Da CS Totem & Tabu (S. B.del Tronto)



Su rechiesta del CS Totem & Tabu'


1) Subject: comunicato stampa
>
>inviamo comunicato stampa fatto sulle denunce degli studenti di Ancona, e
>consegnato alle redazioni locali di Jesi. Consideriamo importante la 
>massima
>diffusione alle varie redazioni locali o regionali, se non del medesimo, di
>comunicati inerenti la questione.
>
>Comunicato stampa
>
>
>
>
>In merito agli studenti anconetani denunciati per vilipendio alla 
>religione,
>per supposte performance fatte durante una manifestazione contro i
>finanziamenti alla scuola privata, oltre che esprimere la nostra
>solidarietà, consideriamo importante sottolineare che da circa un mese a
>questa parte si assiste ad un notevole interesse da parte delle forze
>dell'ordine nei riguardi di ogni opposizione di base, sindacale,
>antagonista, studentesca, e in particolare nei confronti del movimento
>anarchico.
>Interesse che, partendo dal talmente falso attentato incendiario di Loreto,
>più una provocazione che altro, si è espresso in termini di denunce,
>perquisizioni ed intimidazioni di vario genere che non può preoccupare
>soltanto i diretti interessati, ma tutti coloro che ancora, a livello
>politico, sindacale, o istituzionale, ritengono di avere a cuore i valori
>della democrazia, del pluralismo e della libertà.  Consideriamo che quanto
>detto non è solo il sintomo di una nuova caccia alle streghe, ma può
>rappresentare tentativi di intimidazione e repressione verso persone e
>gruppi che sul territorio, nella scuola e nel mondo del lavoro esprimono
>un'opposizione  tesa a recuperare spazi, diritti e garanzie sociali e
>sindacali. Un'ottica politica della gestione del cosiddetto ordine pubblico
>che nell'immediato crea storie di ordinaria ingiustizia, e potrebbe  creare
>provocazioni poliziesche di ogni sorta, figlie della vecchia strategia 
>della
>tensione, e che nel futuro potrà solo acuire ulteriormente il disagio ed il
>conflitto sociale. Invitiamo pertanto le forze politiche e sindacali a
>riflettere su quanto detto, e le compagne ed i compagni alla massima
>attenzione e vigilanza.
>
>IL C.S.O.A. TOTEM&TABU' ESPRIME SOLIDARIETà A@ COMPAGN@ DI SETTIMANA ROSSA 
>VITTIME DELL'ENNESIMA PROVOCAZIONE.
ASPETTIAMO ANSIOSAMENTE LE ALTRE


CONTRO GLI SGOMBERI CONTRO IL FASCISMO

2.- 


csoa totem e tabù


OLTRE AL CONTROVERTICE DEL COORD.MAGGIO 2000,IL 19-20 maggio CI SARà IN 
ANCONA UN ALTRO CONTROVERTICE
PROMOSSO DA:U.S.I.MARCHE,R.D.B.MARCHE,C.S.O.A.TOTEM E TABU' S.Benedetto del 
tronto(ap),COLLETTIVO IL FORTINO Giulianova(te),C.P.A.OBELIX AREA 
METROPOLITANA Pescara,GRUPPO ANARCHICO MALATESTA Ancona,DONNE IN NERO 
Fano,KOLLETTIVO SETTIMANA ROSSA Ancona,INDIVIDUALITà ANTAGONISTE E 
LIBERTARIE Civitanova Marche (MC),F.A.I. Jesi,F.D.C.A. Fano (an),C.P.A. IL 
TRENINO Porto S.Giorgio(ap),CENTRO STUDI BIOLOGIA SOCIALE Acireale 
(ct),A.L.L.P.ASSOC.LAVORATORI LAVORATRICI PESARO,COMITATO CONTRO LA GUERRA 
NEI BALCANI Fano(an).


Per l'appello vi rinviamo a consultare ZOMBI DEL 6/5 SU MOVIMENTO in attesa 
del nuovo con le relative adesioni.
prime adesioni:
csa AQUARIUS (RE)
csoa IL MOLINO LUGANO
MOV.ANT.PUGLIESE
COBAS ROMA

ad ancona andranno giustappunto a definire l'istituzione nel caPOluogo 
dorico di una accademia preposta alla formazione di questi aguzzini di 
mestiere probabilmente sull'esempio dei secondini di sassari come di quelli 
di ogni altro carcere.


