Cos'e' successo a Salonicco?




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Notiziario del Campo Antimperialista
25 giugno 2003
itacampo at antiimperialista.it

«Tutta la nostra azione e' un grido di guerra contro l'imperialismo.
E' un invito all'unita' dei popoli contro il grande nemico del genere umano: gli Stati Uniti d'America».
Ernesto Che Guevara


Cos'e' successo a Salonicco?


Una dozzina di compagni del Campo hanno partecipato alle mobilitazioni di Salonicco contro il vertice dell'Unione Europa. Parliamo anzitutto delle manifestazioni. Ce ne sono state tre, dal giovedi al sabato. Gia' alla prima, in difesa dei migranti e alla quale non ha aderito il KKE (Partito Comunista di Grecia) erano chiari i blocchi fondamentali. Anzitutto il Social Forum Greco (molto articolato al suo interno), poi Resistenza 2003 (la coalizione antimperialista che sta fuori dal Social forum e con la quale il Campo ha rapporti fraterni), Iniziativa (un raggruppamento anch'esso antimperialista raccolto attorno al NAR, nuova sinistra), infine gli anarchici. Venerdi tutti nella Calcide dove si teneva il vertice. Uno sbarramento imponente di polizia, proprio sul lungomare, impediva ogni accesso. Il blocco anarchico-black bloc ha tentato velleitariamente di sfondare, ma ai primi lacrimogeni c'e' stata la ritirata generale. Tranne pochissimi compagni del SFG, con le note bardature di gommapiuma, nessuno ha seguito gli anarchici, che s'erano presi, contro ogni accordo, la testa del corteo. Il giorno dopo, sabato 21, manifestazione generale nel centro della citta'. In realta' le manifestazioni erano due. Infatti la piu' imponente e' stata quella del KKE, che rifiuta in modo ostinato ogni collaborazione col Social Forum. Almeno 100mila persone, un corteo, quello del KKE, combattivo, disciplinato, vigoroso, decisamente antimperialista. Tantissimi operai e tantissimi giovani. Falci e martello dappertutto, per non parlare delle bandiere cubane. Da un'altra parte della citta' partiva il corteo del Social Forum, meno numeroso di quelo del KKE, ma davvero di massa. Massiccia, anzi predominante, la presenza delle organizzazioni antimperialiste. Si sentiva che ci sarebbero stati scontri. In coda al corteo, provenienti dalla facolta' di Teologia, si allineano gli anarchici-black bloc, circa 3mila. Facevano effettivamente impressione: erano disposti in maniera decisamente militare. Ad un certo punto, verso le 17,00, gruppi di anarchici assaltano alcune banche, tutte protette da barriere metalliche e lamiere (la citta', normalmente brulicante, era deserta). La polizia risponde con cariche violente, ma chirurgiche, tese ad isolare gli anarchici-black bloc dal resto dei dimostranti. Il corteo del Social Forum riesce a proseguire (noi eravamo in coda con Resistenza 2003), mentre gli scontri tra anarchici-black bloc e forze di polizia si fanno intensi e dilagano in una vasta zona del centro. Alla fine si conteranno decine di negozi bruciati (le banche erano davvero blindate), auto incendiate, gas urticanti CS dapperutto, come il fumo del resto. Alla fine tanti feriti, 130 fermi e 35 arresti. Si e' trattato, a tutti gli effetti, di una battaglia annunciata tra polizia e i settori più radicali del movimento greco, battaglia che ha lasciato del tutto indifferenti tutto il resto del movimento. Da notare che poi il corteo del Social Forum si e' diviso, confluendo su diverse piazze della citta'. Capiamo l'incazzatura contri i metodi degli anarchici-black bloc, ma non condividiamo certo la totale indifferenza verso la repressione, mostrata dal Social Forum come dagli altri blocchi. Una cosa ci e' parsa subito chiara: in Grecia la radicalita' del movimento e' piu' accentuata che altrove. E forse questo spiega come mai il Social Forum europeo, tra cui quello italiano, ha marcato la sua assenza. (Una maniera davvero poco seria di ricambiare la grande presenza greca a Genova nel luglio 2001) Nei giorni precedenti noi abbiamo preso parte ai lavori del Campo Antimperialista che si e' svolto alle porte di Salonicco, a Epanomi', e al quale erano presenti, oltre a centinaia di compagni e compagne greci, una ventina di delegazioni da diversi paesi. Un'esperienza molto densa di incontri, discussioni, momenti di socialita', che hanno permesso di rafforzare l'unita' degli antimperialisti. Come Campo abbiamo infine partecipato ad alcune conferenze all'Universita', alle quali ha parlato il compagno Costanzo Preeve, del resto molto noto nella sinistra greca.