http://www.thehungersite.com (alcuni commenti)



Flavio Pessina <karibuni at telesystem.net>, moderatore della lista
consumatori di PeaceLink, ha ricercato su Fairlist (Citta' Invisibile)
alcuni commenti su http://www.thehungersite.com
il sito che dona aiuti alimentari ai paesi poveri in cambio di un click col
mouse su una pagina Internet che poi fa apparire una schermata con il logo
degli sponsor.

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From: andrea bardelli danieli <abardell at tinet.ch>

Il sito e' stato registrato con questo indirizzo, diverso da quello 
riportato nel sito. c'e' anche un no. di telefono.

 Hunger Site
 PO Box 1490
 Bloomington, IN 
 US
 812.336.1531

Io mi chiedo: qui noi vendiamo la nostra attenzione (comunque sempre
distratta,
in rete) in cambio di soldi, che poi vengono devoluti al PAM. Obiettivo
positivo, certamente.
Sempre meglio di venderla in cambio di orrendi programmi di
intrattenimento come facciamo invece con la tv commerciale. 
In ogni caso, si puo' osservare come la vendita dell'"attenzione" del
consumatore sia uno dei settori 
trainanti dello sviluppo dei media in senso commerciale. Determinate
ditte schizzano su in borsa
per il numero di click che contano sui propri banner, per esempio.
Il "contatto" e' diventato una merce molto redditizia, insomma (cfr.
anche il business della vendita di indirizzi, e attenzione, quando
cliccate sui banner spesso spedite anche quelli...).

Io sarei piu' per una ridistribuzione del reddito piu' conscia e decisa.
Vi confesso che cliccare su
un banner per donare soldi mi fa sentire come se stessi grattando via
con le unghie della polvere d'oro
da un edificio di ricchi. E in piu' vendo loro la mia attenzione (o
perlomeno fingo di farlo; per chi volesse
darci dentro a gogo con l'hungersite, segnalo la possibilita' di munirsi
di software che clicca tonnellate di volte automaticamente; di solito
viene usato in schemi tipo "guadagna per navigare", dal taglio
apertamente commerciale...).

mi sembra che possiamo fare usi molto migliori della rete. chi di noi
guarderebbe apposta la tv, o leggerebbe pubblicita' allo scopo di donare
fondi? perche' non devolvere questi fondi e basta? e riservare il 
proprio tempo per fare altre cose anch'esse migliori?

magari mi sbaglio eh... :-)



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From: Fiorenzo Albani <dip0520 at iperbole.bologna.it>

Alcuni commenti su www.thehungersite.com, una piccola iniziativa, su un
tema molto controverso, non la soluzione alla fame nel mondo.

Il collegamento: sicuramente non accenderei il modem per collegarmi, ma se
siete gia' online, magari da una connessione permanente, puo' valere la pena.

Il sito: per quanto posso giudicare dalla mia esperienza e' un sito serio
(in termini web): i riferimenti per verificare le loro affermazioni sono
disponibili online. L'entita' delle donazioni e il razionale per la
partecipazione degli sponsor sono ben descritti.

Aiuti alimentari esterni vs. promuovere l'auto-sufficienza alimentare:
e' un tema che non puo' essere risolto qui. E' vero che l'aiuto
dall'esterno puo' uccidere le produzioni locali, peggiorando la situazione.
E' anche vero che la considerazione degli organismi internazionali di una
relativa autosufficienza del cibo disponibile localmente in Etiopia, senza
considerare se la gente era in grado di acquistarlo o meno, ha portato nel
passato ad una delle carestie piu' gravi. 

Una cosa e' possibile fare in questo senso: chiedere a WFP dove viene
acquistato il cibo e insistere che ove possibile sia acquistato localmente.