Colombia: popolazione indigena minaccia il suicidio se l'industria...



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Ho ricevuto da amici colombiani e italiani presenti in territorio U'WA,
popolo indigena che abita nella regione della Sierra Nevada di Santa Marta,
nel nordest della Colombia. Questa popolazione minaccia il suicidio se
l'industria Occidental de Colombia, finanziata da capitale multinazionale
continua nei suoi obiettivi di sfruttare i giacimenti di petrolio presenti
sul loro territorio
DIFFONDETE E PUBBLICATE

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"Cara Paola, siamo in territorio uwa, t'informiamo. Dal 3 febbraio
l'esercito nazionale che si trova nel territorio del resguardo Unido Uwa,
ha bloccato l'ingresso a persone indigene, alle medicine e agli alimenti ai
compagni che si trovano concentrati nel resguardo.
Oggi 5 febbraio, l'ufficiale comunale di Sarabena in qualità di presidente
dell'associazione dei "personeros" dell'Arauca (dipartimento nordest della
Colombia), rappresentanti del popolo indigena U'WA, hanno parlato con il
generale dell'esercito Luis Hernando Barbosa Hernandez, che comanda i
militari che si trovano accampati nel resguardo e gli hanno comunicato la
grave situazione in cui vive il popolo U'Wa. La risposta del comandante
della XVIII brigata è che questo non è un problema di sua competenza, che
avrebbe cercato di risolvere provvisoriamente il passaggio degli alimenti e
delle medicine. E' tutto. Inoltre si richiede una presenza internazionale
nel territorio U'WA e una costante denuncia alla Presidenza della
Repubblica, ai Ministri dell'Ambiente, di Energia e Miniere, degli Interni,
della Cultura alla Comunità Internazionale, al Parlamento Europeo ed
italiano degli abusi che questo governo commette contro il popolo U'Wa..."


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DENUNCIA PUBLICA NACIONAL E INTERNACIONAL

 

L' Associazione dei cabildos e delle autorità tradizionali ASOU'WA e il
Consiglio Regionale CRIA, denunciamo davanti alle ONG dei Diritti Umani,
dipartamentali, nazionali ed internazionali i seguenti fatti:

1. Oggi venerdi 11 febbraio 2000, alle 8:15 sono arrivate forze miste
dell'esercito e della polizia, aereotrasportate in località Canoas, a circa
4 km. da Gibaltrar (Nord del D.to di Santander), dove ci trovavavamo
riuniti all'incirca in 450 indigeni tra donne, bambini, anziani della
comunità U'WA. La forza pubblica senza alcun preavviso, ci ha allontanati
con l'uso della forza, con macchinari pesanti e gas lacrimogeni;
obbligandoci a lanciarci nel fiume del Cubujòn, in seguito a questa
persecuzione e questi abusi sono morti TRE BAMBINI, bambini e donne contusi
e feriti ed indigeni scomparsi.

2. Denunciamo questi fatti di lesa umanità contro le nostre comunità
indigene che violano i nostri diritti costituzionali, i diritti umani e il
diritto internazionale umanitario.

3. Chiediamo URGENTEMENTE l'intervento di organi di osservazione e
controllo da parte dello Stato, e delle ONG nazionali ed internazionali
affinchè si pronuncino contro questi fatti 

Esigiamo dal Presidente della Repubblica e dalla OXY il rispetto delle
comunità indigene e le rendiamo responsabili di qualsiasi atto che vada
contro le nostre comunità e l'integrità fisica e territoriale indigena

PER LA DIFESA DEI NOSTRI DIRITTI ETNICI, PER I NOSTRI PRINCIPI E LA CULTURA

COMUNIDAD U&acute;WA

PRESENTES, PRESENTES

 

ASOU`WA CONSEJO REGIONAL INDIGENA DE ARAUCA

 

 
Doctor
ANDRES PASTRANA ARANGO
Presidente de la República 
Palacio de Nariño
Santa Fe de Bogotá.
Fax (00571 ) 286 74 34 - 286, 68 42 -284 21 86
E-mail: pastrana at presidencia.gov.co

Eccellentissimo Signor Presidente,

Abbiamo ricevuto la notizia che venerdì 11 Febbraio il suo governo ha
ordinato un'operazione militare per via aerea, in località Las Canoas, dove
si trovavano all'incirca 450 indigeni tra donne, bambini ed anziani della
comunità U'wa. Secondo la comunità indigena, la forza pubblica li ha
espulsi con violenza facendo uso di macchinari pesanti e di gas
lacrimogeni; ha obbligato la comunità a lanciarsi nel fiume del Cubujòn, e
in seguito a questi abusi sono morti tre bambini, donne e bambini feriti e
indigeni scomparsi.

