Dai Fabrizio - manifestazione a Beit Jala



Manifestazione a Beit Jala

Abbiamo partecipato ad una manifestazione organizzata da Taayush (gruppo pacifista israeliano). Il ritrovo era nel piazzale dello stadio. L'obiettivo era arrivare a Beit Jala e far entrare due camion di aiuti umanitari, formando una colonna di automobili civili che ''scortassero'' gli aiuti fino a destinazione. Arriviamo allo stadio, non c'è moltissima gente. Ma pia piano il piazzale si riempie e quando la colonna parte è formata da circa ottanta macchine e due camion. A noi italiani sembra straordinario l'ordine con cui si forma la colonna. Tutti parcheggiano le automobili in modo preciso, per facilitare la numerazione delle auto e la partenza. Troviamo anche noi posto in una delle 80 auto e Gabriel, che è alla guida, ci spiega sorridendo che la buona organizzazione è forse dovuta alla diffusa esperienza militare che c'e' anche tra i pacifisti. Dopo un breve breafing in ebraico, arabo e inglese si parte. Siamo tutti in colonna per percorrere la by-pass road che unisce Gerusalemme e la colonia di Ghilo. La strada affianca l'abitato di Beit Jala. Le macchine che ci superano velocemente - sono probabilmente tutti coloni che tornano alla propria casa nell'insediamento di Ghilo - suonano il clacson in segno di disprezzo. C'e'anche chi usa le mani per esprimere il dissenso verso quello che stiamo facendo. Alcuni ragazzi di Taayush salutano sorridenti e augurano buona giornata ai rumorosi dissenzienti. Nel tragitto chiediamo a Gabriel cosa pensa il resto della società israeliana dei pacifisti. Ci risponde che la società è praticamente divisa in due, pochi sono i contatti fra le due parti. Oltre ai due camion di aiuti le auto hanno il bagagliaio pieno di viveri e di materiale vario. Ho già percorso questa strada protetta da lastre di cemento dal lato delle prime case di Beit Jala sulle quali si distinguono chiaramente i buchi causati dalle cannonate israeliane. A un certo punto deviamo nella direzione di Beit Jala su una via secondaria. Parcheggiamo dove la strada è ostruita da un mucchio di terra messo li' dai democratici militi israeliani per rendere democraticamente difficile il passaggio ai palestinesi. C'e' un vecchio in carozzina accompagnato da alcuni ragazzi che passa sul mucchio con difficoltàin direzione opposta alla nostra. I camion proseguono per per un'altra strada, trasbordiamo la roba dalle macchine a un furgone parcheggiato oltre la barricata. I soldati israeliani sorvegliano l'operazione e uno riprende con una telecamera, cosa che succede spesso ultimamente. Scaricato il tutto parla il sindaco di Beit Jala e alcuni attivisti di Taayush. Poi si torna a casa. Mi piacciono i pacifisti di Taayush ma è già la seconda volta che partecipiamo a una loro azione e ho l'impressione che siano troppo prudenti, oggi almeno avremmo potuto tentare di forzare il blocco dei militari, non certo per arrivare allo scontro, ma per ribadire la volontà di noi, che stavamo da questa parte di incontrare chi stava dall'altra parte. Forse si teme qualche incidente del quale magari potrebbero essere incolpati i palestinesi, e questo sarebbe un colpo gobbo contro i pacifisti da parte della propaganda di Sharon.

Fabrizio
Apg xxiii - Palestina

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