Diplomazia dal Basso - Sabato 30/03/2002 Immagini e Resoconto della giornata dalla Palestina




Nella Notte si hanno poche notizie dalla sede nazione dell'ANP,
Afaraf rimane isolato e in ogni momento può esserci l'intervento
dell'esercito di israele,
ma sembra deciso ad non arrendersi al ricatto dei militari israeliani,
mentre oggi gli attivisti in Palestina hanno dato vita ad una pagina
incredibile per una risposta di pace a questo conflitto,
azioni di interposizione che hanno in maniera determinante modificato lo
scenario militare,
la risposta alla guerra totale di Sharon contro il popolo Palestinese,
mentre le diplomazie di tutto il mondo sono letteralmente ingessate.

Mentre solo oggi i media istituzionali si cominciano a svegliare,
pensate se non ci fossero state la delegazioni degli occidentali in questo
momento.
il nostro pensiero è per quanti sono in palestina

Gallerie immagini dalla palestina dagli inviati di Makaja

Gallery 5
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Gallery 6
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Gallery 7
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Gallery 8
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Foto Brioga da Gerusalemme e Ramallah
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Sabato 30/03/2002 - Resoconto della giornata dalla Palestina
http://www.31febbraio.org/page.asp?ID=3060&Class_ID=10022

In allegato resoconti delle giornate precedenti, file audio, documenti.
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RADIO MOZZARELLA INTERNATIONAL

aggiornamenti, resoconti delle iniziative
collegamenti in diretta con la palestina

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dai siti internet
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Da Gerusalemme una piattaforma comunicativa formata da siti web e radio
indipendenti seguirà l’iniziativa. Potrete avere aggiornamenti in audio,
immagini e testi agli indirizzi su:

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Sherwood Comunicazione
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31Febbraio
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Carovana in Palestina

All'interno di questa mail
1 ) Diretta Radio su RMI -> howto
2 ) Resoconti delle giornate 27-28-29-30 marzo 2002
3 ) Links ai file audio delle testimonianze dirette dalla palestina
4 ) immagini dalla Palestina - foro Brioga
5 ) Rete di media action in palestina


da Makaja ...
perche' possa essere condiviso....
diffuso il piu' possibile e perche'...
...c'e' ancora molto da dire !
grazie a tutt*

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1 ) Diretta Radio su RMI -> howto

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2 ) Resoconti delle giornate 27-28-29-30 marzo 2002


Sabato 30/03/2002

Nella Notte si hanno poche notizie dal sede nazione dell'ANP, Afaraf rimane
isolato e in ogni momento può esserci l'intervento dell'esercito di israele

Isolato da tutti, senza viveri, medicinali e corrente elettrica, Yasser
Arafat si appella alla comunità internazionale e in un'intervista con
Reuters Televison chiede un intrevento perché venga posta fine
"all'aggressione contro il popolo palestinese; alla spirale militare e alle
uccisioni".

Parlando alla luce delle candele all'interno del suo quartier generale di
Ramallah, ormai quasi interamente occupato dall'esercito israeliano, il
presidente dell'Anp si rivolge in arabo ai suoi. "Marceremo insieme - dice
- fino a quando uno dei nostri figli non alzerà la bandiera palestinese
sulle chiese e le moschee di Gerusalemme".

Il leader palestinese accusa anche Israele di compiere atti di "terrorismo
e razzismo usando armi americane di ogni tipo".

Sabato 30/03/2002

Aggiornamento dalla Palestina alle 23.30

Un ufficiale israeliano a Ramallah ha detto alla televisione israeliana che
le forze armate hanno chiesto al leader Yasser Arafat di consegnare l'uomo
che ha organizzato, il mese scorso, l'arrivo del carico di armi dall'Iran
con una nave. In cambio Arafat potrà tenere i suoi uomini e riavrà acqua,
telefono e cibo.

Arafat avrebbe respinto l'offerta, secondo l'ufficiale, di cui la
televisione non fornisce le generalità nome.

Lo stesso 'Canale 1' riferisce che le forze armate hanno offerto al
colonnello Jabril Rajub di "essere accompagnato a casa", se consegnerà nove
uomini che si trovano all'interno del Quartier generale della prevenzione
per la sicurezza in Cisgiordania, nei pressi di Ramallah, circondato da
oggi dai carri armati. Fra i nove, ci sono due della Jihad islamica, ha
riferito la televisione.

E' stato il ministro palestinese per l'informazione, Yasser Abed Rabbo, a
confermare all'agenzie Reuters l'ultimatum israeliano: la minacciata
irruzione dei militari israeliani sarebbe gravissima, ha commentato, poiché
Arafat non intende arrendersi, e con ogni probabilità intende resistere
combattendo.

"Il comandante della forza d'invasione che circonda il quartier generale
del presidente Arafat - ha detto Rabbo - ci ha lanciato un ultimatum,
secondo il quale loro faranno irruzione nel quartier generale per arrestare
chiunque vogliano, lasciando stare gli altri". Poche ore dopo, ancora Abed
Rabbo ha riferito all'agenzia Reuters che i militari israeliani andavano
intimando con i megafoni la resa agli uomini ancora rinchiusi nell'ufficio
di Arafat, minacciando altrimenti l'irruzione.

