Parte la campagna "L@s zapatistas no estan sol@s"



Lo scorso fine settimana si è tenuto ad Atene un incontro internazionale a cui hanno partecipato diverse realtà europee oltre a due esponenti messicani aderenti al CAPISE e al CNI. Lo scopo dell'incontro era quello di definire meglio quanto in questi ultimi mesi si era andata prefigurando come la campagna europea "L@s zapatistas no estan sol@s".

Sicuramente l'incontro è stato proficuo perchè si è riusciti a definire alcuni passaggi sia politici che tecnici per l'avvio della campagna stessa e per la partecipazione alla carovana (finalmente abbiamo la data di partenza da Città del Messico!!).

Riteniamo utile riportare un report dell'incontro di Atene e invitiamo tutti coloro che in questi anni hanno intravisto, praticato, attraversato l'esperienza zapatista come un interessante laboratorio politico e sociale che parlava anche a noi che stiamo da questa altra parte del pianeta di aderire alla campagna, di mettersi in contatto per dare la massima visibilità alla campagna, di partecipare alla carovana di fine luglio.

 

Ass. Ya Basta
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Report dell’incontro di Atene 9 - 10 -11 maggio 2008

 

Venerdi 9 maggio

 

  • Saluti
  • Incontro con Don Juan Chavez (rappresentante del Congresso Nazionale Indigeno)

 

Sabato 10 maggio

 

Presentazione dei partecipanti e proposte avanzate:

 

  1. Parigi “Comitè de solidariedad con los pueblos de Chiapas” attivo dal ‘95/’96. Fanno  progetti con i Caracoles, lavorano anche con i Mapuche, propongono 2 settimane di azione comune.
  2. Barcellona: progetti di solidarietà, organizzazione di campamentisti, importazione cafè. Rafforzare l’importanza della rete.
  3. Paesi Baschi: Bilbao e San Sebastian, organizzazione di campamentisti.
  4. Svizzera 1: informazione, azioni, eventi, concerti, cafè Rebeldia, progetti sulla salute mentale in Chiapas, sostegno per Oaxaca, Ateneo, Guerriero.
  5. Svizzera 2: Lugano centro sociale, informazione, campamentistas.
  6. Svizzera 3: Union mexicana Suiza, lavora dal 1994, informazione, azioni.
  7. Gianni Zampieri, italiano, singolo. Ha lavorato o lavora con Amnesty Internacional, ACRA onlus, Cooperativa commercio equo (Milano), ha un sito.
  8. Spagna, collettivo IRU, sono attivi nelle lotte di quartiere, attivi politicamente, sostanzialmente militanti di sinistra.
  9. Grecia, collettivo FARMA, attivi da un anno e mezzo, lavorano sull’energia rinnovabile. Hanno prodotto generatori con materiali semplici per i centri sociali, stanno progettando turbina idroelettrica per un caracol. Fanno informazione, eventi, concerti ecc.
  10. Germania, Red Ya Basta iniziarono dopo il I Incontro Intercontinentale in Chiapas, dove si incontrarono tra singoli. Organizzano dibattiti, concerti, informazione, campamentistas. importano caffè, hanno un progetto di rivista “Tierra y Libertad”, stanno ragionando su “come creare una economia solidaria”, sono presenti in 15 città, si riuniscono una volta ogni tre mesi (30-40 persone).
  11. Danimarca Foro Internazionale, esistono da 35 anni e lavorano su differenti temi, principalmente America Latina, Europa, Medio Oriente. Fanno riunioni, azioni, informazione ecc. il gruppo Messico è attivo dal ‘96, informazione su Chiapas, cooperano con Enlace Civil, col Fray  e con il Capise. Organizzano brigate e hanno progetti sulla educazione.
  12. Norvegia, Comitè Norvego de solidariedad con Latino America. Hanno un gruppo di lavoro con il Chiapas. Fanno informazione, organizzano brigate (dal 97) e  osservatori.
  13. Spagna, Madrid, Plataforma de solidariedad con Oaxaca y Chiapas. Si oppongono al sistema neoliberale, per l’autonomia, lavorano politicamente nei movimenti sociali. Si riuniscono in assemblea aperta, organizzano brigate, laboratori, informazione, dibattiti, azioni di protesta.

