. Gli scritti di memoria della deportazione dall'Italia (con
Daniele Jalla), Milano 1994; Donne e uomini nelle guerre mondiali, Laterza,
Roma-Bari 1991; In guerra senza armi. Storie di donne 1940-1945 (con Anna
Maria Bruzzone), Laterza, Roma-Bari 1995.

ALBERTO BRECCIA
Profilo: nato a Montevideo nel 1919 ma dall'eta' di tre anni a Buenos Aires,
dove e' deceduto nel 1993. Uno dei piu' grandi disegnatori-narratori (la
volgarizzata espressione "fumettisti" ci pare inadeguata) del Novecento.

JEREMY BRECHER
Profilo: nato nel 1947, saggista americano, storico del movimento operaio,
impegnato nel movimento contro la globalizzazione neoliberista. Opere di
Jeremy Brecher: con Tim Costello, Contro il capitale globale, Feltrinelli,
Milano 1996 (edizione economica 2001).

BERTOLT BRECHT
Profilo: scrittore, poeta, drammaturgo tedesco (1898-1956), nella sua opera
e' rilevante l'impegno contro la guerra e contro l'oppressione sociale.
Opere di Bertolt Brecht: segnaliamo in particolare l'utile volumetto per la
scuola curato da Renato Solmi e dal Ccm di Torino: Bertolt Brecht, L'abici'
della guerra, Einaudi, Torino. Ed ovviamente almeno le Poesie di Svendborg,
sempre presso Einaudi. Ma tantissime altre sue opere occorrerebbe citare
qui, tutte in Italia edite da Einaudi. Opere su Bertolt Brecht: per
un'introduzione cfr. il volume a cura di Roberto Fertonani, Per conoscere
Bertolt Brecht, Mondadori, Milano.

PATRIZIA BRENCI
Profilo: insegnante, attiva nell'educazione alla pace, ai diritti umani,
alla nonviolenza.

FRANZ BRENTANO
Profilo: pensatore che ha aperto nuove vie alla riflessione psicologica e
filosofica (Marienberg 1838 - Zurigo 1917). Opere su Franz Brentano: per un
avvio cfr. Liliana Albertazzi, Introduzione a Brentano, Laterza,Roma-Bari
1999.

ROBERT BRESSON
Profilo: regista cinematografico francese nato nel 1907, scomparso il 18
dicembre 1999. Autore di un'opera parca e rigorosa, tra i massimi poeti del
cinema, tra i massimi moralisti del Novecento. Opere di Robert Bresson:
pressoche' tutti i film di Bresson recano un'alta riflessione morale che non
elude mai i nodi del dolore, del male e della violenza. Segnaliamo almeno Il
diario di un curato di campagna (1950) dal romanzo di Bernanos; Un
condannato a morte e' fuggito (1956); Pickpoket (1959); Processo di Giovanna
d'Arco (1961-62); Au hasard Balthazar (1965-66); Mouchette (1966-67) ancora
da Bernanos; Cosi' bella, cosi' dolce (1969) da La mite di Dostoevskij;
Quattro notti di un sognatore (1971) da Le notti bianche di Dostoevskij; Il
diavolo probabilmente (1978). Opere su Robert Bresson: per un primo
orientamento cfr. Adelio Ferrero, Robert Bresson, Il Castoro Cinema.

ANDRE' BRETON
Profilo: scrittore ed intellettuale democratico, fondatore del surrealismo.
Opere di Andre' Breton: una eccellente antologia con adeguata presentazione
critica e' quella curata da Ivos Margoni, Per conoscere Andre' Breton e il
surrealismo, Mondadori, Milano 1976; tra le opere critiche di Breton a
nostro avviso e' fondamentale la Antologia dello humour nero, Einaudi,
Torino. Opere su Andre' Breton: oltre al volume curato da Margoni sopra
citato, cfr. almeno Lanfranco Binni, Breton, La Nuova Italia, Firenze 1971.
Segnaliamo anche Arturo Schwarz, Andre' Breton, Leone Trotskij, Savelli,
Roma 1974.

BREYTEN BREYTENBACH
Profilo: poeta, scrittore, pittore, militante antiapartheid sudafricano,
nato nel 1939, detenuto e costretto all'esilio dal regime razzista. Opere di
Breyten Breytenbach: Poesie di un pendaglio da forca, Associazione "Fondo
Pier Paolo Pasolini", Roma 1986; Le veritiere confessioni di un africano
albino, Costa & Nolan, Genova 1989.

FRANCESCA BREZZI
Profilo: Francesca Brezzi e' docente di filosofia morale e teoretica
all'Universita' di Roma III. Opere di Francesca Brezzi: Filosofia e
interpretazione, Bologna 1969; Fenelon, filosofo della religione, Perugia
1979; Inquieta limina, tra filosofia e religione, Roma 1992; A partire dal
gioco. Per i sentieri di un pensiero ludico, Genova 1992; Dizionario dei
concetti filosofici, Roma 1995; La passione di pensare. Angela da Foligno,
Maddalena de' Pazzi, Jeanne Guyon, Roma 1998; Ricoeur. Interpretare la fede,
Padova 1999

MASSIMO BRICOCOLI
Profilo: Massimo Bricocoli e' impegnato nella ricerca-azione sulla sicurezza
urbana e nella formazione della Polizia Municipale alla gestione e
risoluzione nonviolenta dei conflitti. Ha collaborato con Marianella Sclavi.

