FSE - Lilliput e movimento sindacale a confronto



COMUNICATO STAMPA 8/11/2002
Lilliput e il movimento sindacale a confronto in un incontro decisivo
Partecipazione, rappresentanza, non violenza: quali alternative per
un'altra Europa

La Rete Lilliput, in collaborazione con Fiom Lombardia e FMA, è stata
promotrice del seminario "Partecipazione, Rappresentanza, Non violenza.
Alternative per un'altra Europa", con l'obiettivo di mostrare l'importanza
delle interconnessioni esistenti tra partecipazione, rappresentanza e
nonviolenza nello sviluppo di ogni movimento di massa, sia tradizionale,
come le organizzazioni sindacali, che non tradizionale, come i nuovi
movimenti per una globalizzazione che mette al centro la persona e non il
profitto.

Per quanto riguarda il tema della partecipazione e della rappresentanza, il
confronto ha posto in evidenza le diversità di gestione all'interno delle
due realtà. Pur nell'ambito di un sistema improntato alla democraticità, il
sindacato è una struttura gerarchica basata sulla regola "una testa, un
voto" con la quale si legittima la rappresentanza a interpretare i bisogni
degli individui. La Rete promuove fin dall'inizio il metodo del consenso di
tutte le realtà partecipative, l'importanza delle decisioni prese dal
basso, il rifiuto della logica del leader. La rappresentanza viene
distribuita attraverso le competenze, che crescono perché le risorse sono a
disposizione di tutti. L'obiettivo dell'incontro è stato quello di favorire
l'alleanza tra realtà profondamente diverse tra loro per coinvolgere i
cittadini comuni e accrescere la loro partecipazione alla vita civile e
sociale.

Terreno comune è invece quello relativo alla nonviolenza, conquista recente
per il sindacato, ma fondamentale valore costitutivo di Lilliput "non nel
senso di un rifiuto passivo della violenza, ma - come sottolinea Anna Fazi
di Rete  in quanto proposta radicale di alternativa al sistema, vera e
propria scelta economica, politica, finanziaria che permetta di costruire
modelli diversi creando un sistema che risolva le ingiustizie" nella
convinzione che la nonviolenza è il potere di chi non ha potere.

"Lilliput è riuscita nel tentativo di mettere per la prima volta intorno a
un tavolo esperienze molto differenti tra loro" come ha sostenuto Davide
Biolghini, Rete Lilliput, sottolineando l'importanza dell'incontro "ma che
possono anche condividere elementi in comune in merito a partecipazione,
rappresentanza, non violenza".


La Rete Lilliput
La Rete di Lilliput nasce nel 1999 con la scrittura collettiva del
"Manifesto della Rete Lilliput" a cura del Tavolo delle Campagne, un gruppo
di coordinamento formato dalle maggiori Associazioni e Campagne nazionali.
La Rete ha come obiettivo principale l'interazione e la collaborazione di
miriadi di esperienze locali che nel nostro Paese cercano di lottare contro
le disuguaglianze nel Mondo. Grazie al metodo del consenso e all'opzione
della nonviolenza si cerca di attuare la "strategia lillipuziana", con la
quale bloccare il gigante disumano del liberismo sfrenato servendosi di
azioni mirate e concrete, da intessere insieme.
La Rete è presente in Italia con 70 nodi locali, 6 gruppi di lavoro
nazionali su Nonviolenza, Lente sulle Imprese, Impronta Ecologica e
Sociale, Forum Sociale Europeo, Commercio e Finanza, Formazione.
Le associazioni promotrici della Rete Lilliput sono Chiama L'Africa,
Sdebitarsi, Campagna Stop Millennium Round, CTM Altromercato, Nigrizia,
Campagna per la Riforma della Banca Mondiale, Manitese, AIFO, Pax Christi,
Beati i costruttori di pace, Rete Radié Resch, WWF-Italia, Associazione
Botteghe del Mondo, Bilanci di Giustizia, Centro Nuovo Modello di Sviluppo,
Innovazioni e Reti per lo Sviluppo.


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Cristiano Lucchi - Responsabile Ufficio stampa Rete Lilliput
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