In rappresentanza di tutta la rete italiana dei promotori della campagna c’erano

  1. Italia, Ya Basta (Padova e Roma),
  2. Italia, Coordinamento Toscano di Sostegno alla Lotta Zapatista,
  3. Italia, Progetto Dignidad Rebelde.

Come rete si è spiegata la dinamica e la riflessione italiana, dell’interrogarsi, stando dentro i movimenti sociali, su cosa sono oggi i movimenti sociali e la solidarietà e sullo zapatismo, sul comprendere e spiegare che ci sono attacchi in tutto il mondo e situazioni di “guerra” ben più esplicite, ma che difendere l’esperienza e l’autonomia zapatista, dire “L@s zapatistas no estan sol@s” significa difendere anche le nostre esperienze e le forme diverse di autonomia che andiamo a sperimentare dentro i nostri territori e paesi. L’importanza della carovana come atto politico forte e nuovo che, a differenza delle altre svolte in passato, non risponde ad una chiamata degli zapatisti nelle forme consuete, ma si presenta e va costruita come sostegno politico e relazione solidale tra movimenti e non come azione dei soli comitati di solidarietà con il Chiapas ed il Messico, i quali hanno invece il compito di fungere da promotori all’interno dei movimenti sociali europei. La rete italiana ha prodotto un appello comune per la costruzione della campagna, e camminando per obiettivi, si è data quello della costruzione di un evento a Giugno davanti l’ambasciata messicana a Roma e la carovana estiva.

  1. Grecia, Atene, Assemblea aperta di solidarietà con il Chiapas
  2. Grecia, Atene La Semilla (cooperativa di commercio solidale, importa caffè, costruisce azioni di sostegno e solidarietà.
  3. Spagna Collettivo di Aragona
  4. Spagna Centro di documentazione sullo zapatismo (Madrid)
  5. Spagna Collettivo di Murcia
  6. U.S.A., New York (Harlem) , Juan per il “Movimento en defensa del Barrio” che lavora con i migranti, i senza casa, sta nei movimenti sociali del quartiere, aderente alla Sexta Internacional e alla Otra Campagna, lottano contro il sistema capitalista. Stanno facendo un giro in Europa di denuncia contro la multinazionale che ha comprato 47 edifici nel quartiere di Harlem. È stato a Parigi e in Inghilterra dove è stato ingiustamente detenuto ed espulso.
  7. Messico, per il CAPISE. Ernesto Ledesma
  8. Messico, per il CNI, Congresso Nazionale Indigeno, Don Juan Chavez : “ il CNI è la casa di tutti, è congresso quando si convoca, nasce con il I incontro nel ’96, presentato da Ramona. Fino ad oggi ha realizzato 4 congressi, ha come obiettivo principale l’applicazione degli “Accordi di San Andrès”.

 

II parte: proposte di lavoro in relazione ai primi due obiettivi dell’Incontro:

    • Azioni di appoggio alla autonomia zapatista
    • Azioni e mobilitazioni di appoggio alla Otra Campagna in Messico

 

(giro di interventi)

 

Italia: lavorare per obiettivi, la carovana è fondamentale, va intesa come atto politico forte dal basso a sostegno della autonomia zapatista.

Svezia: partecipare al Foro Sociale Europeo.

Germania: costruire azioni concrete, anche contro imprese europee coinvolte in Messico, responsabilizzare il turismo in Messico, invito a boicottare luoghi e prodotti specifici

Altre proposte: editare un libro, coordinazione e scambio dei materiali, partecipare all’evento “azione globale dei popoli” ad Atene in Agosto.

Baschi: nel documento finale, “Manifesto di Atene”, includere la denuncia per la detenzione di Juan di Nuova York, in Inghilterra.

Barcellona: si rende disponibile ad ospitare un secondo incontro europeo il 12 ottobre. Pone un problema di inadeguatezza del termine “guerra” per definire la situazione del Chiapas, anche in relazione alle altre situazioni tipo Palestina, Irak, Afghanistan. Propone di spiegare meglio ed aggiungere “offensiva” o altro.

