emergenza inondazioni in venezuela



Per spedire eventuali aiuti alle popolazioni del Venezuela colpite dalle
recenti inondazioni contattare l'Ambasciata all'indirizzo:

Via Nicolò Tartaglia, 11 - 00197 Roma
Telefono: (00.39.6) 8079797
Fax: (00.39.6) 8084410
Email: <mailto:embaveit at iol.it>embaveit at iol.it


oppure rivolgersi al CESVI:
<mailto:ufficiostampa at cesvi.org>ufficiostampa at cesvi.org

Fra il 6 e il 15 febbraio numerose zone del Venezuela sono state colpite da
piogge torrenziali: tra le aree più danneggiate, oltre alla capitale
Caracas, lo stato Miranda, lo stato Vargas e lo stato Merida.
Le intense precipitazioni hanno provocato perdite umane (circa un centinaio
fra morti e dispersi, e 22.000 senzatetto) e ingenti danni materiali, tanto
che il governo nazionale ha decretato lo stato di emergenza.
La violenza e l'intensità delle precipitazioni hanno causato lo
straripamento di molti corsi d'acqua che – a loro volta - hanno inondato
vaste porzioni di territorio e hanno in molti casi provocato la frana di
zone collinari. Nelle aree colpite sono stati interrotti i servizi di acqua
ed energia elettrica; una parte importante della struttura produttiva,
specialmente quella agricola, ha subìto danni considerevoli.

Il Cesvi – da tempo presente nella regione di Barlovento con un progetto in
appoggio alla produzione del cacao – si è prodigato fin dalle prime ore per
aiutare le popolazioni vittime del nubifragio.
La regione di Barlovento, situata nella parte settentrionale dello stato
Miranda, è stata letteralmente invasa dalle acque. In questa zona, a
carattere essenzialmente rurale, la coltivazione del cacao costituisce una
delle principali attività economiche, tanto che da qui proviene il 40%
della produzione nazionale.

Come conferma Luigi De Chiara, responsabile Cesvi in Venezuela, è stata
messa a disposizione di CORDAMI (Corporazion para el Desarollo Agricolo
dello stato Miranda) una squadra di specialisti che con due fuoristrada è
riuscita ad addentrarsi nelle zone più impervie e a fronteggiare al meglio
l'emergenza. Il Cesvi, inoltre, ha garantito il proprio appoggio nella
fornitura di acqua potabile (bene prezioso visto il rischio di epidemie) e
altri generi di prima necessità per i bambini. Purtroppo, come sottolinea
Luigi De Chiara, a distanza di giorni la situazione rimane critica, i danni
materiali registrati sono ingenti, gli sfollati ben 3.387.
Dei 6 municipi che formano la regione di Barlovento, Paez, Azevedo e Andres
Bello sono stati i più danneggiati: si stima che almeno 26.000 ettari di
terreno siano stati invasi dalle acque in modo massiccio, mentre circa
12.000 famiglie hanno subìto anche altri danni economici, vedendo le
proprie abitazioni compromesse in tutto o in parte.

A ciò va aggiunta un'altra brutta notizia: una parte importante del
raccolto è andata persa e così il nubifragio farà sentire le proprie
ripercussioni negative sull'economia della zona.
Per questo il Cesvi si è impegnato ad aiutare le autorità locali nella
valutazione dei danni arrecati alle culture e nello studio di piani di
recupero per l'attività produttiva.



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