La cosa viene smentita stasera da un consigliere di Sharon: "Tutta la
storia dell'ultimatum è stata inventata dalle fonti palestinesi - ha detto
Raanan Gissin, interpellato dall'agenzia Reuters - perché, come abbiamo
detto, non vogliamo Arafat personalmente".

Aggiornamento dalla Palestina alle 23.00

Esercito israeliano annuncia irruzione nell'ufficio di Arafat

Il comando dell'esercito israeliano ha avvertito il presidente palestinese
Yasser Arafat dell'imminenza di un'irruzione nel suo ufficio di Ramallah,
da ieri sotto attacco dei carri armati di Israele.

E' stato il ministro palestinese per l'Informazione, Yasser Abdel Rabbo, a
paventare l'irruzione, precisando che il preavviso era stato recapitato ai
collaboratori di Arafat dal comandante del contingente che ha assaltato il
quartier generale dell'Autorità nazionale palestinese.

"Il comandante delle forze d'invasione che circondano il quartier generale
del presidente Arafat ha dato un ultimatum, in base al quale i militari
faranno irruzione per arrestare chiunque ritengano opportuno arrestare e
lasceranno gli altri all'interno",
ha affermato il ministro alla televisione satellitare del Qatar, Al
Jazeera. "Questo passo è un piano (del primo ministro israeliano Ariel)
Sharon contro la vita del presidente Arafat. E' un passo molto grave", ha
detto Abed Rabbo che ha poi confermato alla Reuters le sue dichiarazioni

Aggiornamento dalla Palestina alle 22.30
da Matteo

La manifestazione sotto la casa di Sharon si è conclusa intorno alle ore
20:00 locali.I manifestanti eano circa 500 di cui 200 di Action for Peace e
altri 300 pacifisti Israeliani di Peace Now.

Presenti anche alcuni dei riservisti che si rifiutano di continuare a
servire lo stato d'Israele.

La delegazione dei 4 pacifisti ,tra cui Bovè e Bulgarelli ,che sono entrati
nel quartier generale di Arafat sono usciti dopo aver incontrato il
presidente dell'ANP.

Ora gli internazionali presenti a Ramallah sono in albergo e ci parlano di
una realtà drammatica.

Ci riferiscono infatti che l'attacco a Ramallah è iniziato.Gli elicotteri
Apache dell'esercito israeliano stanno attaccando con missili la residenza
di Arafat,al quale sarebbe stato dato l'ultimatum di uscire entro un'ora
dalla sua stanza.In caso contrario SARA'UCCISO.

Nel quartier generale di Arafat sarebbero entrati anche due medici del
Medical Relief di cui una , di cittadinanza Irlandese, si trova ancora
dentro ed ha affermato la determinazione del Presidente a non
arrendersi.Alla città è stata ,inoltre , tagliata l'elettricità e i soldati
stanno entrando casa per casa distruggendo ,orinando e derubando le
famiglie Palestinesi.

Sono stai occupati anche gli ospedali , dove gli Israeliani stanno
terrorizzando con i cani i pazienti. Sembrerebbe, inoltre ,che sia iniziato
anche un attacco aereo anche a Tulkarem

Aggiornamento da Betlemme 20.30

La manifestazione sotto la casa di Sharon si è conclusa intorno alle ore
20:00 locali.I manifestanti eano circa 500 di cui 200 di Action for Peace e
altri 300 pacifisti Israeliani di Peace Now.Presenti anche alcuni dei
riservisti che si rifiutano di continuare a servire lo stato d'Israele.

La delegazione dei 4 pacifisti ,tra cui Bovè e Bulgarelli ,che sono entrati
nel quartier generale di Arafat sono usciti dopo aver incontrato il
presidente dell'ANP. Ora gli internazionali presenti a Ramallah sono in
albergo e ci parlano di una realtà drammatica.

Ci riferiscono infatti che l'attacco a Ramallah è iniziato.Gli elicotteri
Apache dell'esercito israeliano stanno attaccando con missili la residenza
di Arafat,al quale sarebbe stato dato l'ultimatum di uscire entro un'ora
dalla sua stanza.In caso contrario SARA'UCCISO.Nel quartier generale di
Arafat sarebbero entrati anche due medici del Medical Relief di cui una ,
di cittadinanza Irlandese, si trova ancora dentro ed ha affermato la
determinazione del Presidente a non arrendersi.

Alla città è stata ,inoltre , tagliata l'elettricità e i soldati stanno
entrando casa per casa distruggendo ,orinando e derubando le famiglie
Palestinesi.Sono stai occupati anche gli ospedali , dove gli Israeliani
stanno terrorizzando con i cani i pazienti. Sembrerebbe, inoltre ,che sia
iniziato anche un attacco aereo anche a Tulkarem.

