Re: [educazione] Nuova materia di insegnamento per le scuole



non condivido per nulla l'arroganza e la definizione di Stata (sono insegnante statale di ruolo da undici anni, ho esercitato da sempre rispetto e liberta' di pensiero, sono laica e ho un alto concetto di stato.
Ripeto, la disinformazione ch e viene portata aventi con qs pagina e' molto pesante.
E' altrettanto della confessionalita' di chi insegna religione cattolica.
Siamo una repubblica e il senso comune di Stato non e' quello arcaico descritto qui.
Ma chi dovrebbe insegnare la cosiddetta cittadinanza?
Gruppi di operatori in cooperativa?
Ma insomma, contestiamo lo strangolamento delle risorse, e non usiamo concetto storici stirati su una definizione.!!


Il giorno 14 maggio 2010 09.39, Laboratorio Eudemonia <eulab at hyperlinker.com> ha scritto:




"Cittadinanza e Costituzione è il nuovo insegnamento introdotto nelle scuole di ogni ordine e grado con la legge n. 169 del 30.10.2008.

Con il termine Cittadinanza si vuole indicare la capacità di sentirsi cittadini attivi, che esercitano diritti inviolabili e rispettano i doveri inderogabili della società di cui fanno parte.

Lo studio della Costituzione, invece, permette non solo di conoscere il documento fondamentale della nostra democrazia ma anche di fornire una mappa di valori utile per esercitare la cittadinanza a tutti i livelli.

L’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione ha dunque l’obiettivo di insegnare alle giovani generazioni come esercitare la democrazia nei limiti e nel rispetto delle regole comuni."

http://iostudio.pubblica.istruzione.it/web/28201/cittadinanza_e_costituzione




Attenzione!

In merito alla nuova materia "Cittadinanza e Costituzione" qui sopra presentata, occorre accertarsi che ad insegnarla non siano degli STATALI. Lo statale è infatti una figura esattamente agli antipodi concettuali e pratici rispetto alla figura del CITTADINO. Lo statale, sarebbe a dire chi ha accettato l'assunzione a vita in un ruolo pubblico ed altrettanto a vita si è fidelizzato, con giuramento, al potere che l'ha assunto, si contrappone al, e separa nettamente dal, cittadino.

Secondo il vecchio disegno sociale monarchico/imperiale, lo statale educa, informa, controlla, reprime il cittadino, il quale non può che subire quanto ammannitogli. Lo statale è figura e persona completamente avulsa dall'essere cittadino, esterno al concetto e pratica di cittadinanza ch'è invece connessa alla repubblica. Ciò che verrebbe insegnato dallo statale sarebbe una ridotta forma di cittadinanza circoscritta a zone al di fuori della Cosa Pubblica (ancora in mano agli statali) e quindi priva di effettivo valore.


Per tanto è assolutamente fuori luogo che anche un solo statale si avvicini ad insegnare "Cittadinanza e Costituzione". Tale materia richiama strettamente i concetti di democrazia e repubblica, all'esatto opposto di sudditanza e monarchia. "Cittadinanza e Costituzione" sia dunque insegnata da persone rigorosamente scelte tra i non-statali: tra cittadini, per l'appunto, che non abbiano accaparrato un bene comune, quale effettivamente è la Funzione Pubblica, ma che siano invece fermamente decisi a condividerla equamente.


Danilo D'Antonio



http://equo-impiego-pubblico-a-rotazione.hyperlinker.org










































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