QUESTA E' UN'AGGIUNTA DA FARE AL documento da titolo :il vertice ..educarne 
uno per ...
RIPARTENDO DALLA FINE E CIOè DA QUANDO SI PARLA DI :commercio di organi.


grazie
SALUTI ZAPALIBERTARI

Nuove adesioni per la due giorni (19-20 maggio)in piazza roma ad ancona:
- usi ait bari
- usi ait arti e mestieri

Ci scusiamo per un errore sull'ultimo messaggio, non c'è l'adesione dei 
Cobas di Roma.
Nuove adesioni:
- collettivo autonomo università di bari
- csoa officina 99
- asilo politico salerno
- usi ait emilia romagna
- fai terra di puglia

SCUSA
IL TESTO CUI FARE L'AGGIUNTA è SI
IL VERTICE..SFAMARNE UNO PER AFF...
PERò è QUELLO CON LA CARTINA DEI POZZI PETROLIFERI IN QUANTO ABBIAMO DATO LO 
STESSO TITOLO A DUE DOC. VISTO CHE L'ALTRO RIGUARDA L'INDIZIONE DELLA 
MOBILITAZIONE. SCUSA E GRAZIE.


ALTRA ADESIONE
SLAI COBAS -PESCARA

SCUSA
IL TESTO CUI FARE L'AGGIUNTA è SI
IL VERTICE..SFAMARNE UNO PER AFF...
PERò è QUELLO CON LA CARTINA DEI POZZI PETROLIFERI IN QUANTO ABBIAMO DATO LO 
STESSO TITOLO A DUE DOC. VISTO CHE L'ALTRO RIGUARDA L'INDIZIONE DELLA 
MOBILITAZIONE. SCUSA E GRAZIE.