MAURO BRILLI
Profilo: nato a Livorno nel 1941, dal 1977 a Viterbo, artista poliedrico,
poeta, pittore e musicista, organizzatore ed animatore di eventi culturali,
impegnato nel movimento per la deistituzionalizzazione e per i diritti umani
di tutti gli emarginati dalla societa'. Opere di Mauro Brilli: alcuni suoi
lavori sono nel sito www.maurobrilli.com

HERMANN BROCH
Profilo: scrittore e pensatore austriaco (Vienna 1886 - New Haven 1951), nel
1938 fu arrestato dai nazisti che si erano impadroniti dell'Austria,
provvisoriamente rilasciato riusci' a fuggire a Londra e di li' in America.
Opere di Hermann Broch: un'edizione complessiva delle opere (Gesammelte
Werke) e' apparsa in 10 volumi presso la casa editrice Rhein di Zurigo tra
il 1952 e il 1961 (ad essa va aggiunto il postumo Bergroman, presso
l'editore Suhrkamp di Francoforte); un testo fondamentale e' La morte di
Virgilio, Feltrinelli, Milano 1962, 2003. Opere su Hermann Broch: per un
avvio cfr. Giulio Schiavoni, Hermann Broch, La Nuova Italia, Firenze 1976.

MAX BROD
Profilo: scrittore e critico, nato a Praga nel 1884, nel 1939 riesce ad
abbandonare la Cecoslovacchia con l'ultimo treno prima dell'invasione
tedesca; e' deceduto a Tel Aviv nel 1968. Tra i suoi meriti, quello di
essere stato amico di Franz Kafka e di averne salvato l'opera letteraria
inedita (come e' noto, Kafka aveva chiesto che venisse distrutta). Opere di
Max Brod: Kafka, Mondadori, Milano 1956, 1978; Il circolo di Praga, Edizioni
e/o, Roma 1983; Vita battagliera, Il Saggiatore, Milano 1967.

URIE BRONFENBRENNER
Profilo: studioso americano, ha pubblicato importanti studi di psicologia
sociale e dello sviluppo. Insegna nel Dipartimento di "Human Development and
Family Studies" dell'Univerita' di Cornell. Opere di Urie Bronfenbrenner: si
veda almeno Ecologia dello sviluppo umano, Il Mulino, Bologna.

GWENDOLYN BROOKS
Profilo: Gwendolyn Brooks, nata a Topeka, Kansas, nel 1917, poetessa
afroamericana, testimone dell'altra America, premio Pulitzer nel 1949, nel
1968 "Poet Laureate" dell'Illinois succedendo a Carl Sandburg, e' una delle
piu' grandi poetesse americane del XX secolo; con le sue poesie per oltre
cinquant'anni ha combattuto contro la poverta', la violenza, il razzismo; e'
deceduta ad 83 anni nel 2000.

PIERRE BROUE'
Profilo: nato nel 1926, storico illustre, presidente e direttore scientifico
dell'Institut Leon Trotsky di Parigi, cura la pubblicazione delle opere di
Trotsky e dirige gli eccellenti "Cahiers Leon Trotsky". Opere di Pierre
Broue': tra le sue molte opere segnaliamo particolarmente l'ottima
biografia: La rivoluzione perduta. Vita di Trotsky 1879-1940, Bollati
Boringhieri, Torino.

JUDITH M. BROWN
Profilo: storica, docente all'Universita' di Manchester. Opere di Judith M.
Brown: Gandhi's rise to power, 1972; Gandhi and civil disobedience, 1977;
Modern India, 1984; in italiano: Gandhi. Prigioniero della speranza, Il
Mulino, Bologna 1995.

LESTER BROWN
Profilo: direttore generale del Worldwatch Insititute, laureato in scienze
naturali, in agraria, in economia e in scienze politiche, ha una grande
esperienza di riflessione e proposta sui problemi piu' gravi del pianeta.
Opere di Lester Brown e del Worldwatch Institute: di Lester Brown cfr. I
limiti della popolazione mondiale, Milano 1974; Di solo pane (con E. P.
Eckholm), Milano 1975; Il ventinovesimo giorno, Firenze 1980. Il Worldwatch
Institute pubblica autorevoli rapporti annuali: segnaliamo il fondamentale
State of the World, e l'agile Vital Signs.

CHRISTOPHER R. BROWNING
Profilo: storico e docente universitario americano; ha pubblicato vari studi
sulla shoah. Opere di Christopher R. Browning: Uomini comuni, Einaudi,
Torino, 1995, 1999 (nuova edizione con una rilevante postfazione).

SUSAN BROWNMILLER
Profilo: nata nel 1935, giornalista, autrice di una rilevante ricerca
storico-documentaria sulla violenza sessuale. Opere di Susan Brownmiller:
Contro la nostra volonta', Bompiani, Milano 1976.

EDITH BRUCK
Profilo: scrittrice, nata in Ungheria da una famiglia ebraica, sopravvissuta
alla deportazione, dal 1954 vive a Roma. Una grande testimone della Shoah,
una scrittrice di straordinaria finezza, una persona di forte impegno
civile. Opere di Edith Bruck: segnaliamo particolarmente Chi ti ama cosi';
Due stanze vuote; Transit; ed il recente Signora Auschwitz; tutti ora editi
presso Marsilio, Venezia.

