CVGG - Newsletter n.1 - luglio 2003




COMITATO VERITA' E GIUSTIZIA PER GENOVA
Newsletter n. 1 - luglio 2003

Questa è la prima Newsletter del Comitato Verità e giustizia per Genova.
Viene inviata a quanti hanno aderito al Comitato sottoscrivendo il modulo
disponibile sul sito (<http://www.veritagiustizia.it>www.veritagiustizia.it) e a tutti quelli che hanno
chiesto di essere informati sullo svolgimento delle indagini. La newsletter
avrà cadenza mensile, salvo edizioni "straordinarie" in presenza di
particolari notizie.

CHI SIAMO
Il Comitato Verità e giustizia per Genova è nato nel luglio 2002, allo
scopo di raccogliere e gestire fondi per la tutela legale delle vittime
della repressione delle forze dell'ordine a Genova durante i giorni del G8.
Lavora d'intesa con gli avvocati del Genoa Legal Forum. Costituito da 12
persone (il presidente onorario è Giulietto Chiesa), il Comitato si occupa
anche di vigilare sulle inchieste e di tenere informata l'opinione pubblica.

QUESTO NUMERO
1. Lo stato delle inchieste
2. A Genova due anni dopo
3. Dove saremo quest'estate
4. Come va la raccolta fondi
5. I libri che scriviamo

1. Lo stato delle inchieste
Maggio è stato il mese delle archiviazioni. Una, quella su piazza Alimonda,
ha negato un dibattimento pubblico sull'uccisione di Carlo Giuliani;
l'altra ha cancellato le accuse di resistenza e lesioni a carico dei 93
occupanti della scuola Diaz.
Luglio potrebbe essere il mese della conclusione delle inchieste contro i
poliziotti impiegati nel blitz alla scuola e contro quelli accusati di
abusi e maltrattamenti nella caserma di Bolzaneto. Queste inchieste
dovrebbero concludersi con le richieste di rinvio a giudizio,
presumibilmente a settembre, per decine e decine di agenti.
Il quadro aggiornato delle inchieste su <http://www.veritagiustizia.it>www.veritagiustizia.it

2. A Genova due anni dopo
Sarà un anniversario di riflessione e di approfondimento. Il calendario
degli appuntamenti è fittissimo e va dal 12 al 20 luglio a Genova (l'elenco
completo è sul sito). Il nostro Comitato, in particolare, organizza con il
Comitato Piazza Carlo Giuliani due appuntamenti:

-    Sabato 12 luglio (Palazzo Tursi, via Garibaldi, ore 16) un convegno
dal titolo
I COMITATI CIVILI PER VINCERE SILENZI E IMPUNITA'.
L'incontro punta a far emergere la voce di comitati, associazioni, gruppi
di amici e familiari che nella storia recente d'Italia si sono organizzati
dopo stragi, omicidi di mafia e per mano fascista, uccisioni da parte delle
forze dell'ordine durante manifestazioni. Tutti, in vario modo, hanno
dovuto affrontare depistaggi, reticenze, ostacoli, muri invalicabili nella
ricerca della verità e della giustizia. Il 12 luglio saremo tutti a Genova
per parlare alla società civile: perché questi fatti riguardano tutti, e
perché non accettare l'impunità è l'unico modo affinché tutto ciò non
accada di nuovo.

- Sabato 19 luglio (Teatro Modena, p. G. Modena 3, ore 15-18) un convegno
dal titolo VERITA' E GIUSTIZIA PER GENOVA
Il punto sulle inchieste (Diaz, Bolzaneto, fatti di strada) attraverso il
confronto fra gli atti ormai acquisiti, le versioni ufficiali delle forze
dell'ordine e le testimonianze dei protagonisti: un viaggio fra le tante
menzogne e una verità storica sempre più chiara. Gli avvocati del Genoa
Legal Forum riferiranno sugli ultimi sviluppi delle indagini e i
prevedibili risultati.

Sempre sabato 19 luglio (Teatro Modena, p. G. Modena 3, ore 21,30)
spettacolo teatrale organizzato dal Comitato Piazza Carlo Giuliani:
IL DIBATTIMENTO NEGATO. Sarà messo in scena il processo sull'uccisione di
Carlo Giuliani, che non potremo vedere nelle aule di un tribunale.