>>Subject: mobilitazione CONTRO LA  conferenza europea sullo sviluppo e la 
>>sicurezza IN ADRIATICO E IONIO
>Date: Wed, 17 May 2000 22:15:57 +0200
>
>IL VERTICE:
>SFAMARNE UNO...PER AFFAMARNE CENTO
>
>
>
>
>
>
>ANCONA 19 - 20  MAGGIO
>MOBILITAZIONE NAZIONALE ANTAGONISTA
>CONTRO IL VERTICE SULLO SVILUPPO E LA SICUREZZA DELL'ADRIATICO E DELLO 
>IONIO
>
>
>Venerdì 19 maggio si aprirà ad Ancona la Conferenza europea per lo sviluppo 
>e la sicurezza dell'Adriatico e dello Jonio che si articolerà in due 
>giornate: il 19 sono previsti i tavoli di lavoro sui temi all'ordine del 
>giorno, il 20 mattina la firma dei protocolli, la conferenza stampa e la 
>cerimonia di chiusura.
>Alla Conferenza, convocata dall'Unione Europea e dal governo italiano, 
>parteciperanno i ministri degli esteri dei paesi dell'Unione Europea, degli 
>Stati adriatici e dello Jonio (Slovenia, Croazia, Bosnia, Montenegro, 
>Albania, Grecia), dei Paesi del Patto di Stabilità per i Balcani (tra cui 
>Stati Uniti, Canada, Giappone, Turchia), diversi Paesi del mediterraneo 
>(dall'Algeria al Libano), i rappresentanti delle principali organizzazioni 
>interstatuali internazionali, i presidenti delle regioni adriatiche, 
>rappresentanze di organizzazioni economiche, rappresentanze del FMI, della 
>Banca Mondiale, della Banca Europa e della NATO.
>I temi principali all'ordine del giorno saranno: il ruolo dell'UE e dei 
>paesi del Patto di stabilità nella ricostruzione politico ed economica dei 
>Balcani, la sicurezza intesa come controllo dei flussi migratori, controllo 
>militare e poliziesco dei mari e delle frontiere meridionali dell'Europa, 
>sviluppo del neonato esercito europeo.
>Dunque, dopo aver raso al suolo città, fabbriche, ponti e le ultime 
>possibilità di convivenza civile interetnica, l'Unione Europea e la Nato 
>stanno riorganizzandosi per portare a termine la seconda fase del piano: 
>ricostruzione di ciò che hanno distrutto, puntando alla massima 
>integrazione possibile dei territori dei Balcani nel contesto economico e 
>politico dell'Europa. Ciò significa mettersi alla testa di un progetto di 
>ristrutturazione delle strutture statali e dei rapporti economico sociali 
>che non può che essere funzionale all'economia di mercato, senza che la 
>popolazione, la sua cultura ed il suo modo di vivere siano coinvolti in 
>questo progetto. In un estratto"Dalla Direzione generale della Presidenza 
>del Consiglio Europeo" sulla  Politica Europea comune in materia di 
>sicurezza e di difesa, si legge: <<..Gli accordi di stabilizzazione e 
>associazione comprenderanno l'assistenza e la cooperazione in campo 
>economico e finanziario, il dialogo politico, il ravvicinamento alla 
>legislazione dell'Unione europea nonché la cooperazione in altri settori 
>della politica e il libero scambio. Tali accordi dovranno essere preceduti 
>da una liberalizzazione asimmetrica (??? N.d.R.) degli scambi.>>. Alla 
>faccia del tanto decantato (da ministri e politici) principio di 
>autodeterminazione dei popoli!!
>In questo disegno neocoloniale è lecito pensare che "sviluppo" e 
>"sicurezza" siano termini relativi allo sviluppo (o espansione?) delle 
>industrie occidentali che faranno opera di ricostruzione, alla sicurezza 
>dei commerci dell'Europa con i paesi del Sud Est del Mediterraneo, ma 
>certamente non relativi alla popolazione che in quei territori vive. Una 
>ricostruzione dall'esterno non potrà che portare nuovo sfruttamento, 
>radicamento dei poteri forti (mafie di stato e non) ed essere fonte di 
>guadagno e speculazione per quei poteri economici "occidentali" che 
>vedrebbero allargarsi i mercati e proporsi nuove possibilità d'investimento 
>e di controllo sulle risorse dei territori in questione (giacimenti 
>minerari e petroliferi, gasdotti...). Mai ci sarà una ricomposizione dei 
>rapporti sociali se non sarà la popolazione stessa a definire cosa è il 
>proprio sviluppo e la propria sicurezza.
>Il disinteresse per la popolazione è stato evidente nella guerra della NATO 
>alla Serbia: per far cadere UNA testa (quella di Milosevic) si è adottata 
>una strategia che ne ha falciate migliaia, presenti e future ( non 
>dimentichiamo che i bombardamenti sulle industrie chimiche e le bombe 
>all'uranio impoverito hanno causato una contaminazione del territorio serbo 
>che avrà effetti gravi e permanenti sulla popolazione di oggi e sulle 
>prossime generazioni).
>Inoltre la politica europea nei Balcani continua a fare differenziazioni 
>tra gli abitanti dei diversi territori, creando i presupposti per possibili 
>nuovi conflitti: se da una parte propone un dialogo con la popolazione 
>civile della Serbia, dall'altra continua a sostenere che <<...Le sanzioni 
>selettive contro il regime (embargo, N.d.R. ) continueranno ad essere un 
>elemento necessario della politica dell'UE fintanto che il Presidente 
>Milosevic rimarrà al potere.>> (dall'estratto di cui sopra); così come si 
>auspica una convivenza interetnica tra le popolazioni dei Balcani, mentre 
>l'Unione Europea  fa il Montenegro ( regione federale della Repubblica 
>Serba) primo destinatario di finanziamenti  e i sindacati italiani decidono 
>di destinare i fondi di solidarietà, raccolti durante il conflitto con 
>l'ora di lavoro devoluta dagli operai italiani, alla Missione Arcobaleno 
>che si occupa esclusivamente della popolazione albanese, in linea con la 