FERRUCCIO BRUGNARO
Profilo: operaio, poeta, nato a Mestre nel 1936, uno dei protagonisti delle
lotte del movimento operaio a Marghera. Dal 1965 ha comincato a diffondere i
suoi primi ciclostilati di poesia. Molti suoi testi sono apparsi in riviste
e antologie. Nel 1977 il cantautore Gualtiero Bertelli ha musicato alcune
sue poesie. Nel 1980 con altri lavoratori ha dato vita ai quaderni di
scrittura operaia "Abiti-lavoro". La poesia per Ferruccio Brugnaro e' una
forma di intervento politico e la sua diffusione attraverso volantini e
manifesti e' coerente con un impegno appunto politico e morale intensamente
ragionato e vissuto. Opere di Ferruccio Brugnaro: vari suoi testi sono stati
raccolti in volume; segnaliamo: Vogliono cacciarci sotto, 1975; Dobbiamo
volere, 1976; Il silenzio non regge, 1978, tutti presso Bertani, Verona;
Poesie, Punti di Mutamento, Bergamo 1984; Le stelle chiare di queste notti,
Campanotto, Udine 1993.

GRO HARLEM BRUNDTLAND
Profilo: medico, ministro e capo di governo norvegese; presidente della
commissione dell'Onu sull'ambiente e lo sviluppo. Opere di Gro Harlem
Brundtland: si veda ovviamente il "Rapporto Brundtland" (redatto dalla
Commissione istituita dall'Onu e dalla Brundtland presieduta), Il futuro di
noi tutti, Bompiani, Milano 1988; due suoi discorsi sono in B. Bhutto, G. H.
Brundtland, Il pianeta a misura di donna, Manifestolibri, Roma 1995.

JEROME BRUNER
Profilo: illustre psicologo, nato nel 1915 a New York, fondatore nel 1960
del Center for Cognitive Studies di Harvard, i suoi principali interessi
scientifici sono stati rivolti ai processi della percezione,
dell'apprendimento, del linguaggio e del pensiero. Opere di Jerome Bruner:
Il conoscere. Saggi per la mano sinistra, Verso una teoria dell'istruzione,
Autobiografia, Il linguaggio del bambino, tutti presso Armando, Roma; La
mente a piu' dimensioni, Laterza, Roma-Bari.

ANTONIO BRUNO
Profilo: impegnato nei movimenti pacifisti e ambientalisti, pubblico
amministratore e promotore di rilevanti iniziative nonviolente a Genova.

LEON BRUNSCHWICG
Profilo: illustre filosofo e docente (Parigi 1869 - Aix-les-Bains 1944).

ANNA MARIA BRUZZONE
Profilo: e' nata a Mondovì e vive a Torino, dove insegna. Storica, impegnata
per la pace e la dignita' umana. Opere di Anna Maria Bruzzone: La Resistenza
taciuta (con R. Farina), Milano 1976; Le donne di Ravensbrueck (con Lidia
Beccaria Rolfi), Einaudi, Torino 1978; Ci chiamavano matti, Einaudi, Torino
1979; In guerra senza armi. Storie di donne 1940-1945 (con Anna Bravo),
Laterza, Roma-Bari 1995.

BRYHER
Profilo: pseudonimo di Winifred Ellerman (1894-1983), figlia di uno dei piu'
ricchi magnati d'Inghilterra, scrittrice, mecenate, sostiene numerosi
artisti e scrittori, "crea un fondo per donne che vogliono rendersi
autonome, assegna borse di studio a chi vuole intraprendere un viaggio,
aiuta chi fugge dalla Germania durante la guerra" (Andrea Schweers).

MARTIN BUBER
Profilo: filosofo, educatore, scrittore e straordinario uomo di pace, e'
nato a Vienna nel 1878 ed e' deceduto a Gerusalemme nel 1965. Per almeno tre
ragioni Martin Buber e' uno dei nostri maestri piu' grandi: per essere il
grande filosofo del principio dialogico, che pone alla base del nostro
esserci la relazione io-tu; per essere il grande uomo di pace che sempre
oppose la civilta' e la comprensione alla violenza e alla chiusura; per
essere il grande amorevole ricercatore delle tradizioni e delle memorie dei
pii, degli umili e dei dimenticati. Opere di Martin Buber: tra le sue opere
segnaliamo Il principio dialogico, Comunita', Milano 1958 (contiene anche il
saggio Ich und Du); Il problema dell'uomo, Patron, Bologna 1972; Sentieri
iin utopia, Comunita', Milano 1967; Immagini del bene e del male, Comunita',
Milano 1965; L'eclissi di Dio, Comunita', Milano 1965; Sette discorsi
sull'ebraismo, Israel, Firenze 1923, Carucci, Assisi-Roma 1976; Israele. Un
popolo e un paese, Garzanti, Milano 1964; Gog e Magog, Bompiani, Milano
1964; La leggenda del Baal-Schem, Israel, Firenze 1925; I racconti dei
chassidim, Longanesi, Milano 1962, 1978, Garzanti, Milano 1979; La regalita'
di Dio, Marietti, Casale Monferrato 1989; La fede dei profeti, Marietti,
Casale Monferrato 1985; Mose', Marietti, Casale Monferrato 1983. Cfr. anche,
con Franz Rosenzweig, Prigioniero di Dio, Studium, Roma 1989; e il dibattito
con Gandhi, in M. K. Gandhi, M. Buber, J. L. Magnes, Devono gli Ebrei farsi
massacrare?, in "MicroMega" n. 2 del 1991 (pp. 137-184). Opere su Martin
Buber: per un'introduzione cfr. Clara Levi Coen, Martin Buber, Edizioni
cultura della pace, S. Domenico di Fiesole (Fi) 1991.

