Chiapas:lettera a samuel ruiz



Potrebbe verificarsi un'altra Acteal, avverte Samuel Ruiz
22 luglio 2004
Il vescovo emerito Samuel Ruiz García ha avvertito la Commissione per gli
Affari Indigeni della Camera dei Deputati che in Chiapas "sono presenti
condizioni favorevoli al verificarsi di situazioni" come quella che sfociò
nel massacro di Acteal, il 22 dicembre del 1997.

Dopo una riunione con i deputati che compongono la commissione, il prelato
ha riferito che gli sfollati a causa del conflitto "hanno ricevuto
crescenti minacce individuali e di gruppo da parte di movimenti
paramilitari", ed ha proposto ai legislatori di inserire la figura di
"desplazados" [profugo] nella Costituzione per evitare la discriminazione
contro i messicani che, a causa dei diversi conflitti, devono abbandonare
le proprie comunità.


"Siamo allarmati pensando che ci sono tutte le condizioni favorevoli a che
si verifichino situazioni
pericolose come già accaduto in passato - benché sappiamo che in un certo
senso le autorità conoscono questo contesto - vorremmo esprimere la nostra
percezione della verità, senza altra pretesa che quella di dire che 'questa
è la situazione, sappiamo che è così' , e così ve lo diciamo", ha datto.


Ha segnalato che anche se "c'è una certa debolezza" delle comunità, possono
verificarsi circostanze esplosive che portano a situazioni "realmente
deplorevoli, e noi, come facemmo nel caso di Acteal, lo diciamo
anticipatamente perché percepiamo che sta accadendo proprio questo".


Ha dichiarato che durante la riunione con i deputati ha riferito loro della
crescente presenza di forze militari che "va molto al di là di quello che
apparentemente" sarebbe il suo obbligo, che è di
vigilare sulla frontiera e combattere il narcotraffico in Chiapas.
"Sappiamo - ha spiegato - che ci sono ancora 92 postazioni militari in
territorio chiapaneco, e circa 13 mila profughi.


"Constatiamo una fortissima influenza (militare) molto preoccupante perché
cambia l'atteggiamento, le abitudini delle comunità. Oramai è diventato
normale normale che le donne non possano uscire sole e soprattutto ci sono
zone dove non solamente l'Esercito si trova vicino alle comunità, ma occupa
scuole e beni naturali. Inoltre, ci sono stati momenti in cui si è
sparato in aria per intimorire la popolazione", ha riferito.


Il vescovo Samuel Ruiz si è detto fiducioso per aver presentato questa
denuncia davanti ai deputati, affinché nell'ambito delle loro competenze
"possano fare qualcosa per fermare questa situazione".



da La Jornada del 21 luglio 2004
di Roberto Garduno e Enrique Mendez