Udine, Concerto per i Prigionieri Politici in Argentina



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Associazione Argentina "VIENTOS DEL SUR"
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                                 COMUNICATO  STAMPA

Il Primo Maggio cade proprio durante una impegnativa battaglia contro i
referendum antisociali  e antisindacali. Pur avendo la Consulta giudicato
inammissibili alcuni dei referendum, non c'è dubbio che togliere diritti e
tutele ai cittadini e ai lavoratori in cambio di una non meglio definita
libertà (leggasi arbitrio dei forti) è e resterà l'obiettivo dei neoliberisti.

Questi ultimi vorrebbero sgretolare il sistema di protezioni offerte dallo
Stato Sociale a tutti i cittadini, ridurre al lumicino i diritti dei
lavoratori, destrutturare il sindacato per peggiorare le condizioni del
lavoro: tutto ciò che rende questa Festa del Lavoro densa di incognite e di
preoccupazioni.

Il "pensiero unico", del resto, rende lecito sacrificare tutto alle ragioni
dell'economia e del mercato.

Quanti continuano a battersi per un mondo meno diseguale, per una società
più coesa, per difendere e promuovere i deboli, per rendere compatibili
libertà e giustizia con economia e mercato vengono spesso giudicati, non
solo dai neoliberisti, ma anche da quella sinistra che dopo il "socialismo
reale", ha scoperto il mercato, arretrati, non funzionali, legati a valori
desueti, non in grado di capire il nuovo, ecc.

Il un Paese come il nostro esiste la libertà d'espressione e d'associazione
per cui anche le idee di chi non è "trendy" e gli interessi di chi non è
forte possono organizzarsi ed essere rappresentati e, quindi, contare, pur
con difficoltà, nella necessaria dialettica politica, sociale ed economica.

Non dappertutto è così, in altre Nazioni sono negate libertà fondamentali.
Nel Continente Latino-Americano ci sono migliaia di prigionieri politici.
Nel solo Perù sono circa 7.000 e la loro situazione è intollerabile: hanno,
ad esempio, solo trenta minuti di luce al mese! E' vergognoso che in Paesi
del Sudamerica non esistano garanzie processuali e sia praticata la tortura.

In una Nazione potenzialmente ricca come l'Argentina la disoccupazione
reale  superiore al 30%, la media dei salari e delle pensioni è,
rispettivamente, di seicentomila e di trecentomila lire mensili, la scuola
e la sanità pubbliche sono decisamente marginali a favore di quelle private
che sono fruite, ovviamente, da chi può permettersele. Tutto questo mentre
sono istruiti circa duemilacinquecento procedimenti giudiziari contro
attivisti e dirigenti sindacali.
L'OEA (Organizzazione che raggruppa tutti gli Stati Americani, anche del
Nord) nel 1997 ha ordinato, purtroppo senza successo, al Governo argentino
di liberare i prigionieri politiche che nel 1989, a fronte del pericolo di
un nuovo colpo di stato, occuparono una caserma in una oramai tristemente
famosa località denominata Tablada. A questo proposito è sceso in campo
anche Josè Saramango, premio Nobel per la letteratura, che ha invitato
l'OEA ad esercitare ulteriori maggiori pressioni sul Governo argentino.

Proprio su questi temi la FIM CISL di Udine e l'Associazione Argentina
VIENTOS DEL SUR, con il patrocinio del Comune di Udine, propongono

VENERDI' 28 APRILE
ALLE ORE 20.30
AL TEATRO SAN GIORGIO DI UDINE

un concerto titolato "Victor Jara: un ponte per la memoria" che si è reso
possibile grazie alla sensibilità e disponibilità degli artisti coinvolti.

L'iniziativa della FM CISL e di VIENTOS DEL SUR ha il duplice obiettivo di
tenere alta l'attenzione dell'opinione pubblica su drammatiche situazioni
di libertà e diritti negati e di raccogliere fondi a sostegno della tenace
attività della Agrupacion Solidaria de Ex Presos Politicos che si impegna
per liberare che è ancora ingiustamente incarcerato.

p. la Segreteria FIM CISL Udine
     MICHELE CASAROLI

Direttivo Associazione Argentina
        VIENTOS DEL SUR