un plauso






On 03/05/2010 at 11.42 Giorgio Morale wrote:

>Gentile collega,
>lo Stato ha un miliardo di debiti con le scuole pubbliche, non garantisce
>la sicurezza dell’edilizia scolastica, non finanzia le attività
>didattiche, riduce il sostegno, non paga i ricercatori, taglia il
>personale, senza nemmeno rispettare le procedure legali, smantella il
>tempo pieno, tra le esperienze di eccellenza della scuola italiana.
>
>Mentre tutte le nazioni investono in istruzione, procede la
>dequalificazione della scuola pubblica italiana, a tutto vantaggio della
>scuola privata. E’ questa la scuola della Repubblica?
>
>E' questa la domanda che pone la puntata di vivalascuola di questa
>settimana:
>
>http://lapoesiaelospirito.wordpress.com/2010/05/03/vivalascuola-46/
>
>con un articolo di Giovanna Lo Presti che, ragionando su dati di attualità
>e analisi di Gramsci e Pasolini, ci porta a concludere che di massa sì, ma
>molto repubblicana la scuola italiana non sembra.
>
>Completano la puntata informazioni e segnalazioni.
>
>Grazie per l'attenzione, e un cordiale saluto.
>
>Giorgio
>






Vorrei plaudere all'iniziativa appena citata.

E' importante che il solitamente poco trattato concetto di "repubblica" venga portato in luce. A mio avviso ci troviamo ancora ben lungi dall'aver fatto chiarezza su cosa sia e come si pratichi una "res publica".

Tant'è che scuola ed Università allo stato attuale delle cose NON sono ancora per nulla repubblicane, essendo esse ancora affidate ad una figura che risale ad epoca storica pre-repubblicana: lo statale dell'antico Stato monarchico.

Mi sia permesso quindi offrire questo intervento:

La qualità comunitaria del pubblico impiego
http://www.hyperlinker.com/ars/comunitaria.htm

che tratta proprio del tema in questione.

Complimenti e saluti,

Danilo D'Antonio