Agggiornamento da Betlemme 19.30

Rastrellamenti a Ramallah I pacifisti sono usciti dal bunker di Arafat

Sono usciti dopo un paio d'ore.
Come ha raccontato Mauro Bulgarelli, deputato verde, che era entrato
insieme a José Bové ed altri, Yasser Arafat ha loro chiesto di adoperarsi
per far cessare l'aggressione israeliana, come del resto intima anche la
risoluzione approvata dall'Onu. Cionostante, la città di Ramallah è ormai
completamente controllata dall'esercito di Israele:

i soldati stanno compiendo rastrellamenti casa per casa, sono entrati con i
cani in un ospedale, hanno ucciso a sangue freddo, secondo la denuncia
palestinese, cinque poliziotti dell'Anp e hanno arrestato centinaia di
persone. Nel bunker in cui Arafat è in pratica prigioniero (ed anzi ha
denunciato in questi minuti che l'attacco finale degli israeliani è
imminente), i pacifisti europei che sono riusciti miracolosamente a rompere
l'assedio almeno per qualche ora, hanno portato acqua, pane, medicinali,
batterie per i telefonini (ed è grazie a questo che ora Arafat denuncia ad
Al Jazeera, la tv del Qatar, di essere sull'orlo della cattura), visto che
luce, acqua e telefono sono stati tagliati dagli israeliani.

In questo momento, i pacifisti sono tornati nell'albergo di Ramallah in cui
sono alloggiati, ma l'esercito ha già annunciato che gli stranieri devono
abbandonare la città. Il resto della delegazione italiana di Action for
Peace è tornato a Gerusalemme. Domani si cercherà di protestare per la
probabile espulsione di Mario Campagnano, del social forum romano,
arrestato ieri durante le cariche della polizia a cavallo. Stazionaria,
così pare, la situazione a Betlemme, dove si trovano altri italiani di
Indymedia.

AGGIORNAMENTO DELLE 18,30

LA DELEGAZIONE
Nel pomeriggio, a Betlemme, una festa popolare ha salutato l'arrivo della
delegazione internazionale al completo, presenza che ha significato un
breve momento di tregua nella città.
Dopo una breve assemblea, circa 50 attivisti hanno deciso di portare la
loro solidarieta' anche ai 30 italiani (coordinamento di solidarieta' con
l'Intifada-indymedia Italia-Radio Onda rossa) che da 5 giorni si trovano
nel campo profughi di Deishe, decidendo di trascorrere la notte nel
villaggio palestinese.
Passeranno la notte qui per fare da scudi umani a un'eventuale rappresaglia
israeliana contro il campo profughi da cui veniva Ayat Mohammed Al Akras
(la kamikaze 16enne che si e' fatta esplodere ieri mattina all'entrata di
un supermercato a Gerusalemme, ).

In giornata lo stesso Sharon ha intimato alle delegazioni internazionali di
abbandonare le zone delle operazioni militari. Ma in tutta risposta è stata
organizzata una manifestazione di protesta che dovrebbe essere ora in corso
davanti alla sua residenza ufficiale a gerusalemme, dove da diversi giorni
manifestano anche i riservisti che disubbidiscono all'ordine "N°8".

In numerose città italiane sono adesso in corso manifestazioni di protesta
davanti ai simboli delle autorità israeliane.


OPERAZIONI MILITARI NEL POMERIGGIO

Oltre un milione di cittadini arabo-israeliani hanno oggi inscenato uno
sciopero generale in ricordo del cosiddetto "Giorno della Terra", cioe' la
confisca delle terre palestinesi da parte del nascente stato ebraico nel
1948.
Il "Giorno della Terra" da una decina di anni si ricorda anche nei
Territori di Gaza e Cisgiordania, sia per solidarieta' con i "fratelli"
israeliani sia per segnalare lo stato di occupazione e la confisca di
ulteriori terre palestinesi per la costruzione di insediamenti ebraici.

Continua intanto l'operazione militare israeliana a Ramallah.
Ora e' circondato e assediato anche l'ufficio del capo delle forze di
sicurezza della Cisgiordania, Jibril Radjub, che nelle scorse settimane
aveva negoziato il cessate il fuoco con Israele.
E nell'intera citta' si combatte strada per strada, mentre Yasser Arafat
continua ad essere asserragliato nelle sole due stanze ancora non occupate
dagli israeliani della ''Muqata'. La Croce Rossa palestinese ha lanciato un
appello agli israeliani affinche' lascino passare acqua, cibo e medicinali,
per Arafat, rimasto completamente senza rifornimenti ed elettricita'.

All'interno dell'edificio di una banca araba, sono stati trovati i corpi di
cinque uomini, quattro con indosso divise della polizia palestinese, uccisi
con un colpo alla testa, come nelle esecuzioni.

