report 107



 

REPORT 107 di Rosarita Catani

BAGHDAD: 7 SOLDATI USA UCCISI E 4 FERITI IN DUE ATTACCHI DIVERSI.

FALLUJHA: LE FORZE AMERICANE ATTACCANO LA MOSCHEA, 8 MORTI

Baghdad 1 luglio 2003 –S’intensificano gli attacchi contro le truppe americane a Baghdad. Alle 10,00 di questa mattina, la resistenza irachena lancia delle bombe a mano contro veicoli militari statunitensi vicino ad una stazione di benzina nel quartiere di Mustansiriya, nel centro di Baghdad.

L’attacco ha causato la morte di quattro soldati americani ed il ferimento d’altri due. La scena che si presenta è quella di una guerriglia. I veicoli sono completamente distrutti e prendono fuoco.

Il secondo attacco è avvenuto nel sud dell’Iraq, nella citta’ di Yusufiyeh . Il canale arabo Al Jazeera riporta che un veicolo militare americano, per cause ancora non precisate, ha sbandato ed è uscito fuori strada, iracheni inferociti hanno appiccato fuoco al secondo veicolo che si era fermato per prestare aiuto ai loro connazionali. In questo incidente, sono morti tre soldati americani ed un interprete iracheno.

Alcuni testimoni, presenti sul luogo dell’accaduto, raccontano: “E’ stato un incidente. Vi erano due macchine militari e la prima ha sbandato. La seconda macchina si è fermata, i soldati sono usciti fuori, e gli iracheni hanno appiccato fuoco all’altro veicolo con della benzina”.

Poche ore fa, invece, sempre nel centro di Baghdad, altri due soldati americani sono stati uccisi a seguito di un altro attacco. La notizia è riportata da Al Jazeera.

Gli Stati Uniti, non riescono proprio a capire come mai vi possano essere delle azioni ostili nei loro confronti. Il segretario alla difesa statunitense Rumsfeld, afferma: “Noi abbiamo instaurato una guerra globale contro il terrorismo e vi sono persone che sono molto adirate per questo……Spero che il popolo americano dimostrera’ pazienza e capira’ la situazione”.

Forse il popolo americano aspettera’ anche con pazienza il susseguirsi degli eventi, ma non credo che il popolo iracheno riuscira’ a sopportare piu’ a lungo le provocazioni americane.

Nella moschea di Fallujah, non vi erano terroristi, ma solo persone in preghiera, eppure elicotteri americani hanno sganciato dei missili

 

Nella moschea di Fallujah non vi erano terroristi, ma solo persone in preghiera, eppure elicotteri americani hanno sganciato dei missili provocando la morte di otto persone.

Alcuni testimoni riferiscono ad Al Jazeera che l’elicottero ha attaccato la moschea Al-Hassan, mentre un numero di studenti stava ascoltando la lezione di religione.

Descrivere lo sgomento e la rabbia di questi cittadini non e’ un’impresa facile. Portano i loro concittadini al vicino ospedale, recitando versetti del corano e scandendo a voce alta slogan anti americani. L’Imam della moschea d’Al-Hassan , Sheikh Laith, è rimasto gravemente ferito ed ha subito l’amputazione del piede destro.

Uno studente dichiara con voce molto alterata: “Avere come obiettivo una moschea è una provocazione per tutti i Mussulmani. Dopo questa cosa si aspettano gli americani da noi? Semplici relazioni?”

Troppi incidenti stanno accadendo in questo paese. Troppi morti nel “post war” di liberazione. Ieri, 30 giugno a Haditha, 260 chilometri a nordovest di Baghdad esplode un deposito di munizioni. Il corrispondente d’Al-Jazeera dichiara che a seguito dell’esplosione sono morti piu’ di 90 iracheni e dozzine di persone sono state ferite gravemente.

Le dinamiche dell’incidente non si conoscono ancora. Le forze americane, affermano che l’incidente “Non è stato causato dalle truppe USA” ed addossano la colpa interamente agli iracheni.

La verità per il momento non la sapremo.

 

Rosarita Catani e' una reporter indipendente che invia i suoi resoconti da Amman, Giordania, raccontando da un punto d’osservazione privilegiato cosa accade in Iraq e in medio oriente. I suoi report - pubblicati regolarmente sul sito www.peacelink.it - sono utilizzabili liberamente previa citazione della fonte e dell'autrice].

 

 



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