MARGARETE BUBER NEUMANN
Profilo: intellettuale strenuamente impegnata per i diritti umani
(1901-1989), moglie in prime nozze del figlio del grande filosofo Martin
Buber, poi del dirigente comunista tedesco - che morira' vittima dello
stalinismo - Heinz Neumann; partecipa vivacemente alle vicende culturali e
alla lotta politica in Germania, poi emigra col marito in Urss. Nel 1937
viene internata in un campo di concentramento russo e nel 1940 consegnata
alla Gestapo e deportata nel lager nazista di Ravensbrueck. Sopravvissuta,
scrivera' libri di memorie che lumeggiano potentemente cruciali decenni di
storia europea e testimoniano di un intransigente impegno per la dignita'
umana. Opere di Margarete Buber Neumann: Da Potsdam a Mosca, il Saggiatore,
Milano 1966; Als Gefangene bei Stalin und Hitler, Seewald Verlag, Stuttgart;
Milena. L'amica di Kafka, Adelphi, Milano 1999. Opere su Margarete Buber
Neumann: cfr. per un'introduzione le pagine a lei dedicate in Tzvetan
Todorov, Memoria del male, tentazione del bene, Garzanti, Milano 2001.

ELENA BUCCOLIERO
Profilo: impegnata nei movimenti nonviolenti, collaboratrice di "Azione
Nonviolenta".

PEARL S. BUCK
Profilo: scrittrice americana (1892-1973), figlia di missionari, cresciuta
in Cina, si impegno' contro il razzismo e per i diritti delle persone con
disabilita'; scrisse oltre 70 libri, premio Nobel per la letteratura nel
1938.

CHARLOTTE BUEHLER
Profilo: psicologa tedesco-americana (Berlino 1893 - Stoccarda 1974), moglie
di Karl Buehler, nel 1938 emigra in America per sfuggire alle persecuzioni
naziste; pioniera degli studi sulla psicologia dell'adolescenza; promotrice
con Abrahan Maslow, Carl Rogers e Victor Frankl della "psicologia
umanistica".

KARL BUEHLER
Profilo: illustre psicologo ((1879-1964), marito di Charlotte Buehler,
imprigionato dai nazisti nel 1938 riesce successivamente a emigrare dapprima
a Oslo e poi in America. E' autore di rilevanti contributi in vari campi
della psicologia.

MARISA BULGHERONI
Profilo: benemerita studiosa di Emily Dickinson, di cui ha diretto
l'edizione italiana di tutte le poesie (Mondadori, Milano) e su cui ha
scritto un'ampia biografia (sempre presso Mondadori).

RUDOLF BULTMANN
Profilo: teologo protestante tedesco (1884-1976), della sua riflessione e'
elemento centrale la proposta di demitizzazione (piu' precisamente:
demitologizzazione) del cristianesimo, per spogliare del rivestimento caduco
delle forme, appunto "mitologiche", della narrazione, il sempre attuale
kerigma (il messaggio, l'annuncio) cristiano. Opere di Rudolf Bultmann:
Gesu' (1926); Fede e comprensione (1933-1965); Rivelazione ed evento
salvifico (1941); Teologia del Nuovo Testamento (1953); Il problema della
demitizzazione (1954); Storia ed escatologia (1958). Opere su Rudolf
Bultmann: cfr. Italo Mancini, Novecento teologico, Vallecchi, Firenze; utile
anche la serrata discussione con Jaspers, ora raccolta in Karl Jaspers,
Rudolf Bultmann, Il problema della demitizzazione, Morcelliana, Brescia.

LUIS BUNUEL
Profilo: regista cinematografico spagnolo (1900-1983), esule antifranchista,
e' per antonomasia il rappresentante del surrealismo nel cinema. Opere di
Luis Bunuel: tra i suoi film qui ci interessa segnalare particolarmente
Viridiana (1961), L'angelo sterminatore (1962), La via lattea (1969), Il
fascino discreto della borghesia (1972), Il fantasma della liberta' (1974).
Una raccolta dei suoi scritti letterari e' stata tradotta in italiano col
titolo Un tradimento inqualificabile, Marsilio, Venezia. Alcune
sceneggiature sono state raccolte in Sette film, Einaudi, Torino 1974, 1989.
Opere su Luis Bunuel: Alberto Cattini, Luis Bunuel, Il Castoro Cinema.

ERNESTO BUONAIUTI
Profilo: una delle grandi figure morali e intellettuali del Novecento
italiano (Roma, 1881-1946), sacerdote cattolico, storico della chiesa,
impegnato in quel vasto movimento di riflessione e proposta detto
"modernismo", subi' dapprima la scomunica, poi fu privato della cattedra
universitaria per aver rifiutato il giuramento al fascismo. Notevole sia la
sua opera storica, sia la sua riflessione teorica di fortissimo impegno
esistenziale. Opere di Ernesto Buonaiuti: segnaliamo almeno La Chiesa
Romana, Il Saggiatore, Milano. Opere su Ernesto Buonaiuti: Lorenzo Bedeschi,
Buonaiuti, il Concordato e la Chiesa, Il Saggiatore, Milano.

MICHELA BUSCEMI
Profilo: familiare di vittime della mafia, si costituisce parte civile al
maxiprocesso di Palermo, e per quella limpida e coraggiosa scelta subisce
offese, persecuzioni e ostracismo da un contesto sociale subalterno al
potere mafioso e mancanza di solidarieta' da parte di pubblici poteri
indifferenti, distratti e algidi, sostenuta solo dal Centro Impastato e
dall'Associazione donne contro la mafia. Opere su Michela Buscemi: Anna
Puglisi, Sole contro la mafia, La Luna, Palermo 1990.