>politica di aiuto finora adottata dal governo italiano.
>L'Unione Europea ha delle proprie responsabilità nel processo di 
>disintegrazione dell'ex-Jugoslavia per il ruolo svolto dalla Germania e dal 
>Vaticano negli eventi che precedettero la guerra in Bosnia , per dieci anni 
>di silenzio sulla repressione del governo serbo di Milosevic contro le 
>minoranze albanesi, per una guerra voluta ma che ha dato effetti 
>devastanti. Ed ora è in prima fila in questo processo di allargamento verso 
>Est, proponendo un modello di sviluppo che adegua i territori e le sue 
>strutture all'economia di mercato e che fino ad oggi ha solo creato 
>accentramento dei poteri nelle mani di pochi che si riuniscono e 
>legittimano nei grandi vertici internazionali, nuove povertà, nuove guerre, 
>aumento delle disuguaglianze tra ricchi e poveri, nuovo sfruttamento e 
>totale negazione della dignità umana.
>Da queste realtà, dai paesi sui quali hanno costruito la nostra 
>"ricchezza", fuggono le migliaia di persone che ogni giorno in un modo o 
>nell'altro approdano sulle nostre coste per cercare una vita migliore e 
>scoprire se è possibile viverla degnamente. E se i centri di "accoglienza" 
>con le sbarre alle finestre non rendono l'idea, la Conferenza di Ancona 
>darà loro una risposta più precisa, ma sempre negativa, perché tra i tavoli 
>di lavoro in programma si discuterà anche di come rafforzare il controllo 
>delle frontiere, di come creare nuove barricate, al di qua delle quali si è 
>solo clandestini e non individui liberi che hanno un solo mondo in cui 
>vivere.
>I mezzi d'informazione stanno descrivendo la Conferenza come un incontro 
>tra portatori di pace, missionari e filantropi intenti a promuovere la 
>fratellanza fra i popoli, mentre la città sembra si stia preparando a 
>ricevere un attacco militare con l'imponente schieramento di forze di 
>polizia previsto.
>Il 19 e 20 maggio saranno un'occasione per tirare giù un po' di maschere e 
>per dire che non basta un esercito per mantenere le piazze silenziose, 
>opponendosi al vertice e riappropriandosi delle strade della città come 
>luogo di comunicazione reale, senza mediazioni e compromessi.
>
>VOGLIONO UMANIZZARE LA GLOBALIZZAZIONE......SAREBBE COMUNQUE DISUMANA
>
>2 GIORNI DI LOTTA CONTRO IL NEOLIBERISMO, LA GLOBALIZZAZIONE E IL SUO 
>MODELLO DI SVILUPPO - CONTRO OGNI GUERRA IMPERIALISTA E LA MILITARIZZAZIONE 
>DEI TERRITORI
>
>VENERDI 19 MAGGIO:
>
>ore 16.00 :  PRESIDIO IN PIAZZA ROMA  nella  piazza si allestiranno 
>banchetti di controinformazione  con interventi liberi ed autogestiti dal 
>palco. Si alternerà agli interventi, sound sistem con OMNIBASS da Pescara.
>
>ore 20.00 :  SPUNTINO con vini e prodotti biogenuini
>
>ore 22.00 :  PROIEZIONI VIDEO
>
>PER LA NOTTATA E' GARANTITA L'OSPITALITA' (munirsi di sacchi a pelo)
>
>SABATO 20 MAGGIO :
>
>ore  10.00 : PRESIDIO IN PIAZZA ROMA, confermato ma in attesa di 
>autorizzazione
>Per riaffermare il diritto di dire no e di decidere per il proprio futuro, 
>liberiamo le piazze da chi, blindandole, le vuole silenziose e 
>consenzienti. Questa è la nostra sicurezza, questo è il nostro progresso!!!
>
>Seguirà il pranzo e l'assemblea conclusiva presso la sala del Palazzo dei 
>Bottoni in via CIALDINI n. 26, dove sarà centrale lo scambio di idee, di 
>informazioni e proposte per una lotta globalizzata contro una repressione 
>che si globalizza, in vista soprattutto dei prossimi appuntamenti ai quali 
>non dovremmo mancare :
>- 23 e 24 maggio a Firenze, incontro dei paesi appartenenti alla NATO in 
>prospettiva dei futuri allargamenti dell'Alleanza
>- 24 - 25 - 26 maggio a Genova, mostra convegno internazionale Tebio, una 
>vetrina delle grandi multinazionali per accelerare la commercializzazione 
>dei prodotti genetici, la liberalizzazione di questo commercio ed imporre 
>la brevettabilità della materia vivente
>- 8 - 12 giugno a Bologna, vertice dei paesi OCSE, i paesi più 
>industrializzati riuniti per definire le nuove strategie per la piccola e 
>media impresa
>
>SI PREGA DI CONFERMARE LE ADESIONI E NUMERO
>
>Promotori:
>UNIONE SINDACALE ITALIANA - MARCHE
>RAPPRESENTANZE SINDACALI DI BASE - MARCHE
>CSOA TOTEM E TABÙ - SAN BENDETTO DEL TRONTO (AP)
>COLLETTIVO IL FORTINO - GIULIANOVA (TE)
>C.P.A. OBELIX AREA METROPOLITANA - PESCARA
>GRUPPO ANARCHICO MALATESTA - ANCONA
>KOLLETTIVO SETTIMANA ROSSA - ANCONA
>DONNE IN NERO - FANO (PS)*
>COMITATO CONTRO LA GUERRA NEI BALCANI - FANO (PS)*
>INDIVIDUALITA' ANTAGONISTE E LIBERTARIE - CIVITANOVA MARCHE (MC)
>FEDERAZIONE ANARCHICA ITALIANA - JESI (AN)*
>FEDERAZIONE DEI COMUNISTI ANARCHICI - FANO (PS)*
>CENTRO SOCIALE IL TRENINO - PORTO SAN GIORGIO (AP)
>UNICOBAS - MARCHE
>
>PRIME ADESIONI:
>CIRCOLO "PABLO NERUDA"- CAMERINO
>ASSOCIAZIONE LAVORATRICI LAVORATORI - PESARO
>CIRCOLO CULTURALE N.PAPINI - FANO (AN)
>CSA AQUARIUS - (RE)
>CENTRO STUDI BIOLOGIA SOCIALE - ACIREALE (CT)
>U.S.I. A.I.T. SINDACATO NAZIONALE ARTI E MESTIERI
>U.S.I.  A.I.T. - BARI
>U.S.I.  A.I.T.  - EMILIA ROMAGNA
>F.A.I. TERRA DI PUGLIA
>C.S.O.A. IL MOLINO - LUGANO
>C.S. COPPOLA ROSSA - BARI
>COORDINAMENTO COLLETTIVO ANTAGONISTA UNIVERSITARIO - BARI
>OFFICINA 99 SKA - NAPOLI
>ASILO POLITICO - SALERNO
>P.O.S.S.E.-PROGETTO PER L'OFFENSIVA SOCIALE LA SOLIDARIETà E 
>L'EMANCIPAZIONR
>C.U.A.-----comitato umbro antimperialista
>* realtà che promuovono e partecipano alla  giornata di venerdì