La comunità internazionale è costernata e terrificata nel vedere che nelle
ultime settimane, le operazioni militari si sono intensificate nel
territorio sacro degli U'wa nel Blocco Samorè, per garantire l'avvio dello
sfruttamento petrolifero della multinazionale americana OXY. Le
organizzazioni solidali con la causa di questo popolo indigena,
riconosciamo la leggittima difesa del loro territorio quale fondamento
della loro sopravvivenza culturale e appoggiamo le loro azioni di
resistenza e denuncia contro questo progetto multinazionale che provocherà
un nuovo genocidio e un disastro ecologico d'inimmaginabili proporzioni.

Ci rivolgiamo di nuovo a Lei per ricordarLe che i suoi propositi di pace in
Colombia non possono essere orientati esclusivamente a porre fine al
conflitto armato ma principalmente a prevenire conflitti sociali che
provocano situazioni di violenza. In questo caso, la sopravvivenza di
questa coraggiosa comunità è nelle sue mani. Da Lei dipende bloccare le
operazioni militari che hanno provocato la morte di tre bambini ed evitare
che il territorio sacro degli U'wa diventi un altro scenario della barbarie
che il mondo intero osserva in Colombia.

Signor Presidente, Le ricordiamo ancora una volta che il suo sostegno alla
multinazionale OXY ed alle operazioni militari per lo sgombero non
riconoscono il diritto di possessione del popolo U'wa su quelle terre e
contraddicono le disposizioni legali che ordinano che le terre delle
comunità indigene o dei gruppi etnici, sono inalienabili ed
imprescrittibili (artt. 1,2,63,70,286,287,330 della Costituzione Nazionale,
Accordo 179 dell' OIT, legge 21 del 1921).

Con tutto il rispetto, chiediamo il cessate di ogni operazione militare
contro la comunità U'wa, il rispetto assoluto dei diritti indigeni alla
vita, l'autonomia, la cultura, la dignità e il compimento rigoroso dei
diritti umani.

Attentamente,

  

DENUNCIA PUBLICA NACIONAL E INTERNACIONAL


La Asociación de Cabildos y autoridades tradicionales ASOU`WA y el Consejo
Regional CRIA, denunciamos antes las ONGS de Derechos Humanos
departamental, nacional e internacional, los siguientes hechos:
 
 * Hoy viernes 11 de Febrero del 2000, siendo las 8:15 a.m., arribaron
fuerzas mixtas entre policía y ejercito que fueron trasladados por vía
aérea, al sitio de las Canoas, aproximadamente 4 kilómetros de Gibraltar
(Norte de Santander), lugar donde nos encontrábamos concentrados alrededor
de 450 indígenas entre mujeres, niños, ancianos de la comunidad U`wa. La
fuerza publica sin ningún aviso, procedió a desplazarnos forzosamente a las
comunidades, con maquinaria pesada y gases lacrimógenos; obligándonos a
lanzarnos al río del Cubujón, debido a la persecución y hechos de fuerza,
quedaron como consecuencia de estos atropellos 3 niños indígenas muertos,
niños y mujeres heridos y contusos, a los igual indígenas desaparecidos. 

 * Denunciamos estos hechos de lesa humanidad en contra de nuestras
comunidades indígenas, que violan nuestros derechos constitucionales, los
derechos humanos y el derecho internacional humanitario. 

 * Solicitamos URGENTEMENTE la intervención de los organismos de veeduría y
control del Estado, como ONGs nacional e internacional a pronunciarse en
contra de estos hechos violatorios a los preceptos constitucionales
indígenas y de Derechos Humanos 

 * Exigimos del Presidente de la República y de la OXY, el respeto de las
comunidades indígenas, a la vez los responsabilizamos de todo acto
violatorio a nuestras comunidades e integridad física y territorialidad
indígena 



POR LA DEFENSA DE NUESTROS DERECHOS ETNICOS, POR NUESTOS PRINCIPIOS Y CULTRUA

COMUNIDAD U'WA

PRESENTES, PRESENTES

 

ASOU`WA CONSEJO REGIONAL INDIGENA DE ARAUCA

 