GIULIO BUSI
Profilo: docente universitariodi lingua e letteratura ebraica. Opere di
Giulio Busi: (a cura di, con Elena Loewenthal), Mistica ebraica, Einaudi,
Torino 1995, 1999; La Qabbalah, Laterza, Roma-Bari 1998, 2002.

JUDITH BUTLER
Profilo: pensatrice femminista americana, docente all'universita' di
Berkeley; dal quotidiano "Il manifesto" del 24 marzo 2003 riprendiamo questa
presentazione di Judith Butler scritta da Ida Dominijanni: "Judith Butler e'
una delle massime figure di spicco nel panorama internazionale della teoria
femminista. Docente di filosofia politica all'universita' di Berkeley in
California, ha pubblicato nell'87 il suo primo libro (Subjects of Desire) e
nel '90 il secondo, Gender Trouble, testo tuttora di culto nei campus
americani, cruciale per la messa a fuoco delle categorie del sesso, del
genere e dell'identita'. Del '93 e' Bodies that matter (Corpi che contano ,
Feltrinelli '95), del '97 The Psychic Life of Power. Filosofa di talento e
di solida formazione classica, Butler appartiene a quello stile di pensiero
post-strutturalista che intreccia la filosofia politica con la psicoanalisi,
la linguistica, la critica testuale; e a quella generazione del femminismo
americano costitutivamente attraversata e tormentata dalle differenze
sociali, etniche e sessuali fra donne e dalla frammentazione dell'identita'
che ne consegue. Decostruzione dell'identita', analisi del corpo fra
materialita' e linguaggio, critica della norma eterosessuale e dei
dispositivi di inclusione/esclusione che essa comporta, critica del potere e
del biopotere sono gli assi principali del suo lavoro, che sul piano
politico sfocia in una strategia di radicalita' democratica basata sulla
destabilizzazione e lo shifting delle identita'. Fin da subito attenta ai
nefasti effetti dell'11 settembre e della reazione antiterrorista sulla demo
crazia americana, Butler e' fra gli intellettuali americani maggiormente
imegnati nel movimento no-war. "La rivista del manifesto" ha pubblicato sul
n. 35 dello scorso gennaio il suo Modello Guantanamo, un atto d'accusa del
passaggio di sovranita' che negli Stati Uniti si va producendo all'ombra
dell'emergenza antiterrorista: fine della divisione dei poteri, progressivo
svincolamento del potere politico dalla soggezione alla legge, crollo dello
stato di diritto con le relative conseguenze sul piano del diritto penale
(demolizione delle garanzie processuali) e del diritto internazionale
(violazione di trattati e convenzioni). A dimostrazione di come la guerra in
nome della liberta' e la soppressione delle liberta' si saldino in un'unica
offensiva di abiezione dei "corpi che non contano", per le strade di Baghdad
e nelle gabbie di Guantanamo". Opere di Judith Butler: Corpi che contano,
Feltrinelli, Milano 1997.

ANNARITA BUTTAFUOCO
Profilo: intellettuale femminista italiana, animatrice della rivista "DWF",
e' scomparsa alcuni anni fa.

ANNAROSA BUTTARELLI
Profilo: fa parte della comunita' filosofica di "Diotima", collabora con il
dipartimento di filosofia dell'Universita' di Verona, ha scritto saggi
pubblicati all'interno di volumi curati da Diotima (Oltre l'uguaglianza, La
sapienza di partire da se', La rivoluzione inattesa); ha dedicato vari saggi
alla filosofa spagnola Maria Zambrano; e' impegnata nel pensiero e nella
politica della differenza. Opere di Annarosa Buttarelli: Donne e divino,
S.C.C., Mantova 1992; in Diotima, Oltre l'uguaglianza, Liguori, Napoli 1995;
in Diotima, La sapienza di partire da se', Liguori, Napoli 1996; in Diotima,
La rivoluzione inattesa, Nuova pratiche, Milano 1997; (con Laura Boella),
Per amore di altro. L'empatia a partire da Edith Stein, con Laura Boella,
Raffaello Cortina Editore, Milano 2000.

EMILIO BUTTURINI
Profilo: nato a Verona nel 1937, docente universitario di pedagogia, preside
della facolta' di scienze della formazione dell'universita' di Verona,
studioso e promotore della nonviolenza. Opere di Emilio Butturini: cfr.
almeno La nonviolenza nel cristianesimo dei primi secoli, Paravia, Torino
1977; Per un impiego alternativo del tempo libero giovanile, Fondazione
Zancan, Padova 1983; Disagio giovanile e impegno educativo, La Scuola,
Brescia 1984; La croce e lo scettro, Edizioni cultura della pace, S.
Domenico di Fiesole (Fi) 1990; La pace giusta, Mazziana, Verona 1993
(seconda edizione ampliata 1999).

ADRIANO BUZZATI-TRAVERSO
Profilo: illustre scienziato italiano, ha diretto numerosi organismi e
istituti di ricerca internazionali, ed ha fatto parte delle piu' importanti
organizzazioni per la difesa dell'ambiente. Opere di Adriano
Buzzati-Traverso: segnaliamo particolarmente Morte nucleare in Italia,
Laterza, Bari 1982.