>
>To: <sulatesta at hotmail.com>
>Subject: QUALCUNO NON VORREBBE
>Date: Wed, 17 May 2000 22:11:51 +0200
>
>
>QUALCUNO NON VORREBBE...MA NOI CI SAREMO
>
>Da giorni noi come csoa Totem e Tabu' insieme a realtà' del sindacalismo di 
>base altri centri sociali e circoli anarchici ,di Marche e Abruzzo,  stiamo 
>preparando la mobilitazione contro il vertice sulla sicurezza e lo sviluppo 
>in adriatico e ionio alla quale hanno aderito realtà di altre regioni. 
>L'obiettivo è quello di dibattere e controinformare la cittadinanza di 
>Ancona e non solo, sui veri scopi del vertice internazionale: frontiere 
>aperte per merci, capitali e veleni e chiuse per uomini e donne che fuggono 
>da guerre e fame da noi occidentali provocate; per rafforzare questa logica 
>neoliberista e selvaggia la NATO, i governi europei, FMI, Banca Mondiale ed 
>altri paesi extraeuropei, sanciranno in Ancona un'altra tappa di un 
>processo di colonizzazione che vede nuovi schiavi nei Balcani così come in 
>Italia ed andranno a ricostruire quello che con la guerra hanno distrutto, 
>con l'apporto delle mafie italiane ed estere ed altre operazioni umanitarie 
>stile Arcobaleno (sul tavolo c'è un grosso bottino da dividersi). Il nostro 
>diritto di contestare pacificamente gli interessi dei potenti è stato 
>subito messo in discussione e criminalizzato da alcuni organi di stampa che 
>negli ultimi giorni ha creato pericolosi e temutissimi autonomi, anarchici 
>e squatters. Ci riferiamo all'articolo del Messaggero Marche del 16 maggio 
>che farciva con foto di guerriglia urbana il commento alla nostra 
>iniziativa e probabilmente sulla base di ciò, ci è stata per ora negata la 
>piazza per sabato mentre all'altro coordinamento di contestatori sarà 
>concesso l'intero centro per due giorni. Ribadiamo la totale pacificità 
>della due giorni di antagonismo di base da noi organizzati ed invitiamo 
>chiunque volesse partecipare a prendere contatto con questi recapiti :
>
>telefono  0333/3766225
>e-mail sulatesta at hotmail.com
>
>CSOA TOTEM E TABU'