Nella cittadina araba di Baka al-Gharbiyeh, nei pressi della 'Linea Verde'
che divide Israele dalla Cisgiordania conquistata da Israele nel 1967, due
palestinesi, probabilmente due 'kamikaze', hanno aperto il fuoco da una
macchina in corsa contro una pattuglia della polizia israeliana e un agente
e' rimasto ucciso.
Dei due arabi, uno e' stato colpito a morte dal fuoco degli agenti
israeliani, l'altro e' morto nell'esplosione dell'automobile, ha riferito
la polizia israeliana.
Un componente delle "Brigate martiri di Al Aqsa", formazione armata vicina
a Fatah, la corrente che fa capo al presidente Yasser Arafat, ha detto alla
Reuters che due del gruppo uccisi nello scontro con i soldati israeliani
erano diretti a compiere un attentato suicida.
Si trattava di un diciottenne di Nablus, in Cisgiordania, e di un
ventunenne di Silet al-Dhaher, nei pressi di Jenin. Uno dei due aveva gia'
indosso una cintura imbottita di esplosivo.

Carri armati israeliani si sono inoltrati per 2km nella citta' cisgiordana
di Hebron, amministrata dall'Autorita' nazionale palestinese e uno dei
blindati ha aperto il fuoco.
Un cineoperatore della Reuters ha riferito di avere visto un carro armato
sparare missili 'Energa' all'interno della citta' palestinese dove insiste
una colonia ebraica di circa 450 persone.

Israele oggi ha respinto la risoluzione dell'Onu che chiede a Gerusalemme
di ritirare le truppe dalle zone palestinesi.

20 mila israeliani sono stati catapultati fra ieri e oggi dalle loro
abitazioni nel mezzo dei combattimenti israelo-palestinesi a Ramallah, o
altrove.
Si tratta di riservisti di eta' compresa in genere fra i 21 i 45 anni che
dopo aver terminato tre anni di servizio militare di leva sono richiamati
periodicamente nell'esercito, in genere per un mese all'anno.
Ma ieri sono stati emessi i cosiddetti 'Ordini n.8' in base ai quali essi
sono obbligati a raggiungere nel minore tempo possibile la loro unita'.
Chi non si presenta, rischia il carcere militare.
Da parte sua il gruppo della sinistra radicale Gush Shalom ha invitato i
riservisti a disobbedire. La loro protesta ha destato oggi l'ammirazione
della agenzia di stampa palestinese Wafa.

Israele oggi ha respinto la risoluzione dell'Onu che chiede a Gerusalemme
di ritirare le truppe dalle zone palestinesi.

Nel frattempo fra un delirio e l'altro sul ruolo di DIO nella guerra tra il
Bene e il Male, BUsh ha annunciato una conferenza stampa sulla situazione
in MO alle 19,30 ora italiana.

aggiornamento delle 15.45

Quattro componenti della delegazione dei pacifisti Europea - tra cui il
francese Jose' Bove' e il parlamentare italiano Mauro Bulgarelli - sono
entrati nel quartier generale di Arafat a Ramallah per scortare e garantire
l'accesso ad una unita' di soccorso medico palestinese.

Presumibilmente resteranno all'interno del palazzo fino a questa sera con
l'intento di impedire ulteriori attacchi. Altri 36 cittadini europei, che
fanno parte di una delegazione di pacifisti attualmente in Palestina, sono
rimasti all'esterno dell'edificio.

Mentre oltre cinquantamila palestinesi hanno manifestato oggi a Gaza a
sostegno del presidente Yasser Arafat costretto in un bunker di Ramallah
per sottrarsi al fuoco dei carri armati israeliani. Uomini, donne e bambini
sono sfilate per le strade della capitale della Striscia di Gaza, invocando
i Paesi arabi a fare fronte comune nella lotta contro l'occupazione
israeliana e gli Stati Uniti a fare pressioni sul premier israeliano Ariel
Sharon affinche' tolga l'assedio ai territori palestinesi.

aggiornamento delle 15.30

Il gruppo di pacifisti che sono a Ramallah ,poco dopo essere usciti
dall'hotel , sono stati accerchiati dai soldati e dai carri armati
Israeliani nella piazza centrale di Ramallah.

Dopo alcune trattative 4 delegati,Mauro Bulgarelli,Josè Bovè e 2 medici del
Relief Centre hanno avuto il permesso di antrare nel quartier generale di
Arafat con gli aiuti umanitari, mentre gli altri compagni sono tuttora
circondati dai militari Israeliani.



aggiornamento delle 14.30

Sono arrivati davanti al quartier generale del presidente palestinese
Yasser Arafat i pacifisti italiani che, assieme ai circa 30 francesi, sono
a Ramallah. Alle 14, hanno fatto sapere ai loro corrispondenti a Roma, i
pacifisti, sono giunti davanti a un cordone di soldati israeliani che al
momento non hanno reagito alla loro presenza.

Assieme ai pacifisti ci sono alcuni medici dell'ospedale di Ramallah che
portano viveri e medicinali per aiutare Arafat e gli uomini della sua
guardia personale assediati.

aggiornamento delle 13.50

Assediato da carri armati israeliani, l'Ospedale di Ramallah, in Cisgiordania.

La mancanza di sangue sta riducendo le possibilità di sopravvivenza dei
ricoverati. Inoltre l?esercito israeliano ha tagliato le tubature
dell?acqua. Un attacco inaudito a una struttura medica. Lo hanno riferito
fonti palestinesi attraverso Ansa.

