un bambino e' morto



E' morto un bambino della famiglia Alilovic - Sena.
Questa famiglia e' diventata tristemente famosa a Genova (meglio Genova e'
diventata tristemente famosa in relazione a questa famiglia).
Alla fine degli anni '90 la giunta di centro sinistra (quella con la DC e
il PSI) aveva invitato questa famiglia a occupare uno spazio adiacente al
Motel Agip di Quarto, dove un comitato di ambientalisti aveva evitato uno
scempio edilizio.
Rivotla di ben pensanti, la roulotte che non riesce ad entrare nel prato e
di nuovo in giro per Genova.
Successivamente, la giunta di Centro Sinistra (quella con i DS e i
Popolari) aveva pensato di mandare questa famiglia (che non ha buoni
rapporti con altre famiglie di etnia ROM presenti nel campo di piazzale
Kennendy) nella zona di Quarto Alta. Rivolta violentissima, attentati da
parte anche di esponenti della malavita locale, un esponente in vista del
comitato contro eletto in consiglio comunale e un'altra eletta presidente
della circoscrizione.
Blocchi stradali, assalti a pulman dove transitavano esponenti non
razzisti, invasioni di consiglio comunale.
Successivamente gli alilovic (veramente Halilovic) vengono spostati alla
Vetta di Pegli, provvisoriamente per alcuni mesi.
Cortei contro, ma anche espressioni di solidarieta' e affisisone di
volantini del tipo (gli zinfgari rubano, i vicentini mangiano i gatti, i
genovesi sono tirchi - e' vero ndr  - etc.)
Dopo un po' gli Halilovic se ne vanno, in giro per la citta', vicino ai ROM
del campo della Foce con cui pero' non riusciranno mai a legare.
Cade il silenzio sulla questione, su questa famiglia a cui ogni elezione
veniva chiesto di allontanarsi un po' dalla cita' per dare un po' di
respiro al centro sinistra.
Adesso un bambino e' morto, a Natale, la retorica e' facile.
Pesa su tutti noi, anche su quelli che hanno contrastrato la deriva razzista.
Non ci sono parole

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DAL SITO DI REPUBBLICA

Un bambino rom di un mese morto nella sua roulotte avvolta dalle fiamme a
Genova, un uomo senza fissa dimora carbonizzato nel rogo della sua baracca
a Roma. A distanza di centinaia di chilometri due drammi simili si sono
consumati nella notte di Natale.

In una Genova in festa, con i negozi appena chiusi e con le case illuminate
pronte ad ospitare i cenoni della vigilia, la tragedia in piazzale Kennedy
si è consumata in pochi minuti. Una famiglia Rom, gli Alilovic-Sena,
composta dai genitori e quattro figli aveva da poco posteggiato la sua
roulotte nel piazzale vicino al mare, a fianco delle strutture della Fiera
e vicino alle luminarie del Luna park.

Poi, verso le 20, una fiammata probabilmente provocata da una bombola a gas
trovata inesplosa all'interno della roulotte, ha scatenato il dramma.
Mentre le fiamme cominciavano ad attaccare le povere suppellettili della
casa semovente uno dei figli si è precipitato fuori dalla porta con gli
abiti in fiamme. Fra le urla anche gli altri componenti della famiglia sono
riusciti a mettersi in salvo poco prima che le fiamme avvolgessero
completamente la loro abitazione. Solo per il più piccolo della famiglia,
nato da appena un mese, non c'è stato nulla da fare: nel panico di quei
momenti nessuno è riuscito a prenderlo ed è rimasto nella sua culletta dove
è morto bruciato, mentre i suoi familiari sono stati portati negli ospedali
cittadini: la madre è ustionata alle braccia e al viso, uno dei fratelli è
sottoposto ad intervento chirurgico al Gaslini. Solo il padre è riuscito ad
uscire indenne dal rogo che gli ha distrutto la roulotte e ucciso un figlio.
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Antonio Bruno
vice Presidente del Consiglio Comunale di Genova
Altro Polo -  Sinistra Verde
339 3442011
bruno at aleph.it
antonio.bruno at katamail.com