>>Subject: mobilitazione CONTRO LA  conferenza europea sullo sviluppo e la 
>>sicurezza IN ADRIATICO E IONIO
>Date: Wed, 17 May 2000 22:15:57 +0200
>
>IL VERTICE:
>SFAMARNE UNO...PER AFFAMARNE CENTO
>
>
>
>
>
>
>ANCONA 19 - 20  MAGGIO
>MOBILITAZIONE NAZIONALE ANTAGONISTA
>CONTRO IL VERTICE SULLO SVILUPPO E LA SICUREZZA DELL'ADRIATICO E DELLO 
>IONIO
>
>
>Venerdì 19 maggio si aprirà ad Ancona la Conferenza europea per lo sviluppo 
>e la sicurezza dell'Adriatico e dello Jonio che si articolerà in due 
>giornate: il 19 sono previsti i tavoli di lavoro sui temi all'ordine del 
>giorno, il 20 mattina la firma dei protocolli, la conferenza stampa e la 
>cerimonia di chiusura.
>Alla Conferenza, convocata dall'Unione Europea e dal governo italiano, 
>parteciperanno i ministri degli esteri dei paesi dell'Unione Europea, degli 
>Stati adriatici e dello Jonio (Slovenia, Croazia, Bosnia, Montenegro, 
>Albania, Grecia), dei Paesi del Patto di Stabilità per i Balcani (tra cui 
>Stati Uniti, Canada, Giappone, Turchia), diversi Paesi del mediterraneo 
>(dall'Algeria al Libano), i rappresentanti delle principali organizzazioni 
>interstatuali internazionali, i presidenti delle regioni adriatiche, 
>rappresentanze di organizzazioni economiche, rappresentanze del FMI, della 
>Banca Mondiale, della Banca Europa e della NATO.
>I temi principali all'ordine del giorno saranno: il ruolo dell'UE e dei 
>paesi del Patto di stabilità nella ricostruzione politico ed economica dei 
>Balcani, la sicurezza intesa come controllo dei flussi migratori, controllo 
>militare e poliziesco dei mari e delle frontiere meridionali dell'Europa, 
>sviluppo del neonato esercito europeo.
>Dunque, dopo aver raso al suolo città, fabbriche, ponti e le ultime 
>possibilità di convivenza civile interetnica, l'Unione Europea e la Nato 
>stanno riorganizzandosi per portare a termine la seconda fase del piano: 
>ricostruzione di ciò che hanno distrutto, puntando alla massima 
>integrazione possibile dei territori dei Balcani nel contesto economico e 
>politico dell'Europa. Ciò significa mettersi alla testa di un progetto di 
>ristrutturazione delle strutture statali e dei rapporti economico sociali 
>che non può che essere funzionale all'economia di mercato, senza che la 
>popolazione, la sua cultura ed il suo modo di vivere siano coinvolti in 
>questo progetto. In un estratto"Dalla Direzione generale della Presidenza 
>del Consiglio Europeo" sulla  Politica Europea comune in materia di 
>sicurezza e di difesa, si legge: <<..Gli accordi di stabilizzazione e 
>associazione comprenderanno l'assistenza e la cooperazione in campo 
>economico e finanziario, il dialogo politico, il ravvicinamento alla 
>legislazione dell'Unione europea nonché la cooperazione in altri settori 
>della politica e il libero scambio. Tali accordi dovranno essere preceduti 
>da una liberalizzazione asimmetrica (??? N.d.R.) degli scambi.>>. Alla 
>faccia del tanto decantato (da ministri e politici) principio di 
>autodeterminazione dei popoli!!
>In questo disegno neocoloniale è lecito pensare che "sviluppo" e 
>"sicurezza" siano termini relativi allo sviluppo (o espansione?) delle 
>industrie occidentali che faranno opera di ricostruzione, alla sicurezza 
>dei commerci dell'Europa con i paesi del Sud Est del Mediterraneo, ma 
>certamente non relativi alla popolazione che in quei territori vive. Una 
>ricostruzione dall'esterno non potrà che portare nuovo sfruttamento, 
>radicamento dei poteri forti (mafie di stato e non) ed essere fonte di 
>guadagno e speculazione per quei poteri economici "occidentali" che 
>vedrebbero allargarsi i mercati e proporsi nuove possibilità d'investimento 
>e di controllo sulle risorse dei territori in questione (giacimenti 
>minerari e petroliferi, gasdotti...). Mai ci sarà una ricomposizione dei 
>rapporti sociali se non sarà la popolazione stessa a definire cosa è il 
>proprio sviluppo e la propria sicurezza.
>Il disinteresse per la popolazione è stato evidente nella guerra della NATO 
>alla Serbia: per far cadere UNA testa (quella di Milosevic) si è adottata 
>una strategia che ne ha falciate migliaia, presenti e future ( non 
>dimentichiamo che i bombardamenti sulle industrie chimiche e le bombe 
>all'uranio impoverito hanno causato una contaminazione del territorio serbo 
>che avrà effetti gravi e permanenti sulla popolazione di oggi e sulle 
>prossime generazioni).
>Inoltre la politica europea nei Balcani continua a fare differenziazioni 
>tra gli abitanti dei diversi territori, creando i presupposti per possibili 
>nuovi conflitti: se da una parte propone un dialogo con la popolazione 