3. RIFLESSIONE. ILEANA MONTINI: DI MAESTRI E UMANITA'
[Ringraziamo Ileana Montini (per contatti: ileana.montini at tin.it) per questo
intervento. Ileana Montini, prestigiosa intellettuale femminista, gia'
insegnante, e' psicologa e psicoterapeuta. Nata nel 1940 a Pola da genitori
romagnoli, studi a Ravenna e all'Universita' di Urbino, presso la prima
scuola di giornalismo in Italia e poi sociologia; giornalista per
"L'Avvenire d'Italia" diretto da Raniero La Valle; di forte impegno
politico, morale, intellettuale; ha collaborato a, e fatto parte di, varie
redazioni di periodici: della rivista di ricerca e studio del Movimento
Femminile DC, insieme a Tina Anselmi, a Lidia Menapace, a Rosa Russo
Jervolino, a Paola Gaiotti; di "Per la lotta" del Circolo "Jacques Maritain"
di Rimini; della "Nuova Ecologia"; della redazione della rivista "Jesus
Charitas" della "famiglia dei piccoli fratelli e delle piccole sorelle"
insieme a fratel Carlo Carretto; del quotidiano "Il manifesto"; ha
collaborato anche, tra l'altro, con la rivista "Testimonianze" diretta da
padre Ernesto Balducci, a riviste femministe come "Reti", "Lapis", e alla
rivista di pedagogia "Ecole"; attualmente collabora al "Paese delle donne".
Ha partecipato al dissenso cattolico nelle Comunita' di Base; e preso parte
ad alcune delle piu' nitide esperienze di impegno non solo genericamente
politico ma gramscianamente intellettuale e morale della sinistra critica in
Italia. Il suo primo libro e' stato La bambola rotta. Famiglia, chiesa,
scuola nella formazione delle identita' maschile e femminile (Bertani,
Verona 1975), cui ha fatto seguito Parlare con Dacia Maraini (Bertani,
Verona). Nel 1978 e' uscito, presso Ottaviano, Comunione e liberazione nella
cultura della disperazione. Nel 1992, edito dal Cite lombardo, e' uscito un
libro che racconta un'esperienza per la prevenzione dei drop-out di cui ha
redatto il progetto e  curato la supervisione delle operatrici: titolo: "...
ho qualche cosa anch'io di bello: affezionatrice di ogni cosa". Recentemente
ha scritto la prefazione del libro di Nicoletta Crocella, Attraverso il
silenzio (Stelle cadenti, Bassano (Vt) 2002) che racconta l'esperienza del
Laboratorio psicopedagogico delle differenze di Brescia, luogo di formazione
psicopedagogica delle insegnanti e delle donne che operano nelle relazioni
d'aiuto, laboratorio nato a Brescia da un progetto di Ileana Montini e con
alcune donne alla fine degli anni ottanta, preceduto dalla fondazione,
insieme ad altre donne, della "Universita' delle donne Simone de Beauvoir".
Su Ileana Montini, la sua opera, la sua pratica, la sua riflessione, hanno
scritto pagine intense e illuminanti, anche di calda amicizia, Lidia
Menapace e Rossana Rossanda]
Ho letto, con interesse e un po' di emozione, la lettera di  Marcella Boccia
circa la sua delusione nei riguardi del Dalai Lama e vorrei aggiungere
alcune  riflessioni.
Sto leggendo un libro : "L'arte della felicita' - Dalai Lama" dello
psichiatra americano Howard C. Cutler (edito da Mondadori). Si tratta di una
lunga intervista raccolta tra l'Arizona - dove il Dalai Lama aveva tenuto
delle conferenze - e la sua sede in India, con aggiunta di svariate
considerazioni personali. Ma, al di la' dei contenuti assai interessanti, mi
ha colpito l'atteggiamento di venerazione, ossequio, fede direi, dell'autore
in Sua Santita' (cosi' lo nomina qui e la') considerato come il Maestro,
l'Unico, il Santo, eccetera.
Non molto diverso, mi pare, e' stato l'atteggiamento descritto in quella
lettera nell'accostarsi al Dalai Lama, in una sorta di aspettativa
risarcitoria rispetto alla caduta degli dei occidentali.
E allora mi viene in mente quello che si legge nei Vangeli.
In Matteo 23, 8 si legge: "Ma voi non vi farete  chiamare Rabbi, poiche' uno
solo e' il Maestro e tutti voi siete fratelli. Nessuno chiamerete sulla
terra vostra padre, poiche' uno solo e' il vostro Padre, quello celeste".
Invece la storia e' sempre andata in un altro modo: ci sono coloro che si
autonominano, o vengono nominati Padri, Maestri, Condottieri, Santi,
Illuminati ecc., e ci sono quelli (i piu') che hanno bisogno di far crescere
la speranza mediante la figura di un presunto personaggio perfetto.
E poi, inevitabilmente, arriva il momento della delusione. Appunto, nessuno
puo' chiamarsi Maestro, o pensare che il maestro non puo' deludere perche'
ha raggiunto la perfezione dei sentimenti e dei comportamenti.
*
Nella tradizione ebraica vi e' un racconto - uno dei tanti - assai
interessante a proposito del tradimento.
Un padre dice al figliolo bambino: "tu sei convinto che tuo padre non ti
tradira' mai, vero?" Il bambino risponde che si', lo crede.
E allora, dice il padre, sali due gradini e buttati giu', io ti prendero' al
volo.
E il figlio, devoto e fiducioso, esegue due, tre volte.
Ma  dopo aver chiesto al bambino un ultimo lancio da un certo numero di
gradini, non lo accoglie, lasciandolo cadere, e gli dice che nella vita
dovra' aspettarsi il tradimento.
Mi chiedo se non dobbiamo  smettere di proiettare il bisogno di perfezione -
o di santita' o illuminazione - in qualche personaggio umano, accettando che
nessuno e' "il maestro" perche' lo siamo tutti, un po'.