(ndr la campagna italiana ha già pure discusso questo punto e si trova più o meno d’accordo. Anche altri in questa discussione lo erano. Nelle conclusioni il termine verrà cambiato con “la bestia della guerra”, che però nella traduzione/accezione italiana risulta ancora peggiore del primo. Anche se il vecchio indigeno Don Juan Chavez del CNI parla di “guerra di sterminio dei popoli indigeni…”

Parigi: intendere l’organizzazione della carovana come occasione di mobilitazione nei differenti paesi, propongono di allargare a livello europeo 2 settimane di azione, “la quincina zapatista”, che in Francia si farà comunque, come occasione di mobilitazione comune e differente, a seconda delle situazioni locali, sottolineano l’importanza per la carovana di passare per Atenco e Oaxaca e di mantenere costante il contatto con il Messico di quello che si farà in Europa. Propongono 3 tavoli: carovana, manifesto, azioni.

Spagna: partecipare e/o attraversare/contestare l’evento-esposizione “Acqua e sviluppo possibile” appoggiata dalle multinazionali e da Israele. 14 giugno inaugurazione, 27 giugno riunione (credo preparatoria), 5-6 luglio Fiera. Segnalano anche il 22 luglio giorno internazionale contro la Coca Cola.

Barcellona: inseriscono nel percorso della campagna il concerto di Manu Chao a Barcellona del 13 maggio. Propongono 3 tavoli: carovana, manifesto, altre proposte.

 

Tutti d’accordo su: Appoggiare e sviluppare il progetto pagina web e la lista europea.

 

 

III Parte: obiettivi, metodologia e tavoli di lavoro

 

(giro di interventi)

 

Obiettivi:

Breve e medio termine:

Azioni comuni e congiunte: “quincina zapatista” (proposta da Parigi)

Carovana estiva (tutti)

Pagina web (proposta del comitato IRU, Spagna)

Produzione di un documento finale dell’incontro: Manifesto di Atene (tutti)

 

Lungo termine:

Secondo incontro (tutti)

 

Metodologia:

  1. discussione politica comune sulla carovana e definizione dell’impostazione a grandi linee.
  2. divisione in due tavoli: “carovana” (approfondimento, organizzazione) e “azioni comuni e congiunte”. Incarico ad un gruppetto di scrivere una bozza del manifesto.
  3. relazione dei tavoli, discussione e decisione sulle proposte
  4. redazione definitiva del manifesto di Atene.

 

IV Parte:

 

CAROVANA (discussione comune)

 

CAPISE: La Otra Campagna messicana organizzerà il viaggio da Città del Messico fino al Chiapas, con un percorso al massimo di 1200 km . Si fermerà in alcuni stati del Messico, significativi per le lotte sociali (es. Oaxaca dove sono state recentemente assassinate due donne attiviste indigene Triqui, che lavoravano con la radio). Le Giunte di Buon Governo invece decideranno dove si passerà nel territorio zapatista e se la carovana continuerà insieme o verrà divisa.

Nelle tappe si organizzeranno attività politico-culturali. Si sta parlando e valutando in Messico se si aggiungeranno i popoli indigeni alla carovana. Si formeranno delle commissioni ad esempio per la registrazione, la comunicazione, i rapporti con la stampa, i trasporti, l’alimentazione ecc. Sottolinea l’importanza dell’atteggiamento dei partecipanti perché il governo cercherà la maniera di attaccare la carovana quindi “ley seca” (no droga, no alcol) in tutto il percorso della carovana, tappe comprese. Invita a organizzare commissioni di registrazione in tutti i paesi che si coordinano a livello europeo per formare la lista dei partecipanti dei vari paesi che sarà accreditata. In relazione a possibili provocazioni de la “Migracion” (una delle tante polizie messicane), la Otra Campagna messicana si dislocherà e si organizzerà in funzione della protezione della carovana europea.

Italia Ya Basta: riguardo al messaggio della carovana 1) non deve essere una carovana europea ma deve coinvolgere nella partecipazione tutto il mondo, quindi internazionale. 2) non deve essere la carovana di quelli che siamo, ma molto più ampia, che coinvolge altri da noi, attori delle lotte sociali, delle diverse forme di resistenza . 3) non deve essere una carovana “contro” ma “per”, per  dire l@s zapatistas no estan sol@s, nel sentire comune che tutti stiamo lottando contro il neoliberismo e “se toccano uno toccano tutti”, quindi non semplice solidarietà ma atto politico di sostegno tra chi lotta, dal basso e a sinistra, nei diversi paesi. 4) uscire da Atene con date precise e un appello comune alla partecipazione. 5) attenzione alla forma della carovana, gli organizzatori devono responsabilizzare i partecipanti. 6) attenzione al messaggio politico che diamo in relazione al concetto di “guerra”.

