Il 4 settembre a Viterbo



A mezzi d'informazione
a varie associazioni e persone


In occasione del vertice dei ministri europei delle telecomunicazioni

IL 4 SETTEMBRE A VITERBO LA SCELTA DELLA NONVIOLENZA


Il 4 settembre a Viterbo si terra' un incontro dei ministri delle
telecomunicazioni di alcuni paesi europei.
Ed e' assai probabile che, perlomeno per quanto concerne lo stato ospitante,
l'iniziativa rischiera' di essere l'apoteosi ipocrita, ridicola e
scandalosa, di uno status quo caratterizzato da una gestione
dell'informazione e delle comunicazioni di massa omologa alla violenza
planetaria del pensiero unico e del comando imperial-coloniale, devastatore
e consumista, ovvero atta alla manipolazione ideologica e alla narcosi
intellettuale e morale, ed efficiente a cooperare alla violenza e alla
menzogna tragicamente dominanti.
Particolarmente per quanto concerne il nostro paese, infatti, il potere
mediale e' stato ed e' luogo di pratiche illegali e criminali, di
sistematica violazione delle leggi e devastazione dello stato di diritto; e'
stato ed e' la testa di ponte e lo strumento di corruzione di massa alla
base del trionfo politico e culturale della coalizione organizzata da un
piduista di successo unendo razzisti neopagani, residui neofascisti, rottami
vari del regime della corruzione di lungo corso, personaggi apprezzati dai
poteri criminali, ed una famelica orda di seguaci senza scrupoli
dell'indecente motto della Nep: "arricchitevi".

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Ma il 4 settembre a Viterbo e' anche un giorno di festa, di festa grande: e'
infatti la festa patronale, la festa di quella giovinetta, Rosa, che al
cuore del popolo viterbese e' cara sopra ogni altra persona e cosa (e
duplice festa e' per chi scrive queste righe: poiche' per avventura e' anche
il mio compleanno).

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Il 4 settembre a Viterbo si terranno anche alcuni incontri di riflessione e
di sensibilizzazione promossi dal movimento per la globalizzazione dei
diritti con la partecipazione di persone di volonta' buona che in umilta' e
onesta', in rigore e dignita', in buona fede e piena coscienza, in
solidarieta' e testimonianza, si oppongono al "disordine costituito" (per
usare l'acuta  espressione di Emmanuel Mounier) in nome della dignita' umana
e del diritto alla vita di ogni essere umano, in nome dei principi della
ragion pratica di Immanuel Kant, in nome di quei convincimenti profondi che
legano tante e diverse tradizioni di pensiero e che affermano il principio
del rispetto dell'altro, della civile convivenza, della solidarieta'.

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Una cosa deve essere chiara, e va detta prima che i soliti provocatori che
non mancano mai possano elaborare, organizzare e mettere in atto le loro
scempiaggini e scelleraggini: che le iniziative di quante e quanti si
oppongono ai poteri della violenza e della menzogna organizzata, devono
essere e saranno rigorosamente nonviolente e nonmenzognere, cioe' intese al
dialogo, alla riflessione critica, alla coscientizzazione di tutti, alla
promozione della democrazia e dei diritti umani, all'impegno per un'umanita'
di donne e uomini liberi ed eguali, all'impegno contro tutte le guerre e le
uccisioni, contro tutte le lesioni e le oppressioni, contro tutte le
umiliazioni e le aggressioni, contro tutte le devastazioni e le corruzioni,
contro tutti gli inquinamenti e contro tutte le menzogne, contro ogni
barbarie.
Devono essere e saranno iniziative di pace, per la pace, con metodi di pace.
Questo deve essere chiaro, questo nessuno deve ignorare.

Peppe Sini
responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo
direttore del notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in
cammino"
strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

Viterbo, 25 agosto 2003

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Allegato ad uso dei mezzi d'informazione: notizia sull'autore di questo
intervento

Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo fin
dalla sua fondazione negli anni '70, e' stato per anni consigliere comunale
e provinciale caratterizzando la sua attivita' amministrativa
particolarmente con l'impegno contro la criminalita' e la corruzione, per i
diritti, per la difesa dell'ambiente.
Dagli anni '70 e' stato partecipe - e talora promotore e animatore - di
esperienze di solidarieta' concreta sia con persone in condizioni di
difficolta', sia con i popoli oppressi.
Ha partecipato - e talvolta ha promosso e animato - varie iniziative contro
l'emarginazione sociale, contro le istituzioni totali, per il diritto
all'assistenza, alla solidarieta', al rispetto della dignita' umana di ogni
persona.
Ha preso parte a varie esperienze di impegno in difesa dell'ambiente e
contro un modello di sviluppo distruttivo; di alcune di queste esperienze e'
stato il principale animatore.
Come pubblico amministratore, come giornalista e come socio del
"Coordinamento Antimafia" di Palermo ha condotto dagli anni '80 iniziative
di inchiesta, sensibilizzazione e denuncia contro il regime della corruzione
e la penetrazione dei poteri criminali nell'Alto Lazio.
L'impegno principale, fin dagli anni '70, e' quello pacifista,
antimilitarista ed antirazzista, per i diritti umani, di solidarieta'
internazionale, di solidarieta' concreta: e' stato il principale animatore
dell'opposizione alle servitu' militari nel viterbese.
Nel 1987 e' stato coordinatore per l'Italia della campagna internazionale di
solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime
razzista sudafricano.
Ha promosso e presieduto, con l'autorizzazione dei familiari e la
partecipazione di illustri relatori, il primo convegno nazionale di studi
dedicato alla figura e all'opera di Primo Levi.
Per le sue iniziative di opposizione nonviolenta alla guerra e in difesa
della legalita' costituzionale nel '91 e nel '99 ha subito procedimenti
giudiziari risoltisi con esito a lui pienamente favorevole.
Nel 1999 ha ideato e realizzato l'azione diretta nonviolenta delle
"mongolfiere per la pace" con cui bloccare i decolli dei bombardieri dalla
base militare di Aviano ostruendo lo spazio aereo di decollo antistante la
base.
Ha promosso e tenuto corsi di educazione alla pace presso enti locali, enti
di servizio civile e scuole.
Ha promosso la proposta di legge per la formazione alla nonviolenza degli
operatori delle forze dell'ordine.
Autore di varie pubblicazioni, dopo essere stato nei decenni '80 e '90 sia
editorialista che direttore responsabile di vari periodici locali, dal 2000
ha fondato e dirige il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e'
in cammino".

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