4. INCONTRI. MARIAGRAZIA BONOLLO: CONGO, LA GUERRA DI CUI NESSUNO PARLA E'
DAVVERO FINITA?
[Da Mariagrazia Bonollo, infaticabile animatrice dell'ufficio stampa del
movimento nonviolento dei "Beati i costruttori di pace" (per contatti:
salbega at tiscali.it) riceviamo e diffondiamo. Per contattare l'associazione
nonviolenta "Beati i costruttori di pace": via Antonio da Tempo 2, 35131
Padova, tel. 0498070522, fax: 0498070699, e-mail: beati at libero.it, sito:
www.beati.org]
Al ritorno da una missione nel Congo orientale, "Beati i costruttori di
pace" richiama l'attenzione sul dramma della "prima guerra mondiale
africana". Lunedi' primo settembre si terra' a Padova una conferenza stampa.
Una delegazione di "Beati i costruttori di pace", composta fra gli altri da
don Albino Bizzotto, si e' recata in questi giorni nel Kivu (Repubblica
democratica del Congo), tornando ad incontrare la citta' di Butembo che
aveva accolto nel febbraio 2001 una missione di pace composta da 300
italiani.
Dopo cinque anni di una guerra dilaniante e piu' di tre milioni di morti, la
popolazione nutre oggi grandi speranze nel governo di transizione insediato
a Kinshasa in questi giorni, frutto di un accordo sottoscritto dal
presidente Joseph Kabila, dalle parti in lotta, e dalla societa' civile. Nel
Congo orientale si continua pero' a vivere nell'insicurezza e nella poverta'
piu' totale: nell'Ituri e nel Kivu, in particolare, continuano gli scontri e
le violenze.
La missione di pace dei "Beati i costruttori di pace", rientrati in Italia
il 27 agosto, ha incontrato rappresentanti della missione Onu, delle chiese
locali, della societa' civile.
Contenuti, esiti e prospettive del viaggio saranno resi noti nel corso di
una conferenza stampa che si terra' lunedi' primo settembre alle ore 11
presso la sede dei "Beati i costruttori di pace" in via Antonio da Tempo 2 a
Padova.

5. APPELLI. "ASSOCIAZIONE PER I POPOLI MINACCIATI": VERITA' E GIUSTIZIA PER
GLI INDIOS PERUVIANI
[Dall'"Associazione per i popoli minacciati" (per contatti: e-mail:
info at gfbv.it, sito: www.gfbv.it) riceviamo e diffondiamo]
L'"Associazione per i popoli minacciati" ha lanciato un appello al
presidente peruviano Alejandro Toledo affinche' siano perseguiti legalmente
i responsabili della morte violenta di 49.000 indigeni. Una commissione
formata da dodici membri e istituita nel 2001 ha confermato giovedi' scorso,
nel suo rapporto finale, che la lotta nell'altipiano peruviano tra il
governo ed il movimento guerrigliero "Sendero luminoso" ha provocato a
partire dal 1980 69.280 vittime, tra cui 49.000 indigeni.
Il rapporto costituisce un primo passo incoraggiante nel tentativo di
ottenere giustizia per le vittime indigene del terrore in Peru', e nei
tentativi perseguiti a livello mondiale di porre fine all'impunita' di
questi crimini. L'Associazione ha salutato con favore il fatto che la
Commissione abbia consegnato, insieme al rapporto, anche una lista di oltre
cento nomi di ufficiali e soldati che hanno partecipato alle violazioni dei
diritti umani commesse dall'esercito in modo da rendere possibile un
procedimento legale nei confronti dei responsabili.
Per anni la popolazione dell'altipiano peruviano si e' trovata tra due
fuochi: "Sendero luminoso" ha tentato di costringere gli indigeni a
partecipare alla lotta armata sottoponendoli ad assalti, massacri, stupri e
omicidi. L'esercito ha risposto con altro terrore annientando
indiscriminatamente intere comunita'. Sia l'esercito che il movimento
guerrigliero maoista hanno commesso massacri di una violenza inaudita nei
confronti dei piccoli contadini indigeni, soprattutto nella regione di
Ayacucho. La Commissione per la verita' ha determinato che il 54% della
responsabilita' per i soprusi ricade sul movimento guerrigliero, mentre
l'esercito si e' reso responsabile del 35% dei crimini commessi. Il restante
11% delle violazioni dei diritti umani e' stato commesso da milizie
sostenute dal governo.

