Fw: Verso il Programma economico con il FMI



 
----- Original Message -----
Sent: Friday, December 22, 2006 7:52 AM
Subject: I: Verso il Programma economico con il FMI

Nicaragua
  Prima sfida per Ortega 
Il Nicaragua di fronte al V° Programma Strutturale con il FMI
 

 
Anoop Singh del FMI e Adolfo Acevedo della CCER (Foto G. Trucchi)
 
Nel mese di dicembre 2006 si è concluso il Programma Economico Strutturale firmato dall'amministrazione uscente del Presidente Bolaños con il Fondo Monetario Internazionale (FMI). 
Questo Programma ha stabilizzato la macroeconomia del paese ed ha permesso una sostanziale riduzione del Debito Estero ma, contemporaneamente, non ha potuto cambiare la drammatica situazione di povertà in cui vive la maggioranza della popolazione nicaraguense ed ha obbligato il Nicaragua a sottomettersi ad una lunga lista di condizionalità, imposte dal FMI, per poter accedere a nuovi prestiti e finanziamenti.  
 
A sole tre settimane dal suo insediamento come Presidente, Daniel Ortega si è riunito con una delegazione di alto livello del FMI, capeggiata da Anoop Singh, Direttore per l'Emisfero Occidentale, per un primo scambio di opinioni in vista delle negoziazioni del V° Programma Economico Strutturale. 
 
In una breve conferenza stampa, il rappresentante del FMI ha comunicato ai giornalisti che la delegazione ha sostenuto una lunga conversazione con il Presidente eletto, durante la quale Ortega ha presentato gli obiettivi della sua futura amministrazione e della sua politica economica. 
"Il Presidente - ha dichiarato Singh - sta ereditando una situazione macroeconomica molto stabile e ci ha detto che è s'impegnerà a mantenere questa stabilità e bassi livelli d'inflazione. 
Ci ha spiegato i suoi obiettivi per lavorare a favore della riduzione della povertà e della disoccupazione e ci ha presentato i suoi piani per far sì che tutti i settori del paese condividano la crescita economica". 
 
L'alto funzionario del FMI ha inoltre dichiarato di essere d'accordo con questi obiettivi "in quanto la riduzione della povertà è necessaria per la stabilità economica". Ha aggiunto anche che la delegazione non si è presentata con un'Agenda fissa, bensì per sentire i punti di vista del futuro governo e come pensa di orientare la sua politica economica, lasciando come priorità assoluta il fatto di mantenere il livello di stabilità macroeconomica ottenuto fino ad ora dal Governo Bolaños.  
 
Su queste dichiarazioni e più in generale, sui contenuti delle politiche implementate dal FMI, la Coordinadora Civil (CCER) ha reso pubblica la sua posizione di fronte alla visita della delegazione dell'Organismo finanziario internazionale in questione. 
 
Secondo l'economista indipendente e membro della Coordinadora Civil, Adolfo Acevedo Vogl "chiunque visiti la pagina web del FMI, relativa al Nicaragua, può rendersi conto di come la Direttiva di questo organismo abbia già diffuso pubblicamente i punti che esigerà al nuovo governo, durante le future negoziazioni.
Che cosa sta chiedendo? Che bisogna mantenere una stretta vigilanza sui salari del settore pubblico, principalmente nei settori Sanità ed Istruzione. Questo ha a che vedere con le esigenze di congelare la massa salariale dello Stato, che potrà crescere solo in base all'inflazione programmata. Al FMI preoccupa che gli aumenti salariali di questi settori possano originare una "effetto dimostrazione" sui lavoratori del settore privato, la qual cosa significherebbe che questi lavoratori potrebbero entusiasmarsi ed intraprendere lotte per gli aumenti salariali. 
 
Se questo succedesse, il FMI teme che si possa elevare il costo medio della forza lavoro del paese e che il Nicaragua perda la sua capacità principale di attrarre gli investimenti dall'estero". 
 
Ma questa è solo una delle molteplici condizioni imposte dal FMI. 
 