Le delegazioni di manifestanti in questi giorni sono andati a donare
sangue. La memoria torna indietro ai momenti di Chabra e Shatila, dove si
moriva senza trasfusioni.

aggiornamento delle 13.30

La delegazione di action for peace con il gruppo disobbedienti, sono appena
entrati a Betlemme, in questo momento stanno raggiungendo la piazza
principale della città, chiedendo un incontro con il sindaco e la
possibilita' di incontrare la delegazione di indymedia.

Intanto la delegazione di indymedia che sta al ceck point dalla parte
opposta della città da quando ci risulta non sono ancora riusciti a entrare
in citta', e non si hanno notizie.

aggiornamento delle 13.05

da Amman (Giordania)- Il comandante
dell'esercito israeliano Shaul Mofaz ha chiesto a tutti i cittadini
stranieri di lasciare i territori palestinesi, in previsione di un attacco
massiccio.

E' quato ha riferito il ministro della Cooperazione palestinese Nabil Shaat
in una conferenza stampa tenuta ad Amman. Shaat ha spiegato che Mofaz ha
contattato gli addetti militari delle rappresentanze diplomatiche
accreditate nelle zone autonome palestinesi per informarli che l'offensiva
"interessera' tutti i territori sotto il controllo" dell'Autorita'
nazionale.

aggiornamento delle 12.45

Esercito israeliano occupa ospedale e radio palestinese L'esercito
israeliano ha occupato oggi l'ospedale di Ramallah e l'edificio della radio
'Voce della Palestina'.

L'emittente ha cessato di trasmettere. Lo hanno detto fonti palestinesi.
L'ospedale occupato si chiama Arab

aggiornamento delle 12.15

tutti e 500 della delegazione action for pease sono partiti alla svolta di
betlemme, in questo momento l'esercito israeliano ha bloccato la
delegazione, i compagni stanno scendendo dai pullman.

Aggiornamento delle ore 11.30

In questo momento la delegazione di action for pease sta riprendendo i
pullman per raggiungere il primo ceck point per Betlemme.

Nel frattempo nel posto di blocco vicino a Betlemme, la delegazione di
indymedia e altre delegazioni presenti nel campeggio di Dheishe, sono
difronte ai carri armati israeliani, seduti per terra l'esecito ha sparato
in aria dei colpi di fucile fino ad ora la situazione e' stazionaria,
comunque la tensione e' molto alta.

Aggiornamento ore 10.25 italiane 12.25 ore palestinesi

La delegazione di action for peace e' ancora in trattativa per passare dal
primo posto di blocco per raggiungere Ramallah, la delegazione che tratta
e' composta da diversi parlamentari europei e italiani. Dalle ultime
notizie la delegazione dovrebbe passare a patto che non vengono esposte e
sventolate bandiere palestinesi e che qualcuno faccia da garanate.

Per raggiungera Ramallah ci sono diversi posti di blocco per cui la
tensione e' ancora alta, la polizia e l'esercito israeliano sono ancora
schierati.

Aggiornamento ore 10.00 italiane ore 12.00 palestinesi

La delegazione di action for peace e ' in cordone davanti al'esercito
israeliano, e' presente anche la polizia presumibilmente, perchè l'esercito
non può arrestare.

In questo momento sono in atto le trattative per il passaggio della
delegazione, in testa c'e' la banda degli ottoni, che tiene alto il morale.
L'esercito ha sbarato la strada con le gap, e ci sono i reparti
antiterroriomo israeliani schierati davanti ai cordoni dei manifestanti.

Ore 9.30 italiane 11.30 palestinesi

La delegazione di action for peace, sta partendo ora in bus per Ramallah,
fra circa dieci minuti dovrebbe raggiungere il primo posto di blocco
israeliano. Nel frattempo stanno partendo i pullman per Betlemme.
Fra mezz'ora il prossimo aggiornamento

8.30 (10.30 ore locali)

Questa mattina verso le otto circa una parte della delegazione presente a
Gerusalemme si è recata in ospedale a donare il sangue per il popolo
palestinese. Durante la seconda intifada ad oggi si possono contare 1642
morti la maggior parte dei quali è palestinese.

Fra circa mezzora tutte le delegazioni che sono a Gerusalemme con Action
for peace, si muoveranno per raggiungere Ramallah cercando di passare il
ceck point israeliano. Nel frattempo due pullman di Action for peace
partiranno per Betlemme.

I componenti dei vari gruppi di disobbedienti si ritroveranno nel
pomeriggio a Gerusalemme, durante la grande manifestazione per cercare di
formare una catena umana contro i confini imposti dal governo israeliano.
Alle 19.00, infine vi sarà un presidio davanti alla casa di Sharon per
protestare contro la negazione ai palestinesi dei diritti più elementari.

Venerdi 29/03/2002


24.00
Le notizie che ci arrivano dal campo di Beit Jaila sono di otto carri
armati israeliani che hanno effettuato un incursione lo riferiscono fonti
di indymedia al campo.

Si tratta di una località nei pressi di Betlemme, in Cisgiordania, non
lontano dal campo profughi dal quale proveniva la ragazza sedicenne che ha
effettuato un attentato suicida in un centro commerciale di Gerusalemme,
venerdì mattina.

