[Latina] Posizione dei movimenti sociali brasiliani sul secondo turno delle elezioni



Posizione dei movimenti sociali e del Movimento Senza Terra, per affrontare il secondo turno delle elezioni in Brasile (il secondo turno sarà il 26 ottobre 2014) -  da Brasil de fato 9/10/2014
 

Un appoggio a Dilma non subordinato e la richiesta di una “Costituente subito”, che riformi il sistema politico

 


Bisogna sconfiggere la destra, non si può vacillare.


  Il primo turno delle elezioni ha portato alla formazione di  un Congresso Nazionale più conservatore. L’onda reazionaria ha rafforzato i gruppi legati agli evangelici fondamentalisti, personaggi contrari all’allargamento dei diritti e il cosiddetto “gruppo dei proiettili”, che difende l’intensificazione di misure repressive. Ma ha rafforzato soprattutto i gruppi padronali legati ai grandi potentati economici.

Voti nulli, schede bianche e astenuti sono cresciuti in modo significativo, mostrando l’insoddisfazione degli elettori.

La concomitanza tra un quadro recessivo in economia e il momento elettorale rende sempre più fragile la situazione e rafforza le opposizioni. In questo contesto, le forze neoliberiste percepiscono la possibilità di vittoria e giocheranno tutte le loro carte nei prossimi giorni.   Il confronto tra Dilma Rousseff e Aécio Neves sarà una battaglia decisiva, durissima, che esigerà la più ampia mobilitazione di tutti i settori popolari e di sinistra nel nostro paese.

In questo momento, assistiamo allo sforzo di Aécio Neves per accaparrarsi l’elettorato di Marina Silva, specialmente i settori più reazionari, che avevano intravisto una possibilità di vittoria attraverso la candidata del PSB. Per questo Neves potrà contare sull’appoggio sicuro dei grandi media, che si preparano -  anche loro - ad usare tutta l’artiglieria di denunce, nelle prossime settimane.

  Più che nelle altre elezioni nelle quali la candidatura del PT si è scontrata con il PSDB,   la vittoria di Dilma Rousseff dipenderà dalla mobilitazione militante. L’elezione verrà decisa dal lavoro volontario, casa per casa, nelle strade, come nei momenti migliori della storia del PT. E dipenderà, ancora di più, dal coraggio – da parte di Dilma -  nell’approfondire un programma di cambiamento, chiarendo bene alla gioventù lavoratrice a ai militanti popolari il suo impegno e la concreta volontà di affrontare le sfide complesse dei cambiamenti sociali.

Il secondo turno favorirà il dibattito politico tra due diversi progetti. Il ritorno del neoliberismo, con le sue privatizzazioni, l’allineamento con gli USA e la riduzione degli investimenti sociali da un lato e la necessità che il fronte neosviluppista avanzi nell’affrontare i problemi strutturali che sono stati messi da parte in nome del mantenimento dell’unità con settori borghesi, dall’altro.

 La proposta di una Piattaforma dei Movimenti Sociali, elaborata da 60 organizzazioni di tutto il paese è un’alternativa concreta, possibile e immediata di necessaria radicalizzazione, che deve essere accolta da Dilma per affrontare l’offensiva neoliberista in questo secondo turno.

  Il momento storico non permette di vacillare. Bisogna sconfiggere il neoliberismo. Stare zitti in un momento così decisivo o nascondersi con il pretesto della coerenza con un discorso settario, vuol dire commettere un grave errore politico.   

Permettere una sconfitta di fronte al progetto neoliberista sarebbe una tragedia, non solo per le forze popolari nel nostro paese, ma per tutti i governi progressisti nel nostro continente, rafforzando l’imperialismo con implicazioni geopolitiche mondiali.                      

Comunque, anche se vittoriosa, Dilma governerà con una correlazione di forze sfavorevole nel Congresso nazionale, con i settori medi, chiamati anche “classe medio-alta” estremamente rancorosi e con la sua fetta di elettorato priva di fiducia nel suo reale impegno di approfondire il cambiamento.

  Questo scenario rafforza, ancora di più, la necessità di lottare per una Costituente Esclusiva e Sovrana del Sistema Politico. Senza affrontare l’attuale sistema politico saremmo condannati ad assistere alla chiusura di un vero e proprio cerchio politico reazionario


É fondamentale  affrontare l’offensiva neoliberista e appoggiare la candidatura di Dilma, ma non in forma subordinata, ripetendo soltanto slogan e frasi della campagna. Innalziamo con forza la bandiera della “Costituente subito”, esigiamo che sia Esclusiva e Sovrana, lavoriamo alla Piattaforma dei Movimenti soicali, approfittiamo del momento elettorale per discutere di politica con il popolo; questo è il percorso di un appoggio politico che capisce che non basta vincere, bisogna essere coraggiosi ed esigere cambiamenti politici che, se non saranno realizzati, permetteranno che si chiuda il cerchio politico conservatore.
 
 
 (traduzione Serena Romagnoli)
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