 
Doctor
ANDRES PASTRANA ARANGO
Presidente de la República 
Palacio de Nariño
Santa Fe de Bogotá.
Fax (00571 ) 286 74 34 - 286, 68 42 -284 21 86
E-mail: pastrana at presidencia.gov.co

Excelentisimo Señor Presidente,

Hemos recibido la noticia que el viernes 11 de Febrero su gobierno ordenó
un operativo militar  por vía aérea, en el sitio  Las Canoas,  donde se
encontrában concentrados alrededor de 450 indígenas entre mujeres, niños,
ancianos de la comunidad U`wa. Segun la comunidad indigena, La fuerza
publica los expulsó violentamente utilizándo maquinaria pesada y gases
lacrimógenos; obligaron a la comunidad a lanzarse al río del Cubujón,
quedando como consecuencia de estos atropellos 3 niños indígenas muertos,
niños y mujeres heridos, a los igual indígenas desaparecidos.  

La comunidad internacional está consternada y horrorizada al observar que
en las últimas semanas, los operativos militares  sobre el territorio
sagrado de los U'was en el Bloque Samoré, se han intensificado en función
de garantizar el inicio de la explotación petrolera  por la multinacional
americana OXY.  Las organizaciones que nos sentimos solidarias con la causa
de este pueblo indígena, conocemos la legítima defensa de su territorio
como base de su sobrevivencia cultural y respaldamos sus acciones de
resistencia y denuncia en contra de este proyecto multinacional que va
provocar un nuevo etnocidio y un desastre ecologico de inimaginables
proporciones.

Acudimos nuevamente a Usted para recordarle  que sus propositos de paz en
Colombia  no solamente pueden estar dirigidos  a poner fin al conflicto
armado sino fundamentalmente a prevenir los conflictos sociales que han
provocado situaciones de   violencia.  En este caso, la sobrevivencia de
esta valerosa comunidad está en sus manos y de Usted depende detener las
actividades militares que ya han cobrado la vida de tres niños  y evitar
que el terrotorio sagrado de los U'was sea un escenario más de la barbarie
que el mundo entero contempla en Colombia.

Señor Presidente, una vez mas recordamos que su respaldo a la multinacion
OXY y los operativos militares de  desalojo desconoce el derecho de dominio
y posesión del pueblo  U`wa sobre estas tierras y contradice las
disposiciones legales que ordenan que las tierras de las comunidades
indígenas o grupos étnicos, son inembargables, inalienables e
imprescriptibles,  (artículos 1&ordm;, 2&ordm;, 63, 70, 286, 287 y 330 de
la Constitución Nacional, Convenio 179 de la OIT, ley 21 de 1921). 

Con todo respeto, solicitamos el cese inmediato de los operativos militares
contra la comunidad U'wa, el respeto absoluto de los derechos indigenas a
la vida, la tierra, la autonomia, la cultura, la dignidad  y el
cumplimiento estrictos de los derechos humanos.

Atentamente,

 
----------------------- documentazione ----------------------------

                     IN DIFESA DEGLI U'WA

La Convenzione 169 dell'ILO, che oggi rappresenta uno dei più importanti
documenti internazionali a difesa dei popoli indigeni, riconosce fra le
altre cose il diritto dei popoli indigeni alle proprie terre ancestrali. Il
governo colombiano, pur essendo fra i paesi che hanno ratificato questa
convenzione, viola in modo aperto i diritti degli U'wa permettendo alla
compagnia petrolifera Occidental di devastare il loro territorio per
estrarre il petrolio. La situazione richiama quella degli Ogoni della Nigeria.

Alcune associazioni europee stanno formando un comitato per realizzare
delle iniziative in difesa degli U'wa. A questo coordinamento, inizialmente
costituito da Oliwatch, ICRA, France Libertés, Ligue Suisse des Droits de
l'Homme, FIAN e WATU, si unisce oggi anche il Centro di Documentazione sui
Popoli Minacciati.

Una prima iniziativa concreta è la raccolta di firme promossi daagli amici
francesi dell'ICRA. 

Per informazioni:
fax 0033-1-43940245
E-mail: icra-int at worldnet.fr
http://services.worldnet.net/icra-int

Per approfondire la questione si consiglia di leggere il volumetto "Blood
of Our Mother. Occidental Petroleum", che si trova su Internet all'indirizzo:
http://www.moles.org