Svizzera: propone di creare commissioni in ogni paese, che si coordinano a livello europeo

Parigi: propone commissione di comunicazione coordinata di informazione sulla carovana.

Grecia: propone di scrivere un appello comune alla partecipazione e di discutere la data del 28 luglio come appuntamento a Città del Messico. Sottolinea l’importanza della “formazione” dei carovanieri e la relazione con la Otra.

Spagna (Aragona): ampliare la partecipazione al maggior numero di lotte sociali d’Europa.

CAPISE: propone che in Messico si riservi una giornata di incontro tra le realtà europee presenti.

 

DIVISIONE IN TAVOLI DI LAVORO…

 

Relazione e decisione sulle proposte del tavolo “CAROVANA (approfondimento, organizzazione)

 

Titolo della carovana: “L@s Zapatistas no estan sol@s”

 

Obiettivi:          Fermare “la bestia della guerra in Chiapas”

                        Appoggio all’autonomia zapatista

 

Data:    27 luglio-12 agosto

            3 agosto: data unica intermedia per incorporare alla carovana quelli che non possono stare il   27 luglio a Città del Messico. Il luogo si saprà quando dal Messico si definirà il percorso.

 

Impostato un lavoro in commissioni, in ogni paese, coordinate da un paese:

 

  1. Logistica:
  • registrazioni (con annesso profilo del partecipante: es. stampa, medico, avvocato ecc)
  • accrediti
  • regolamento della carovana
  • coordinano Barcellona e Grecia

 

  1. Comunicazione e stampa:
  • portavoce (3 persone)
  • diffusione: manifesti, logo comune (collettivo IRU)
  • bollettini
  • pagina web
  • coordina Italia

 

  1. Attività pluriculturali:
  • Messa a valore delle partecipazioni in grado di produrre attività artistiche e culturali
  • Coordina Parigi

 

  1. Finanza e contabilità
  • Raccolta fondi
  • Gestione fondi
  • Coordina Grecia

 

  1. Documentazione
  • Archivio e registro di tutta la documentazione che riceve la carovana
  • Archivio e registro del “pubblicato” dalla stampa sulla carovana
  • Coordina Barcellona

 

  1. Sicurezza
  • Aspetto giuridico
  • Regolamento interno
  • Avvocati di appoggio (in Messico e in Europa)
  • Telefono unico in caso di deportazione

 

  1. Audiovisivo (si va a incorporare alla commissione Comunicazione/stampa)
  • Foto
  • Video
  • Produzione di un video collettivo
  • Relazione con commissione messicana
  • Coordina Italia

 

Inoltre:

  • scrivere un “llamado comùn” (bozza di appello da mandare in lista: Grecia)
  • destinare un giorno completo per parlare tra europei di Europa (movimenti, resistenze, lotte)

 

Relazione e decisioni sulle proposte del tavolo “Azioni comuni”

 

  • In caso di urgenza sarà prodotto immediatamente un comunicato comune della rete europea, che sia di protesta, di sostegno, e/o di chiamata alla mobilitazione lasciando comunque definire i dettagli della risposta (date, obiettivi) alle diverse realtà dei diversi paesi.
  • Anche nelle azioni comuni della campagna ogni realtà si regolerà in base alle proprie situazioni su obiettivi, possibilità, tempi, modalità e forme (ambasciate, consolati, agenzie turistiche, volantinaggi, manifestazioni o quant’altro).
  • Condivisione del materiale, delle informazioni e delle idee sulle azioni da mettere in campo.
  • Campagna informativa per responsabilizzare il turismo in Messico, boicottaggio di luoghi e prodotti specifici, come ad esempio il complesso turistico di Agua Azul e la Cooperativa Cafè La Selva, che produce caffè e gestisce due locali, uno a Città del Messico e uno a San Cristobal de las Casas, che sono della OPDDIC (l’organizzazione indigena filo governativa organizzata anche in gruppi paramilitari che attaccano le comunità indigene zapatiste). Si mette a disposizione su CD la grafica e la traduzione in spagnolo di un flyer simil-turistico “Mundo maya”, prodotto dai tedeschi e un altro depliant prodotto dai parigini.
  •  Definizione della “quincina zapatista”: 2 settimane di informazione ed iniziativa in tutti i paesi, con particolare attenzione al primo giorno, ma senza vincolo assoluto di data comune e tipo di iniziativa. Definita nelle date 14 giugno – 5 luglio.

