I senza terra del Chiapas



Si spedisce il seguente articolo come testimonianza da parte della delegazione
di volontari di manitese in chiapas.
Si autorizza la pubblicazione e qualsiasi altro utilizzo dell'articolo a
scopo divulgativo.

Per Manitese
Antonio Graziano



I Senza Terra di San Pedro Pohlo

Nel territorio dello stato del Chiapas (Messico) una delle situazioni
piu'crititiche e' quella rappresentata dai rifugiati interni (desplazados)
costretti a fuggire da repressioni ed esecuzioni sommarie di eserciti
militari e paramilitari assoldati dal governo messicano con la motivazione
ufficiale di assicurare la pace ed evitare situazioni di conflitto.
Un luogo simbolo della repressione e' San Pedro Polho, in cui si trova
l'omonimo il Mucipio Autonoma Zapatista. Dal 1996 a San Pedro Polho il
numero di abitanti e passato da 800 fino a 9000 persone. Vi hanno trovato
rifugio migliaia di indigeni di etnia Maya costretti a fuggire dai propri
villaggi a causa delle violenze subite dall'esercito federale e dai gruppi
paramilitari. Attualmente vi sono circa 5300 rifugiati che non possiedono
alcun mezzo di sostentamenteo. Vivono in baracche di legno senza luce,
senza acqua potabile ne' servizi igienici ed in precarie condizioni
sanitarie. Hanno bisogno, per sopravvivere, di aiuti internazionali. La
situazione e' peggiorata da quando, all'inizio del 2004, la croce rossa
internazionale ha deciso di sospendere gli aiuti alimentari per far fronte
all'emergenza irachena. Da quel momento l'associazione Manitese, insieme ad
altre organizzazioni italiane ed internazionali, si e' fatta promotrice di
una campagna di raccolta fondi per fornire gli alimenti necessari alla
popolazione sfollata ed aiutarla ad uscire dall'emergenza. Tuttavia
l'emergenza non potra' finire se tutto il territorio circostante
continuera' ad essere controllato dall'esercito e da gruppi armati filo
governativi che impediscono alla popolazione di coltivare la propria terra.
Tutt'oggi agli abitanti di San Pedro Polho vengono negati i propri diritti
fondamentali, il diritto alla terra, all'alimentazione, alla salute, alla
casa. La loro unica colpa e' quella di chiedere che siano rispettati questi
diritti. La loro lotta, insieme a quella di tutti gli zapatisti del
chiapas, e' una lotta per la dignita', la liberta' e l'autodeterminazione.

Delegazione di Manitese in Chiapas
Per contatti: tonygraziano at tin.it