Libri non bombe - Books Not Bombs



Invio il documento delle bibliotecarie e dei bibliotecari bresciani per la
pace.

Molti saluti

mforesti


Libri non bombe - Books Not Bombs
Adesione all'appello dei bibliotecari americani contro la guerra all'Iraq
(Progressive Librarians Guild - U.S.A.)
* * * * *

Di fronte ai pericoli che incombono sul già lungamente provato popolo di
Shaharazad e sui beni che sono preziosa memoria della millenaria civiltà
sorta "tra i fiumi" - certo non estranea alla formazione della cultura
europea - uniamo le nostre voci a quelle di tanti uomini e donne, d'ogni
convinzione politica e religiosa, che chiedono ai potenti del mondo, e ai
propri governanti innanzitutto, di agire caparbiamente per tessere la
complessa trama di relazioni politiche internazionali capace di
salvaguardare la pace fra i popoli e sviluppare il tanto faticoso quanto
indispensabile confronto interculturale.

La nostra presa di posizione si concretizza anche nella stampa
autofinanziata e nella diffusione di un segnalibro teso a ribadire
l'impegno professionale a far vivere nella quotidianità del lavoro i
princìpi solennemente dichiarati nel Manifesto sulle biblioteche pubbliche
dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la
cultura (UNESCO), ovvero testimoniare la fede nella biblioteca "come forza
vitale per l'istruzione, la cultura e l'informazione e come agente
indispensabile per promuovere la pace e il benessere spirituale nelle menti
di uomini e donne."

Sottoscriviamo l'appello contro la guerra lanciato da tanti coraggiosi
colleghi statunitensi nel quale si sostiene che l'umanità intera, a
cominciare da quella sofferente sotto il giogo delle dittature, ha assoluto
bisogno di "armi di istruzione di massa": libri e biblioteche, non bombe.

La più conseguente ed efficace delle azioni belliche preventive contro le
tirannie è l'alimentazione e il dispiegamento dei processi che danno
esemplare realtà alla democrazia, che la rendono vitale e praticata e
dunque obiettivo desiderabile e realistico per l'autonoma lotta degli
oppressi.

Assumendo la posizione qui espressa i bibliotecari bresciani sentono il
doppio orgoglio di appartenere alla comunità professionale che opera entro
un servizio che è cruciale istituto della democrazia, e d'essere cittadini
del paese la cui legge fondamentale, la Costituzione, dichiara con
responsabile solennità che "L'Italia ripudia la guerra come strumento di
offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle
controversie internazionali".


Le bibliotecarie e i bibliotecari bresciani per la pace
Brescia, 24 febbraio '03