Osservazioni su ultimo editoriale peacelink



L'articolo di Gabrielle Garbillo dal titolo di
"Attenti ai boicottaggi di Umberto Eco" contiene
delle inesattezze che diventando premesse lo portano
a conseguenze avventate con l'effetto di criticare
tutte le iniziative in un modo indistinto.

Io da simpatizzante del CoRe devo puntualizzare
che, al contrario di quanto affermato da Garbillo:
- L'iniziativa del Co.Re nasce molto prima
dell'articolo di Eco. Diventa pubblica due giorni
prima e pubblica dati di monitoraggio precedenti
all'articolo stesso.
- La stessa iniziativa valanga nasce, anche nella
sua parte pubblica con piu' di un mese di anticipo.
- Le due liste sono diverse perche' il core riporta
i dati rilevati in tre settimane e valanga utilizza
dati pubblici relativi ai bilanci aziendali
dell'esercizio 2001.

Tenedo conto che  queste informazioni sono disponibili
da settimane nei siti citati dispiace notare come
un professionista sia caduto nell'errore di non
approfondire la propria ricerca su dati di dominio
pubblico. Dispiace tanto piu'
perche' cosi' facendo non solo svolge un dubbio
servizio nei confronti di chi lo legge ma danneggia
iniziative serie che sono costate a chi le conduce
mesi di lavoro preparatorio accomunandole ad
iniziative estemporanee, acerbe e sospette che invece
cavalcano maldestramente l'onda mediatica generata da
Eco come lo stesso articolo fa notare.

Quanto alle modalita' vorrei ricordare che chi consuma
responsabilmente tenendo conto delle inserzioni su
mediaset ha gia' tipicamente eliminato qualsiasi suo
consumo riconducibile direttamente a Berlusconi quindi
una cosa implica l'altra. Quindi non c'e' un "costo
opportunita'" rispetto ad un boicottaggio diretto.
Ma questo e' solamente un vizio logico trascurabile
rispetto alle omissioni precedenti.

Mi auguro che possiate dare spazio ai contenuti
di questa rettifica o pubblicando questa mail o
svolgendo un necessario supplemento al vostro lavoro
d'inchiesta.

Andrea Calliari


Riporto parte del brano dell'articolo:

"Come detto pero' l'iniziativa e' piaciuta subito a
molte persone e sono nati nel giro di pochi giorni
alcuni siti web dedicati alla pasta Cunegonda. Su due
di questi viene proposta anche una lista di aziende da
boicottare. Alla pagina
http://core.freespeechsite.com/home.html il CORE
(invito al COnsumo REsponsabile) e raggiungibile anche
dal sito del BoBi (http://www.bobi2001.it) propone una
lista delle 15 aziende maggiormente presenti negli
spot televisivi e i relativi prodotti. Il progetto
Valanga invece, alla pagina
http://it.geocities.com/provalanga propone solo cinque
aziende. La scelta dovrebbe essere sempre la presenza
negli spot Mediaset. Dico dovrebbe perche'
paradossalmente 2 aziende presenti in quest'ultima e
piu' restrittiva lista, non lo sono in quella piu'
lunga."



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