>civile della Serbia, dall'altra continua a sostenere che <<...Le sanzioni 
>selettive contro il regime (embargo, N.d.R. ) continueranno ad essere un 
>elemento necessario della politica dell'UE fintanto che il Presidente 
>Milosevic rimarrà al potere.>> (dall'estratto di cui sopra); così come si 
>auspica una convivenza interetnica tra le popolazioni dei Balcani, mentre 
>l'Unione Europea  fa il Montenegro ( regione federale della Repubblica 
>Serba) primo destinatario di finanziamenti  e i sindacati italiani decidono 
>di destinare i fondi di solidarietà, raccolti durante il conflitto con 
>l'ora di lavoro devoluta dagli operai italiani, alla Missione Arcobaleno 
>che si occupa esclusivamente della popolazione albanese, in linea con la 
>politica di aiuto finora adottata dal governo italiano.
>L'Unione Europea ha delle proprie responsabilità nel processo di 
>disintegrazione dell'ex-Jugoslavia per il ruolo svolto dalla Germania e dal 
>Vaticano negli eventi che precedettero la guerra in Bosnia , per dieci anni 
>di silenzio sulla repressione del governo serbo di Milosevic contro le 
>minoranze albanesi, per una guerra voluta ma che ha dato effetti 
>devastanti. Ed ora è in prima fila in questo processo di allargamento verso 
>Est, proponendo un modello di sviluppo che adegua i territori e le sue 
>strutture all'economia di mercato e che fino ad oggi ha solo creato 
>accentramento dei poteri nelle mani di pochi che si riuniscono e 
>legittimano nei grandi vertici internazionali, nuove povertà, nuove guerre, 
>aumento delle disuguaglianze tra ricchi e poveri, nuovo sfruttamento e 
>totale negazione della dignità umana.
>Da queste realtà, dai paesi sui quali hanno costruito la nostra 
>"ricchezza", fuggono le migliaia di persone che ogni giorno in un modo o 
>nell'altro approdano sulle nostre coste per cercare una vita migliore e 
>scoprire se è possibile viverla degnamente. E se i centri di "accoglienza" 
>con le sbarre alle finestre non rendono l'idea, la Conferenza di Ancona 
>darà loro una risposta più precisa, ma sempre negativa, perché tra i tavoli 
>di lavoro in programma si discuterà anche di come rafforzare il controllo 
>delle frontiere, di come creare nuove barricate, al di qua delle quali si è 
>solo clandestini e non individui liberi che hanno un solo mondo in cui 
>vivere.
>I mezzi d'informazione stanno descrivendo la Conferenza come un incontro 
>tra portatori di pace, missionari e filantropi intenti a promuovere la 
>fratellanza fra i popoli, mentre la città sembra si stia preparando a 
>ricevere un attacco militare con l'imponente schieramento di forze di 
>polizia previsto.
>Il 19 e 20 maggio saranno un'occasione per tirare giù un po' di maschere e 
>per dire che non basta un esercito per mantenere le piazze silenziose, 
>opponendosi al vertice e riappropriandosi delle strade della città come 
>luogo di comunicazione reale, senza mediazioni e compromessi.
>
>VOGLIONO UMANIZZARE LA GLOBALIZZAZIONE......SAREBBE COMUNQUE DISUMANA
>
>2 GIORNI DI LOTTA CONTRO IL NEOLIBERISMO, LA GLOBALIZZAZIONE E IL SUO 
>MODELLO DI SVILUPPO - CONTRO OGNI GUERRA IMPERIALISTA E LA MILITARIZZAZIONE 
>DEI TERRITORI
>
>VENERDI 19 MAGGIO:
>
>ore 16.00 :  PRESIDIO IN PIAZZA ROMA  nella  piazza si allestiranno 
>banchetti di controinformazione  con interventi liberi ed autogestiti dal 
>palco. Si alternerà agli interventi, sound sistem con OMNIBASS da Pescara.
>
>ore 20.00 :  SPUNTINO con vini e prodotti biogenuini
>
>ore 22.00 :  PROIEZIONI VIDEO
>
>PER LA NOTTATA E' GARANTITA L'OSPITALITA' (munirsi di sacchi a pelo)
>
>SABATO 20 MAGGIO :
>
>ore  10.00 : PRESIDIO IN PIAZZA ROMA, confermato ma in attesa di 
>autorizzazione
>Per riaffermare il diritto di dire no e di decidere per il proprio futuro, 
>liberiamo le piazze da chi, blindandole, le vuole silenziose e 
>consenzienti. Questa è la nostra sicurezza, questo è il nostro progresso!!!
>
>Seguirà il pranzo e l'assemblea conclusiva presso la sala del Palazzo dei 
>Bottoni in via CIALDINI n. 26, dove sarà centrale lo scambio di idee, di 
>informazioni e proposte per una lotta globalizzata contro una repressione 
>che si globalizza, in vista soprattutto dei prossimi appuntamenti ai quali 
>non dovremmo mancare :
>- 23 e 24 maggio a Firenze, incontro dei paesi appartenenti alla NATO in 
>prospettiva dei futuri allargamenti dell'Alleanza
>- 24 - 25 - 26 maggio a Genova, mostra convegno internazionale Tebio, una 
>vetrina delle grandi multinazionali per accelerare la commercializzazione 
>dei prodotti genetici, la liberalizzazione di questo commercio ed imporre 
>la brevettabilità della materia vivente