 Ultima parte della discussione

 

Atene - Dichiarazione finale - Incontro europeo

In difesa e in lotta con i popoli zapatisti e la Otra Campana in Messico

DICHIARAZIONE DELL’INCONTRO EUROPEO IN DIFESA E LOTTA CON I POPOLI ZAPATISTI E LA OTRA CAMPAÑA IN MESSICO

Alla società civile internazionale
Agli aderenti alla Sesta Dichiarazione della Selva Lacandona e alla Zezta Internacional
Ai mezzi di comunicazione internazionali
Alle Giunte del Buon Governo, Municipi Autonomi, Comunità e Basi di Appoggio Zapatiste
All’ EZLN
Alla Otra Campaña messicana riuniti in Grecia, organizzazioni, collettivi e persone a livello individuale della Otra Europa in lotta che sta cercando percorsi di solidarietà tra i popoli,

DICHIARIAMO CHE:

1 - Le e gli zapatisti non sono sole/i. Confermiamo il nostro impegno di rimanere allerta e denunciare le gravi violazioni dei diritti individuali e collettivi che stanno avvenendo in Chiapas e in tutto il Messico.
2 - Risponderemo oggi e in futuro a tutte e ognuna delle aggressioni di governo, militari e paramilitari contro l’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale, le sue basi d’appoggio, gli aderenti alla Otra Campaña messicana.
3 - Continueremo insieme alle nazioni, popoli e tribu indigene che sono in resistenza e costruiscono la loro autonomia.

DENUNCIAMO:

1 - La fraudolenta violazione degli Accordi di San Andrés da parte del governo messicano, così come la continua esclusione sociale ed economica delle e degli indigeni che li condanna a condizioni di vita di estrema povertà alimentare, sanitaria e culturale.
2 - L’allarmante incremento dell’offensiva contro il movimento zapatista nel sudest messicano, evidenziata dall’aumento delle attività di controinsorgenza e con la riattivazione dei gruppi paramilitari.
3 - Le gravissime ed intollerabili aggressioni commesse da parte dei paramilitari contro le e gli osservatori dei diritti umani, di cui dichiariamo responsabili Felipe Calderón Hinojosa, Presidente della Repubblica messicana e Juan Sabines Guerrero, governatore dello stato del Chiapas .

ESIGIAMO:

1 - Il rispetto allo sviluppo e alla libera determinazione delle nazioni, popoli e tribu indigene.
2 - La fine degli sgomberi delle terre recuperate, delle aggressioni e attacchi del governo, della polizia, dei militari e paramilitari contro le comunità indigene in resistenza.
3 - La fine delle impunità in cui hanno operato questi gruppi paramilitari e i loro mandanti.
4 - Il ritiro immediato delle postazioni militari dal territorio indigeno e zapatista.
5 - La fine della repressione contro tutti i movimenti sociali messicani e della Otra Campaña messicana.
6 -La liberazione incondizionata di tutte e tutti i prigionieri politici in Messico e la cancellazione degli ordini di cattura ancora pendenti così come il rilascio delle e dei desaparecid@s e il ritorno ai propri luoghi degli sgomberati.

ANNUNCIAMO:

1 - Il nostro camminare insieme alla Campagna Europea di Solidarietà per l’Autonomia zapatista e contro la guerra in Chiapas.
2 - La realizzazione di una carovana in appoggio dell’autonomia delle comunità zapatiste, come spazio per la condivisione di resistenze e lotte che costruiscano un sogno di speranza dalla Otra Europa anticapitalista all’Otro Messico in basso e a sinistra, che inizierà il suo cammino il 27 di luglio a Città del Messico per concludersi il 12 agosto in territorio zapatista.
3 - Lanciamo un appello alla società civile internazionale, alle sue lotte e resistenze anti-neoliberiste ad unirsi alla Carovana e al resto delle iniziative che partiranno da questa campagna.

Per terminare, vogliamo denunciare le autorità migratorie del Regno Unito, che hanno negato l’ingresso nel paese a Juan Haro, del “Moviment for Justice in el Barrio”, del East Harlem di New York, aderente alla Sesta Dichirazione della Selva Lacandona e alla Otra Campaña, impegnato in una serie di incontri europei come parte della Campaña Internacional en Defensa de El Barrio.

Atene, 11 maggio 2008

Sole/i non possiamo, e in qualche modo non vale.

 


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