PENSIERO UNICO, SCUOLA DI STATO






Danilo D'Antonio scrive:

Non tutti celebrano una scuola finto pubblica in mano agli statali.

Vi è anche chi denuncia il piglio e lo stile di questa casta, di questi presuntuosi accaparratori a vita di un sacro bene comune, che con il proprio cattivo esempio riesce a spogliare di valore ogni buona materia di studio ed a trasformarla in un indiscusso pensiero unico.

Di seguito riporto il componimento di un insegnante dotato di obiettiva capacità di osservazione:





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PENSIERO UNICO, SCUOLA DI STATO

Aspetta piccolino, 
che ti erudisco un po’…

Stamani un filmettino
sulla vivisezione,
tanto per cominciare,
fra le otto e le nove.
Poi la sessuale educazione
ove t’insegno l’uso del goldone
e te ne metto giù nell’atrio
zeppo un distributore.
Sapevi che c’è un tipo
di scorza assai robusto
se tu per caso hai gusto
di andare con un uomo?
Nooo? Che dice mai quel tomo
che a scuola non s’impara!

Basta, dopo questa lezione
arriva il professore
di Energie rinnovabili,
Sviluppo sostenibile,
Ecologia mentale,
Turismo responsabile,
Commercio solidale,
Tematica di genere,
Scopata rispettosa,
Mediazione di conflitti,
Tolleranza e Intercultura:
saperi trasversali,
finalmente aria pura
nel chiuso mondo della cultura.

Indi c’è l’intervallo
breve fase di stallo
in tanto nutrimento.
E se tu nel cortile
ti fumi uno spinello
ma sì: già lo facemmo
quel dì noi professori:
studenti noi eravamo,
ormai siamo sapienti.

Le foibe, tu mi chiedi?
ma chi t’ha mai parlato
di questi casi strani?
Fenomeni carsici
dovuti all’erosione
di fiumi sotterranei …
materia di geologi,
ed io storico sono!
Storico e letterato,
onde, ragazzi miei,
fuori l’antologia … 

… Ma quale padre Dante,
ma che divino Omero!
Via questo eurocentrismo
che appuzza il mondo intero!
Nell’indice tu leggi
i nuovi letterati
campioni di culture
ad oggi trascurate:
poeti degli slums
cantori di favelas 
artisti vagabondi
sfuggiti a qualche guerra,
sufi mediorientali
vati sudafricani
autori di graffiti
aborigeni  amerindi
che fra poco sono estinti.

Ti vedo un po’ distratto …
Non leggi, non mi segui?
Perché salti sopra i banchi?
Perché strozzi  il tuo compagno?
Spegni un poco il cellulare,
metti in tasca quell’i-pad
stai seduto sulla sedia,
metti dentro gli attributi,
riabbottonati la patta …
Sei maniaco, ipercinetico?
Sei già in fase depressiva?
Sei ossessivo-compulsivo?
L’insegnante di sostegno
avvocato riciclato
poco e male ti ha badato
e di encomio non è degno?
Ora chiamo lo Psicologo
Ufficiale della scuola
ti farà un po’ di brainstorming
poi di mirroring, poi di counseling ... 

Come va? Ti senti meglio?
Piccolino, stai tranquillo,
Sulla mente tua io veglio ...


Milano, 12 marzo 2011

Alfonso Indelicato