6. INCONTRI. UN CORSO PER MEDIATORI INTERNAZIONALI DI PACE
[Da Giorgio Gatta (per contatti: ggatta at racine.ra.it) riceviamo e
diffondiamo. Giorgio Gatta e' da anni impegnato in attivita' di pace e di
promozione della nonviolenza, e particolarmente nel movimento di Pax
Christi]
Un corso per mediatori internazionali di pace si svolgera' dal 12 al 14
settembre 2003 a Bagnacavallo (Ra) presso l'ospetto dell'antico convento San
Francesco; il corso e' promosso dal Coordinamento obiettori forlivesi,
dall'Associazione comunita' papa Giovanni XXIII, da Pax Christi Italia, in
collaborazione con il Comune di Bagnacavallo.
*
Perche' un corso per mediatori internazionali di pace?
Con la caduta del muro di Berlino e il disfacimento del "Patto di Varsavia"
cade la minaccia rappresentata dallo scontro tra blocchi contrapposti, ma
cresce una realta' fatta di conflitti regionali che, per  continenti come
l'Africa, hanno carattere endemico.
I conflitti assumono sempre piu' le caratteristiche di conflitti interni
agli stati e portano alla progressiva disintegrazione delle identita'
statali. I civili, tra cui anche gli operatori umanitari e di pace,
divengono obiettivi delle operazioni militari.
Con l'inizio delle guerre nei Balcani la pratica e la riflessione
nonviolenta giungono a definire una nuova modalita' di intervento centrata
sull'intervento di diplomazia popolare, preventivo, di interposizione e
post-conflitto attraverso forme di intervento civile organizzato da
associazioni, gruppi informali,  organizzazioni non governative ed altre
forme, che cercano un progressivo coordinamento e gia' realizzano modalita'
di cooperazione fra loro e con le agenzie dell'Onu.
Le esperienze delle organizzazioni non governative, delle associazioni e del
mondo civile nel campo degli interventi umanitari in aree di conflitto e
attivita' di servizio civile all'estero sono ormai numerose, significative e
diffuse in tutte le parti del mondo e sono  moltissime le realta' anche
piccole sparse sul territorio nazionale che hanno operato nel settore della
pace a diversi livelli e con diverse esperienze.
Tutto questo a dimostrazione di una forte vivacita' italiana in materia e di
quanto la societa' civile sia in grado di operare degli interventi umanitari
e di pacificazione e tutela dei diritti umani in zone di conflitto.
Emerge la necessita' che al necessario volontarismo ed alla capacita' di
improvvisazione, anche se animati da buona volonta', si accompagnino sempre
piu'  capacita' professionali, conoscenze tecniche e formative adeguate.
Di qui l'idea del corso che vi proponiamo, che tenta di sposare preparazione
teorica con confronto con esperienze sul campo.
*
Contenuti del corso e relatori
Venerdi' 12: il conflitto e la comunicazione
- Presentazione del corso, Giorgio Gatta;
- Aspettative e motivazioni (lavoro di gruppo), Raffaele Barbiero;
- Simulazione e verifica su conflitto e comunicazione, Nicola Lapenta;
- La comunicazione in una situazione di conflittualita', Nanni Salio, del
"Centro studi Sereno Regis".
ore 21,30: dibattito aperto al pubblico
- Analisi geopolitica degli attuali conflitti: guerra preventiva come nuova
forma del conflitto, Piero Maestri, redattore di "Guerre e Pace".
Sabato 13: tecniche di risoluzione nonviolenta dei conflitti
- Simulazione sul conflitto, Lucio Arcari, operatore di "Giolli" (Teatro
dell'Oppresso);
- Verifica, lavori di gruppo, plenaria;
- Teoria dei conflitti, Alberto L'Abate.
Domenica 14: corpi civili di pace: teoria e analisi di azioni e casi
concreti
- La costruzione di un corpo civile di pace: perche' e a che punto siamo,
idee a confronto, esperienze in Europa, Samuele Filippini;
- Studio di casi: Associazione Giovanni XXIII - Operazione Colomba, Rete
italiana Caschi Bianchi, Berretti Bianchi, Paola Budini, della Focsiv,
Alberto L'Abate, dei Berretti Bianchi;
- Verifica e chiusura del corso a cura del coordinamento: Raffaele Barbiero,
Giorgio Gatta e Samuele Filippini.
*
Per informazioni e iscrizioni rivolgersi alla segreteria del corso presso
l'Associazione papa Giovanni XXIII, via Grottarossa 6, Rimini, tel.
0541751498, fax: 0541751624, cell. 3282862410, e-mail:
operazione.colomba at libero.it chiedendo di Andrea Pagliarani nelle ore di
ufficio. Per ulteriori informazioni dal primo settembre si puo' telefonare
anche all'ufficio del Comune di Bagnacavallo, tel. 054562700 chiedendo del
signor Roberto Faccani.

7. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale
e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale
e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae
alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo
scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il
libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali,
l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di
nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza
geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e
la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e
responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio
comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono
patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e
contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto
dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna,
dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione,
la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la
noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione
di organi di governo paralleli.

8. PER SAPERNE DI PIU'
* Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per
contatti, la e-mail e': azionenonviolenta at sis.it
* Indichiamo il sito del MIR (Movimento Internazionale della
Riconciliazione), l'altra maggior esperienza nonviolenta presente in Italia:
www.peacelink.it/users/mir; per contatti: lucben at libero.it;
angelaebeppe at libero.it; mir at peacelink.it, sudest at iol.it
* Indichiamo inoltre almeno il sito della rete telematica pacifista
Peacelink, un punto di riferimento fondamentale per quanti sono impegnati
per la pace, i diritti umani, la nonviolenza: www.peacelink.it. Per
contatti: info at peacelink.it

LA NONVIOLENZA E' IN CAMMINO

Foglio quotidiano di approfondimento proposto dal Centro di ricerca per la
pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. e fax: 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

Per non ricevere piu' questo notiziario e' sufficiente inviare un messaggio
con richiesta di rimozione a: nbawac at tin.it

Numero 660 del primo settembre 2003