3. Dove saremo quest'estate
Il bisogno di informare (e di raccogliere fondi) è sempre più forte. A
questo fine saremo presenti, con un nostro banchetto, durante feste e
appuntamenti vari (oltre che, naturalmente, a Genova fra il 12 e il 20
luglio).
GENOVA, fino al 6 luglio - Festival del mediterraneo, Expo: dalle 20 alle 24
GENOVA, 10 - 13 luglio - Festival Goa Boa, Piazza del Mare: dalle 16 alle 24
FIRENZE, 16 luglio - 9 agosto- Festa provinciale dell'Unità, Fortezza da
Basso: tutte le sere dopo le 19
OSNAGO (Lecco), 17 -27 luglio 2003 -  Festa provinciale di Liberazione:
Fiera di Osnago
Ci saremo con il nostro salvadanaio, con i libri e i video, e con le nuove
magliette e altri gadget del Comitato, il tutto ovviamente per
autofinanziamento.
Il nostro calendario comprende anche dibattiti e incontri pubblici (elenco
completo <http://www.veritagiustizia.it/iniziative>www.veritagiustizia.it/iniziative). Segnaliamo in particolare:
FIRENZE, 4 agosto, Festa provinciale dell'Unità, Fortezza da Basso (ore 21)
"Genova 2001-2003: i misteri del G8 e i diritti negati"
Alfredo Galasso, avvocato, Fondazione Caponnetto
Giuliano Giuliani, Comitato Piazza Carlo Giuliani
Carlo Gubitosa, giornalista, autore de "Il libro nero del G8"
(Berti/Altreconomia)
Stefano Tassinari, scrittore, autore de "I segni sulla pelle" (Tropea)
Lorenzo Guadagnucci, Comitato Verità e giustizia per Genova

4. Teatro
Riccardo Lestini è un giovane attore che ha scritto uno spettacolo-
inchiesta sui fatti di Genova, o meglio sulle indagini aperte dalla
magistratura dopo il G8. E' un bel monologo di oltre un'ora, che
s'intitola "Con il tuo sasso". Ha debuttato il 3 luglio in Umbria e sarà il
16 luglio a Genova al Teatro Modena (ore 21,30).
Il programma delle repliche (disponibile sul sito) propone molte date:
l'ingresso alle serate è libero, con il pubblico invitato a fare un'offerta
al 'salvadanaio' del nostro Comitato.

5. Conti in tasca
Qualche mese fa, al momento del lancio della raccolta fondi, indicammo un
milione di euro come la cifra teoricamente necessaria, nel corso degli
anni, per tutelare al meglio le duecento e oltre persone ancora coinvolte a
vario titolo nelle inchieste. Siamo naturalmente molto lontani da quella
cifra (finora abbiamo raccolto circa 30 mila euro) ma non demordiamo. I
soldi servono eccome. Solo per la perizia di parte sul giubbotto
dell'agente Nucera abbiamo speso 5.000 euro! La giustizia costa. Quindi
avanti con le sottoscrizioni: c/c postale n. 34566992 intestato a: Verita'
e Giustizia per Genova (oppure tramite banca: Bancoposta n. 34566992 - ABI
07601 CAB 01400)

6. I libri che scriviamo
Evidentemente abbiamo ancora molte cose da dire: sono in uscita tre nuovi
libri scritti da membri del Comitato. Il ricavato delle vendite (dedotte le
spese editoriali) e i diritti d'autore finiranno nel nostro conto corrente.
Carlo Gubitosa, "Genova, nome per nome", Berti/Altreconomia, 624 pagine, 25
euro. Un'inchiesta giornalistica a tutto campo, dalla preparazione del G8
fino alle tremende giornate del 20 e 21 luglio. E' la più completa e
attendibile ricostruzione finora pubblicata, tutta basata sui documenti e
le testimonianze dirette, con ampie citazioni dai principali atti.
Presentazione: 15 luglio - Genova, Palazzo Ducale, ore 18,30
Enrica Bartesaghi, "Un altro sguardo. Ritagli da alcune giornate di luglio
2001, dalle parti di Genova", 175 pagine, 11 euro. Il diario-testimonianza
di una madre che per due giorni perde la figlia, inghiottita alla Diaz e
ritrovata fuori da un carcere, dopo il passaggio nella caserma-lager di
Bolzaneto. L'indignazione di scoprire che il concetto di "desaparecidos" si
può applicare al proprio paese, negli anni Duemila.
Presentazione: 18 luglio - Genova, Palazzo Ducale, ore 17,30
Lorenzo Guadagnucci, "Distratti dalla libertà", Berti/Altreconomia, 56
pagine, 5 euro. Un pamphlet sull'inquietante dopo-Genova. Le autorità che
coprono anche i peggiori misfatti, la ribellione dei poliziotti a Napoli,
l'inchiesta di Cosenza, l'assalto all'ospedale San Paolo di Milano, la
nuova legge sugli stadi: stiamo viaggiando verso un sistema a democrazia
limitata?

