"CARLO GIULIANI, RAGAZZO" IL DRAMMA DEL G8 A CANNES



Fonte: http://www.repubblica.it/online/cannes2002/giuliani/giuliani/giuliani.html

Presentata fuori concorso la pellicola che ricostruisce la giornata di luglio del giovane ucciso a piazza Alimonda

"CARLO GIULIANI, RAGAZZO" IL DRAMMA DEL G8 A CANNES

Regia di Francesca Comencini, ricostruzione della madre. Nell'opera anche le poesie del ragazzo

dal nostro inviato CLAUDIA MORGOGLIONE

CANNES - Quella mattina, il 20 luglio 2001, Carlo Giuliani si alzò tardi, intorno a mezzogiorno. Indossò il costume da bagno sotto i pantaloni della tuta, perché era indeciso se andare al mare o alla manifestazione no global. Scese in strada, incontrò un amico e lo perse di vista, poi un altro con cui fece uno spuntino. Restò solo, si trovò nel pieno degli scontri in via Tolemaide, decise di rispondere alle cariche della polizia contro il corteo dei Disobbedienti. E andò incontro al suo destino, al proiettile che lo colpì in faccia, alla camionetta dei carabinieri che passò due volte sopra il suo corpo. Conclusione tragica per una giornata cominciata in modo assolutamente normale: a ricostruirla è Haidi Gaggio, la madre del ragazzo ucciso, nel film documentario di Francesca Comencini di scena oggi, fuori concorso, al Festival.

La pellicola si intitola Carlo Giuliani, ragazzo, come l'ormai famosa scritta a mano sull'insegna di Piazza Alimonda, dove il giovane di 23 anni perse la vita. Ed è una ricostruzione puntuale di quelle ore, anche attraverso le riprese di registi e operatori presenti in città. "Quello che mi ha spinto a farlo", racconta la Comencini, "è come Carlo sia stata oggetto di diffamazione: non solo hanno stroncato la sua giovane vita, ma l'hanno ricoperta di menzogne. Io era a Genova in quei giorni, e già la sera della morte circolavano voci ambigue (fu detto ad esempio che era un Black bloc, ndr). Di fronte a questa protervia, fui colpita dalle misura e dalla dignità delle parole pronunciate dal padre di Carlo, Giuliano Giuliani" (presente anche lui alla proiezione di oggi).

Ma poi, nel realizzare il film, la regista, da donna e madre, ha scelto il punto di vista di un'altra donna, di un'altra madre. Che sullo schermo, citando le testimonianze di chi quel giorno incontrò il ragazzo (dagli amici al titolare della focacceria in cui pranzò), ricostruisce, passo dopo passo, i movimenti del figlio. Un racconto che fa nascere molti dubbi sulla dinamica della sua morte, così come riferita dalle forze dell'ordine.

A confermare il punto di vista della madre, lo straordinario lavoro di ricerca della Comencini, che dopo mille ricerche propone, in video e fermo immagine, le ultime sequenze della vita di Carlo. La sua presenza viene "catturata" quando si unisce al corteo dei Disobbedienti in via Tolemaide, a scontri già in corso. Lo vediamo, biondo e gracile, in pantaloni e canottiera, solo, a viso scoperto. Guarda i blindati che sbarrano la strada ai manifestanti, non ha nulla in mano. Poco dopo, la scena cambia: Carlo indossa un passamontagna nero, sposta un cassonetto della raccolta differenziata per costruire una barricata improvvisata. Ed eccolo in piazza Alimonda: le foto mostrano come qualcuno, all'interno della camionetta dei carabinieri, ha già la pistola puntata, mentre lui raccoglie da terra l'estintore. Infine, la telecamera fa sentire il rumore delle pallottole, il ragazzo è a terra, la gente urla. Mentre la camionetta passa due volte sul suo corpo.

Unico altro elemento, oltre al girato e alla testimonianza della madre, gli scritti di Carlo, le sue poesie. Ed è con le sue parole, recitate da una voce fuori campo, che la pellicola si conclude, suscitando applausi nella platea dei giornalisti. Ma niente a che vedere col tifo da stadio da parte del pubblico di giovani che due giorni fa, nella rassegna Settimana della critica, ha accolto Bella ciao, altro documeno sugli scontri di Genova girato da Roberto Torelli e Marco Giusti. Una doppia presenza forte, qui sulla Croisette, che la Comencini sottolinea: "E' molto importante che a Cannes abbia trovato spazio anche Bella ciao". Quanto a Carlo Giuliani, ragazzo i realizzatori contano su una distribuzione in sala, almeno in Italia.

(20 maggio 2002)