"L'altra esigenza - ha continuato Acevedo - è la riforma al quadro che regola il settore energetico. In primo luogo il FMI chiede che si avvii un processo di adeguamento automatico delle tariffe dell'energia elettrica, in base alle variazioni del costo internazionale del petrolio. 
Attualmente, Unión Fenosa (la multinazionale spagnola che controlla la distribuzione dell'energia elettrica in Nicaragua), deve richiedere all'Istituto Nicaraguense di Energia (INE) gli aumenti alla tariffa e questo ente pubblico, decide prendendo in considerazione anche altri parametri come, per esempio, il rispetto delle normative di qualità del servizio offerto da Unión Fenosa.  
Quello che ora stanno chiedendo è che gli aumenti della tariffa siano automatici. 
Chiedono, inoltre, di eliminare la regolazione del margine massimo di guadagno che le imprese generatrici di energia ottengono sul mercato".  
 
Un altro punto molto controversiale che vuole imporre il FMI è la riforma della Previdenza Sociale. Con questa riforma si vuole imporre l'aumento dell'importo dei contributi, della quantità di anni di lavoro e del numero di contributi per poter andare in pensione e ridurre la percentuale del salario con la quale calcolare la pensione che si riceverà.  
 
"Senza ombra di dubbio - ha concluso Acevedo - la condizionalità più forte che il FMI vuole imporre è però l'implementazione della Legge di Equità Fiscale, la quale prevede sette riforme alla Costituzione del Nicaragua. 
Quello che si sta chiedendo è l'eliminazione dell'Autonomia che la Costituzione concede ai Comuni e alle Università. Questo sarebbe molto grave, poiché sparirebbe uno dei risultati più importanti del processo di decentralizzazione. 
 
Vogliono eliminare l'assegnazione del 6 per cento del Bilancio Generale della Repubblica (BGR) alle università ed il 4 per cento al Potere Giudiziale ed  eliminare anche l'assegnazione di fondi pubblici per i Comuni. In questo modo, il budget delle università e dei Comuni verrebbe approvato dalla Asamblea Nacional come quello di un qualsiasi Ministero. 
Una settima riforma che chiede il FMI è l'eliminazione della potestà costituzionale della Asamblea Nacional di poter modificare il Bilancio della Repubblica presentato dal governo.

Il fatto più grave è quindi che la nostra Costituzione si dovrebbe modificare ed adattare alle condizionalità del FMI e non il contrario, come dovrebbe essere. 
Inoltre, l'intero quadro di politica fiscale viene subordinato al pagamento previsto del Debito Pubblico interno e ciò limita la possibilità di investire sul capitale umano ed sulle infrastrutture basilari". 
 
Secondo quanto dichiarato dalla Coordinadora Civil, il Nicaragua ha un problema molto grave nel settore Istruzione. 
Solo il 17,5 per cento dei giovani tra i 15 e i 19 anni raggiungono una scolarità di 10-12 anni (licenza superiore). 
Più dell'80 per cento dei giovani che stanno per entrare nel mercato del lavoro hanno meno di 10 anni di scolarità e la maggioranza, ne ha solo 5 (licenza elementare) 
Se i giovani del Nicaragua entrano a lavorare con un livello così basso di scolarità, sono condannati per il resto della loro vita a sopravvivere sotto la soglia della povertà e della povertà estrema, trovando solo lavori precari, informali e con entrate molto basse. 
Queste condizionalità imposte dal FMI diminuiscono gli investimenti per il capitale umano, per le abitazione, per le infrastrutture basilari, per l'Istruzione e in questo modo, si frena anche la possibilità che questo paese possa cominciare a svilupparsi e raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (OSM).   
  
In questo contesto, la società civile chiede di essere ascoltata e presa in considerazione dal futuro Governo, al momento di negoziare nuovi Programmi strutturali. 
   
Secondo Georgina Muñoz, coordinatrice della Coordinadora Civil "dall'inizio, nel 1990, dei Programmi Economici Strutturali con il FMI, i governi non hanno avuto la capacità di negoziare. È per questo che insistiamo sulla necessità per il Governo di avere una visione di nazione, di fronte alla crescita smisurata della povertà nel paese. 
Bisogna consultare le organizzazioni esperte, gli analisti, gli economisti per poter firmare un programma che contribuisca veramente al benessere del Nicaragua. 
Sentiamo che questo non è stato fatto. Ogni volta che esponiamo le nostre critiche e presentiamo le nostre proposte, ci ascoltano, ma non ci prendono in considerazione".
 
© (Testo e Foto Giorgio Trucchi  - Ass. Italia-Nicaragua gtrucchi at itanica.org )
© (Originale in spagnolo su www.rel-uita.org )
© (Altri articoli relazionati su www.itanica.org )
 
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