---------------

PIAZZA ALIMONDA. Il gip Elena Daloiso ha archiviato l'inchiesta contro
Mario Placanica per l'uccisione di Carlo Giuliani, accettando la tesi della
legittima difesa e sostenendo l'uso legittimo delle armi. Tutti gli
approfondimenti e le contro inchieste su <http://www.piazzacarlogiuliani.org>www.piazzacarlogiuliani.org

DIAZ. All'inizio di maggio il gip Anna Ivaldi ha archiviato l'inchiesta per
resistenza aggravata e lesioni contro i 93 arrestati alla scuola Diaz. E'
un'archiviazione importante per le motivazioni indicate dal giudice,
arrivata alla conclusione che l'unica ricostruzione possibile dei fatti è
quella venuta dai 93 manifestanti. Il pm Francesco Lalla aveva chiesto
l'archiviazione con motivazioni diverse, sostenendo che non era possibile
attribuire i fatti di resistenza denunciati dai poliziotti (che quindi
Lalla riteneva credibili) a singole persone identificabili. E' il primo
importante riconoscimento, in un atto della magistratura, delle falsità
sostenute dalle forze dell'ordine. I 93 della Diaz restano indagati (dai pm
Canciani e Canepa) per associazione a delinquere finalizzata alla
devastazione e al saccheggio: si prevede che ci sarà un'archiviazione entro
al fine dell'estate.
E' in via di conclusione anche l'inchiesta contro i poliziotti impegnati
nel blitz. L'indagine dovrebbe chiudersi alla fine di luglio: si prevede
una richiesta di rinvio a giudizio per lesioni a carico di tutti i
poliziotti impiegati nel blitz e identificati (più di cento). Per i
funzionari e dirigenti che hanno firmato i verbali di arresto e di
sequestro degli oggetti ritrovati nella scuola dovrebbe scattare anche
l'accusa di falso e calunnia (per il caso delle molotov), oltre che
per 'omesso intervento' nei confronti dei sottoposti accusati di lesioni.
Le richieste di rinvio a giudizio, se l'inchiesta finirà alla fine di
luglio, dovrebbero essere formalizzate a settembre.

BOLZANETO. Per i maltrattamenti denunciati dai manifestanti passati nella
caserma-carcere, sono indagati tutti gli agenti che in base ai compiti di
servizio dovrebbero avere quanto meno assistito agli episodi denunciati.
Alcuni agenti sono stati anche riconosciuti personalmente dai denuncianti e
identificati. Anche in questo caso si prevede una richiesta di rinvio a
giudizio, nel prossimo mese di settembre, per alcune decine di agenti. Le
accuse vanno dai trattamenti inumani sui detenuti, alle lesioni all'abuso
d'ufficio. Per i  graduati c'è anche l'omesso intervento sui sottoposti che
abbiano commesso reati.

MANIFESTANTI. Uno dei 23 manifestanti sottoposti a misure cautelari nel
dicembre 2002 è ancora in carcere a Messina: la richiesta di ammissione
agli arresti domiciliari è stata respinta per un cavillo burocratico. Tutti
gli altri restano comunque sottoposti a misure restrittive (obbligo di
firma, di dimora etc.). Per loro si prevede una richiesta di rinvio a
giudizio a settembre: le accuse più gravi (per alcuni dei 23) sono
devastazione e saccheggio, resistenza pluri aggravata, detenzione di
molotov.
Alcuni manifestanti accusati di resistenza hanno patteggiato o fatto
ricorso al rito abbreviato, riportando pene piuttosto pesanti (18-20 mesi).
Il caso più recente è invece quello di un irlandese, arrestato davanti a
una caserma dei carabinieri e accusato di resistenza aggravata: è stato
assolto perché il fatto non sussiste.
Le denunce collettive contro le forze dell'ordine per le aggressioni ai
cortei sono di fatto ferme. I pm che dovrebbero indagare sono gli stessi
impegnati per la Diaz e Bolzaneto: finora  non hanno avuto tempo di
occuparsi di altro.
Sono intanto partite le prime cause civili di risarcimento, presentate da
persone aggredite dagli agenti durante le manifestazioni. Molte altre sono
in preparazione a cura del Genoa Legal Forum

ESPULSIONI. Molti stranieri fermati nei giorni del G8 hanno avuto
provvedimenti di espulsione dall'Italia (compresi i 78 della Diaz). Chi
presentò ricorso entro i tempi stabiliti, ha ottenuto la revoca del
provvedimento. Ma anche per loro i guai non sono finiti, perché i nomi sono
rimasti negli elenchi delle polizie europee nonostante la revoca: specie
chi proviene da paesi esterni al Trattato di Schengen viene bloccato alla
frontiera finché non mostra il decreto di revoca dell'espulsione (è
successo a un polacco reduce dalla Diaz chiamato a testimoniare a Genova).