LA MINA URIBE, tratto da Liberazione






LA MINA URIBE MINACCIA LE POLITICHE CONTINENTALI

Tratto da Liberazione del 19 gennaio 2005

Il governo autoritario colombiano di Uribe si sta confermando come un serio pericolo per la pace in America Latina. Il sequestro a Caracas del rappresentante guerrigliero delle Farc, Rodrigo Granda alias "Ricardo Gonzales", è un atto di pirateria internazionale in perfetta sintonia con l'amministrazione Bush e con la pratica dei servizi segreti israeliani (presenti da tempo in Colombia e Venezuela). Ricardo è membro della Commissione internazionale delle Farc e nessun mandato di cattura pendeva sul suo capo. Durante il dialogo tra il governo colombiano di Pastrana e le Farc-Ep, in diverse occasioni "Ricardo" era venuto in Europa e aveva sostenuto riunioni con il Parlamento e la Commissione Europea. Poi l'Unione Europea aveva redatto una lista di "organizzazioni terroriste" includendovi le due principali guerriglie colombiane (Farc-Ep ed Eln). Questa decisione ha compromesso seriamente la possibilità per l'Europa di avere un qualsiasi ruolo in un possibile processo di pace. Ed agli inizi di Febbraio, il governo colombiano ha convocato a Cartagena la riunione dei paesi donatori per finanziare "la carota" del Plan Colombia anche attraverso la cooperazione dell'Unione Europea. Il sequestro di Granda segue di qualche mese quello di Simon Trinidad, un altro comandante delle Farc arrestato in Ecuador, portato in tutta fretta a Bogotà, e da pochi giorni estradato negli Usa con l'accusa di "narco-traffico". Simon era stato a Roma in una delegazione mista tra governo e Farc ed in quella occasione si era incontrato con la Commissione Esteri del Parlamento e con il governo italiano. In Ecuador stava negoziando con le Nazioni Unite una possibile soluzione all'intercambio umanitario di prigionieri, tra cui Ingrid Betancourt. Sotto l'ombrello del "Plan Colombia", si assiste ad una riedizione del famigerato "Plan Condor", con cui, negli anni '70, le dittature fasciste collaboravano tra loro per l'assassinio, il sequestro e la "desapariciòn" degli oppositori politici su scala continentale. Con l'attiva collaborazione di Washington. Nella Colombia di Uribe e della sua politica di "sicurezza democratica", il terrorismo di Stato assassina direttamente i dirigenti sociali e politici o appalta il "lavoro sporco" agli squadroni della morte paramilitari. E' la vecchia teoria del "togliere l'acqua al pesce". Ma si illude chi crede ad una soluzione militare del conflitto armato che insanguina il Paese da più di 40 anni. L'unica soluzione possibile è quella politica.

Marco Consolo