Poco prima della notizia dell'incursione i media israeliani avevano
parlatodi tiri di mortaio provenienti da Beit Jalla.

23.00
Il deputato dei Verdi Bulgarelli ha incontrato il ragazzo arrestato
stamattina, che sarà processato domenica, al momento è agli arresti nella
nostra ambasciata, le sue condizioni sono buone.

22.30
Sono nettamente diminuiti di intensità, con il calare della notte, i
combattimenti in corso intorno alla sede del governo dell'Autorità
nazionale palestinese di Ramallah, dove Yasser Arafat resta asserragliato e
senza più elettricità e forniture idriche. Fonti hanno confermanto che il
presidente palestinese è bloccato al secondo piano dell'edificio centrale
del complesso di Moqata, invece che nei suoi uffici regolari del quarto
piano. Le stesse fonti hanno però smentito altre informazioni precendenti
secondo le quali Arafat e i suoi erano ormai asserragliati "in poche
stanze".

20.00
Manifestazioni in Italia e in Europa, a Roma e Milano un migliaio di
persone, mentre le notizie che giungono dalla palestina sui 12 italiani a
ramallah, sono rassicuranti, adesso si stanno recando all'albergo dei
giornalisti occidentali

18.30
Aljazeera comunica in diretta che i militari con l'appoggio di truppe di
paracadutisti israeliani stanno cercando di penetrare all'interno del
bunker a Ramallah. Intanto da Hamas appello pro kamikaze, "COLPIREMO
OVUNQUE, DIFENDEREMO ARAFAT". Migliaia in piazza anche nei campi profughi a
Beirut, Tripoli e in altre citta' libanesi. Fatah, Hamas, colpiteli da
qualche parte, hanno scandito a Tiro, nel sud del Paese.

17.30
Mentre l'assedio israeliano nei confronti di Arafat e del popolo
palestinese subisce un'escalation sempre più drammatica, è in corso la
riunione della Carovana Action for Peace, per capire gli sviluppi della
situazione. Intanto rimangono bloccati a Ramallah gli altri 12 italiani
giunti insieme a tutta la delegazione, tra cui il deputato dei verdi
Bulgarelli e il consigliere comunale del Comune di Roma Nunzio Derme. Altre
delegazioni tra cui molti italiani anche a Deheishe e Betlemme, da dove
arrivano poche notizie, ma pare che la situazioni sia brutta anche da
quelle parti, poichè la ragazza sedicenne che si è fatta esplodere nel
pomeriggio di oggi 29/03, veniva proprio da lì. In Italia oggi si
svolgeranno manifestazioni in tutta Italia, Milano (concentramento in
S.babila alle 17.30) a Roma (piazza Venezia ore 18.00) e a Napoli.

15.30
Mario Campagnano, l'attivista della carovana Action for Peace fermato
stamattina a Gerusalemme si trova ora all'aeroporto di Tel Aviv.
Campagnano, che è di Roma, è stato espulso da Israele.Le sue condizioni
sono buone.

Il presidente palestinese, Yasser Arafat, è stato trasferito dalle guardie
del corpo in un bunker sotterraneo nel Muqata, il suo quartier generale a
Ramallah dove i soldati israeliani sono penetrati occupando. Lo riferiscono
fonti palestinesi, riprese da alcune agenzie di stampa, Secondo le fonti,
il trasferimento di Arafat nel bunker sotterraneo è stato deciso dopo che i
carri armati israeliani avevano aperto il fuoco contro l'ufficio privato
del presidente palestinese. Le fonti hanno aggiunto che, nei pressi del
Muqata, bulldozer dell'esercito israeliano, appoggiati da carri armati,
hanno inoltre demolito tre edifici che ospitavano uffici dell' Autorità
nazionale palestinese

14.00
La polizia è entrata nella spianata delle moschee, ci sono 20 morti
palestinesi,e un una giornalista europea uccisa un giornalista egiziano
morto

13.30
Questo pomeriggio la delegazione (che al mopmento si trova in albergo)
proverà a partecipare ad una manifestazione a Paris square a Gerusalemme
Ovest insieme alle Donne in Nero.

Nel frattempo un altro gruppo di componenti la Carovana , tra cui il
consigliere del Comune di Roma Nunzio D' Erme,l'assessore alle politiche
sociali del X Municipio Fabio Galati, e Federico Mariani di Ya Basta
insieme al deputato dei verdi Mauro Bulgarelli, è riuscita a raggiungere
Ramallah dove la situazione nelle ultime ore è precipitata dopo che i
militari israeliani sono riusciti ad entrare nel quartier Generale di
Arafat.

Mentre la zona è circondata dai carri armati, i 12 italiani presenti a
Ramallah stanno cercando hanno raggiunto in albergo la delegazione francese
di Josè Bovè e stanno donando il sangue, necessario a soccorrere i gravi
feriti palsetinesi in seguito ai combattimenti.

