Peru: Rogo in centro commerciale. Oltre 120 morti a Lima



Il presidente Toledo decreta due giorni di lutto nazionale

 LIMA - Il presidente del Perù, Alejandro Toledo, ha decretato due giorni di
lutto nazionale dopo il gigantesco incendio che si è sviluppato in un centro
commerciale di Lima, nella galleria dell'Avenida Andahuaylas, e che ha
provocato oltre 120 morti. I feriti sono circa 115. La causa del rogo è,
secondo i primi accertamenti, lo scoppio di un deposito di fuochi
d'artificio. Molti commercianti, per timore di saccheggi o nel tentativo di
difendere le loro merci dalle fiamme, non hanno abbandonato il centro
commerciale tempestivamente trovando così la morte.

A causa della rapida progressione del fuoco, che ha trovato facile alimento
negli addobbi natalizi e nel materiale infiammabile dei negozi, si sono
avute scene di panico indescrivibile, e testimoni hanno riferito di persone
urlanti che cercavano una via di scampo e che si sono perfino lanciate dai
piani alti.

Sul posto sono giunte 40 unità dei pompieri, che però si sono subito trovati
in difficoltà a causa della bassa pressione dell'acqua e della mancanza di
elettricità nel vecchio quartiere di Lima. Il presidente Toledo ha sospeso
un viaggio nel Nord del Paese e ha fatto ritorno nella capitale per seguire
da vicino i lavori di spegnimento dell'incendio che proseguivano in serata
(nella notte italiana). La polizia ha disposto il dispiegamento di un
migliaio di agenti per evitare saccheggi. Il giudice incaricato di aprire
una inchiesta, Flor del Pilar Peralta, ha ordinato l'autopsia delle vittime.

Peralta dovrà accertare anche le cause del tremendo rogo. Che con ogni
probabilità è stato originato dall'esplosione di un grande magazzino di
materiale pirotecnico, allestito in fretta e furia - non è chiaro se con
autorizzazione o meno - proprio nel bel mezzo del centro commerciale,
affollato ieri sera da centinaia di persone.

Il proprietario di uno dei negozi, Otto Carrasco, ha puntato il dito contro
le autorità municipali di Lima che avrebbero autorizzato un gruppo di
commercianti a vendere botti all'interno della galleria dell'avenida
Andahuaylas. Diversa la versione della responsabile delle attività
commerciali del municipio di Lima, Gabriela Adrainzen, secondo la quale
invece la responsabilità del disastro è da attribuire ad alcuni venditori
"senza scrupoli" che hanno messo in vendita i fuochi senza autorizzazione.


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