>- 8 - 12 giugno a Bologna, vertice dei paesi OCSE, i paesi più 
>industrializzati riuniti per definire le nuove strategie per la piccola e 
>media impresa
>
>SI PREGA DI CONFERMARE LE ADESIONI E NUMERO
>
>Promotori:
>UNIONE SINDACALE ITALIANA - MARCHE
>RAPPRESENTANZE SINDACALI DI BASE - MARCHE
>CSOA TOTEM E TABÙ - SAN BENDETTO DEL TRONTO (AP)
>COLLETTIVO IL FORTINO - GIULIANOVA (TE)
>C.P.A. OBELIX AREA METROPOLITANA - PESCARA
>GRUPPO ANARCHICO MALATESTA - ANCONA
>KOLLETTIVO SETTIMANA ROSSA - ANCONA
>DONNE IN NERO - FANO (PS)*
>COMITATO CONTRO LA GUERRA NEI BALCANI - FANO (PS)*
>INDIVIDUALITA' ANTAGONISTE E LIBERTARIE - CIVITANOVA MARCHE (MC)
>FEDERAZIONE ANARCHICA ITALIANA - JESI (AN)*
>FEDERAZIONE DEI COMUNISTI ANARCHICI - FANO (PS)*
>CENTRO SOCIALE IL TRENINO - PORTO SAN GIORGIO (AP)
>UNICOBAS - MARCHE
>
>PRIME ADESIONI:
>CIRCOLO "PABLO NERUDA"- CAMERINO
>ASSOCIAZIONE LAVORATRICI LAVORATORI - PESARO
>CIRCOLO CULTURALE N.PAPINI - FANO (AN)
>CSA AQUARIUS - (RE)
>CENTRO STUDI BIOLOGIA SOCIALE - ACIREALE (CT)
>U.S.I. A.I.T. SINDACATO NAZIONALE ARTI E MESTIERI
>U.S.I.  A.I.T. - BARI
>U.S.I.  A.I.T.  - EMILIA ROMAGNA
>F.A.I. TERRA DI PUGLIA
>C.S.O.A. IL MOLINO - LUGANO
>C.S. COPPOLA ROSSA - BARI
>COORDINAMENTO COLLETTIVO ANTAGONISTA UNIVERSITARIO - BARI
>OFFICINA 99 SKA - NAPOLI
>ASILO POLITICO - SALERNO
>P.O.S.S.E.-PROGETTO PER L'OFFENSIVA SOCIALE LA SOLIDARIETà E 
>L'EMANCIPAZIONR
>C.U.A.-----comitato umbro antimperialista
>* realtà che promuovono e partecipano alla  giornata di venerdì
>
>Per comunicazioni e adesioni
>e-mail careri at libero.it
>e-mail sulatesta at hotmail.com
>e-mail tutune at tin.it
>To: <sulatesta at hotmail.com>
>Subject: QUALCUNO NON VORREBBE
>Date: Wed, 17 May 2000 22:11:51 +0200
>
>
>QUALCUNO NON VORREBBE...MA NOI CI SAREMO
>
>Da giorni noi come csoa Totem e Tabu' insieme a realtà' del sindacalismo di 
>base altri centri sociali e circoli anarchici ,di Marche e Abruzzo,  stiamo 
>preparando la mobilitazione contro il vertice sulla sicurezza e lo sviluppo 
>in adriatico e ionio alla quale hanno aderito realtà di altre regioni. 
>L'obiettivo è quello di dibattere e controinformare la cittadinanza di 
>Ancona e non solo, sui veri scopi del vertice internazionale: frontiere 
>aperte per merci, capitali e veleni e chiuse per uomini e donne che fuggono 
>da guerre e fame da noi occidentali provocate; per rafforzare questa logica 
>neoliberista e selvaggia la NATO, i governi europei, FMI, Banca Mondiale ed 
>altri paesi extraeuropei, sanciranno in Ancona un'altra tappa di un 
>processo di colonizzazione che vede nuovi schiavi nei Balcani così come in 
>Italia ed andranno a ricostruire quello che con la guerra hanno distrutto, 
>con l'apporto delle mafie italiane ed estere ed altre operazioni umanitarie 
>stile Arcobaleno (sul tavolo c'è un grosso bottino da dividersi). Il nostro 
>diritto di contestare pacificamente gli interessi dei potenti è stato 
>subito messo in discussione e criminalizzato da alcuni organi di stampa che 
>negli ultimi giorni ha creato pericolosi e temutissimi autonomi, anarchici 
>e squatters. Ci riferiamo all'articolo del Messaggero Marche del 16 maggio 
>che farciva con foto di guerriglia urbana il commento alla nostra 
>iniziativa e probabilmente sulla base di ciò, ci è stata per ora negata la 
>piazza per sabato mentre all'altro coordinamento di contestatori sarà 
>concesso l'intero centro per due giorni. Ribadiamo la totale pacificità 
>della due giorni di antagonismo di base da noi organizzati ed invitiamo 
>chiunque volesse partecipare a prendere contatto con questi recapiti :
>
>telefono  0333/3766225
>e-mail sulatesta at hotmail.com
>
>CSOA TOTEM E TABU'

La questura di ancona ha negato l'autorizzazione per il presidio di protesta 
indetta dal movimento antagonista marche-abruzzo per la mattina del 20 
maggio .
Il centro della città sarà occupato oltre che dalle forze dell'ordine ,dal 
corteo del coord. maggio 2000.
Il presidio antagonista e autorganizato aveva già chiarito la pacificità 
dell'iniziativa (nonostante il messaggero regionale abbia,il giorno 
16,criminalizzato terroristicamente con foto di scontri ed articoli che 
facevano presagire una guerriglia urbana) la quale ha nelle intenzioni solo 
quelle di portare ad ancona un'altra voce di protesta contro i patti che 
andranno a formalizzare la nuova colonizzazione su tutto il mediterraneo.
rinnoviamo l'invito ad essere in piazza ROMA (come scritto nell'appello)
nella giornata di venerdì per autorganizzare veramente dal basso,il sabato
                                CSOA
                                     TOTEM&TABU'