proposta ministro Gelmini



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1) le mie critiche non sono affatto pretestuose, ma frutto di semplice buon senso e di studio della proposta. 2) Non mi risulta che il ministro abbia proposto la realizzazione di più scuole. Risultano invece chiari i problemi della fatiscenza degli edifici scolastici ed i tagli al personale precario docente e non docente. 3) Allego un articolo di Vittorio D'Almaviva molto esaustivo sul tema. 4) Mi spiace di dover rispondere ad una persona anonima, non mi sembra corretto fare critiche e poi non far comparire il proprio nome.( " xePol " cosa significa? ).

Il giorno 12/gen/10, alle ore 22:00, xePol ha scritto:

On 1/9/10, fiorella fighera <f.fighera at virgilio.it> wrote:

doposcuola. Come fa un ministro della repubblica proporre una cosa del
genere dato che il diritto all'educazione è garantito dalla nostra
costituzione?

Scusa, ma dovresti distinguere tra proclamazione di un diritto e
modalità per attuarlo.
La dichiarazione di un diritto non prescrive nulla relativamente alla
sua attuazione.
Vorresti dire che l'imposizione di un limite alle iscrizioni straniere
limita, tassativamente, il diritto alla educazione?
Non pensi che si possono realizzare più scuole, nelle quali le
proporzioni richieste siano rispettate?

Vedo adesso che c'è una precisazione di Luisa Rizzo. Forse ci sono
critiche più importanti da muovere al ministro.  (per me, ministro di
un governo illegittimo e immorale).

E' importamte distinguere tra critiche pretestuose e critiche  fondate
e poi, tra queste ultime, distinguere in base alla gravità, altrimenti
perdiamo la nostra credibilità.



La lingua italiana si impara a fianco di chi la parla, i
bambini imparano subito, che problema c'è? Stiamo preparando un futuro
di discriminazione e disuguaglianza, non è così che si prepara una
società libera e pacifica.

Pur non avendo esperienza, mi sembra chiaro che che possano
presentarsi problemi, se la maggioranza degli allievi non conoscesse
l'italiano. Prima di tutto per la maestra, che deve organizzare le
lezioni.

Non capisco come tu possa arrivare a conclusioni così definitive dalla
richiesta di una percentuale massima per iscrizioni straniere. Non
vedo dove sia la discriminazione. Non vedo dove sia il conflitto, in
quelle unica indicazione.
Non capisco nenache l'uso di questo aggettivo, 'libero'', abusato da
tutte le parti.
Cosa sarebbe la società libera? Cosa significherebbe 'pacifica'?


---P

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