Perplessita' sul Comunicato Magistratura Democratica




E così, a distanza di pochi giorni dall’evento, abbiamo qualche certezza
su chi abbia deciso e portato a termine il blitz di sabato scorso nei
locali del Genoa Social Forum.

Ma tra i nomi che vengono confermati c’è qualcosa che non torna. Il
prefetto De Gennaro è stato l'uomo più fidato di Giancarlo Caselli durante
il suo periodo antimafia a Palermo; il blitz di sabato notte è stato
guidato dal capo dello Sco, Francesco Gratteri, un funzionario da sempre
molto legato a De Gennaro, e da Arnaldo La Barbera, il questore che De
Gennaro ha voluto a capo dell'Antiterrorismo. Ansoino Andreassi invece,
vicecapo vicario della polizia e commissario a Genova per il G8, ai tempi
dello scandalo Sisde venne definito dal "Secolo d'Italia" "intimo del
pidiessino Violante" Cosa lascia perplessi, quindi? Il fatto che
l’operazione che ha fatto piombare l’Italia in un clima cileno sia stata
pianificata e guidata da uomini in stretto rapporto con due autorevoli
personaggi, Violante e Caselli, a diverso titolo referenti di quella
Magistratura Democratica che nei giorni scorsi ha emesso un comunicato di
dura condanna dell’azione. [NDR: Il comunicato e' presente all'indirizzo http://www.peacelink.it/webgate/pcknews/msg00733.html ]

Francamente ci si può aspettare di più di un semplice comunicato da parte
di chi ha contribuito alla carriera di queste persone e ne è ancora
strettamente collegato: Caselli è attualmente direttore dei penitenziari
italiani, i cui agenti di polizia (i famosi GOM presenti a Bolzaneto) sono
accusati di pestaggi gratuiti e violenze di ogni tipo. Un esempio di cosa
ci aspettiamo? Contribuire attivamente alla ricostruzione di quanto
accaduto e che era documentato nel materiale scientificamente distrutto
quella sera nella sala degli avvocati, per inchiodare i colpevoli alle
loro responsabilità.

Paolo Macina, Torino