I Casalesi, da Bufalari a Uomini di Rispetto



I CASALESI: DA BUFALARI A UOMINI DI RISPETTO

NAPOLI PALAZZO MARIGLIANO
Via San Biagio de Librai nr 39
domenica 4 marzo ore 10.30

Incontro dibattito con:

Sen.Lorenzo Diana, On.le Tommaso Pellegrino (segretario commissione
parlamentare antimafia);
PM Donato Ceglie, Rosaria Capacchione, giornalista de "Il Mattino", Valerio
Taglione, referente prov.le dell'Ass. "Libera contro le mafie", ed il
giornalista Peppe Ruggiero moderatore dell'incontro.

Durante il dibattito l'attore Roberto Solofria presenterà un'estratto
dello spettacolo "Il Macero", monologo teatrale tatto dal romanzo di Nanni
Balestrini "Sandokan.storia di camorra" edito da Einaudi che andrà
successivamente in scena dall'8 all'11 marzo presso il teatro Tinta di
Rosso di Palazzo Marigliano.


Quando una semplice storia trova il suo regolare svolgimento a pochi passi
dalla propria quotidianità, essa sembra scorrere indifferentemente sulla
pelle di ogni persona proprio come l'acqua che si restituisce poi  al
cielo sotto forma di vapore.

Questa sorta di metafora potrebbe sintetizzare le migliaia di storie di
camorra che da decenni sembrano occupare la scena del palcoscenico in
Campania dove hanno luogo, tra l'indifferenza dei tanti,  a discapito di
una normalità tanto auspicata ma così poco volutamente cercata.

Morti ammazzati,  prepotenze,  soprusi, violenze,  contadini diventati
improvvisamente "uomini d'onore",  ragazzi arruolati come  "muschilli" o
spacciatori, donne con indosso, da sempre, solo abiti di colore nero.
Storie di una quotidianità diversa da tutte le altre,  dove la guapparia
sfila a braccetto con la politica, la prepotenza diventa regola,  economie
e plus valenze rispondono ai soli dicktat di imprenditori e camorristi,
storie, infine,  dove l'arma da fuoco dispone il silenzio e l'accetazione
definitiva delle regole.

E' proprio l'indifferenza generale che relega tutto ciò nella "normale"
quotidianità ad incutere maggiore inquietudine. <<Arbasino lo chiamerebbe
"il dilemma della braghetta": se durante una cena elegante ci accorgiamo
che il nostro interlocutore ha dimenticato la braghetta aperta, e le
mutande fanno capolino. Far finta di niente sarebbe la cosa meno
imbarazzante; d'altro canto, se tacessimo, i danni prodotti da quella
sbadataggine potrebbero estendersi>>.


Tra le tante storie e i notevoli spunti che quest'argomento offre, c'è né
uno che particolarmente coinvolge anche la letteratura ed il teatro, anche
se il risultato assume toni e caratteri notevolmente drammatici, che
sembra svolgersi  nell'ombra e nel silenzio e che riguarda l'epopea dei
casalesi, uno dei clan più feroci dell'Italia meridionale capace di
imporre le proprie decisioni sia alla mafia siciliana sia  ad importanti
imprenditori presenti nel Paese.

Quest'epopea dei Mazzoni, contadini e bufalari diventati "uomini di
rispetto", che però preferiscono definirsi imprenditori, non viene più
taciuta ma combattuta ed argomentata proprio uomini e donne  che  provano
a farsi spazio in quella quotidianità dove un po' tutti hanno fatto
l'abitudine alla morte e alla sopraffazione.