12.30
Un palestinese si è fatto esplodere nel centro commerciale di Kiryat
HaYovel nella parte occidentale della città. Stando alle prime confuse
notizie ci sarebbero molte vittime. Scontri e colpi d'arma da fuoco sulla
spianata delle moschee



ore 11.30
La carovana riparte per Gerusalemme Est dove oggi pomeriggio è indetta una
manifestazione, i feriti sono stati medicati ( ernesto si è beccato 2 punti
di sutura). Per gli arrestati è ancora in corso la trattativa per il
rilascio, sicuramente sono 2, si spera di risolvere il tutto tra qualche
ora.
Intanto Le forze israeliane sono riuscite a penetrare nel quartier generale
di Yasser Arafat. Lo hanno detto, all'agenzia di stampa francese Afp,
funzionari della sicurezza palestinese che telefonavano dall'interno del
complesso. I soldati di Tel Aviv non sono però ancora entrati nell'ufficio
personale del presidente dell'Autorità nazionale palestinese: lo ha
annunciato, citando fonti palestinesi, la televisone del Qatar A-Jazeera
con una scritta fatta scorrere in sovrimpressione sullo schermo

ore 10.00
Il corteo viene caricato molto violentemente, con poliziotti e cavallo e
largo uso di lacrimogeni, ci sono alcuni feriti, ma nessuno sembra grave,
ci sonoa nche due fermati, si apre una trattativa per il rilascio .

ore 9.00
Si decide di proseguire in corteo verso l'oriental house .

ore 7.30
E' tutto bloccato, con i pulmann non si passa da nessuna parte, il gruppo
compatto si muove a piedi, con la pettorina stop occupation, verso ramallah
.

ore 6.00
La Carovana di Action for peace cerca di entrare a ramallah ma non viene
concesso, provano ad entare dalla parte della aeroporto.



Giovedi 28/03/2002

La situazione vissuta dagli attivisti al ?Ben Gurion?, dove si è presentato
nel corso della lunga trattativa anche il viceambasciatore italiano in
Israele, è comunque molto tesa e ha fornito un primo assaggio del clima di
pesante reazione che si è formato in Israele dopo il tragico attentato di
ieri sera a Netanya

Ore 6.00
Le autorità hanno apposto su molti passaporti il timbro di
espulsione,mentre per altri pare che non ci siano problemi, viene deciso di
passare tutti, il clima è milto teso

Ore 7.00
Stà lentamente tornando la calma, pare che i decreti di esplulsione vengano
ritirato o cancellati, ma non si ha ancora un pronunciamento ufficiale in
questa direzione la trattativa continua

ore 8.30:
Stanno riconsegnando i passaporti e cancellata la scritta di diniego di
ingresso al paese che era stata apposta su alcun passaporti. Il visto
concesso è di una settimana

ore 9.30
I 190 attivisti italiani della Carovana per la pace trattenuti nel corso di
questa notte all?aeroporto di Tel Aviv, dove erano giunti con voli
dell?Alitalia e dell?Olympic, sono stati autorizzati all?ingresso nello
Stato d?Israele.

Ore 11.00
Nonostante a Beirut sia stato approvato il piano di pace saudita e'
dell'ultima ora la notizia che le nazioni Unite e gli USA abbiano dato
l'ordine a tutti gli internazionali presenti sul territorio di evacuare
Ramallah.
Sale la tensione all'interno di tutti i territori palestinesi dove si
attendono attacchi israeliani ancora piu intensi degli ultimi. La
delegazione italiana nel campo profughi Deheishe, composta da piu di 30
persone e' ancora bloccata all'interno del centro culturale IBDA .
Parallelamente la delegazione di solidarieta' internazionale (italia,
Germania e Svizzera) action for peace, composta da circa 600 persone sta
cercando di organizzare l'andata a Ramallah dove anche lo stesso Arafat ha
comunicato tramite la televisione Al Jazera di temere seriamente per la sua
incolumita'.
La presenza internazionale e forte e determinata a portare avanti azioni di
interposizione per evitare ulteriori attacchi e soprusi a danno dei civili
palestinesi.

Ore 13.00
La carovana viste le possibili rappresaglie a Ramallah decide di recarsi
sul posto.

ore 15.00
La carovana arriva al check point di Ramallah, circa 150 Tank circondano la
città, il gruppo è tutto di fronte al posto di blocco, si attendono
indicazioni.

ore 17.00
La carovana è ferma da alcune ore al check point di Kalinda, a poche
centinaia di metri da Ramallah, il gruppo frencese è riuscito ad
oltrepassare il blocco, mentre agli italiani, che sono molto numerosi, non
è stato permesso.

ore 17.30
La carovana viene fatta rientrare all'albergo, la situazione ci viene
descritta come molto pesante, grande movimento di mezzi militari, per
stanotte è annunciata una rappresaglia molto forte.

I ragazzi e le ragazze della carovana sono sono arrivati in albergo, dalle
21.00 corrispondenze scritte, interviste, immagini.


Mercoledì 27/03/2002

Partenza da Milano intorno alle 18.00

Alle 23.00 Partenza da Atene per Tel Aviv, nella notte la carovana arriverà
nell?aereoporto della città Israeliana.

