PARAGUAY: L'ARRUOLAMENTO DEI BAMBINI



PARAGUAY: L'ARRUOLAMENTO DEI BAMBINI NELLE FORZE ARMATE DEVE CESSARE 

Bambini di 12 anni, arruolati illegalmente nelle forze armate e di
polizia paraguayane, sono ordinariamente soggetti a maltrattamenti,
dichiara Amnesty International nel presentare oggi il suo nuovo
rapporto.

"Nelle forze armate e di polizia paraguayane sono comuni, nei
confronti di soldati di leva di ogni eta', punizioni fisiche e
psicologiche, che provocano lesioni sia mentali che corporali,"
dichiara l'organizzazione.

Secondo Amnesty International alcuni adolescenti arruolati sono morti
in seguito a maltrattamenti o in una serie di incidenti con armi da
fuoco, peraltro non ancora chiariti. Il rapporto descrive almeno 6
casi di soldati di leva minori di 18 anni che sono morti nel corso
dell'anno 2000. L'arruolamento di minori di 18 anni e' vietato dalla
legge paraguayana, ma nella pratica essi costituiscono una ampia parte
dei soldati di leva. Amnesty International ha ricevuto denunce di
arruolamenti forzati di bambini e di falsificazione dei loro
documenti.

"Le autorita' paraguayane dovrebbero intraprendere passi immediati e
concreti per sradicare questa pratica, quali l'istituzione ed il
mantenimento di registri anagrafici aggiornati e di sistemi di
documenti accessibili al pubblico", dichiara Amnesty International.
"Inoltre, il Paraguay dovrebbe ratificare il Protocollo Opzionale alla
Convenzione sui Diritti dell'Infanzia, che ha firmato nel settembre
2000.

"Nello stesso tempo, bisognerebbe indagare su tutti i casi di
maltrattamenti di soldati di leva in modo esauriente ed indipendente,"
aggiunge l'organizzazione, segnalando che le indagini sulle morti di
soldati di leva mancano di trasparenza e sono ostacolate dalla
mancanza di cooperazione delle forze armate e di polizia.

Amnesty International ha anche espresso preoccupazione per il fatto
che dei processi che implicano la morte o il maltrattamento di soldati
di leva si occupa il sistema giudiziario militare per il fatto che le
famiglie ed i loro avvocati non hanno accesso ai processi o ad alcuna
informazione su di essi.

Amnesty International presenta una serie di raccomandazioni per
affrontare il problema delle violazioni dei diritti umani nei
confronti di soldati di leva e delle morti inspiegate durante il
servizio militare. Queste includono indagini complete su ogni caso di
maltrattamento, la sospensione immediata dal servizio degli ufficiali
coinvolti in questi episodi, il processo dei responsabili e il
risarcimento per le vittime delle violazioni dei diritti umani durante
il servizio di leva.

"E' giunto il momento per il Congresso paraguayano di nominare un
Difensore Civico come previsto nella Costituzione del 1992, che
agevolerebbe le richieste di risarcimento," conclude Amnesty
International.
FINE DEL COMUNICATO

Roma, 6 aprile 2001

Ufficio Stampa
Amnesty International