All'arrivo alle 3 della notte alle 400 persone sono stati ritirati i
passaporti. Un gruppo di 30 persone era potuto uscire facendo i normali
controlli. Al pullman fuori dall'aeroporto è stato loro chiesto di
rientrare per fare il controllo dei bagagli altrimenti non sarebbero stati
restituiti i passaporti agli altri della delegazione.
Una volta entrati sono stati sottoposti a futili controlli in un'ala
dell'aeroporto.

Nel frattempo gli altri sono sempre all'interno dell'aeroporto in due
gruppi, separati dal check-in, sui nastri portabagagli




Da Gerusalemme una piattaforma comunicativa formata da siti web e radio
indipendenti seguirà l'iniziativa. Potrete avere aggiornamenti in audio,
immagini e testi agli indirizzi su:



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3 ) Links ai file audio delle testimonianze dirette dalla palestina


sabato 30 marzo 2002 - giornata della terra


http://autistici.org/connectaz/mp3/30_03_02-10.mp3 federico da ramallah
http://autistici.org/connectaz/mp3/30_03_02-9.mp3 said resoconto della giornata
http://autistici.org/connectaz/mp3/30-03-02-8.mp3 blicero dal centro
polifunzionale di Deisheihe

http://autistici.org/connectaz/mp3/30-03-02-7.mp3 said verso il campo di
Deisheihe
http://autistici.org/connectaz/mp3/30_03_02-6.mp3 said da betlemme
http://autistici.org/connectaz/mp3/30_03_02-5.mp3 contributo RMI
http://autistici.org/connectaz/mp3/30_03_02-4.mp3 dalla piazza di Betlemme
http://autistici.org/connectaz/mp3/30_03_02-3.mp3 azioni della mattinata
http://autistici.org/connectaz/mp3/30_03_02-2.mp3 check point
http://autistici.org/connectaz/mp3/30_03_02-1.mp3 donazione sangue Action
for Peace


Azioni dalla Palestina

venerdi,  29 marzo 2002
http://autistici.org/connectaz/mp3/29_03_02_6.mp3 >corrispondenza
dal campo di Deisheihe
http://autistici.org/connectaz/mp3/29_03_02_5.mp3 said, resoconto
della giornata
http://autistici.org/connectaz/mp3/29_03_02_4.mp3 report
dall&acutealbergo della carovana
http://autistici.org/connectaz/mp3/29_03_02_3.mp3 intervista al
parlamentare Bulgarelli a ramallah
http://autistici.org/connectaz/mp3/29_03_02_2.mp3 azione
orientalhouse
http://autistici.org/connectaz/mp3/29_03_02_1.mp3 cariche di stamane

http://makaja.mine.nu:81/html/mp3/action1.mp3 Azione  1
http://makaja.mine.nu:81/html/mp3/action2.mp3 Azione 2
http://makaja.mine.nu:81/html/mp3/action3.mp3 Azione 3
http://makaja.mine.nu:81/html/mp3/action4.mp3 Azione 4


giovedi, 28 marzo 2002
http://autistici.org/connectaz/mp3/28_03_02-1.mp3 28_03_02-1
http://autistici.org/connectaz/mp3/28_03_02-2.mp3 28_03_02-2
http://autistici.org/connectaz/mp3/28_03_02-3.mp3 28_03_02-3


AMISNET
venerdi, 29 marzo
h. 13,00 - federico mariani da ramallah
in linea su http://www.amisnet.org/pagepalestina.html
link audio su
http://www.amisnet.org/audio/action6.ram (listen)
http://www.amisnet.org/audio/action6.mp3 (download)

h 13,20 - renato da gerusalemme dopo manifestazione con donne in
nero


4 ) immagini dalla Palestina - foro Brioga

Gallerie immagini dalla palestina dagli inviati di 31feb-Makaja, di questa
drammatica giornata passata in questa terra di guerra.

Gallery 1
http://www.31febbraio.org/foto_all.asp?ID=4550

Gallery 2
http://www.31febbraio.org/foto_all.asp?ID=4551

Gallery 3
http://www.31febbraio.org/foto_all.asp?ID=4552

Gallery 4
http://www.31febbraio.org/foto_all.asp?ID=4549


Immagini delle Cariche all'Oriental House di Venerdì 28/2/2002 a Gerusalemme
http://31febbraio.homeip.net/page.asp?ID=3063&Class_ID=10016

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Foto Brioga da Gerusalemme e Ramallah


5 ) Rete di media action in palestina

Da Gerusalemme una piattaforma comunicativa formata da siti web e radio
indipendenti seguirà l'iniziativa. Potrete avere aggiornamenti in audio,
immagini e testi agli indirizzi su:


Ya Basta
http://www.yabasta.it

Altremappe
http://www.altremappe.org

Sherwood Comunicazione
http://www.sherwood.it/carovanapalestina/
www.sherwood.it

Makaya
http://www.makaya.org

Amisnet
http://www.amisnet.org

ConnecTAZ
http://autistici.org/connectaz/

Indy
http://www.italy.indymedia.org

No Global
http://www.noglobal.org

31 Febbraio
http://www.31feb.org